Alessandro Di Battista: “L’Europa deve utilizzare una sola parola: negoziare!”

(Alessandro Di Battista) – «Kiev non può essere la nuova Aleppo (in foto)». L’ha detto Andrea Riccardi, il fondatore della comunità di Sant’Egidio. Il problema è che in tanti (volontariamente o meno) stanno compiendo scelte che andranno in tale tragica direzione. I pacifisti guerrafondai si moltiplicano. Con l’emisfero sinistro del cervello chiedono il cessate il fuoco, con quello destro chiedono di inviare sempre più armi letali. Magari anche qualche caccia. Tanto in Ucraina ci sono i civili ucraini sotto le bombe, mica i nuovi marines pronti ad arruolarsi via instagram.

Quasi ogni esperto di guerra che si è espresso negli ultimi giorni ha ripetuto la stessa cosa: “l’invio di armi a Kiev non cambierà i rapporti di forza militari”. Traduzione? Presto o tardi la Russia vincerà (stesso concetto espresso davanti a me dall’ambasciatore Massolo martedì scorso in TV).

Se così fosse l’invio di armi (con il relativo inasprimento del conflitto) potrebbe solo causare un prolungamento della guerra, non la sua fine. Con, oltretutto, il rischio concreto che tali armamenti (pagati con le tasse di noi europei) possano finire o ai battaglioni neo-nazisti ucraini o addirittura nelle mani dei russi. Cosa, tra l’altro, già successa in passato in Siria ed in Afghanistan.

Anche sulle sanzioni sono scettico. Nessun Paese è esposto economicamente come l’Italia. Il nostro è un paese legato economicamente alla Russia (e non parlo solo di gas). Un Paese già claudicante dal punto di vista economico-sociale, un Paese dilaniato dalla corruzione, dalla presenza di organizzazioni criminali uniche in Europa, un Paese il cui stato sociale è stato via via smantellato per quelle regole della sacra Europa che è riuscita in questi ultimi anni a subire decisioni in parte extra-europee (vedi guerra in Libia, guerra in Siria con relativi morti, sanzioni, profughi diretti in Europa) che l’hanno resa sempre più debole.

Milioni di italiani stanno subendo ormai da mesi un’economia di guerra pur non essendo tecnicamente in guerra. Ora leggono di aumenti delle spese militari, di ritorno al carbone (ma come, il nostro pianeta non era sull’orlo della morte definitiva?), di embargo sul gas o sul petrolio russo. Il tutto dopo aver subito (stavolta per scelta di Trump) ulteriori sanzioni all’Iran, terzo o quarto Paese al mondo per riserve petrolifere nonché incredibile produttore di gas e storicamente Paese amico dell’Italia.

Ogni scelta geo-politica presa da NATO o USA negli ultimi 23 anni – dai bombardamenti su Belgrado passando per la guerra in Iraq, in Afghanistan, in Libia, in Siria con allargamento della NATO a est incluso – ha pregiudicato gli interessi europei!

Atlantismo ed europeismo non dovrebbero essere considerati sinonimi. Ma nell’Europa neo-stellina della “Flag of the United States” sono concetti che coincidono.

Le guerre di invasione mascherate da missioni per esportare la democrazia chi le ha pagate (oltre chiaramente i milioni di morti civili dimenticati in quanto non europei)? L’Europa stessa! L’Europa ha perso risorse, sicurezza, ha affrontato il dramma dell’aumento dei flussi migratori, non ha potuto diversificare l’approvvigionamento energetico.

In Italia non si sopravvive più. Chiudono imprese, i cittadini si indebitano, gli usurai si moltiplicano. Il prezzo del grano è schizzato alle stelle, così come il mais, la soia. Tra un po’ sarà proibitivo anche andare in pizzeria. La benzina ha sfondato i 2 euro al litro. Il gas non ne parliamo neppure.

Gli USA (i padroni della NATO) stanno subendo tali conseguenze? Assolutamente no. Ma nulla, l’Europa non impara mai la lezione. Le dichiarazioni più belligeranti oggi le fanno proprio miopi leader europei.

