Il professore di Sociologia del Terrorismo internazionale è pronto a querelare la testata e il direttore Luciano Fontana

(Enzo Boldi – giornalettismo.com) – Prima un post pubblicato sui suoi canali social. Poi l’annuncio, attraverso un trafiletto pubblicato sull’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, dell’intenzione di adire a vie legali nei confronti del Corriere della Sera. Tutto per colpa di una fotografia messa in taglio alto (nella versione online, ma anche in un approfondimento nelle pagine interne dell’edizione cartacea) in cui il nome di Alessandro Orsini – uno dei personaggi che ha diviso l’opinione pubblica italiana sulla guerra in Ucraina – viene inserito in un elenco di “influencer e opinionisti” putiniani, o che fanno da megafono alla propaganda di Vladimir Putin.
Immagine e non solo. Perché Orsini ha contestato – oltre alle modalità, ovvero quella che sembra essere (secondo l’accusa) una lista di proscrizione – anche quel che non è stato scritto all’interno dell’articolo a doppia firma – Fiorella Sarzanini e Monica Guerzoni – in merito alle indagini del Copasir nei suoi confronti. E prima ancora della notizia della denuncia nei confronti del Corriere della Sera e del suo direttore (Luciano Fontana), lo stesso professore di Sociologia del Terrorismo Internazionale si era sfogato sui social puntando il dito contro la narrazione fatta contro di lui:
«Chiunque legga il contenuto di questo articolo si rende conto immediatamente che la mia foto è stata inserita a caso, immotivatamente, senza alcun senso. Il Copasir ha indagato su di me e non ha trovato assolutamente niente. Lei stesso, nell’articolo in questione, cita le indagini del Copasir senza indicare nemmeno una parola del Copasir contro di me. Sono una persona pulitissima […] Caro Luciano Fontana, so che il suo desiderio è di vedermi dietro le sbarre, ma sarà frustrato. Nessuno mi arresterà ed io continuerò a parlare contro le politiche inumane del governo Draghi in Ucraina volte a sirianizzare quella guerra dietro richiesta della Casa Bianca».
Accuse pesanti in risposta a un articolo in cui lo stesso Orsini viene descritto come «docente licenziato dall’Università Luiss dopo il clamore suscitato dalle sue apparizioni televisive». In realtà, il professore ha mantenuto la sua carica di “professore associato” nel dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo romano, ma non gli è stato rinnovato il contratto come direttore dell’Osservatorio da lui stesso creato nella Luiss.
Orsini denuncia il Corriere della Sera per l’articolo sui “putiniani”
Orsini, dunque, definisce il direttore de Il Corriere della Sera come un “manipolatore”. E dopo lo sfogo social, come riportato oggi da un trafiletto nelle pagine interne de Il Fatto quotidiano, sta preparando la denuncia nei confronti del quotidiano (probabilmente anche nei confronti delle due giornaliste che hanno redatto quell’approfondimento). Un qualcosa di molto simile a quel che è accaduto a inizio maggio. Solo un mese fa, infatti, il professore di Sociologia aveva annunciato la sua querela nei confronti di un altro quotidiano (quindi coinvolgendo, come accade in questi casi, anche il direttore della testata): La Stampa. Il giornale diretto da Massimo Giannini, infatti, aveva pubblicato un articolo in cui veniva messo in dubbio il suo curriculum. Non per i titoli conseguiti, ma per la differenza tra i suoi studi (ma anche i suoi approfondimenti “scientifici” oggetto anche di saggi pubblicati) e gli argomenti di cui va a parlare negli studi televisivi e nei suoi articoli sul quotidiano diretto da Marco Travaglio.
La Stampa e il Corriere sella Sera… Buoni da portare quando si esce col cane per pulirgli il…
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Persino il cane protesterebbe.
