
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Quando gli storici del futuro studieranno gli eurodeliri del 2025, sempreché sopravviva qualcuno per raccontarli, si interrogheranno su un fenomeno bizzarro: diversamente da un secolo fa, i guerrafondai e riarmisti più infoiati sono i politici “liberali” e di centrosinistra, con intellettuali e giornalisti al seguito, al cui confronto quelli di destra e i generali sembrano pacifisti. Consultando le rassegne stampa (ove mai sopravvivesse […]
La guerra è bella
Quando gli storici del futuro studieranno gli eurodeliri del 2025, sempreché sopravviva qualcuno per raccontarli, si interrogheranno su un fenomeno bizzarro: diversamente da un secolo fa, i guerrafondai e riarmisti più infoiati sono i politici “liberali” e di centrosinistra, con intellettuali e giornalisti al seguito, al cui confronto quelli di destra e i generali sembrano pacifisti. Consultando le rassegne stampa (ove mai sopravvivesse qualche forma di scrittura), si imbatterebbero nei titoli civettuoli partoriti ancora ieri dalle migliori gazzette, arrapatissime per la guerra mondiale prossima ventura. Rep: “Così la Nato può perdere la terza guerra mondiale in 5 giorni. L’ex vicecomandante Sir Richard Shirreff delinea uno scenario apocalittico: la Russia potrebbe sferrare un attacco all’Europa d’accordo con la Cina, portando a una sconfitta dell’Occidente e a un profondo sconvolgimento dell’ordine mondiale”. Corriere: “Il treno passeggeri da Mosca a Kaliningrad potrebbe essere il ‘casus belli’: gli scenari possibili di una guerra nei Paesi Baltici”.
Sempre sul Corriere un gaio retroscenista ammonisce i panciafichisti pantofolai: “In Italia la guerra non è percepita come una minaccia reale. Eppure segni di questo conflitto sono così numerosi, quotidiani ed evidenti da smentire quanti nel governo affermano che ‘nessun italiano andrà in Ucraina’. Di fatto ci sono già”. Ecco: noi crediamo di trascorrere l’ultimo weekend estivo al mare con le pinne, fucile e occhiali: invece no, siamo già in Ucraina col mitra. Fortuna che Mattarella in Slovenia, forse memore della guerra che contribuì a scatenare lì vicino, ha “svegliato i governanti e insieme risvegliato la coscienza popolare evocando la Prima guerra mondiale”. Carino, da parte sua: “Nessuno può voltare la testa dall’altra parte”, infatti il governo ha un “progetto riservato per attrezzare l’Italia”. Crosetto veglia su di noi e, “chiacchierando con un collega, si è lasciato andare a un’amara battuta: ‘Russi e cinesi non hanno bisogno di invaderci, perché hanno numerosi elementi di sostegno da noi’…”. Le pazze risate. Anche Ursula pensa sempre a noi: oltre a “un piano di resilienza dei servizi sanitari”, ha “affidato il coordinamento del Corridoio Bba” nientemeno che a Mario Mauro, ex ministro di Letta, per agevolare il trasporto di armi e di feriti “lungo il fianco orientale dell’Europa, dal Baltico all’Egeo”. Quando finalmente riusciremo a provocare la terza guerra mondiale, i feriti sul fronte baltico-polacco li porteremo in Italia, nota per i trasporti e i servizi sanitari efficienti. Se sopravvivranno al raccordo anulare, potranno perfino ammirare l’ultimo grido delle grandi opere strategiche: il Ponte sullo Stretto, o il suo modellino.
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https://m.youtube.com/watch?v=b9fLLp2IVGk&pp=ygUyaSBkdWUgY29sb25uZWxsaSBtYSBsYSB2b2dsaWFtbyBmYXJlIHF1ZXN0YSBndWVycmE%3D
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Voglia di fare la guerra, come da bambini si giocava a nascondino( bambini fortunati). Missili invece delle baionette, aerei supersonici al posto delle catapulte, magari anche altre armi micidiali, non conosciute. A rigore del vero, mentre scrivo, sento il rombo degli aerei, che da almeno un anno fanno esercitazioni; dalle mie parti c’è un grande aereoporto , dove italiani e forze nato, agiscono insieme.”Stringiamoci a coorte, Siam pronto alla morte, siam pronti alla morte, l’Italia chiamò “
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio…….