Ripeto. Serve Angela Merkel al più presto sul campo del negoziato. Possibile che non vi siano Premier o Ministri capaci di chiedere tale soluzione a gran voce? Hanno paura di scontentare gli americani? Temono di mostrarsi deboli agli occhi di Putin?

L’EUROPA DEVE UTILIZZARE UNA SOLA PAROLA: NEGOZIARE!

Un nuovo Vietnam in Ucraina fa sì male a Putin ma fa male soprattutto ai civili ucraini. Mentre certamente non farebbe male a chi produce armi. I produttori di sistemi d’arma sognano guerre infinite come quella in Afghanistan. In vent’anni centinaia di miliardi di dollari sono finiti nelle tasche dei pezzi grossi della Boeing, della General Dynamics, della Lockheed Martin. Ed ora quegli arsenali li controllano i talebani. Kiev non può diventare la nuova Aleppo…

P.S. Immagino che esprimere tali opinioni faccia di me un filo-Putin, un giustificazionista, un sostenitore dell’invasione dell’Ucraina. Beh, non me ne frega nulla!

34 replies

  1. Serve la Merkel?
    Scusa Alessandro Di Battista, ma la merkel dov’era negli ultimi 8 anni?
    Dov’era quando i nazi ucraini hanno massacrato i cittadini ad Odessa, dov’era la Merkel quando gli ucronazi hanno massacrato oltre 14 000 cittadini delle repubbliche del donbax?
    Dormiva? Essa non è meno colpevole dei banderisti ucronazi.

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  2. Concordo su tutto tranne che sulla signora Merkel: mettiamoci in testa che qualsiasi eventuale negoziatore, prima di andare da putin, deve assolutamente timbrare il via libera da biden (cioè usa), su richieste, proposte e contenuti dei colloqui. Spero non ci siano dubbi su questo. Se il tema principale del contendere è la neutralità della Ucraina e la nato è manovrata dagli americani, l’unico interlocutore possibile per putin è biden. La signora merkel (o chiunque altro) sa benissimo che la buona riuscita di una trattativa assumererebbe i connotati di un trionfo personale; al contrario, la sua figura verrebbe enormemente e, forse, irrimediabilmente danneggiata.
    Questa è una rogna tutta americana: se la risolva biden, con tutte le conseguenze del caso, anche per la sua già malconcia leadership.

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  3. “Laboratori segreti: in Ucraina anche la manina di Fauci

    Nei primi giorni della guerra sorse il problema dei laboratori biologici che gli Usa hanno in Ucraina, in totale 13 : 4 a Kiev, 3 a Leopoli e poi uno in ciascuna di queste località: Odessa, Charchiv, Kherson, Ternopil, Uzhgorod e Vinnica. Cosa sarebbe stato di loro con l’arrivo dei russi? E sarebbero stati usati per la guerra? Naturalmente la notizia era stata smentita dal bollettino degli scienziati atomici, nient’altro che una delle mille incarnazioni del dipartimento di stato Usa, nel quale si diceva che si trattava di disinformazione russa. Era una smentita davvero infelice e poco credibile nonostante il fatto che i fact checkers avessero subito fatto eco con le loro stupidaggini a pagamento: l’esistenza di tali laboratori e di ricerche specifiche era testimoniata da molti soggetti, da montagne di documentazioni indirette, c’erano interrogazioni al parlamento di Kiev e dulcis in fundo c’erano persino documenti pubblicati sul sito dell’ambasciata americana a Kiev. Adesso sono stati rimossi insieme ai pdf che li accompagnavano, ma alcuni di essi sono ancora disponibili su WayBack Machine agli indirizzi che elenco alla fine del post.

    Quindi davvero impossibile dire che questi laboratori non esistono anche a non voler dar credito al Ministero della Difesa russo che ha documentato lo sviluppo di componenti di armi biologiche in Ucraina e il cui portavoce proprie ieri ha affermato che : “Nel corso di un’operazione militare speciale, sono stati scoperte le tracce di un programma biologico militare in corso in Ucraina, finanziato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. E abbiamo ricevuto documentazione dai dipendenti dei biolaboratori ucraini sulla distruzione di emergenza il 24 febbraio di agenti patogeni particolarmente pericolosi di peste, antrace, tularemia, colera e altre malattie mortali “.

