Per una palazzina di 350 mq firmato un contratto preliminare da 1,1 milioni. Giorgia ha versato 300 mila euro. Non sarà olimpionica, ma Giorgia Meloni finalmente avrà una piscina nel suo giardino. Secondo le previsioni […]

(DI MARCO LILLO – ilfattoquotidiano.it) – Non sarà olimpionica, ma Giorgia Meloni finalmente avrà una piscina nel suo giardino. Secondo le previsioni entro due mesi entrerà in possesso di una villa da 1 milione e 100 mila euro. La piccola piscina dovrebbe essere realizzata entro fine mese, come il resto dei lavori, sulla base di una relazione di progetto approvata dalla premier. L’underdog della Garbatella corona così la sua ascesa anche immobiliare. Da piccola condivideva il letto con la sorella Arianna nella casa materna di 45 mq e a breve entrerà in una villa da 350 mq.
Il 31 marzo ha firmato il preliminare di acquisto per mano della onnipresente segretaria particolare Patrizia Scurti nella veste di procuratrice. Poi il 5 giugno, stavolta per mano di un altro procuratore (Giuseppe Napoli) ha firmato la vendita del primo piano nel quartiere Torrino dove abitava dal 2017. Per far presto, visto che il certificato di agibilità del palazzo non si trovava, Meloni ha dichiarato al notaio Andrea Mosca per bocca di Giuseppe Napoli quanto segue: “La parte venditrice, come sopra rappresentata, dichiara che il fabbricato di cui è parte la porzione immobiliare del presente atto potrebbe essere sprovvisto del certificato di agibilità e la parte acquirente, pienamente edotta di tale eventualità ne prende atto e accetta di addivenire comunque alla conclusione del presente contratto”. Problemi ordinari con le case degli Anni 70. Meloni nell’atto del 5 giugno 2023 “presta comunque la garanzia di cui agli articoli 1490 e seguenti del codice civile in ordine all’idoneità dell’immobile in oggetto all’uso abitativo”.
Dribblato così l’intoppo burocratico e incassato il prezzo di 650 mila euro, Meloni può ora concentrarsi sull’acquisto del villone: due piani per 347 metri quadrati catastali (336 escluse le aree scoperte) più mille metri quadrati di giardino e appunto la piscina che al momento però sembra esistere solo sulla carta, almeno stando a quanto il cronista vede dalla strada. Il 30 marzo 2023 Patrizia Scurti ha firmato il preliminare di acquisto della villa con i proprietari, Massimiliano e Serafino Scarozza, figli del più noto ingegnere Giancarlo, marito in seconde nozze di Lucia Mokbel, sorella di Gennaro Mokbel. La villa però proviene dalla famiglia materna dei due venditori. Era fino al 2017 di una società della prima moglie di Scarozza, che nulla ha a che fare ovviamente con i Mokbel. La villa sta poco fuori dal Raccordo Anulare sempre nel quadrante sud. Stop. Niente informazioni ulteriori o foto, per scelta nostra (fatta anche con una casa dei Draghi da noi scovata) più che per richiesta della premier.
Del prezzo pattuito (1,1 milioni) per l’immobile di 15,5 vani catastali 300 mila sono stati già versati con assegni e bonifici. I restanti 800 mila saranno pagati alla stipula del definitivo, previsto da Meloni (“per sé o per persona fisica o giuridica da nominare”) entro e non oltre il 31 ottobre a condizione dell’effettuazione dei lavori di “straordinaria manutenzione” a carico dei venditori che “dovranno essere ultimati entro e non oltre il 30 settembre 2023”. I venditori si sono impegnati per quella data a consegnare l’immobile “totalmente ristrutturato” come da relazione allegata all’atto, depositato in Conservatoria, firmata dall’architetto Mario Rossi. Si prevede “ristrutturazione interna” per 177 mila euro, impianto fotovoltaico da 20 kw e impianto termico ibrido da 46 kw per 104 mila euro più opere esterne per 77 mila euro circa, dei quali 30 mila solo per la piscina. In tutto sono 359 mila euro più Iva (prezzi del tariffario regionale) inclusi già nel milione e 100 mila pattuiti. Saranno demoliti nei due piani ben 76 metri di tramezzi per poi ricostruirne 107. Alla fine Meloni avrà a disposizione due soggiorni, uno per piano, ciascuno di 70 mq, una cucina di 33 mq, una cabina armadio di 14 mq. E poi 64 mq di infissi, 150 di parquet e 190 di piastrelle. Sul tetto 48 pannelli fotovoltaici su 4 stringhe. Tutto in grande. Tranne la piscina: sarà di 9 metri per 3,5, profonda 1,5 metri con portata di 47 mila litri. Tutto dovrebbe essere finito entro il 30 settembre. A guardar oggi la villa da fuori vien da chiedersi se il termine sarà rispettato. L’agenzia che ha curato la vendita della vecchia casa del Torrino esulta per il successo: “venduta in 14 giorni”. Aggiungiamo noi, con un minimo sconto: Meloni chiedeva 685mila e ha chiuso a 650. Forse la premier pensava di metterci di più. Ora però dispone della liquidità a cui aggiungerà forse un mutuo a cui si accenna nel preliminare. Comunque il passo è ampiamente alla sua portata: Meloni dal 2006 è parlamentare con una retribuzione di circa 100 mila euro annui lordi (non cumulabile con la paga da premier) ed è l’autrice del best seller del 2021, ‘Io sono Giorgia’, che certamente le ha fruttato una somma importante in diritti. La leader di FdI ha realizzato da sola, mattone su mattone, il suo sogno immobiliare, con tenacia, come quello politico. Tutti gli atti sono solo a nome suo. Compra la prima casa nel 2009 vicino a Grottaperfetta con un mutuo, poi estinto nel 2014. La rivende bene nel 2016 a 370 mila e così nel 2017 può comprare il primo piano di 150 mq con giardino e posto auto al Torrino per 505 mila. Grazie anche a una bella ristrutturazione lo ha rivenduto a giugno a 650 mila. Per “gentile concessione” dell’acquirente ha ottenuto di restare nella casa non più sua per qualche settimana, fino al 30 giugno. Poi ha trovato una sistemazione in ‘comodato’ sulla quale giustamente oppone lo scudo della riservatezza.
