E allora, visto che non si tratta di un colpo di genio, ma di una cosa di assoluto buon senso, perché non si è intervenuto?

(di Fabio Massa – true-news.it) – Il buon senso non appartiene alla burocrazia della Repubblica Italiana. Il buon senso, quello degli agricoltori e dei padri di famiglia, avrebbe suggerito alle pubbliche amministrazioni di approfittare della siccità per sgomberare canali, tombini, caditoie, rivoli, fiumi e torrenti che – essendo in secca – sarebbero potuti essere puliti senza grossi problemi e con minori costi.
Chiunque l’avrebbe fatto, e non dubitiamo che sia passato per la testa anche a tante amministrazioni pubbliche. Il fatto è ancor più importante oggi visto che in Romagna è successo un disastro. E allora, visto che non si tratta di un colpo di genio, ma di una cosa di assoluto buon senso, perché non si è intervenuto? La motivazione è abbastanza semplice. Perché questi lavori di sistemazione si sarebbero dovuti affidare nel giro di giorni, se non di pochissime settimane.
Eh, già, chi se la piglia la responsabilità?
Nessuno, tranne Iddio, sa quanto dura una siccità. Quindi, affidamenti diretti ad aziende che intervenissero subito. E chi si piglia la responsabilità di affidare qualcosa a qualcuno senza che ci sia stata almeno una delibera per figliare una determina, per figliare una selezione o una gara, che se di importo superiore a un tot deve essere europea (ciao core!), che figliasse una assegnazione, alla quale non fosse opposto ricorso al tar, e magari che non finisse poi in una bella indagine per abuso d’ufficio? Eh, già, chi se la piglia la responsabilità? Nessuno. Non ne vale la pena. O forse sì, a vedere i disastri del maltempo sul nostro Paese, nel quale comanda la burocrazia anche se tutti danno la colpa alla politica.
E’ più facile stabile lo stato d’emergenza,nominare un commissario ad ,prendere un pò di soldi e rimandare i lavori alla prossima calamità!
Quando doveva essere da sempre la manutenzione degli alvei il controllo degli argini e l’eventuale costruzione di argini in cemento con relativi scarichi del troppo pieno in serbatoi per usufruire di acqua nel periodo di siccità.
Si preferisce far costruire e cementificare per Centri Commerciali ed abitazioni con tanto di scantinati sotto il livello stradale.
Pulire i torrenti sin dal loro origine .
La giustificazione tutti gli anni è : è stata una bomba d’acqua!
Ma andate a fare in …..!
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Dimenticavo a livello regionale c’è chi organizza le “autorità di Bacino” ….hahahaha!
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Non sono né emiliano né romagnolo quindi posso solo parlare di dove vivo io.
Qui in provincia di Vicenza ci sono i consorzi di irrigazione che si prendono cura dei fossi e dei fiumi. sono molto costosi, circa 200€ per ettaro, ma la pulizia dei corsi d’acqua viene fatta d’estate ogni anno.
Quindi proprio non capisco di cosa scriva l’autore dell’ articolo.
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Tohhh..che dicevo ?
proprio oggi : Alluvione, Bonaccini: “Danni per miliardi, serve commissario”. Sott’acqua 5mila aziende agricole, il settore dell’ortofrutta in ginocchio
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Il buon senso dell’agricoltore o del padre di famiglia avrebbe suggerito di prepararsi prima. Sai che devi pulire l’alveo? Bene, con tutto il tempo che serve ti prepari: decidi cosa fare, raccogli tutte le proposte, selezioni chi deve fare il lavoro e gli dici “facciamo il lavoro alla prima occasione che si presenta o quando conviene. Tu tieniti pronto”. Il fatto che non si può decidere tutto in pochi giorni è solo una scusa (della politica che, ricordiamocelo, è la madre della burocrazia).
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Il primo che ha parlato di dissesto idrogeologico e di messa in sicurezza del territorio è stato Grillo, il Movimento lo considerava nei programmi già nel 2013, si sapeva che il problema c’era, ma non movimentava business allettanti, non porta consenso, eppure gli interventi opportuni avrebbero forse impedito, sicuramente limitato i danni che stiamo vedendo, i quali danni sono riconducibili non tanto alle piogge (prospettiva del problema ingannevole) ma che non si è fatto niente sul territorio, l’emergenza climatica è l’ennesima semplificazione, abbiamo cambiato fascia climatica, non esistono più le stagioni, e lo scopriamo oggi? la colpa è della politica sempre, compresa la burocrazia
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Viste immagini terribili, mi dispiace immensamente.