    Ad ogni modo questi laboratori dove lavorano esclusivamente ricercatori statunitensi appartenenti alle forze armate, vengono finanziati con due miliardi di dollari l’anno e sebbene siano sotto il diretto controllo del Pentagono partecipano ai programmi molti dei protagonisti del cartello farmaceutico globale, inclusa la Pfizer e l’ EcoHealth Alliance partner di Fauci nel celeberrimo quanto opacissimo guadagno di funzione da cui con tutta probabilità è nato il coronavirus. Straordinario come le cose si tengano. Cosa ci facciano 13 laboratori biologici in Ucraina che si aggiungono a quelli di Georgia, Azerbaigian, Armenia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia e Uzbekistan, nessuno è in grado di spiegarlo, nessuno lo spiega e almeno nessuno in occidente sembra domandarselo. Essi comunque sono nati a partire dal 2005, sotto la presidenza del filo atlantista Viktor Juschenko quando venne stipulato tra l’esercito americano e il ministero della sanità ucraino un contratto di cooperazione per la prevenzione delle tecnologie proliferanti di agenti patogeni utilizzati nello sviluppo di armi chimiche. Una dizione ambigua che si presta a qualsiasi interpretazione e che vietava “al governo ucraino di rilasciare informazioni sensibili sul programma statunitense: l’Ucraina è tenuta a consegnare agenti patogeni pericolosi per l’uso nella ricerca biologica al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Tutto questo entra in pieno nella vicenda ucraina nel suo complesso: infatti nel biennio 2010 – 2012 il primo ministro Mykola Azarov sospettò che nei laboratori a stelle e strisce venissero testati dei virus-mutanti da utilizzare per fini militari. I controlli effettuati da una commissione governativa evidenziarono delle gravi infrazioni nel sistema di gestione e di contenimento delle sostanze tossiche. E tutto ciò nel 2013, sulla spinta delle proteste popolari, indusse le autorità ucraine a non rinnovare il contratto di cooperazione. Ma il successivo golpe del 2014 ha riportato lo status quo: quindi di nuovo massima libertà agli americani per i loro esperimenti.

    Come conseguenza diretta di queste sinistre presenze vi sono state strane epidemie in Ucraina a partire nel 2009 da un’epidemia di polmonite emorragica che fece 14 morti nella zona di Ternopil o al misterioso virus che nel 2016 uccise 20 militari nella zona di Chachiv o alla misteriosa febbre suina che nello stesso anno contagiò centinaia di persone a Odessa. L’anno dopo sempre nella stessa città scoppiò un altra epidemia questa volta di epatite. Insomma una serie di eventi che hanno spinto due deputati Viktor Medvedchuk e Renat Kuzmin a denunciare pubblicamente la possibilità “che l’attività segreta e poco limpida di pericolosi siti stranieri sul territorio ucraino sia diretta a testare l’effetto di virus e batteri sull’organismo dei nostri concittadini”. E questo ovviamente con grande preoccupazione della Russia, specie dopo che l’ Aviazione statunitense acquisto nel 2017 dei campioni di molecole Rna appartenenti a cittadini russi. Come si vede l’Ucraina è stata letteralmente abusata dagli Usa in molti modi in questi anni, compreso averla spinta nella guerra ritirando poi il braccio. Ma anche quelli che vanno in giro con le spillette blu e giallo abusano di un Paese per apparire pietosi e umani, oltre ad essere ipocriti o stupidi.

    Ecco l’elenco recuperato dei documenti che una volta erano presenti nel sito dell’ambasciata americana di Kiev. Ovviamente riportano solo le cose meno compromettenti, ma servono egregiamente a far comprendere da dove arriva la vera disinformazione.

