Le contravvenzioni archiviate senza che ci fosse alcun ricorso

(DI VINCENZO BISBIGLIA – ilfattoquotidiano.it) – Nel giro di un anno, la Polizia municipale di Firenze ha archiviato, di propria iniziativa e senza un ricorso formale da parte degli interessati, quattro contravvenzioni stradali comminate a due veicoli intestati alla moglie del sindaco di Firenze, Dario Nardella. Le multe si riferiscono in tre casi alle giornate dell’8 e dell’11 novembre 2020 e, in un caso, a quella del 24 novembre 2021. C’è anche un quinto verbale, risalente al 1° dicembre 2020, che al momento risulta in essere, sebbene ancora non pagato. Il Fatto ha così potuto ricostruire, nel dettaglio, la vicenda che ha portato alle veementi proteste da parte del consigliere comunale gigliato di Fratelli d’Italia, Alessandro Draghi, incatenatosi alcuni giorni fa davanti la sede di Palazzo Vecchio in protesta con la “scarsa trasparenza” degli uffici comunali. Una vicenda che – sebbene i due casi siano imparagonabili – ha ricordato le polemiche scoppiate nel 2014 a Roma attorno alla Panda dell’allora sindaco Ignazio Marino, allora aspramente criticato proprio da Nardella.
I veicoli in questione sono un furgone elettrico della Piaggio e un suv Nissan T32. Il furgone è stato multato il 24 novembre 2021 in quanto parcheggiato nelle aree dedicate alle colonnine di ricarica. Il codice della strada stabilisce che il veicolo elettrico può sostare solo se “agganciato” alle colonnine e comunque per il tempo necessario alla ricarica. Dagli atti di cui il Fatto è in possesso, non è chiaro se la contestazione nello specifico fosse questa. Fatto sta che il giorno seguente, 25 novembre 2021, l’agente che aveva firmato la multa ha presentato rapporto sostenendo di aver sbagliato e che il veicolo era “in realtà autorizzato rispetto alla tipologia riservata alle particolari categorie dello spazio di sosta occupato”. Non è chiaro, dai documenti, cosa abbia portato al ripensamento, visto che 24 ore sono oggettivamente poche per l’esame di un ricorso formale. Resta l’ammissione dell’errore da parte del vigile urbano. Il furgone Piaggio, come confermano anche fonti vicine al sindaco, è solitamente in uso proprio a Nardella. Poi c’è il suv Nissan. I varchi della Ztl avevano documentato tre ingressi “abusivi”, uno l’8 novembre 2020 e due l’11 novembre 2020. Tutte e tre le contravvenzioni sono state archiviate “poiché la targa del veicolo sanzionato risultava autorizzata al transito e alla sosta (…) per tutti i settori ztl e corsie preferenziali”.
Il Comune di Firenze ha spiegato che “queste tre sanzioni sono relative al periodo della pandemia che ha visto la proroga delle validità dei permessi sulla base del decreto legge 125/2020 e che ha riguardato 1.213 verbali (…) quindi un’ampia platea dei cittadini”.
Finora i nomi di Nardella e consorte non erano emersi, anche perché Palazzo Vecchio si è sempre trincerato dietro il diritto alla privacy. Fonti vicine al sindaco ribadiscono che però tutto è avvenuto regolarmente. Non solo. La Polizia Municipale di Firenze ha avviato un’inchiesta interna per “comprendere come sia possibile che un consigliere comunale possa apprendere informazioni sensibili su privati cittadini”, aprendo di fatto la caccia alla “talpa” del consigliere Draghi.
Come al solito in Italia, non si condanna chi abusa del potere e viene scoperto, ma si perseguita chi ha osato rompere l’omertà con cui la Casta copre le sue attività lecite e, soprattutto, illecite
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I coniugi Nardella usano spesso il furgone per andare in centro a Firenze a caricare i regali di Natale dei loro fedeli ( Renzi docet) il centro di Fi è blindato ed é li che trovi i migliori negozi che distribuiscono regali alla famiglia regnante!
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Ps .la famiglia Renzi fa prima , ha preso casa di fianco al loro sarto preferito a piazzale Michelangelo!
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