(Amy Kazmin – ft.com) – Il vicepremier italiano Matteo Salvini sta affrontando una rivolta aperta contro la sua leadership, all’interno del suo partito di estrema destra, la Lega, dopo aver scelto un omofobo e filo-russo come candidato principale per le prossime elezioni europee.
Il malcontento, soprattutto nella tradizionale roccaforte nel prospero nord Italia, è cresciuto negli ultimi mesi, quando Salvini ha perso il sostegno di gran parte della base del partito a favore dell’arci-conservatore Primo Ministro Giorgia Meloni.
Ma questa rabbia che ribolliva da tempo è esplosa la scorsa settimana quando Salvini ha scelto il controverso generale dell’esercito italiano Roberto Vannacci – recentemente sospeso dal servizio attivo a causa di un libro incendiario da lui pubblicato – per guidare la lista di candidati della Lega alle elezioni parlamentari dell’UE di giugno.
Negli ultimi anni molti esponenti si sono allontanati dalla Lega, per arruolarsi nel partito della Meloni, Fratelli d’Italia o nel più centrista Forza Italia, fondato dal defunto Silvio Berlusconi. Questa tendenza è destinata ad accelerare dopo l’ultima mossa di Salvini.
“Salvini è un egoista”, ha dichiarato l’imprenditore milanese Paolo Grimoldi, ex deputato della Lega fino al 2022. “Tutti hanno capito che con lui non abbiamo un futuro politico. Non prendiamo più voti e stiamo andando abbastanza velocemente verso un disastro elettorale e politico. Ma lui non vuole dimettersi”.
A seguito di questa agitazione, il mese scorso il fondatore del partito Umberto Bossi ha fatto una rara apparizione pubblica per chiedere un nuovo leader e un reset politico per impedire alla Lega di perdere consensi tra gli elettori.
“Salvini è nei guai, guai seri”, ha dichiarato Daniele Albertazzi, esperto di politica italiana presso l’Università del Surrey. “Gli stanno praticamente sparando addosso da tutte le direzioni”. I sondaggi danno Forza Italia potenzialmente in grado di superare la Lega nel voto di giugno, mentre la Meloni rimane la stella indiscussa della destra italiana e leader di una coalizione di tre partiti con Forza e la Lega.
“Berlusconi è un leader migliore dal cielo di quanto lo sia Salvini dalla terra”, ha detto Grimoldi. “Salvini ha un problema di coerenza e credibilità”. Le radici politiche della Meloni affondano in un movimento neofascista, ma negli ultimi due anni ha virato verso il centro per ampliare il suo appeal elettorale. Salvini ha risposto alla sua ascesa cercando di affiancarla all’estrema destra – e ha raddoppiato questa strategia nominando Vannacci, un “guerriero culturale” polarizzante, come candidato principale del suo partito.
Ex membro di un’unità d’élite di incursori, Vannacci era l’addetto militare di Roma a Mosca quando il presidente russo Vladimir Putin ordinò l’invasione su larga scala dell’Ucraina nel 2022. Dopo il suo ritorno in Italia, il generale ha pubblicato un libro molto controverso che critica il liberalismo occidentale, intitolato “Il mondo alla rovescia”.
In esso descrive i gay come “anormali”, chiama le femministe “streghe moderne”, si lamenta del fatto che l’atleta di colore Paola Egonu non “sembra italiano” ed esalta il fascino della Russia di Putin. Il ministero della Difesa lo ha sospeso per 11 mesi per cattiva condotta in relazione al libro.
Più di recente ha anche descritto il dittatore fascista Benito Mussolini come “uno statista” e ha sostenuto che i bambini con disabilità devono essere educati separatamente dagli altri studenti.
Membri di vecchia data della Lega, come il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti, hanno espresso il proprio disappunto per l’allontanamento del partito dal suo programma storico di federalismo fiscale, riduzione delle tasse e della burocrazia.
“Non si può essere alternativi alla Meloni andando all’estrema destra”, ha detto Grimoldi. “Il mio partito è nato per parlare di tasse, meno Stato e più libertà, non per allearsi con [politici] che pensano che i bambini disabili non debbano andare a scuola”.
Utilizzatore compulsivo ed esperto di social media, ammiratore sfegatato di Putin, Salvini ha guidato la Lega dal 2013, riorientandola da movimento regionale favorevole agli affari nel nord del Paese a partito populista di estrema destra.
Indugiando su quello che descrive come il flagello dell’immigrazione clandestina, ha portato la Lega a una sorprendente vittoria nelle elezioni europee del 2019, quando ottenne il 34% dei voti. Ma da allora la sua stella è in declino.
Poco dopo le ultime elezioni europee, Salvini ritirò il sostegno del suo partito al governo di Giuseppe Conte, sperando di scatenare un voto lampo per il Parlamento italiano, sfruttare la sua popolarità e andare al potere. Annunciò la sua decisione da una località balneare, indossando un costume da bagno e con un Mojito in mano.