    https://web.archive.org/web/20170130193016/https://ph otos.state.gov/libraries/ukraine/895/pdf/dtro-kharkiv-eng.pdf https : // web.archive.org/web/20210511164310/https://ph otos.state.gov/libraries/ukraine/895/pdf/dtro-luhansk-eng.pdf https://web.archive.org/web/ _ 20170221125752/https:// ph otos.state.gov/libraries/ukraine/895/pdf/dtro-dnipropetrovsk-eng.pdf https://web.archive.org/web/20210506053014/https://ph otos.state .gov/libraries/ukraine/895/pdf/dtro-vinnitsa- eng.pdf https://web.archive.org/web/20170221125752/https://ph otos.state.gov/libraries/ukraine/895/pdf /dtro-dnipropetrovsk-eng.pdf https://web.archive.org/web/20170207122550/https://ph otos.state.gov/libraries/ukraine/895/pdf/dtro-kherson-fact-sheet-eng.pdf https://web.archive.org/ _ web/20170223011502/https://ph otos.state.gov/libraries/ukraine/895/pdf/dtro-ternopil-fact-sheet-eng.pdf https://web.archive.org/web/20170208032526/https : // ph otos.state.gov/libraries/ukraine/895/pdf/dtro-zakarpatska-fact-sheet-eng.pdf https://web.archive.org/web/20170208032526/https://ph otos.state .gov/libraries/ukraine/895/pdf/dtro-zakarpatska-fact-sheet- eng.pdf https://web.archive.org/web/20170202040923/https://ph otos.state.gov/libraries/ukraine /895/pdf/dtro-lviv-dl-eng.pdf https://web.archive.org/web/20170201004446/https://ph otos.state.gov/libraries/ukraine/895/pdf/dtro-lviv-rdvl-eng.pdf https://web.archive.org/web/ _ 20161230143004/https:// ph otos.state.gov/libraries/ukraine/895/pdf/dtro-eidss.pdf https://web.archive.org/web/20210506212717/https://ph otos.state.gov /libraries/ukraine/895/pdf/dtro-pathogen-asset-control.pdf https://web.archive.org/web/20170207153023/https://ph otos.state.gov/libraries/ukraine/895/pdf _ /dtro-dnipropetrovsk-rdvl_eng.pdf https://web.archive.org/web/20170211022339/https://ph otos.state.gov/libraries/ukraine/895/pdf/kiev-ivm-fact-sheet-eng _ .PDF
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  4. Vi riporto una notizia del sito Facta.news, che individua e smentisce fake ” in Ucraina non esistono laboratori biologici ( cioè bioterrorismo! ) sotto il controllo Usa”…..leggendo il testo si capisce che questi laboratori esistono, ed anche il sito lo ammette, ma sono gestiti e sotto il controllo del governo ucraino! !! Che bello! Ora siamo tranquilli! !! Peccato che ci sia in mezzo la richiesta dell’ Ucraina di passare alla Nato, organismo militare Usa e dei suoi alleati, da cui consegue una domanda retorica : da chi sarebbero stati controllati quei pericolosissimi laboratori ? Ma ovviamente dal governo ucraino/Nato! !!! La stessa ambasciata americanana ha ammesso l’ esistenza dei laboratori biologici, esistono e sono attivi, ma per carità non sono sotto controllo Usa. ….davvero? L’ entrata dell’ Ucraina nella Nato avrebbe determinato non solo basi americane provviste di ogni armamento bellico in funzione ” difensiva” contro il paese confinante, cioè la Russia, ma pure il controllo e possibile uso di armi batteriologiche, vietate! Chi ha reali intenzioni pacifiche fa un gesto banale, distruggere immediatamente i laboratori affinché non possano essere usati da NESSUNO, visto che potenze di ogni colore politico sono avvezze a ruzzare con virus ed altri agenti patogeni in grado di fare vittime in tutto il mondo, da cui consegue che accanto al pericolo nucleare, la terza guerra mondiale potrebbe essere combattuta anche con i mezzi usciti da quei laboratori, la cui esistenza è stata taciuta! La sicurezza del mondo non dipende da chi controlla certi strumenti di morte, ma dalla distruzione immediata degli strumenti, perché la storia insegna che prima o poi qualcuno sarà tentato di usarli, come per la bomba atomica! !! Ciò che non esiste, non può essere usato e non può fare vittime, questo dovrebbe essere l’ obiettivo comune di chi sogna e spera in un mondo pacifico e pacificato, il resto è noia e auriamoci di morire di noia perché l’ alternativa è certamente peggiore!

