Se la pecora non è smarrita

(Pietrangelo Buttafuoco) – Contro le pecore all’ammasso. Idrissa Gana Gueye – centrocampista del Paris Saint-Germain – ha detto no al giorno di solidarietà Lgbt, non è sceso in campo per non indossare la maglia arcobaleno imposta a tutte le squadre, e non resta che fare tanto di cappello alla sua azione estetica e politica proprio quando tutti, perfino le più alte istituzioni europee, gli fanno gné-gné. Con la scusa delle giornate celebrative a comando ogni occasione è buona per imporre la dottrina unica di redenzione e Idrissa Gana Gueye – da fiero saraceno – ha detto no anche a nome dei tantissimi suoi tifosi costretti al silenzio da tutti gli Zan al comando. E l’ha fatto come un tempo – nel Gattopardo – un Ciccio Tumeo, costretto a votare Sì volendo invece dire No, a don Calogero Sedara che gli dava la scheda già votata per insalivarla e incollarla, diceva: “Ci sputasse vossia”.

10 replies

  1. BASTA GIORNATE CELEBRATIVE!
    Ogni giorno è la giornata dedicata a qualcosa….ma non si possono fare le leggi a tutela delle cose che ci obbligano a celebrare, e farle rispettare, invece di creare il nuovo calendario ipocrita dei santi e dei martiri.
    Eccheppalle!

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  2. I poveri omosessuali, diversamente sessuali, ecc… sono.passati da oggetto di odio vergogna e ludibrio a oggetto di venerazione.
    Come sempre per motivi politici ed ideologici.
    La tanto agognata, sperata, cercata “normalità”, mai.
    Devono sempre “servire” a qualcosa ed a qualcuno.

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    • Gentile Carolina, è difficile parlare di normalità. A fronte della maggioranza delle coppie eterosessuali che non si sposano e convivono, quelle omosessuali hanno combattuto per anni per ottenere la possibilità di contrarre matrimonio, sottolineando, così, quel che volevano contrastare, la ” diversità “. Che paradosso!

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      • Infatti hanno dato un assist poderoso ai fautori del mercato del matrimonio, un ritorno indietro clamoroso in un momento in cui si sperava finalmente che quel laccio arraffasoldi e fortuna per gli avvocati si fosse finalmente esaurito nella convivenza civile.

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  3. Quando si parla di omosessuali o di ” neri” scatta subito l’allarme come se fosse in discussione la propria ” normalità
    Al fondo,gratta gratta,rispunta il.Dio patri e famiglia di infausta memoria,tanto caro al filosofo de’ noantri e ai suoi adepti

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  4. Carolina.Gli omosessuali sono una specchio dove gli/le eterosessuali cercano conferma della propria normalità/diversità. Se non la trovano ecco che si scatenano….”le lobby omosessuli” ” gli eccessi dei Pride” fino al dio patria famiglia dei Buttafuochi e dei Marcellini.Cosi sui “neri” capaci di attraversare il mare con un gommone,così diversi dall’etero bianco(pasciuto,molliccio,sprofondato nel divano,con le mani impegnate con telecomandi vari alla ricerca infruttuosa della propria ” superiorità “)

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