(Pietrangelo Buttafuoco) – Natale arriva così velocemente – e così velocemente se ne va – da lasciare in gola un enorme groppo di malinconia. A maggior ragione in questo periodo – tutto di bollettini sanitari – ci si sente come in un imbuto dove ciascuno, pur nel vortice gioioso delle festività, scivola via: nella solitudine. Il risultato è ancora una volta il Christmas Carol di Charles Dickens, e però capovolto: non sarà Ebenezer Scrooge a trasfigurarsi nella letizia incontrando gli spettri della felicità. Si diventerà tutti Ebenezer Scrooge. Sempre più aridi e sempre più spietati, tutti. E saremo tutti fantasmi. Dell’infelicità.