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Questo articolo ricalca quello che ho detto io qualche giorno fa: https://infosannio.com/2025/09/21/balle-ospedali-e-bunker-per-prepararci-alla-guerra/
Stanno preparando i cittadini a un eventuale conflitto su larga scala. E per raggiungere tale scopo, è essenziale la diffusione di notizie false e una propaganda ben mirata.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/26/scorte-di-cibo-medicine-e-acqua-per-almeno-72-ore-cosi-leuropa-vuole-preparare-i-cittadini-alla-guerra/7928447/
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/09/07/dopo-la-leva-gli-ospedali-lue-ci-prepara-alla-guerra/8118186/
https://www.ilsole24ore.com/art/anche-italia-lavora-un-piano-gli-ospedali-caso-attacco-militare-AHPL0GaC
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ma ke pa00e, ancora con questo CENTROSINISTRA, esiste solo nella testa dei giornalisti, compreso MT.
C’è una destra e c’è una Super-DESTRA, il CENTROSINISTRA è morto tanto tempo fa, forse con Saragat.
Agnelli Elkann e Cairo, editori di Gedi e Corriere sono di idee di centro-sinistra? Certo hanno idee molto sinistre (dal latino sinister) per noi.
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hai perfettamente ragione!!!
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La sinistra è morta con la scomparsa di Enrico Berlinguer. Si sarebbe tuttavia dissolta qualche anno dopo con la caduta del Muro di Berlino. Da allora il mondo è cambiato e la politica si è sottomessa all’economia e alla finanza. Dalle ceneri della sinistra è nato un partito di centro, asservito a corporazioni e gruppi di interesse. Con l’attuale segretaria c’è un timido tentativo di riposizionarlo a sinistra, ma non so per quanto ancora resterà al timone del partito. In genere, i segretari del PD hanno una vita piuttosto breve.
https://www.quotidiano.net/politica/pd-picierno-e-guerini-guideranno-lopposizione-a-schlein-d2f57736
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Beh visto che da qualche parte hanno deciso di sdoganare come presidente un comico, che probabilmente faticava a far ridere i sassi, noi potremmo tranquillamente candidare Maurizio Crozza.
E’ certo che faremmo una gran più bella figura, sia a livello nazionale che internazionale…
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E intanto l’altro giorno 3 operai morti per ‘lavoro’ ad un impianto di riciclo rifiuti.
Nemmeno I.S. ha intercettato la notizia.
Ecco quel che significa seguire le cagate dei naziEuropeisti NATOfili. Creano falsi problemi per non far parlare di quelli veri.
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Conviene augurarsi che la famosa terza guerra mondiale sopraggiunga alla svelta, altrimenti molti fra quelli che la evocano tre volte al dì rischiano di rimanerci male.
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Vuoi vedere sarà la Finlandia ad invadere la Russia? – “Da un punto di vista militare e politico-militare, la Filandia farà ciò che le è stato ordinato per minacciare la Russia abbiamo un confine enorme, più di mille chilometri, con un nuovo membro della NATO”, ha detto Ivanov.