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Io passerei direttamente all’editore…. che i soldi non gli mancano visto che possiede:
Urbano Cairo:
Prima Edicola, Oggi Enigmistica, corriere salute Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, El Mundo, Marca, Dataroom, Expansion, Oggi CS solferino, Corriere della Sera 7,Buone Notizie, Corriere della Sera Living, Amica, RCS Sport, iO Donna, Telva, Abitare, Dove, Qui Mamme, Style, Sano&Leggero, Corriere Innovazione, Actualidad Economica, SportWeek, Oggi Enigmistica Mese, Marca Motor, Metropoli, La Lettura, Fuera de Serie, Vivi Milano, Yo Donna, Insieme Lei, Sfera Media Group, Style Piccoli Gazzetta Store, Corriere della Sera Testate locali, Bimbinfiera, Radio Marca, Dove Lifestyle, Io e il mio bambino, MyBeautyBox, Dunkest testata, L’economia, Dove Club, Quimamme shop, RCS Pubblicità, Corriere Store, La 27ma Ora, Sala Buzzati, La Esfera de los Libros, La distribuzione M-Dis, Caccia e Pesca, Imagine, Il Giornale dell’infanzia, Correo farmaceutico, Diario Médico, Trovolavoro, Last Lap, Il rumore della memoria, Guida Shopping bambino, Magic 3, Oggi Cucino, Buon per Tutti, Diritti e Risposte, Trovocasa, Trovocasa Pregio
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Ma che davvero esiste tutta questa merda 😂😂😂😂
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😳
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La dimostrazione di quanto i giornali rappresentino la verità e il loro indirizzo poco autonomo dai voleri della proprietà editoriale. Un regime nel mondo dell’informazione italiana, non per questo occupa un posto miserevole nella apposita classifica internazionale sulla libertà di stampa
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Allora : quello che dice in tv fa solo ridere, sembra una caricatura, passa le ospitate successive a smentire quello che ha detto nelle precedenti, per il resto è tutto un “dottore dottore dottore” e ‘dottoressa dottoressa dottoressa mi scusi “😅. Il problema è semmai cosa avrà insegnato in tutti questi anni, un ragionamento ampio e complesso che dopo averlo analizzato torna a zero 🤭
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Tu e le tue faccine idiote. Entra nel merito, piuttosto. Se ce la fai.
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“… passa le ospitate successive a smentire quello che ha detto nelle precedenti…”.
🤣🤣🤣
Vero.
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Ecco il rinforzatore, la coppietta velenosa dei terzaguerramondialisti, quelli che desiderano vedere l’umanità morta sotto le bombe atomiche 😉
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@Azzorriano
“Il guaio di voi Soloni moderni è che cercate sempre di ridurre la natura umana a una formula, mentre la verità
è che l’uomo, come la stessa vita ,è infinitamente complesso”. (Cit.)
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Gentile Paolabl, nel corso di una guerra che cambierà il nostro modo di vivere, credo che ci sia poco da ridere. Comunque, mi rallegro della sua letizia: si diverta.
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Scusi gentile PDR se intervengo, ma qui si parla di Orsini, mica della guerra che, come dice lei, è una tragedia.
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Vance rimase silenzioso per un momento ,poi disse
– Vedi? Il guaio di voi Soloni moderni è che cercate sempre di ridurre la natura umana a una formula, mentre la verità
è che l’uomo, come la stessa vita ,è infinitamente complesso, Egli è sagace e astuto. e da secoli si è educato a tutte le arti più diaboliche .E’ una creatura scaltra che anche nel corso normale della lotta vana e sciocca per l’esistenza ,istintivamente e deliberatamente dice novantanove bugie contro una solo verità.
Un’anatra ,non avendo avuto i meravigliosi vantaggi della civiltà umana, è un uccello eminentemente onesto……..
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“Il guaio di voi Soloni moderni è che cercate sempre di ridurre la natura umana a una formula, mentre la verità
è che l’uomo, come la stessa vita ,è infinitamente complesso”.
Frase banale ma assolutamente vera.
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Hai fatto un brainstorming con le tue amiche dalla parrucchiera? Ma, soprattutto, che cazzo ridi? Non è un videogioco, razza di bifolca
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Sei reduce dal tuo brainstorming con le amiche dalla parrucchiera? Ma, soprattutto, che cazzo hai da ridere? Lo sai che là si muore sul serio e non è un videogioco? Che bifolca…
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Speravo fossi un po’ rinsavita. Ma chi è colmo di odio e ferocia non guarisce mai, perché non parti per il fronte a difendere i tuoi amici di Azov. Ah giusto oramai sono dietro a meritate e solide sbarre dopo i crimini orribili di cui si sono macchiati. Ma che peccato 😉
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Orsini è in ottima compagnia! Questi maledetti putiniani saltano fuori da ogni angolo!
