
(Dott. Paolo Caruso) – Spenti i riflettori sulla competizione elettorale della regione Marche resta ai partiti analizzare e sviscerare i risultati i cui dati a prescindere dalle dinamiche della competizione hanno indicato nel centrodestra con uno scarto sostanziale del 8% la coalizione che dovrà governare la regione. Dopo i discorsi di rito dei due principali contendenti, i partiti come al solito entrano nel merito dell’ esito della competizione ma sorvolano volutamente su un dato molto grave, l’alta percentuale di astenuti. Infatti la percentuale degli astenuti del 50% evidenzia inequivocabilmente la sofferenza della democrazia in Italia e lo scollamento esistente tra la politica e la società.
“La Politica – sosteneva Aristotele – è l’arte più nobile per la convivenza, in essa si cerca il bene delle persone, visto dai molteplici aspetti”. Oggi, ancor di più del suo tempo, la Politica si presenta sporca, inquinata dagli interessi privati, che vengono anteposti a quelli della comunità. Il regime “democratico” nella cosiddetta prima repubblica era di assoluta pertinenza dei Partiti che, fino alla fine del secolo scorso, si confrontavano in dibattiti accessi e di particolare interesse. Oggi altra cosa è la contrapposizione destra/sinistra che passa da programmi notoriamente non realizzabili a contese poco attrattive per gli interessi della gente. Il risultato più clamoroso che è costantemente in crescita è quello del “Partito degli Astensionisti”. Di quelli che, demotivati per qualsiasi ragione, non vedono l’utilità di recarsi al seggio elettorale. E il risultato delle Marche ne è la riprova. Infatti appena metà della popolazione marchigiana ha compiuto questo unico atto di libertà e di sovranità concessa al popolo. Specie tra i giovani passa sempre più l’idea che non valga la pena votare, considerando la poca affidabilità dei partiti e la mancanza di credibilità della maggior parte dei candidati anche se di opposti schieramenti. È così…. che la fiducia viene sempre meno.
Destra e Sinistra rappresentano in effetti due facce della stessa medaglia, la medaglia di un sistema perverso che è responsabile del furto del futuro alle nuove generazioni. La mancanza di un impegno costante della politica per migliorare i servizi essenziali, sanità e scuola diventate ormai le “cenerentole” del Paese porta a una progressiva disaffezione da parte del cittadino elettore. Rimane tutto immobile in mano ai soliti “dinosauri” della politica mentre i cittadini perduta ogni speranza hanno adottato da tempo la linea dell’astensione. La Politica non può arroccarsi all’ interno del “Palazzo”, ne va della democrazia, lo stesso titolo v che ha dato le competenze sulla sanità alle regioni non può essere motivo di scelte clientelari o motivo di arricchimento del singolo, tralasciando difatto le vere necessità della comunità. Solo la riscoperta di un nuovo modo di fare politica associata alla presenza concreta dei partiti nei territori, pronti ad affrontare seriamente i problemi reali della collettività, potrà portare nel tempo ad una inversione di tendenza, facendo si che la gente finalmente più fiduciosa ritorni a votare. Necessitano per questo governanti illuminati, generosi, fautori di politiche sociali che sappiano rinunciare al particolare interesse in favore della “casa comune”.
Italiani,non tutti, hanno dato un segnale forte al governo,si sono ASTENUTI DA UN LORO DIRITTO COSTITUZIONALE.
Bravissimi …la meloni ringrazia.
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Capisco che la cosa non fa bene e a molti brucia ma evidentemente l’alternativa, da chi si astiene, a lor discolpa, non è ritenuta di maggior fiducia…di chi è allor la colpa?
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della legge elettorale…. è normale!
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Ok che nostra legge elettorale mostra esser degno contenuto destinato a più che capiente orinale ma fosse questo il solo male si potrebbe anche rimediare…non fosse per il resto del mesto mare elettorale…
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“di chi è allor la colpa?“
Non lo so, vedi tu.
La storia ci racconta cosa han fatto le persone, mentre il mito ci racconta di come son fatte le persone.
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Quello degli astensionisti non è un partito, sono 25 milioni di partiti monocellulari, non formano un gruppo politico che cerca rappresentanza ma sono già adeguatamente rappresentati da ciascuno di loro stessi che, appunto, non essendo soggetto politico non possono avere rappresentanza.