profonda 1,5 metri con portata di 47 mila litri. Te credo, se no affoga
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Affoga anche così: se è alta, a occhiometro, come la piscina, l’acqua la copre…
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Gran pezzo di giornalismo d’inchiiesta: bravò Lillò!
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Metadone di stato = politica professionale.
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Paaa Garbatella nun ce ‘o fai un pensieruccio?
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La casa, meglio se villa, è uno dei principali pensieri di premier o ex tali.
La piscina invece ci dice che sta gente teme, per se stessa, il cambiamento climatico, negato nei fatti agli altri.
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Evvvai …alla berlusoni…. ville piscine..e soldi …tanti soldi…famiglie allargate hanno bisogno di spazio e poi danno lavoro:custodi,giardinieri,cameriere,il solito Filippino per l’argenteria,cuochi….hahahahha..ci mancano gli stallieri e poi siamo a posto.
Della povertà? e chisse… Rdc… abolito,salario minimo … ce li avete voi 1 milione di euro per compravi una casetta?
Ora capite perchè i costi della politica sono alti?
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Dimenticavo… si ritorna al vecchio sistema comunicativo!
Prove di manutenzione scadenti ?
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Piccoli Renzi crescono.
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“Da piccola condivideva il letto con la sorella Arianna nella casa materna di 45 mq e a breve entrerà in una villa da 350 mq.”
Sempre che sia vero e non sia solo l’ennesimo piagnisteo della sottocagna, è riuscita a far emergere dalla povertà una famiglia: la SUA.
Delle altre, magari, si preoccupa un tantino meno…
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Stupisce poi che i lavori li paghino i venditori, ci manca solo che deve trovare il frigo pieno e la macchina lavata ,poi siamo a posto.
Alla Raggi la facevano a pezzi solo se guardava gli annunci immobiliari ……
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Se il M5S avelle le p…e dovrebbe chiedere a gran voce una commissione d’inchiesta per il giornalismo prezzolato che ha massacrato la Raggi dal giorno della sua elezione a sindaco di Roma.
Purtroppo non le ha.
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e.c. : avelle – avesse
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E i venditori le pagano pure la ristrutturazione da 350 mila euro? Ah però! Quindi una villa da 350 metri quadri con 1000 metri di verde le è costata il prezzo a cui ha venduto un appartamento al Torrino!? Complimenti alla pescivendola e ai suoi cari di cui sembra preoccuparsi con maggior zelo e lungimiranza del paese che fa finta di governare . E dei cittadini , di cui ogni giorno fa mostra di fottersene i cosiddetti zebedei. Un’ altra politicante che in un paese civile avrebbero già preso a calci.
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Beh, manca solo l’aereo privato e poi diventa come il PD.
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Basta chiedere… Matteoooo, c’e da spostare il number one dall’angar ….dai ….serve alla giorgia!
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Credo e spero che sia stato venduto. Quanti soldi pubblici saranno stati persi?
Un altro Renzi è difficile trovarlo. A proposito, villone anche per lui…
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Se l’opposizione fosse sveglia ci ricamerebbe su per anni co sta storia.
Innestare nella mente del popolo che la stessa che fa macelleria sociale a danno di poveri, lavoratori, classe media, ovvero Lady Aspen, è la stessa che accasa familiari e si fa il villone da milioni di euro.
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Però se ricordate bene ha fatto più notizia la famosa casa popolare della madre della Taverna.
Mentre quella di scagliola e di matteo e quelle dei parlamentari acquistate con due soldi dall’Enasarco …..non meritavano tanta attenzione.
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Quella di scagliola non fa testo, era a sua insaputa
Un attimo di distrazione e ti rifilano una casa
Per casa si intende quella che mettono in quel posto al contribuente italiano; però solo quando avviene a sua insaputa
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Ragazzi, mettiamoci in testa che se non fossero così non sarebbero lì. La politica non è una missione ma un lavoro. C’è chi lo fa in scienze e coscienza ( pochi) e chi per arricchirsi. I più.
Come qualsivoglia altro lavoro. E come qualsivoglia altro lavoro, se si trova di meglio si cambia. Lo vediamo ormai ogni giorno: i Parlamenti a fine legislatura ( sempre più difficile che ci si arrivi) sono completamente diversi da quelli di inizio legislatura. Con un viavai continuo e un Gruppo Misto enorme che oscilla a seconda delle convenienze.
Dato che non siamo datori di lavoro ( lo siamo solo nei fatti: paghiamo sempre noi) e non possiamo cercare di conoscere chi eleggiamo né licenziarli per giusta causa, sarebbe utile il vincolo di mandato. Che non arriverà mai. Come organizzare la campagna acquisti, poi?
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È una vergogna pensavo che lei fosse meglio pensa solo a se stessa
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