
(Marcello Veneziani) – Fino a ieri, nelle stazioni vigeva un catechismo elementare fatto di buona creanza e carità evangelica. Era possibile bere alle fontanelle con zampillo e fare pipì nei gabinetti pubblici. Piccoli segni di civiltà, di eguaglianza dei diritti elementari, attenzione ai bisogni primari della gente. Ora, nell’era delle frecce, dei treni superveloci, dei mille club e delle continue raccomandazioni dagli altoparlanti ai viaggiatori, di stare attenti nella discesa dei treni, o quando sfrecciano i treni, o attenti a non lasciare valigie ed effetti personali, i viaggiatori sono abbandonati a se stessi, nei bisogni primari, come bere e urinare gratis. Le stazioni della via crucis. Le fontane sono fossili di un’era gentile, monumenti alla clemenza evangelica del passato e l’acqua, su cui si spreca tanta demagogia come bene di tutti, viaggia in formato mignon da un euro e venti in su. La pipì invece tocca l’euro e al cesso si accede da una dogana manco se fosse il parlamento o il tribunale. E poche sono le alternative. All’acqua nessuna, alla pipì magari dopo, in treno ne troverai uno libero e funzionante, o cercando – ma di rado riesce – asilo urinario nei bar, dove la premessa implicita è consumare e poi avrai diritto a urinare. Per troppa gente sete e pipì sono un lusso.
Una civiltà si misura da queste piccole cose. E anche il cinismo di Stato, il rapporto ostile del pubblico col privato, il considerare bagordi anche una semplice bevuta o una mite minzione. Non chiederò al Papa di intervenire per sorella acqua e per i fratelli bisogni corporali. Ma è odiosa l’inospitalità del servizio pubblico, punendo ancora una volta la maggioranza per impedire a una balorda minoranza di chiudersi in bagno per altre porcherie o usare le fontane come un lavabo personale. Bevendo, pisciando che male vi fo? Non impediteci anche questa minima liquidità in entrata e in uscita.
Non è una novità. A Firenze per esempio, circa 20 anni fa i gabinetti erano già a pagamento se ricordo bene.
Certo poi esci dai treni e Roma-Termini diventa un posto selvaggio e pericoloso, orrendamente rifatto con ostacoli artificiali e schermi e vetrine ovunque, ma anche delinquenti che scorrazzano, gente fuori di testa ecc, vedi video di Cicalone al riguardo (e Staffelli a Milano? Più o meno la stessa storia).
"Mi piace""Mi piace"