Lo ha spiegato benissimo @brambillaottavio, credo, in poche ma lapidarie parole (cito a memoria):” un soggetto politico è o non è, se non è non ha diritto ad essere rappresentato” mi scuserà se la citazione è inesatta ma penso di aver colto il significato.
Poi si può perdere tempo a spiegare il fenomeno in maniera razionale, ma la ragione c’entra poco, e in ogni caso non sempre: c’entrano più che altro gli istinti e i sentimenti. La delusione, il senso di impotenza, la rassegnazione, l’orgoglio e così via, utili solo a chiudersi in se stessi senza incidere sulla realtà.
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”non formano un gruppo politico che cerca rappresentanza ma sono già adeguatamente rappresentati da ciascuno di loro stessi che, appunto, non essendo soggetto politico non possono avere rappresentanza.”
Riformulo in maniera più chiara:
“non formando un soggetto politico omogeneo sono legittimamente rappresentati, al momento, da Meloni, Salvini e Tajani.”
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Politica inutile e autoreferenziale non cattura l’attenzione dell’italiota concentrato soprattutto a sopravvivere mentre il politico sbafa a destra e a manca ad ogni occasione. Molti non vogliono semplicemente essere complici involontari della loro abbuffata, non vogliono sentirsi colpevoli delle loro scelte e malefatte.
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“non vogliono semplicemente essere complici involontari della loro abbuffata, non vogliono sentirsi colpevoli delle loro scelte e malefatte“
E smettila di insultare tutti i giorni la Raggi, solo perchè è arrivata quarta dopo Calenda con -8% affluenza dopo 5 anni da sindaca, attribuendole “abbuffate e malefatte”. Fai intellettualmente schifo. Vergognati!
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Caro mio tu puoi nominare solo Gualtieri (con lui si lavora bene), esponente del tuo partito di riferimento, il PD che tanto vuoi aiutare portandogli l’acqua con le orecchie. La Raggi è totalmente all’opposto del tuo idolo.
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“Una persona può credere alle parole. Ma crederà sempre agli esempi.”
(Gianroberto Casaleggio)
I partiti lo sanno. Evitano di affrontare la astensione perché non possono fornire esempi credibili. Tutti. Ripeto, tutti i partiti.
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Ancora con il “sondaggione per sapere cosa vogliono gli italiani”???
A proposito di volontà del santo popolo sempre buono e giusto: che fine ha fatto Sarah cosa li, la tedesca, quella che tu consideravi l’unica vera grande politica degna di essere votata in tutta la storia dell’umanità?
Ma com’è che quando il popolo santo buono e giusto affossa i vostri beniamini, tu e il tuo compare (“endorsement!”) non elogiate mai il popolo santo buono e giusto per l’affossamento?
E’ strano!
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Sahra Wagenknecht è uscita da linke, si è fatta il suo partito e ha sfiorato di un soffio l’ ingresso in parlamento; il sistema è proporzionale, quindi niente alleanze prima del voto.
Mentre Giuseppe coso lì, come caxxo si chiama, per farsi il suo partito deve prima completare l’ opera di distruggere quello che si è ritrovato bello e fatto da altri.
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Puoi girarla come ti pare ma la TUA SACRA REGOLA, non la mia, è quella che dipinge il perdente come colui o colei giustamente puniti dal popolo che, secondo la TUA SACRA REGOLA, non la mia, ha sempre ragione come il cliente al ristorante.
Io non ho niente ne contro Sarah cosa e ne contro la Raggi, ma è troppo divertente farvi notare che la VOSTRA SACRA REGOLA, non la mia, demolisce soprattutto coloro che dite di stimare e che considerate degne di essere votate.
Applicare la VOSTRA SACRA REGOLA (la solita retorica del popolo buono che punisce/non vota i cattivi) solo su chi volete voi e quando volete voi, non è proprio il massimo dell’onestà intellettuale.
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Ah.. l’amour, l’amour, l’amour…l’amore nel Vermont!
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Nei dialoghi tra astensionisti e votanti spesso si ripetono le stesse dinamiche che si vedono nelle coppie quando litigano.
La ragione è che la comunicazione avviene su due piani diversi: da un lato c’è il linguaggio dei sentimenti, dall’altro quello della ragione.
Se ci si fa caso, i votanti tendono a basarsi sui fatti e a discutere in termini di causa ed effetto. Chi invece ha smesso di votare parla soprattutto di emozioni: entusiasmo, speranza, delusione, risentimento e così via.