Ma il gioco si è ritorto contro di lui: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si rifiutò di indire elezioni anticipate e, dopo la pandemia di Covid-19, l’ex presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi è stato incaricato di guidare il Paese attraverso la crisi.
Alle elezioni generali del 2022, molti elettori conservatori erano stati conquistati dalla Meloni, che, a differenza di Salvini, si è impegnata a sostenere l’Ucraina dopo l’invasione su larga scala da parte della Russia ed è apparsa nel complesso come un politico più serio. Nel voto che ha portato all’attuale governo di coalizione, il partito della Meloni ha ottenuto il 26%, mentre la Lega è scesa sotto il 9%.
“Ha commesso errori madornali… non ha credibilità nemmeno tra gli elettori di destra”, ha detto Albertazzi. Salvini sta lottando per la sua sopravvivenza politica, in vista del congresso della Lega, che ha promesso per l’autunno, quando gli scontenti del partito faranno quasi certamente pressione per spodestarlo.
Se alle elezioni di giugno il suo partito scenderà “sotto il 10%” e dietro Forza Italia “sarà evidente che si tratta di un partito senza scopo”, ha detto Albertazzi. “È una questione esistenziale”.
ha scelto il generale kazzuto (si fa per dire, avrà preso più piselli lui in caserma che cicciolina) per dare al popolo l’impressione di un partito maschio che se ne frega dei “malati” sessuali, schlein in testa. comunque, i suoi compari leghisti, che lo criticano, vengono dalla stessa fonte. razzisti ed omofobi.
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Normalizzare gli squilibri, offendendo la normalità è materia di Joao Deus…
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Ecco, leggendo questo articolo del Financial Times è come minimo ovvio sentirsi in imbarazzo anche già per il solo motivo d’esser italioti. Oggettivamente, come si fa a esser italiani e ad andarne fieri? È fisicamente impossibile, quando anzi, vien da andarsi a nascondere in Bhutan. E questo lo pensano in Inghilterra. Mi domando nel resto del mondo… Che vergogna. 😞
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Lega di Salvini di estrema destra
hahahahahah
bene che l’abbiano scritto nelle prime righe così non l’ho neanche letto
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Non se sia peggio Salvini o il giornale spudoratamente partigiano e falso che polemizza .Il “capitano” non ha bisogno di denigratori perché riesce da solo a farsi molto male . Soprattutto se queste analisi critiche vengono da certi settori “informativi” che inneggiavano a lui quando si comportava in modo deplorevole verso il governo 5stelle di cui faceva parte come vicepremier.
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financial times, senti da che pulpito ci viene impartita la predica,
e poi, chi azzo è Salvini, se mai avrebbero dovuto chiamarlo con il suo vero nome, il cazzaro verde,
un imbe&ille che va in giro a mangiarsi panini e ciliege senza neppur sapere di cosa parla.
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Dopo aver tentato inutilmente di scalfire lo zoccolo duro dei five stars ( 15 per cento più o meno a livello nazionale perché a livello locale e regionale l’ italiota tiene famiglia) dalle parti della Garbatella hanno deciso di girare lo sguardo dentro la propria coalizione e la Lega del sor Salvini è il partito ideale da fagocitare alle prossime elezioni europee. 🤔
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Leggendo il titolo mi sono detto (spesso parlo con me stesso, finalmente ho trovato valido interlocutore…!😀), “passa avanti Lucino, Mister Mojito giudicato dall’infido Financial, è quanto di peggio si possa leggere in un uggioso primo pomeriggio d’inizio maggio. Difatti l’articolo leggo, poco m’importa, però per curiosità, che fa il lettore ladro d’opinioni…, ho voluto sbirciare, con un po’ di sano voyerismo forumistico, i commenti. Ecco, sono d’accordo con tutto o quasi ho letto, però una piccola riflessione andrebbe fatta. Dunque: DUE Matteo, due personaggi squallidi che, mio parere, emanano sciatteria da sempre, facilmente sgamabili in quanto iniziarono a raccontare fregnacce già all’asilo e, da lì, non si sono più fermati. Ebbene, uno – pinocchietto da Rignano – ebbe il 40,8 dei consensi di chi si recò alle urne alle europee del 2014, cioè oltre 11 milioni di voti. L’altro, dopo un anno di governo con i 5 stelle (2020), fece cadere il governo in quanto accreditato, da tutti i sondaggi, di un buon 35% nel caso di elezioni anticipate. Anzi, alcuni istituti lo davano persino attorno ad un incredibile 38… Ebbene, trattandosi di due elettorati completamente diversi (chi aveva votato Renzi, parlo della stragrande maggioranza ovviamente, non avrebbe di certo dato il voto a Felpini), c’è da ipotizzare che circa 23/24 milioni di elettori (forse più, in quanto il 35% accreditato a Felpito erano rispetto elezioni politiche, dove l’affluenza è decisamente maggiore che alle europee) sono: a) piccoli abitanti di Creta; b) facilmente (MOLTO facilmente) manipolabili c) ideologizzati.