MOSCA, 20 settembre. /TASS/. La Finlandia, in quanto membro della NATO, farà tutto ciò che le verrà ordinato, quindi Mosca è costretta a pensare a rafforzare la propria sicurezza nella regione nord-occidentale, ha dichiarato alla TASS Sergey Ivanov, membro permanente del Consiglio di sicurezza russo e rappresentante speciale del Presidente per la protezione ambientale, l’ecologia e i trasporti.”La Finlandia non può decidere nulla da sola, quindi farà ciò che le verrà detto”, ha affermato quando gli è stato chiesto se la Finlandia avrebbe potuto attaccare la Russia.Ivanov ha anche commentato le conseguenze della decisione di Helsinki di interrompere le normali relazioni con Mosca dopo l’inizio dell’operazione militare.”Cosa abbiamo perso? Beh, in parte abbiamo perso il fatto che la Finlandia è diventata membro della NATO. E da un punto di vista militare e politico-militare, ora dobbiamo tenere conto del fatto che abbiamo un confine enorme – più di mille chilometri – con un nuovo membro della NATO. Questo non era mai successo prima”, ha detto.”Certo, dobbiamo pensare a misure per rafforzare la nostra sicurezza nel nord-ovest, è inevitabile. E questo, tra l’altro, non è un granché nemmeno per la Finlandia.”Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza russo, ha dichiarato in un articolo pubblicato sul sito web della TASS che Helsinki si stava preparando alla guerra e che probabilmente stava preparando un trampolino di lancio per un attacco alla Russia.
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Ormai in mezzo a tutto sto casino, non si capisce più nulla. La differenza si assottiglia sempre più tra dramma e farsa, tra buffoni e pazzi criminali (che spesso coincidono). Dammi la definizione di bambino? Ma vaffancul@ tu e quei cogli@ni che rappresenti. Dacci oggi il delirio quotidiano.
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Si è ancora ai tempi del grande Giorgio Gaber. Senza aver trovato risposte adeguate. E Gaber si limitava a chiedersi cosa sia la “destra” e cosa la “sinistra”, figuriamoci se avesse esteso il campo a “centrodestra” e “centrosinistra”.
C’è chi non si rassegna ad analizzare, a fotografare, la realtà. Che poi nel caso di destra e sinistra è una “convenzione”. Da noi consegue a dove si posizionano in Parlamento…
Per anni quelle “etichette” configuravano idee abbastanza precise, figlie di un’interpretazione filosofica, economica e socio-politica, che si voleva portare nella Società. E possibilmente attuare.
Ma quelle “etichette/categorie” sono da molto tempo ( e per me la discriminante evento/temporale è la caduta del Muro di Berlino e la dissoluzione dell’URSS) comprensive di cose completamente diverse rispetto al passato. Un po’ come le…..stagioni. Non solo non ci sono più le mezze ma non c’è più l’autunno, l’inverno, la primavera e l’estate che conoscevamo. Però continuiamo a chiamarle così. Per convenzione. Oggi/domani siamo in Autunno. Esattamente come dici Picierno e dici centrosinistra.
È brutto ma è così.
p.s. il tema è SERIO e meriterebbe una discussione di ore ed ore.
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Daccordissimo con te,sfondi una porta aperta.
Per me la discriminante è la legge elettorale maggioritaria,ennesimo regalino(free tax no dazi) che ci hanno donato gli yankees ,dopo gli hamburgers,lo sciroppo d’acero e la musica rap, per distruggere le ultime parvenze di serietà politica/ideologica sia a sinistra( vedi gli ultimi nipotini seri ma zoppi di Berlinguer) e a destra (Gianfranco Fini e Tatarella, nipotini zoppi di Almirante).
Tutto questo per controllarci meglio e annacquare o escludere movimenti fastidiosi come ad esempio i 5stelle.
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La legge elettorale proporzionale e’ sempre stata osteggiata, fin dal 900, visto che insieme all’ allargamento della base elettorale e la sua maggiore rappresentatività, non si prestava o si prestava meno a brogli, corruzione, ricatti, costrizioni e violenze che hanno caratterizzato il metodo manipolatorio giolittiano delle elezioni soprattutto al Sud…..non a caso Giolitti fu definito ministro della malavita, per i suoi metodi di far eleggere e vincere i candidati governativi…..i suoi, insomma! Quindi temo che storicamente ci sia molto del nostro cui e’ stato aggiunto da importazione il peggio degli yankees…..dove l’ aspetto più svilente è la spettacolarizzazione della politica, quando non si riesce più a distinguere fra realtà e fiction di basso livello e il ridicolo ha sostituito interamente la serietà, che non è la faccina contrita con il broncio, ma serietà, responsabilità e correttezza di comportamenti! Praticamente estinte! Come ci siamo potuti adeguare a questo imbarbarimento? Con anni ed anni di trasformazione antropologica, di manipolazione mentale fino all’ ebetismo grazie al quale ci portano in guerra e nessuno protesta , le piazze non sono in rivolta, la collettività/cittadinanza ridotta a spettatori illusi del potere salvifico del telecomando di cambiare la fiction …….
