(Marco Giannini) – “Emiliano non tradisce” celebre frase di un “gringo” in uno spaghetti western con i grandissimi Bud Spencer e Terence Hill (https://www.youtube.com/watch?v=PwnP5ORgn_8): dopo un paio di schiaffoni e qualche rivoltella di troppo, Emiliano, un gringo con quel nome, finiva per “vuotare il sacco” cioè per tradire i suoi sodali. L’attuale Presidente della Regione Puglia fa “Emiliano” di cognome, e me lo ricordo lancia in resta nel 2017, al galoppo, pronto a scindersi dal PD di Renzi, insieme a Pierluigi Bersani ed Enrico Rossi con tanto di foto e petto gonfio di orgoglio (a proposito…Enrico Rossi altro fallimentare esempio di Governatore regionale, in Toscana).Qualche ora dopo i flash della stampa, Emiliano, tornò sui suoi passi, cercando di imporre all’alterità imbarazzata, questa narrazione “resto perché devo sconfiggere Renzi alle primarie per la segreteria del PD” (https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/21/scissione-pd-bersani-emiliano-fara-i-conti-con-sue-coerenze-il-governatore-ho-tradito-non-ero-nella-sua-corrente/3406959/). Siccome all’epoca (primavera 2017) sconfiggere Renzi, dentro il PD, era pressoché impossibile, si vociferava che Emiliano si fosse prostituito, metaforicamente, all’ex Premier in cambio di un piatto delle solite lenticchie (le poltrone) tradendo ed indebolendo così, sul nascere, la futura LeU (smacchiando un altro pachiderma della politica come Bersani)!Un bell’”arnese della politica”, diciamo noi toscani!
Detto che chiunque può anche ripensarci sulle cose, Emiliano (non il gringo, purtroppo) non mi pare uno che si muova per essere Presidente della propria Regione al fine di realizzare un sogno, di lasciare un solco indimenticabile nella storia di questo luogo del sole, nella propria terra, ma appare proprio come quell’individuo che ad un matrimonio cerca, maniacalmente, di arraffare quante più pizzette e patatine sono sui tavoli magari osservato, a pochi metri, da un bimbo sbigottito! Mi sembra un vecchio politicante piuttosto e da politicante ancora oggi ragiona, anche quando cerca di avvicinare il M5s in cambio di alcune delle suddette “pizzette”…Prima ha cercato di fondare un nuovo partito attraverso una scissione, poi di diventare Segretario del partito da cui voleva scindersi (!) ed infine si è RI-candidato per il ruolo che per 5 anni ha già ricoperto cioè per essere “Presidente della Regione Puglia” (impropriamente chiamato “Governatore”).  Io credo che Emiliano (non il gringo, purtroppo) il suo lo abbia già dato, andiamo oltre.Antonella Laricchia, al contrario, è genuina nella propria ambizione, sprizza trasparenza da ogni poro della pelle, per lei il bene dei pugliesi è al centro di ogni pensiero (e al bimbo di cui sopra, al limite, regalerebbe un sorriso!) ed anche nel fare opposizione ha dimostrato una lampante concretezza e competenza e, non è poco in Italia, non si è fatta fregare! Una dote…c’è poco da fare!  

Che la Regione Puglia soffra di malagestione e clientelismo è abbastanza risaputo e non voglio credere alle malelingue che descrivono Emiliano (non il gringo, purtroppo) come una delle cause, ma una cosa mi colpisce…non l’ho mai sentito parlare una volta in vita sua di programmi elettorali ed ancora oggi (sarà che vivo in Toscana) non me ne è giunta notizia alcuna!
Invece i programmi di Laricchia mi sono noti! E questo nonostante i media mainstream la ignorino ed i sondaggi la umilino! Mi espongo nel dire che ci saranno sorprese al voto regionale pugliese! I piani programmatici, Antonella, li ha costruiti anche (anche!) che bello(!), insieme ai cittadini pugliesi ed alle parti produttive della società! Che bello, sì, perché questa dovrebbe tornare ad essere la regola, il marchio di fabbrica, del MoVimento in ogni angolo di Italia: dove non sarà così il 5s finirà basso, bassissimo alle urne (vedrete)!  Per queste ragioni menziono ed apprezzo la guerriera Senatrice Barbara Lezzi per il suo, generosissimo, lavoro di informazione!Parliamo di Antonella, anzi, di ciò che vuole fare! Io percepisco abbastanza chiaramente quanto di positivo scaturirebbe da una Laricchia Presidente della Puglia, eletta a sorpresa in mezzo a Emiliano (non il gringo, purtroppo) e Raffaele Fitto (fenomeno più che altro tricologico).Intanto vanno sottolineate alcune denunce/proposte che, nei 5 anni in cui Antonella è stata in Regione, all’opposizione, sono finite per avere rilevanza nazionale (e non è poco):

a)       I vitalizi regionali agli ex Consiglieri regionali che sono stati ridotti.

b)      La vicenda del “palazzo della morte”.

c)       Il bilancio civico trasparente.

d)      Lo psicologo a scuola.

e)      L’opulenza della nuova sede del Consiglio regionale.

f)        Il NO fermo alle poltrone offerte da Emiliano in nome dell’etica politica nell’interesse dei cittadini pugliesi che chiedono cambiamento e concretezza.

Il punto di forza di Antonella, però, è la decisione in ciò che vuole realizzare, in questa Regione il M5s non si è ancora visto all’opera come forza di maggioranza e in Puglia, per fortuna, c’è la faccia pulita del MoVimento.a)      Politiche attive per il lavoro grazie alla riconfermata attenzione per la problematica da parte del Ministro del Lavoro 5 Stelle Nunzia Catalfo ed alla sinergia con le parti sociali della produzione (imprese, lavoratori ecc). Ragazzi la vera emergenza è il la-vo-ro!

b)      La valorizzazione delle tradizioni e delle imprese locali (G-Local).

c)       Stop ai tagli indiscriminati ed investimenti nella Sanità regionale.

d)      Massicci investimenti nell’agricoltura (…)!e)      L’Istituzione dell’Osservatorio regionale per il lavoro e una rivoluzione dei centri per l’impiego per mettere al centro l’incontro tra offerta e domanda di lavoro (sinergia).

f)        Trasparenza ed etica (meritocrazia contro il clientelismo) contro gli sprechi di denaro pubblico sborsato dai pugliesi.

g)       Infrastrutture (sviluppo economico).

h)      Nuove aree protette.

i)   Acqua pubblica di qualità.    Lo ammetto, e credo lo sentiate, io sono innamorato della Puglia, l’ho visitata due volte in coppia, vivendoci come un abitante! Fondendomi in essa a Stornarella e Candela, attraversando i paesaggi unici del Gargano, rimanendo stupito del fascino naturalistico di Vieste, facendo shopping a Cerignola, Barletta ed a Gioia del Colle, mangiando ottimo pesce a Trani e facendo tappa tra i trulli di Alberobello (e, non essendo un mago della guida, stavo per uscire a Taranto! Altra città che vorrei visitare!).

Mi mancano ancora troppe aree della Puglia ma, prima o poi, ce la farò a completarla/completarmi, magari con Antonella Laricchia neo-simbolo della Regione.

Che dire: Forza Antonella!