È evidente che non esistono argomenti logici in grado di negare il danno che l’astensione provoca sia al singolo sia alla collettività. Tuttavia, è altrettanto evidente che contrapporre logica e sentimento non serve a nulla.
Basta fare qualche semplice domanda per rendersene conto: “Che cosa speri di ottenere?”, “Qual è il tuo progetto complessivo?”, “Quali soluzioni proponi?”. Nella maggior parte dei casi non arriva alcuna risposta; quando invece arriva, spesso risulta del tutto illogica.
Non è un caso: dalla stagione di Berlusconi in poi, la politica italiana ha progressivamente abbandonato la razionalità per puntare sempre di più sull’istinto e sulle emozioni.
Eppure, ogni adulto dovrebbe aver capito che, in linea generale, chi sposta il discorso dalla logica al sentimento lo fa perché cerca di ingannarti.
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Giuseppe coso… pochette, non mi veniva, un errore l ha fatto. Salvare il M5s dall avveramento della profezia del guru, l evaporazione, cui il guru ha lavorato attivamente. Salvo poi ritagliarsi un ruolo part time in quello che ne è stato alla modica cifra di 300.000 euro all anno. Continuando a lavorare per l evaporazione. Al momento, dopo l evaporazione dei 300.000 euro, magari confluiti nei 500.000 donati da giuseppi e soci ad iniziative per Gaza, starà affilando le armi per la riconquista del simbolo, coi suoi spasimanti in trepida attesa di un suo gesto profetico. Che speriamo faccia presto per dare contenuto ai mal di pancia duri e puri.
Conte non deve distruggere nulla, sia perché non c è nulla da distruggere, sia perché ci pensano nel caso i simpatizzanti che si autogestiscono al momento del voto.
quelli giusti lamentano l assenza di un programma politico. In attesa di quello del guru, cerco di riassumere quello che ho capito io, povero illuso aculturato:
ideali di paese, società, diritti, lavoro il programma è lo stesso del 2018, quello che ho votato.
Su guerra e pace, se c è una forza politica che ha sostenuto una linea coerente, votando conseguentemente in ogni circostanza, è il movimento senza stelle. Come noto anche ai puri, che magari non lo condividono, senza mai specificare su cosa e perché.
avrò capito male io, ma è la mia idea di paese, e mi sta bene votarlo. Non devo dire che voto m5s perché sto usurpando un idea? Ok voto Ciccio, vi va bene? Ma voto. E voto perché, da cittadino, la finalizzazione delle tasse che pago è una scelta politica di chi governa, e a me piacerebbe fosse vicina alle mia idea di struttura sociale da lasciare ai miei figli. Non esistono idee senza scelta politica di applicazione. I 6 milioni di tedeschi esclusi per un soffio dal parlamento o avevano la stessa visione di Mertz e Scholtz o hanno evaporato le proprie idee, addirittura regalando la loro rappresentanza mancata al governo, che immagino fossero avversari politici. Ma magari no. Con la linke, magari guardandosi in cagnesco, avrebbero preso più voti dell spd, e avuto un adeguata rappresentanza in parlamento. Per qualcuno meglio puri ma ininfluenti, non so se per i loro elettori anche.
il sogno di un m5s che non supera lo sbarramento in fondo è quello di Grillo, e l assenza di una coscienza politica. Se il tuo gruppo non vuole rappresentanza politica, non ci può essere programma che tenga. L assenza di contaminazione è l eremitismo della politica. Non si scende dalla montagna nemmeno per esercitare un diritto. Lo facciano gli impuri, si inquinino di compromessi per biechi interessi di vita quotidiana. Noi lassù stiamo bene. Non abbiamo bisogni, non ci ammaliamo, non facciamo la spesa, non ci serve studiare, sulla montagna c è tutto, e in fondo questo è l esempio che ci hanno trasmesso i profeti. Non l esempio del fare, del provarci impegnandosi in prima persona, ma l esempio del rimanere coerente alle letture, all elevazione dello spirito. Certo, un po ci dispiace per chi invece questi bisogni li ha, quotidianamente. Ma per batterci dovremmo scendere in pianura, nell aria impura. Perché non salgono anche loro in montagna? Seguano il nostro esempio. Noi o cambiamo l universo, o il rdc non ci interessa. È pancia e ideologia, non estasi.
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