Segnalo:
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/06/06/caro-amato-lart-11-non-autorizza-affatto-linvio-di-armamenti/6616753/?utm_content=fattoquotidiano&utm_medium=social&utm_campaign=Echobox2021&utm_source=Twitter#Echobox=1654500469-3
“Caro Amato, l’art. 11 non autorizza affatto l’invio di armamenti”
SMENTITO DA 4 COSTITUZIONALISTI – “Lecita solo la difesa dei confini nazionali”
DI TOMMASO RODANO
6 GIUGNO 2022
Tenendo fede alla sua interpretazione iper-mediatica del ruolo di presidente della Corte costituzionale, Giuliano Amato è tornato a parlare in pubblico sulla guerra in Ucraina, l’invio di armi a Kiev e i profili giuridici delle scelte italiane, a rigore delle norme della Carta: “Per l’articolo 11 – ha detto Amato al Festival dell’Economia di Torino, intervistato dal direttore della Stampa, Massimo Giannini – l’Italia ripudia la guerra come mezzo per risolvere le controversie, ma non la ripudia in assoluto. La Costituzione prevede il sacro dovere di difendere la patria. E poi ci sono i vincoli assunti in sede europea e internazionale: il dovere alla solidarietà verso i membri dell’Unione europea aggrediti da altri e la clausola di solidarietà tra i Paesi membri della Nato”. Una lettura netta: l’Ucraina va aiutata con le armi– sebbene non sia membro né dell’Ue né dell’Alleanza atlantica – anche in virtù del principio della “solidarietà umana”, che non può essere stabilito solo “dai trattati”, ma “dalla coscienza”.
Abbiamo discusso l’interpretazione di Amato con quattro tra i più autorevoli giuristi italiani, che ne hanno sottolineato gli aspetti critici. Per Michele Ainis è difficile contemplare l’idea che “una condizione di cobelligeranza – come è di fatto quella dell’Italia che rifornisce di armi un paese in guerra – possa essere coperta dall’ombrello dell’articolo 11, soprattutto se si vuole interpretare lo spirito e la mentalità dei costituenti che hanno scritto quella norma”. Ainis entra nello specifico. “Credo che le letture evolutive dell’articolo 11 siano lecite, ma deformanti. Amato dice la nostra non è una Costituzione pacifista: è vero, la guerra è disciplinata in 6 norme costituzionali e la Carta ammette la guerra difensiva. Ma l’equivoco è sul perimetro di questa guerra difensiva. Evidentemente i costituenti si riferivano a una guerra condotta sul territorio italiano contro un aggressore esterno. L’idea che invece si possa giustificare l’intervento italiano in un conflitto tra altri due contendenti non regge: a quel punto, se intervenissimo ogni volta che uno Stato ne aggredisce un altro, dovremmo entrare in guerra con mezzo mondo. Per le norme costituzionali, l’unica difesa legittima è quella del territorio e della popolazione italiana”. L’aiuto ad uno stato in guerra attraverso la fornitura di armi si può considerare a tutti gli effetti un intervento bellico? “Dipende anche dalla qualità delle armi che si inviano”, sostiene Ainis, “ovviamente un conto sono gli elmetti, un conto sono testate nucleari. Noi non sappiamo nemmeno quali armi stiamo inviando in Ucraina”.
La lettura di Ainis è condivisa pienamente da Lorenza Carlassare, che la traduce in un principio chiaro e semplice: “L’articolo 11 impedisce il commercio di armi con paesi in guerra. La guerra difensiva è contemplata, sì, ma esclusivamente in difesa del proprio territorio, non dei territori altrui in giro per la terra. Altrimenti dovremmo partecipare ai conflitti in tutto il mondo. L’articolo 11 è uno dei meno rispettati della nostra Costituzione, lo spirito dei costituenti è stato tradito”.
Gaetano Azzariti affronta la questione da un’altra angolazione: “La vera domanda che io mi porrei è se inviare la armi all’Ucraina possa essere lo strumento per raggiungere il fine costituzionale del ripudio della guerra, così come prescritto dall’articolo 11”. I fatti sembrano dimostrare il contrario. “A me pare ovvio che la risposta sia negativa. Bisogna quindi che si affermi la solidarietà internazionale come obiettivo strategico e si ricerchino tutte le vie possibili per un accordo diplomatico. Lo dice il diritto e lo dice anche il Papa”.
Massimo Villone ha un’interpretazione differente: “Io non ho mai pensato che la Costituzione italiana fosse pacifista a prescindere, né ritengo che ci sia una preclusione all’invio di armi. Ci sono però due problemi delicati: il primo è la sostanziale emarginazione del Parlamento nelle decisioni su questo punto, che considero inaccettabile. Il secondo è che bisogna porre molta attenzione affinché il diritto di difendersi non si traduca in un diritto di attaccare. L’ aiuto a uno Stato aggredito non deve diventare strumentale a un attacco allo Stato aggressore”.
