
(Pietrangelo Buttafuoco) – In collaborazione. Così, per mesi, s’è detto e s’è scritto. AstraZeneca e l’università di Oxford preparavano il vaccino anti Covid in collaborazione con una piccola azienda italiana. Sommo gaudio e compiaciuta visibilità mediatica con continue interviste al titolare in una delle quali si azzardava la certezza di “30-40 milioni di dosi per la Ue entro fine dicembre”. La multinazionale dichiara adesso ritardi e non solo: diminuisce la quantità di dosi per l’Europa. Tutto ciò prima che la distribuzione cominci. Di dolore ostello è l’Italia. Che ne fu, dunque, della famosa collaborazione?
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Chiedilo a Conte.
Tanto la colpa è sempre sua, no?
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cicco di mamma
chiedi a Piero Di Lorenzo, presidente dell’azienda Irbm a sua detta coinvolta nello sviluppo del vaccino,
visto che l’intervista l’ha rilasciata al quotidiano Libero dovresti sentirti a casa.
torna nella madrasa a salmodiare le sura.
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Ogni volta che vedo il cognome Di Lorenzo associato alla sanità mi sovvengono lugubri ricordi
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intanto da una terra lontana lontana hanno già approntato un protocollo vaccinale:
“In Lombardia record di dosi a personale non sanitario “
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sono andati in ordine di reddito
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52%. Dev’essere la nuova percentuale per valutare il grado di corruzione…
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