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  5. “P.S. Immagino che esprimere tali opinioni faccia di me un filo-Putin, un giustificazionista, un sostenitore dell’invasione dell’Ucraina. Beh, non me ne frega nulla!”.
    No, Alessandro, non filo-Putin.
    Direi un mix tra Belpietro e Matteo Renzi (anche lui si è fissato con la Merkel).

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  6. TERZA GUERRA MONDIALE/ “In Usa c’è chi vuole un altro Afghanistan, Zelensky non li ascolti”

    Pubblicazione: 07.03.2022 – int. Marco Bertolini
    I corridoi umanitari sono usati da Kiev come difesa. Su Odessa potrebbe esserci uno scambio. Secondo il gen. Marco Bertolini, a Zelensky conviene trattare

    Mentre le bombe continuano a cadere sulle città ucraine e i corridoi umanitari non funzionano, si assiste a un grande attivismo della diplomazia internazionale. Il premier israeliano è volato a Mosca sabato, senza rispettare il dettato religioso ebraico, per parlare con Putin, e Macron per la quarta volta ha avuto una lunga telefonata con il presidente russo, nel corso della quale Putin ha ribadito la sua intenzione di raggiungere i suoi obbiettivi o con la guerra o con il negoziato.

    Bertolini, già comandante del Comando operativo di vertice interforze (Coi) e della Brigata Folgore in numerosi teatri di guerra internazionali “i russi intendono occupare città strategiche come Mariupol per poi usarle come merce di scambio in caso si arrivi a negoziati, dato che dal punto di vista militare stanno ormai incontrando sempre meno resistenza da parte ucraina”.

    Al momento il punto cruciale della situazione sono i corridoi umanitari che non si aprono nelle città dell’Ucraina del sudest. Chi non rispetta gli accordi e perché? È una questione strategica oltre che umanitaria?

    Mariupol al momento è sicuramente il punto più sensibile. Se la popolazione uscisse dalla città, i russi avrebbero mano libera per entrarvi e conquistarla. A fronte della disponibilità russa ad aprire questo corridoio è evidente che da parte ucraina c’è la volontà di non lasciar uscire i cittadini perché rappresentano per loro una forma di assicurazione contro l’ingresso delle truppe russe.

    In realtà diversi civili sono riusciti a fuggire da Mariupol, per essere colpiti e uccisi dai filorussi.

    Russofoni e ucraini ormai sono arrivati a un livello di odio inaudito, è una tragedia che si sarebbe potuta evitare se negli ultimi otto anni si fossero affrontate delle trattative serie con il sostegno dell’Occidente.

    Questa parte, da Odessa a Mariupol, è quella dove si registrano i combattimenti più accesi: è la zona chiave?

    Mariupol è un porto importante sul Mare d’Azov, un mare controllato dalla Russia, ma formalmente ancora sotto Kiev. È un punto strategico anche perché quella fascia di territorio consente alla Crimea di essere unita con la Russia e il Donbass e questo ritengo sia l’obiettivo strategico.

    Anche un obiettivo da annettere?

    Credo che i russi puntino a occupare questi territori per essere sicuri di avere collegamento. Odessa è già un altro caso. Anche questa città è un porto importante, si parla di attacco anfibio russo, ma al momento non è stato fatto nulla per attaccarla. Stiamo parlando di grandi città nelle quali non credo che i russi vogliano impegnarsi in un combattimento casa per casa. Credo invece che puntino a farle cadere con manovre di accerchiamento e poi con un negoziato.

    Difficile che gli ucraini accettino.

    Odessa potrebbe essere merce di scambio. I russi si prenderebbero Mariupol, mentre Odessa potrebbe essere lasciata all’Ucraina come sbocco al mare.

    Quanto potrebbe andare avanti l’invasione russa? Secondo analisti americani Mosca non ha la forza economica e logistica di proseguire ancora per molti giorni, oltre alle perdite in vite umane che sta subendo. Che ne pensa?

    Non sappiamo che perdite abbiano avuto, sappiamo solo quello che ci dicono: le informazioni che leggiamo hanno tutte finalità operative, da una parte e dall’altra. Certamente hanno subito perdite.

    Ma dal punto di vista logistico?