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centrosinistra = non troppo di sinistra
centrodestra = non troppo di destra
più ci aggiungono “moderati” (non esageriamo) in somma: gli estremi che si incontrano.
Ah ma è lei Fantozzi?
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Se questi allegri lestofanti si fossero portati avanti con i lavori avrebbero concluso che in effetti la guerra c’è già stata e fatta combattere dagli ucraini al posto nostro ma inesorabilmente persa. Quindi non ci sarebbe bisogno di scaldare gli animi degli italiani che non hanno alcun desiderio bellicoso contro la Russia ma che semmai c’è l’hanno con quel paese che massacra bambini e contro il quale , prima o poi , qualcuno dovrà veramente intervenire con la forza se non altro come minaccia di farlo .
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È proprio perché sanno che la guerra fatta combattere dagli ucraini è persa che adesso devono trovare i prossimi ucraini da mandare al macello, che a quanto pare saranno tutti gli europei…
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Ma prima che dirottino gli interessi su Israele, verso altri lidi, a Gaza faranno in tempo a mettere ombrelloni e lettini sulle spiagge…Temo che andrà a finire così.
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Alessandro Orsini
GAZA MELONI
La politica estera di uno Stato satellite
Piemme edizioni
INTRODUZIONE
Questo è il libro di un sociologo in difesa dei diritti umani.
In queste pagine, mi occupo della politica estera di Giorgia Meloni verso la Palestina nei giorni della distruzione di Gaza. Perseguo quattro obiettivi. Il primo è verificare la tesi di senso comune, secondo cui le democrazie occidentali rispettano il diritto internazionale e i diritti umani più delle dittature. Il secondo è studiare la politica estera di uno Stato satellite per conoscere meglio l’Italia. Il terzo è capire se Gaza è un caso di genocidio. Il quarto è proseguire i miei studi sulla corruzione dell’informazione di uno Stato satellite.
I capitoli sono cinque.
Il primo capitolo è dedicato alla reazione del governo Meloni davanti allo sterminio dei palestinesi per mano d’Israele. Le domande sono: come ha reagito Giorgia Meloni? È genocidio oppure no? Che cos’è il genocidio secondo la Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio dell’Onu? Amos Goldberg e Raz Segal, due professori ebrei-israeliani di storia dell’Olocausto, ci aiuteranno a capire meglio che cosa sia il genocidio nelle scienze storico-sociali. La teoria dei sentimenti morali di Durkheim guida il primo capitolo.
Nel secondo capitolo, espongo la mia tesi spiegando che a Gaza sono presenti le cinque caratteristiche fondamentali del genocidio. Dopo avere ricostruito lo scontro tra due storici ebrei, Benny Morris e Norman Finkelstein, mi soffermo sui paragoni storici più illogici proposti dai giornalisti italiani per difendere Israele dall’accusa di genocidio. La teoria delle azioni non-logiche di Pareto guida il secondo capitolo.
Nel terzo capitolo, ho ricostruito le quindici decisioni politicamente più rilevanti di Meloni verso Gaza dall’8 ottobre 2023 all’8 giugno 2025. Quali decisioni ha preso Meloni all’Onu, a Palazzo Chigi, nel Parlamento italiano, nel Parlamento europeo, mentre Netanyahu sterminava i palestinesi? Meloni ha lottato per difendere e armare Netanyahu o ha lottato per sanzionarlo e disarmarlo? Meloni ha delegittimato i tribunali internazionali che indagano sui crimini di Netanyahu oppure li ha legittimati? Quali sono i legami politici e ideologici tra il partito di Meloni e quello di Netanyahu? L’islamofobia ha un ruolo nell’alleanza tra Netanyahu e Meloni? Il terzo capitolo è guidato dall’invito del realismo politico a distinguere tra ciò che i governanti dicono e il modo in cui si comportano realmente. Meloni dice di volere uno Stato per i palestinesi, ma come si comporta realmente verso di loro?
