(di Roberta Labonia) – Oggi Piazza Affari ha chiuso a -1,98% e il rendimento dei nostri Btp è continuato a salire a causa dell’impennata del nostro spread generata dalla crisi di Governo in corso. Il Sole24Ore riporta che da inizio anno è cresciuto del 6,37%. Un incremento che in termini di debito pubblico si sta traducendo in maggiori interessi nell’ordine di milioni di euro al giorno. La crisi, già una settimana fa, ci è costata ben 8 milioni di euro (non lo dico io, lo ha detto Gualtieri, il ministro delle Finanze). Il montante del nostro debito pubblico, in un contesto di emergenza sociale, è tornato a correre: saranno oneri aggiuntivi sulle spalle di tutti i cittadini e, soprattutto, dei loro figli. Proprio quello che ci serviva in questo momento.

E vien da ridere, se non ci fosse da piangere, a pensare che fra i motivi per cui gli italomorti hanno mandato in tilt l’Esecutivo di Conte, è stato il suo rifiuto ad accedere alla linea sanitaria del Mes. Quei 37 miliardi tanto invocati dai discepoli del “bomba” di Rignano (nonostante siano stati già in larghissima parte rimpiazzati da interventi corposi dell’Esecutivo nel Servizio Sanitario Nazionale) che, conti alla mano, ci avrebbero portato un risparmio netto in termini di interessi di scarsi 300 mila euro. Nulla se paragonati ai milioni di interessi in più che da 15/20 giorni a questa parte il Tesoro è costretto a sborsare per piazzare il suo debito. Peraltro, anche se non siete degli addetti ai lavori, chiedetevi perchè finora nessun membro europeo vi ha fatto ricorso a questo stramaledetto Mes. Fatevela una domanda: il Mes era e rimane un soggetto giuridico nato per supportare gli Stati membri europei in conclamata crisi (vedi Grecia) e le basi contrattuali su cui è stato istituito non sono state affatto modificate: era è rimane uno strumento pensato per stati membri in odore di default. E quel geniaccio del rignanese ci vorrebbe primi in Europa a farvi ricorso. La comunità finanziaria internazionale ci osserva e si fa i suoi calcoli: il rischio Italia percepito in queste ore, causa l’instabilità del Governo attuale, appeso ai bioritmi circadiani di un megalomane e con un Recovery Plan ancora da definire, sta aumentando ogni giorno che passa, quindi, a fronte di un maggior rischio, i guru delle borse, i fondi di investimento, le banche d’affari, che si comprano ogni mese pezzi del nostro debito, pretendono un interesse più alto. Questa è la regola aurea dei mercati.

E pensare che nonostante fossimo stati i primi aggrediti dalla pandemia in Europa, il nostro spread da oltre un anno stava toccando i suoi minimi storici e i conti pubblici se ne erano giovati. Ciò aveva consentito al Governo, in piena pandemia, e forte dell’assist assicuratogli dalla BCE, di attingere a piene mani ai mercati finanziari senza eccessivi patemi d’animo. In un pugno di mesi sono stati reperiti sui mercati oltre 100 miliardi di euro! Forse pochi per un Paese come la Germania, ma una cifra straordinaria per l’azienda Italia che cumula il debito pubblico più alto d’Europa. Se lo spread continuerà a crescere saranno guai per le nostre finanze pubbliche e allora forse gli italiani cominceranno a rimpiangere quei tanti ristori, che media e opposizioni hanno da subito bollato come inadeguati, quando invece hanno rappresentato un atto di vero e proprio coraggio istituzionale di questo Governo che, insieme al sostegno alle classi sociali piu disagiate, ha messo al di sopra di tutto gli interessi dei piccoli imprenditori italiani. Ma di tutto questo agli italomorti evidentemente non frega granché. Per presentare il conto citifonare casa Renzi.