    Dal punto di vista logistico i rifornimenti non sono particolarmente difficili perché Kiev, che è l’obiettivo di tutta l’operazione, è a poca distanza dal confine bielorusso. Questa è un’operazione che si svolge per linee esterne che convergono verso il centro, sono linee logistiche che vengono dalla Russia, attraversano territori amici, la Bielorussia e il Donbass, oppure già sotto controllo russo, e arrivano alla prima linea. Non sono grandi distanze e non c’è una grande resistenza da parte ucraina. L’areonautica di Kiev sembra sia stata neutralizzata; se non interviene qualcun altro, e speriamo di no, non dovrebbero avere grandi problemi a portare a termine l’operazione. C’è poi il discorso economico: quanto le sanzioni possano mettere in difficoltà anche l’esercito, ma questo non è dato saperlo.

    Secondo il Washington Post l’amministrazione Biden starebbe già pensando a uno scenario che prevede un Governo ucraino in esilio e una guerriglia antirussa. Come ritiene questo scenario, realistico?

    Ritengo questo scenario pericoloso. Se il governo arriva a un compromesso con la Russia e a un armistizio e si dividono il territorio è un conto. Se invece si costituisce un governo in esilio, è chiaro che si vuole andare non a una soluzione negoziata, ma a una situazione nella quale abbiamo un vincitore e uno sconfitto. Sarebbe una guerriglia alimentata dagli Stati Uniti come fecero in Afghanistan ai tempi dell’invasione sovietica, con tutte le conseguenze del caso.

    Ci sono alcune iniziative diplomatiche, delle quali non si sa molto. Come vede queste interlocuzioni internazionali?

    Sono molto importanti. Gli israeliani in particolare sono importantissimi perché possono parlare con russi e ucraini per via delle due grandi comunità che vivono in Israele. Ha funzionato anche in Siria, dove Mosca e Gerusalemme si sono sempre parlati. Il fatto che il premier israeliano sia andato a Mosca di sabato a costo di violare le indicazioni religiose è molto significativo e dovrebbe aprire buone prospettive.

    Macron continua a parlare con Putin, è l’unico leader occidentale a farlo. Cosa spera di ottenere?

    A differenza del resto dell’Europa ha una sua politica estera, la persegue al di là dell’emotività che dimostrano altri paesi. Il fatto che parli con Putin è molto importante per tenere aperto un canale. C’è invece Boris Johnson che dice che la guerra deve concludersi con una sconfitta russa, ha parlato di processo per crimini contro l’umanità, spinge per una soluzione non negoziata che contempli solo la sconfitta militare di Putin.

    Anche Erdogan si sta dimostrando attivo.

    La Turchia ha un atteggiamento molto prudente. Non se ne parla, ma i droni che partono dalla Sicilia non passano mai sullo spazio aereo turco, passano dalla Grecia, entrano in Bulgaria, fanno un angolo a novanta gradi ed entrano nel Mar Nero. Questo vuol dire che la Turchia non vuole mantenere un profilo basso.

    (Paolo Vites)

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  7. 14.43 – Scholz: energia da Russia è fondamentale per Europa

    La Germania «accoglie con favore tutti gli sforzi internazionali per reagire all’invasione russa dell’Ucraina con sanzioni mirate», ma «l’Europa ha deliberatamente esentato dalle sanzioni le forniture di energia dalla Russia. Attualmente non c’è altro modo per garantire l’approvvigionamento energetico dell’Europa per riscaldamento, mobilità, energia elettrica e industria. È quindi di fondamentale importanza per i servizi di interesse generale e per la vita quotidiana dei nostri cittadini». Così in una nota il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

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  8. Grazie Gatto! La domanda : perché nessuno è stato informato di questo pericolo alle porte dell’ Europa? Perché nel momento in cui viene chiesto da parte di Zelensky che l’ Ucraina entri nella Nato, tutti sono addomesticati all’ idea che un paese sovrano possa scegliere gli alleati che vuole, quando l’ esistenza certa, sicura e confermata dei laboratori, avrebbe indotto chiunque a ritenere pericoloso per la sicurezza mondiale, che tali laboratori non fossero distrutti? E perché non è stata fatta l’ unica azione ragionevole, cioè distruggere i laboratori? È da idioti pensare che gli Usa abbiano osato non solo espandersi ad est attraverso lo strumento bellico convenzionale Nato, ma attraverso il controllo. pronto all’ uso, di armi batteriologiche per interposta nazione e governo non più neutrali, come richiesto, e dovuto, ma inseriti in una organizzazione militare e bellica statunitense? Siete pronti a morire di ebola, antrace o qualsiasi altra diavoleria per servire gli interessi Usa? O pensate che una pandemia si rivolga solo ad est? Il Covid era un esperimento ed il bello deve arrivare? Con questa prospettiva preferisco il nucleare, morte veloce e chiudiamo il chiasso, augurandoci che i sopravvissuti siano più intelligenti di noi!