Nel quarto capitolo, studio l’atteggiamento dei premier europei verso Netanyahu per confrontarlo con quello di Meloni. Mi occupo di Slovenia, Irlanda, Norvegia, Spagna, Belgio, Francia, Germania e li paragono all’Italia. I difensori di Meloni usano due argomenti per difenderla dalle critiche: l’argomento «economico» e l’argomento «sistemico». Parlo anche della lobby israeliana in Italia e del modo in cui ha coperto politicamente e mediaticamente la Guerra dei 12 giorni tra Israele e Iran. Sollevo una domanda: perché il bisogno di rappresentare Israele come uno Stato fortissimo rispetto all’Iran è così diffuso? Presento gli Houthi in una luce nuova paragonando la loro condotta verso Netanyahu alla condotta della Nato verso Milosevic. Infine, spiego che cos’è la «reificazione» nelle relazioni internazionali per comprendere meglio la condotta di Meloni verso Netanyahu.
Nel quinto capitolo, racconto il progetto della Nato di penetrare nelle università italiane per arruolare professori-propagandisti. Dopo avere distinto due tipi di professori al servizio della Nato, svelo le quattro fasi attraverso cui un ricercatore universitario si trasforma in un propagandista della Nato. Ricorrendo al concetto di «campo» di Pierre Bourdieu, spiego che cos’è un campo politico-accademico e come corrompe l’etica scientifica. Per mostrare come agisce un professore-propagandista, cito quattro esempi, tra cui l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. Infine, parlo del piano di riarmo dell’Italia e mostro come usare la teoria sociologica per sviluppare una contronarrazione con cui proteggere l’Italia dagli stereotipi più umilianti imposti dalla Casa Bianca, come lo stereotipo dello «scroccone». Ribaltando la narrazione dominante, mostro come la Casa Bianca «scrocca» le armi e i soldati dell’Italia in Libano e come le ha «scroccate» in Iraq, Afghanistan e Libia.
Ho presentato per la prima volta la ricerca contenuta in questo libro all’Istituto di cultura tedesca di Firenze, Borgo Ognissanti, dove sono stato invitato a tenere una lectio magistralis intitolata: «L’Unione Europea e Gaza», il 7 febbraio 2025.
Questo libro riprende e sviluppa i temi di ricerca contenuti nei miei libri precedenti ovvero Ucraina. Critica della politica internazionale (2022); Ucraina-Palestina. Il terrorismo di Stato nelle relazioni internazionali (2024); Casa Bianca-Italia. La corruzione dell’informazione di uno Stato satellite (2025).
Il concetto di «ombra» di Jung è centrale nei miei studi sulle democrazie occidentali. L’ombra è quella parte dell’inconscio ritenuta inaccettabile e, come tale, negata o rimossa dalla coscienza per consentire all’individuo di conservare un’immagine positiva di sé. La personalità umana è caratterizzata da una parte di luce (il bene) e da una parte di ombra (il male) che, secondo Jung, andrebbero integrate.1
Non diversamente dalla guerra in Vietnam, dalla guerra in Iraq, dal rovesciamento della democrazia di Allende in Cile, dal finanziamento della guerra civile in Siria e dal sostegno alle dittature più brutali del mondo, Gaza conferma che le democrazie occidentali sono spietate, sanguinarie, sopraffattrici e assetate di potere. Violano il diritto internazionale e i diritti umani. Anziché acquisire la consapevolezza della loro ombra, proiettano i loro istinti più bassi sulla Russia e sull’Iran. Studiare l’ombra delle democrazie occidentali è importante giacché le democrazie occidentali sono tra le più grandi produttrici di violenza nel mondo. Non a caso, le principali democrazie occidentali spendono per le armi più di qualunque dittatura. Se le democrazie occidentali riducessero la loro brutalità verso le altre civiltà, il mondo sarebbe meno violento. I miei libri cercano di porre le democrazie occidentali a contatto con la loro ombra. Questo non piace all’uomo-massa, che presenta tre caratteristiche fondamentali.