Meditate gente, meditate…
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Difatti l’articolo NON leggo…
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Difendiamo l’autarchia: che Salvini fosse diversamente intelligente l’avevamo gia’ capito da soli e pure da un bel pezzo.
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Salvate il soldato Salvini e che nessuno tocchi il cazzaro verde felpato, piuttosto proponiamolo come patrimonio dell’Unesco insieme al suo modellino del ponte sullo stretto. Sono appena trent’anni che il nullafacente mangia e spara min@hiate alle spalle nostre come una bella zecca di Stato. Una delle tante che ci ammorbano la vita.
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Salvini ha fatto la ca@@ata della sua vita ad agosto 2019, quando in una botta alcolica fece cadere il governo Conte 1, dove non era solo ministro degli Interni, ma vicepremier…..e quando gli ricapita! Evidentemente qualcuno gli aveva prima ordinato di formare il governo con i 5 stelle, poi gli ha costruito intorno una campagna mediatica di esclusivi meriti di governo come se fosse quello capace ed intelligente in grado di badare ai definiti, a reti unificate, scappati di casa, i media hanno pompato lui e il problema migranti ,che erano un’ irrilevanza rispetto al numero del governo Meloni, ovviamente per colpire l’ obbiettivo del 36% alle elezioni europee da sventolargli in faccia come un drappo rosso ad un toro……Non sapeva , o meglio sapeva e sperava , in una ricompensa dopo il lavoro svolto, nel far credere agli italioti che i buoni risultati del 2018-2019 fossero virtù della Lega, e non della capacita’ del M5S di governare nonostante la Lega ed il suo segretario……Sperava di andare ad elezioni, invece era lo strumento diversamente intelligente del programma in arrivo, il Migliore, già in panchina e pronto a scendere in campo, la cui discesa e’ stata rinviata di un anno giusto per la pandemia……che il ca@@aro si sia fatto fregare da un sistema di potere che coinvolge vari protagonisti, dal PD al fenomeno di Rignano, dal mondo imprenditoriale confindustriale, mediatico ed istituzionale alto, nazionale ed europeo, fino ad una parte di giuda 5 stelle, non sorprende, ma i dirigenti della Lega, cresciuti a pane e politica da decenni, avrebbero dovuto fiutare la fregatura che va sempre in coppia….prima ti uso per far fuori il M5S, poi ti do’ il benservito e passo ad occuparmi di chi mi preoccupa realmente, i 5 stelle, che bastonati alle elezioni europee si sarebbero infilati da soli nella doppia fregatura, prima del governo con il PD, voluto da Renzi ed anche solo per questo inaccettabile, e dopo nel governo Draghi, in linea con il detto che le sciagure non arrivano mai da sole, una tira l’altra……fino a quella del governo attuale! Ecco gli “intelligenti” della Lega hanno poco da recriminare al loro segretario, futuro ex, perché al tempo avrebbero potuto impedire la caduta del governo Conte 1 e governare insieme al M5S per 5 anni, invece di diventare gli sgabelli della Meloni……gli alleati di coalizione sono pericolosi, e questo vale anche per il M5S, che quanto a fregature esterne ed interne e’ sul podio! Per questo Conte dovrebbe puntare all’ unico obiettivo sano della modifica della legge elettorale in proporzionale puro con soglia di sbarramento al 3 o 4%, e magari potrebbe trovare una sponda proprio nei parlamentari della Lega, che o salvano il partito cosi’ o rischiano di essere fagocitati dai fratellini di coalizione, non credo affatto propensi a lasciare loro i posti in parlamento……il numero dei parlamentari e’ ridotto e dalla Meloni c’è la fila di parenti, amici, amici degli amici e fedeli da sistemare! Ora prendiamo punti anche apparentemente distanti ed uniamoli, e preoccupiamoci, perché la caduta in picchiata della Lega potrebbe anticipare quella del M5S, visto che sembrano tutti, ma proprio tutti, impegnati a ricostruire il dualismo e bipolarismo fra i soliti finti contrapposti, ora pure al femminile, da una parte Giorgia e dall’ altra Elly…….non so se avete notato, ma i 5 stelle mediaticamente non esistono, anche se sono la terza forza politica del paese!
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tutto assolutamente plausibile.
tranne, secondo me, che i maggiorenti della Lega siano veramente intelligenti politicamente. Anche a loro è venuta l’acquolina in bocca con il 34% alle europee e non vedevano l’ora di raccogliere a livello di parlamento.
Malgrado Conte si dia spesso un tono istituzionale, sono visti come un nemico esistenziale per i veri poteri che governano l’Italia.
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Non dimenticherò mai quel video alla TV quando Salvini, nel 2019, faceva campagna elettorale non ricordo bene dove, e c’erano delle persone a fare la fila per il selfie e poi addirittura alcuni gli baciavano le mani!
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