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  9. Santo vai al sito che smentisce le fake prima di ridere! I laboratori esistono! Poi ridiamo tutti insieme! Mi sembri come quelli che pensano di risolvere il problema, negando l’ esistenza del pericolo…..si chiama rimozione! Io ho voluto controllare, ed il sito conferma la notizia, la fake è limitata solo al non controllo statunitense! Sti cazzi!

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  10. Caro Alessandro, la tua proposta sarebbe la più sensata al mondo se fosse generata da un fondamentale presupposto: unione europea gigante politico-economico-militare. Invece siamo una unione di comodo e commissariata dagli usa, cioè una nullità totale. Ed è in questi momenti tragici che risulta lampante tutto ciò.
    Gli americani devono andarsene fuori dai cgln dall’Europa, la nato smantellata e al suo posto un esercito europeo. Pace ☮️ e amore ❤️a tutti.

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  11. Guerra Ucraina, Cina: “Pronti a mediare ma alleanza con Russia solida come roccia”
    07 marzo 2022 | 11.17

    Per il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi,”quel che serve per risolvere questioni complesse è mente fredda e razionale invece di gettare benzina sul fuoco

    La Cina ribadisce l’appello alla moderazione e si dice “pronta ad avere un ruolo di mediazione” nella guerra tra Russia e Ucraina. “Quel che serve per risolvere questioni complesse è mente fredda e razionale invece di gettare benzina sul fuoco, che non fa che aggravare la situazione”, ha detto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, durante una conferenza stampa a Pechino in occasione della sessione annuale dei lavori dell’Assemblea del popolo. La Cina non ha mai condannato l’invasione russa dell’Ucraina e Wang ha definito stamani l’amicizia della Cina con la Russia “solida come la roccia”, tuttavia Pechino è “disposto a lavorare con la comunità internazionale per svolgere la necessaria mediazione, quando necessario”, ha sottolineato

    “Non importa quanto sia insidiosa la tempesta internazionale, Cina e Russia manterranno la loro determinazione strategica e porteranno avanti la loro partnership strategica globale nella nuova era”, ha quindi risposto il ministro a una domanda sulle sanzioni inflitte a Mosca. Per Wang Cina e Russia sono Paesi vicini e partner strategici, i loro rapporti rappresentano “una delle relazioni bilaterali cruciali al mondo” e – ha sostenuto – “contribuiscono alla pace, alla stabilità e allo sviluppo nel mondo”.

    Wang Yi ha poi accusato gli Stati Uniti di voler mettere insieme con gli alleati in Asia un’alleanza simile alla Nato nella regione dell’Indo-Pacifico. “Gli Stati Uniti professano il desiderio di far avanzare la cooperazione regionale, ma in realtà alimentano rivalità – ha detto Wang – Parlano tanto di ritornare al multilateralismo, in realtà formano club esclusivi”. “L’obiettivo reale della strategia per l’Indo-Pacifico – ha accusato – è stabilire una versione Indo-Pacifico della Nato”.

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  12. finché l’italia (e, si spera, pure l’europa occidentale) non si libera dal giogo della nato-usa (yankee go home) sarà sempre peggio…!
    e speriamo non debba essere necessaria un’altra guerra mondiale per capirlo…!!!

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  13. Gatto, la risposta? Ho la consapevolezza di essere formica nel formicaio, ogni pestasta ,di chiunque, mi elimina…….assisto inerme a chi si fronteggia nel definire a chi appartenga il piede che pesta! Come se cambiasse l’ esito! Gregge portato al macello cui vengono recise le corde vocali perché il belare del dolore infastidisce i carnefici!