La prima caratteristica dell’uomo-massa è il pensiero di senso comune. Il senso comune è un pensiero non pensato, è una frase fatta, un luogo comune, un pregiudizio ripetuto pappagallescamente da milioni di persone che si afferma in virtù della forza del grande numero e non in virtù della sua potenza logica o della sua evidenza empirica. Frasi come: «La Nato è un’organizzazione difensiva» o «le democrazie occidentali rispettano i diritti umani» sono esempi di senso comune. L’uomo-massa è conformista. Detesta le narrazioni alternative. Sin dalla nascita, ha sentito dire che l’Occidente è buono, pacifico, e altruista. Siccome l’Occidente è la sua civiltà, anche l’uomo-massa pensa di essere buono, pacifico e altruista. Celebrando l’Occidente, l’uomo-massa celebra sé stesso.
La seconda caratteristica dell’uomo-massa è l’intolleranza per il pensiero originale figlio della critica. Questa seconda caratteristica scaturisce dalla prima. Il pensiero originale è l’antitesi del pensiero di senso comune. Il primo è nemico del secondo. Il pensiero originale affligge l’uomo-massa perché disvela il suo conformismo. Come insegna Harold Garfinkel, l’individuo reagisce in modi ostili quando qualcuno scuote il senso comune che sorregge le sue certezze basate sulle convenzioni.2
La terza caratteristica dell’uomo-massa è la proiezione dell’ombra sui nemici degli Stati Uniti: la Russia, l’Iran, la Cina, la Corea del Nord, gli Houthi, Hamas. In realtà, Hamas e Israele non sono il Male e il Bene. Entrambi rappresentano due tipi di terrorismo: il terrorismo dal basso o degli attori non statali, e il terrorismo dall’alto o terrorismo di Stato. Come ha scritto Jung: «Chi guarda fuori, sogna. Chi guarda dentro, si sveglia».
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Beh dai, interessante. Il concetto di “ombra”, Jung, le democrazie occidentali. C’è sempre però, con Orsini, un non so che di autocelebrativo che a me fa morir dal ridere. Lui, Orsini, è quello che spiazza e mette in crisi il povero e conformista “uomo massa”, quello che secondo lui crede che la Nato sia un’alleanza “solo difensiva” e che le democrazie occidentali rispettino i diritti umani. È così d’altronde che è venuto fuori in tv da Formigli, ed è il ruolo che gli hanno dato e si è dato da lì in poi: lui è quello che ribalta il senso comune. Un po’ come quando venne fuori Sgarbi. Da Costanzo prese a parolacce una donna. Da quel giorno ogni volta che si presentava in uno studio televisivo c’era il rischio rissa. Il suo ruolo era: dire vaffancul* o stronz* all’interlocutore, e magari dargli pure uno schiaffone. Su Orsini comunque Crozza ci aveva visto bene fin dal primo giorno 👇
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“la guerra è bella” sembra una frase di Razzi! Cioè una stro…ta gigantesca! Come le stro..ate gigantesche che esternano gli st…zi che comandano!!
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O anche di De Gregori..
…perché la guerra è bella anche se fa male…
…. e a farci far l’amore dalle infermiere (tralalalla)
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il 3 novembre 2025 scoppia la terza guerra mondiale dice tal generale Richard Shirreff, ex vice comandante supremo (aggiungerei anche megagalattico) delle forze NATO in Europa, ma sull’orario non si è sbottonato
ma comunque non era meglio il 2 novembre? almeno la data era in tema
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