(Massimo Gramellini – corriere.it) – Il noto storico e divulgatore francese Michel Platini ebbe a sostenere una volta che persino Einstein, intervistato tutti i giorni, avrebbe finito col dire una cretinata. Il professor Barbero non sarà Einstein, ma resta uno dei miei idoli, non foss’altro perché le sue lezioni sulla zarina di tutte le Russie mi hanno accompagnato in cuffia durante i tentativi fallimentari di perdere peso con la cyclette. Per questo ci sono rimasto male nel leggere sulla Stampa la sua esternazione a proposito di presunte «differenze strutturali tra uomo e donna» che renderebbero quest’ultima «meno aggressiva, spavalda e sicura di sé».

Mi sono chiesto: perché un uomo tanto sicuro di sé, dopo l’intemerata sui vaccini, ha sentito il bisogno aggressivo di uscirsene con un’altra spavalderia? Nel suo mondo fitto di differenze strutturali non esisterà qualcuno, uomo o donna che sia, in grado di attenuarne la smania dichiaratoria suggerendogli nell’amato dialetto piemontese: «Prof, pìsa pi curt»? (Traduzione per i non sabaudi: Professore, accorci il raggio della sua minzione). Non pensa, Barbero, che il titolare di una cattedra universitaria farebbe meglio a non frequentare il Bar Sport della battuta a tema libero, dove nell’ultimo anno è andato a infrangersi il prestigio di tanti scienziati, e che da domani una sua studentessa potrebbe giustificare la scena muta all’esame affermando di sentirsi strutturalmente insicura?

Forse ci ha pensato, ma è talmente uomo che proprio non riesce a tenere a freno la sua spavalderia.