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  14. La Russia è il più grande esportatore al mondo di fertilizzanti e ha bloccato le vendite per un paio di mesi.
    Chi vuole capire vada a vedersi le notizie relative. Postare link mi fa venire il mal di testa, siamo guidati da autentiche e grandissime TdC!

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    • Gli europei, e il loro reggicoda draghi e il bibitaro, sono disposti, per ingraziarsi ulteriormente il loro padrone, a sacrificare la popolazione italiana riducendola allo stato di indigenza.
      Il gas a oltre 3500$ x 1000m3 è un suicidio industriale,

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  15. Tanto per chiarire, lo zio Sam e i suoi servi sciocchi sono disposti a combattere i russi fino all’ultimo ucraino, gli ucronazi sono ben felici di ammazzare un po’ di civili pur di non crepare soli.

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  16. Termini ragionevoli ed ampiamente condivisibili per un negoziato, in cui ricordiamo sempre che c’è un aggressore ed un aggredito, dovrebbero essere:
    – indipendenza per la Crimea e ampia autonomia per le regioni del Donbass, e smilitarizzazione totale di queste aree;
    – Ucraina no nella NATO e si nella UE;
    – pagamento integrale da parte della Russia di tutti i danni di guerra.

    Li accetterebbe il killer del kgb?!?
    Non credo proprio, le sue mire sono ben altre.

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    • E l’occidente è disposto a dismettere la nato e restituire tutti i beni sequestrati?
      Visto che oggi, nonostante tutta la propaganda, il coltello dalla parte del manico lo hanno i russi?
      E sarebbe disposto lo zio Sam e soci a smettere di rubare il petrolio siriano e iracheno e pagare tutti i danni causati e rimborsare tutte le famiglie che hanno trucidato per rubargli i beni?
      Ad un incrocio è bene quardarsi davanti a destra e sinistra, altrimenti si rischia di prendersi un autotreno sul grugno.

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      • Sarebbe ampiamente condivisibile quello che dici, ma nel frattempo che facciamo?
        L’Europa dovrebbe quanto meno sviluppare un arsenale nucleare e un esercito comune di 500.000 effettivi, per non restare alla mercé del resto (malintenzionato) del mondo, yankees compresi. Sei disposto?!?

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    • Quel che è certo è che le tue proposte non
      le fa nessuno. Quindi che ne sai se il Putin le
      acceterebbe? Niente di niente.

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  17. Sarebbe ampiamente condivisibile quello che dici, ma nel frattempo che facciamo?
    L’Europa dovrebbe quanto meno sviluppare un arsenale nucleare e un esercito comune di 500.000 effettivi, per non restare alla mercé del resto (malintenzionato) del mondo, yankees compresi. Sei disposto?!?

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  18. Frankie tu vorresti dare un arsenale nucleare in mano a questi dilettanti chiamati UE? Avevano un solo compito, evitare l’ ampliamento della Nato ad est che avrebbe prima o poi scatenato un conflitto, hanno fallito perché il peccato originale è il servilismo dell’ Europa agli interessi Usa e l’ ostacolo a quello che tu desideri, cioè uno Stato/federazione di Stati europei politicamente, economicamente e militarmente indipendente da Usa ed in grado di difendersi ad est, ma anche a ovest, viene proprio dagli Usa! Dura da 70 anni questo impedimento e la Nato non è stata sciolta per questo, perché avrebbe permesso ciò che tu auspichi contro l’ interesse ed il volere degli Usa! Le colonie ,così come sono gli Stati europei, hanno l’ obbligo di alleanza in occasione di guerra, ma non hanno alcuna indipendenza economica e politica rispetto al paese imperialista che le domina, era così nel vecchio colonialismo ed è così ora per la grande colonia chiamata UE!!!

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  19. Il buffone bibitaro maledetto ha detto fiero che le sanzioni colpiscono duramente l’economia russa. A merdaaaaaa terronacea, benzina 2.18

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  20. Allora dunque aiuti militari no, sanzioni no, a questo punto a cosa gli serve negoziare a Putin? A quest’ora avrebbe già preso l’Ucraina e ottenuto quello che vuole.

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