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Santoro sulla campagna diffamatoria del corriere:
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a questo punto
VIVA SANTORO
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Un mondo alla rovescia. Perché sono certo che nessuno dei cosiddetti “filoputiniani”, soprattutto di quelli indicati negli articoli del Corriere o il Giornale, sia al soldo dei Russi. Mentre sono altrettanto certo che molte firme, come gli editori, dei quotidiani ( di Jacoboni e Riotta ne abbiamo già la certezza), così come molti politici, opinionisti e compagnia, sono pagati dagli USA per la propaganda russofoba che stanno cavalcando. E gli USA, per quanto Paese “alleato” non è l’Italia. Farsi finanziare da un Paese straniero per imporre la sua vulgata, e quindi i suoi interessi, dovrebbe essere un reato. Io sono convinto che i fautori del mainstream siano pagati. E quelli sì smascherati.
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“Come ha dichiarato l’ex deputato ucraino e direttore del Comitato ebraico ucraino, Eduard Dolinsky: “Bandera, l’OUN e l’UPA hanno partecipato attivamente all’Olocausto. È stata una partecipazione consapevole derivante dalla loro ideologia e dalle loro opinioni politiche”. Questa è una citazione da un’intervista allo storico tedesco-polacco Grzegorz Rossolinsky-Libe,che vive a Berlino, dove insegna al Friedrich Meinecke Institute della Libera Università di Berlino. È specializzato in storia dell’Olocausto e dell’Europa centro-orientale, fascismo, nazionalismo, storia dell’antisemitismo, storia dell’Unione Sovietica e politica della memoria. Egli è autore dell’unica biografia scientifica di Stepan Bandera. Il libro è stato pubblicato in inglese, tedesco e polacco. In Ucraina, non solo non è mai stato tradotto, ma è stato sottoposto a censura e minacce all’autore, accusandolo di essere al sevizio di Mosca. Stepan Bandera: La vita e l’aldilà di un nazionalista ucraino. Fascismo, genocidio e culto” ……ecco un altro putiniano sfuggito al corriere della serva. ..
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Vorrei riproporre ( l’ho già scritto altrove) una breve riflessione di Sergio Romano (come manca la sua voce tra… i Putiniani!):
“Il passato ci interessa e ci concerne soltanto quando la soluzione di un problema storiografico dà un significato ed una direzione al presente. Nessuna generazione sceglie casualmente o voluttuariamente i temi delle proprie ricerche e a nessuno verrebbe in mente di riscattare o resuscitare un personaggio storico soltanto per un sentimento di astratta giustizia. In ogni ricerca storica vi è una motivazione contemporanea.”
Quindi alcuni personaggi ed eventi vengono strumentalmente dimenticati, altri ricordati fino allo sfinimento. Dipenda da cosa faccia comodo alla propaganda politica del momento.
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Veramente se fossi a carta bianca mi vergognerei non certo per il così fermamente suggellato per i telespettatori
z-belanti prof. Orsini, come Scanzi è lo Scanzi e la Bianca, figlia di Enrico e nipote di Sergio , è la Bianchina come la cara capretta di Heidi che non sa dare del lei a coloro che osano fare oscillare il pilastro americano che l’ ha appesa alle nostre occhiaie e alle nostre palpebre da 35 anni, e lo Scanzi è giovane ma il ragazzo ha capito come fare girare il coltello da bravo giostraio e a Bianca da del tu, formalità che si possono permettere in 10 su 75 milioni di persone, mica si ruzza qua!! )
Il treno va, credendo di avere la coscienza di guidare ancora se stesso fino a quando avrà i binari sotto ai piedi!
(Che tristezza e profonda vergogna di come si possa essere ridotta questo brandello di nazione con l’incessante e scadente opera politica per l’edificazione del regno di Gollum)
Già il fatto che:
I politici fanno la fila per elemosinare spazi televisivi in prima serata
La televisione si è eretta a scudo diplomatico tra questo governo e il mondo, tanto da rendere credibile il viaggio di Giletti come ambasciatore di pace in nome del frastornato popolo italiano mentre la Merlino dalla sedia della sua presidenza bacchettava a braccio di ferro.
Il governo appoggia incondizionatamente la politica Nato perché è una sua emanazione e struttura cellulare e oggi sempre di più in versione anti-sovietica!
Ma almeno abbiate la cortesia di mandare Bianca dalla Zarina nohh!!
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