
(Gioacchino Musumeci) – Tristemente dopo tre anni di melonismo e un Paese letteralmente a pezzi, è raccapricciante la divulgazione di assurdità tese a dipingere- peraltro malissimo- il peggior capo di governo italiano di sempre come esempio di efficienza.
Utenti sgomenti non si capacitano del consenso Meloniano riscosso presso il popolo sovrano ( che di sovrano non ha nulla ed è felice così) di cui è impossibile dimenticare la percentuale smisurata di analfabeti funzionali trasversali; destra sinistra o centro non fa troppa differenza e la classe dirigente odierna ne è la testimonianza palese.
Cosa piaccia di Giorgia Meloni presso le alte sfere di coloro che la fu sovranista in odore di scranno dorato gridava di voler combattere, è fin troppo ovvio: la capacità di reiterare bugie su qualsiasi cosa, il suo millantare di cambiare l’Italia in meglio poi concretizzato in una nauseante restaurazione del potere opulento e pacchiano che si pronuncia su un paese che non esiste. Insomma la Meloni è perfettamente tagliata per questo momento storico ignorante, di crisi democratiche imperanti, e peggio, almeno in Italia, non c’è mai stato prima di lei.
Giorgia Meloni banchetta sul cadavere del sovranismo che l’ha accompagnata al vertice politico italiano e certo non s’aspettava di vedere la sua imbarazzante pupilla tutta presa a spolverare lo zerbino di Donald Trump.
Essenzialmente la Meloni oltre essere un ipocrita patentata, è perfettamente allineata coi peggiori rappresentanti dell’anticultura mondiale ma si nasconde dietro il complottismo di chi non ha proprio nulla da dire di sostanziale. Nel recalcitrante declino del protagonismo occidentale Giorgia Meloni è la valletta perfetta per presentare agli italiani il collasso di ogni prospettiva futura come spettacolosa testimonianza di crescita, se pure la crescita riguardi per lo più la consistenza del suo saldo bancario. E c’è pure chi si spella le mani di gioia per tutto questo scempio perché comunque i banchi a rotelle…Etc.
Cosa sia davvero rimasto del sovranismo che l’ha resa famosa lo sa bene il signor Benjamin Netanyahu ma non lo sanno gli Italiani da scatenare contro Report e Ranucci.
Nel marzo 2023, mentre il premier israeliano Benjamin Netanyahu incontrava Giorgia Meloni a Palazzo Chigi per siglare accordi strategici sulla cybersecurity, il Direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale Roberto Baldoni rassegnava le dimissioni. Due giorni prima dell’incontro. Una coincidenza?
Al netto del fatto che se vivessimo in un mondo ” normale”con Israele nessuno dovrebbe firmare accordi , Alberto Negri, esperto di Medio Oriente, non ha dubbi: “Questo governo ha firmato un accordo per l’appalto della nostra cybersecurity a Netanyahu. Il capo della cybersecurity, due giorni prima, si è dimesso perché non voleva firmarlo.
Significa che abbiamo ceduto, nell’indifferenza assoluta, parte della nostra sovranità e del nostro controllo a Israele”. Nessun individuo equilibrato affiderebbe la sicurezza digitale nazionale a uno Stato governato da un un regime sempre più autoritario, che viola sistematicamente il diritto internazionale e che sta perpetrando quello che l’ONU definisce un genocidio a Gaza. Evidentemente Meloni ritiene che Israele oggi sia un partner degno ma l’unica verità è che la carogne come Netanyahu possono contrattare solo con due tipi di personaggi: o servi o carogne come lui. Dato che gli italiani non sono capaci, sarà la storia a giudicare carnefici e complici, ma non di meno giudicherà gli ignavi rimasti a guardare.
Questa sera ho sentito il TG1…Meloni e tajani…. veramente ci vuole del coraggio per dire le ca22ate,veramente non riesco più a sopportarli,falsità e propaganda,sopratutto propaganda..il ministro degli esteri…:” glim italiani che si alzano alle quattro del mattino e lavorano e non fanno sciopero” e fporse dico io manco vanno a mangiare e a dormire..ecco vuole gli schiavi! L’altra ducetta che vede l’ Italia senza disoccupazione e con i salari più alti come non mai,una sanità che è al top … nooo! non ce la faccio più ad ascoltarli e sopportarli,quaell’altro che vuole il ponte come il bambino che vuole il trenino,il suo amico che vuole la Giustizia più veloce mentre la rallenta volutamente per rendere inefficace l’azione legale per creare il caos istituzionale,mentre il matt… sta osservando dall’alto senza battere ciglio ma pronto a tagliare nastri.
No,no mi ritiro,mi arrendo tanto il tempo che mi rimane non mi permetterà di vedere un risveglio di un popolo addormentato da stampa e TV!
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Meno male che ci sono i Fico a farci ricordare che peggio dei vecchi politicanti sono arrivati i falsi grillini. Degli sconosciuti che aspiravano a diventare professionisti della politica saltarono sul carro di Grillo pieno di sogni. Solo che una volta poggiate le terga sulle comode poltrone rosse del parlamento e del governo si dimostrarono come i peggiori politicanti di sempre. E siccome sentono che sta arrivando la loro fine permettono di accusare chi li sta mandando a quel paese di essere ignorante.
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Guarda che quella gentaglia è migrata, già da tempo, verso altri lidi più a sé confacenti. Al momento non è rimasta alcuna traccia della loro malsana presenza. Si può dire lo stesso di altri partiti?? A te la risposta.
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almeno non hanno mangiato i soliti e gli amici degli amici come quelli che ci sono adesso che stanno in politica da quando andavano all’ asilo.Sarebbero i migliori quelli che non hanno fatto un grammo di lavoro nella vita e campano con il reddito di cittadinanza del parlamento 🤔
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