Il fatto è che preoccuparsi di “buon senso, quello degli agricoltori e dei padri di famiglia, che avrebbe suggerito alle pubbliche amministrazioni di approfittare della siccità per sgomberare canali, tombini, caditoie, rivoli, fiumi e torrenti che – essendo in secca – sarebbero potuti essere puliti senza grossi problemi e con minori costi”, avrebbe sì evitato catastrofi, morti e allagamenti ma nessuno se ne sarebbe accorto perché in politica si vive solo di propaganda. Soltanto pochi illuminati che non si aspettano voti di ritorno fanno quello che va fatto; purtroppo pochi! ma ci sono, e non stanno lì ad aspettarsi nessun grazie
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Solidarietà è il minimo per le persone dell’Emilia Romagna… Poi c’è chi pensa a costruire un ponte di cui si può fare benissimo a meno, intanto l’Italia è ancora a livelli di terzo mondo come opere per salvaguardare il territorio, però si pensa a costruire ancora e ancora..
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Io sono romagnolo e dentro all’alluvione di queste ore, ho cugini isolati da frane ed acqua, vivo tra corsi d’acqua ( Rigossa, Pisciatello, Marano) che han fatto stanotte molta paura. Non me la sento di incolpare nessuno. Per lavoro ultimo mese sono passato vicino al Rubicone, al Savio e al Ronco, tutti estremamente puliti.
Le amministrazioni ci avevano avvertiti anticipatamente, con parole allarmanti, tali da farci ridere domenica scorsa…. Avevano ragione. Tutti hanno fatto il loro lavoro, bene.
Eventi di tal portata ( ragazzi chiusa la A14!!!)
sono straordinari. Buon senso, rimboccarsi le maniche, solidarietà e si va avanti.
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Ci vogliono interventi che sicuramente non sono stati fatti negli anni! Salvaguardare un territorio specialmente in questi ultimi anni così cambiati climaticamente parlando, dovrebbe essere stato prioritario, perché questi eventi si verificano sempre piu frequentemente e con maggiore violenza!! Le polemiche servono a poco ma maggior responsabilità da parte di chi ha il potere di fare sarebbe opportuna!!
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E forza Fabio!!
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forza e coraggio Fabio!
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Certo che manca un minimo di cultura scientifica in sto benedetto paese. Pensare che basti pulire qualche tombino o fosso per evitare queste alluvioni è quantomeno risibile. La quantità di acqua che si è abbattuta in quei territori è tantissima e concentrata in un arco temporale ridotto, su terreni induriti dalla siccità, privi di boschi (in pianura) e troppo urbanizzati e cementificati. Tali alluvioni, come la siccità e le ondate di calore sono figli dei cambiamenti climatici che derivano dal riscaldamento globale del pianeta (causato dall’effetto serra dovuto all’emissione di CO2 che a sua volta deriva dalla combustione di petrolio carbone e gas). Tali cambiamenti sono solo all’inizio, man mano che le temperature medie globali aumenteranno diverranno sempre più devastanti, altro che tombini! Le città che ci siamo costruiti con colate di cemento e asfalto non sono adatte a a affrontare fenomeni sempre più intensi e estremi (che gli scienziati ci avvertono – da almeno 50 anni! – che andranno a peggiorare nei prossimi decenni se non riduciamo drasticamente le emissioni di gas serra da ieri). Ci dovremo adattare a un clima più ostile.
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Cultura scientifica in questo caso cosa significherebbe, ridurre le emissioni lo abbiamo capito ma si è capito anche che è molto complicato, è come fermare il mondo, tra l’altro un mondo che si è voluto portare al consumismo globale come ideale di benessere, quindi spinto alla ricerca spasmodica di risorse energetiche che gli stati in questo preciso momento, nonostante il problema, stanno studiando come cavare dal sottosuolo. Non possiamo noi spingerci a ideare soluzioni ingegneristiche ma so per certo che qualcosa non va e niente è stato fatto a livello strutturale, di manutenzione e mantenimento idrogeologico, c’entrano gli argini, strutture di contenimento, dighe, invasi. Ridurre le emissioni è più uno slogan e viene usato in modo strumentale e nessuno ha il coraggio di dire cosa significa nel concreto, smettere di immettere nell’aria tutto ciò che si immette, fabbriche, auto, aerei, riscaldamento, reparto agroalimentare… o cosa pensiamo che sia ridurre le immissioni, e perchè no pensare anche al contenimento delle nascite su scala globale, perchè c’entra anche quello
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Condivido la necessità di interventi di manutenzione e soprattutto – più importante – la messa in sicurezza del territorio. Quest’ultimo aspetto però necessiterebbe per essere realizzato anche del cambiamento culturale degli Italiani: rispetto delle regole di edificazione, lotta all’abusivismo, comportamento corretto dei singoli sul territorio. Penso che sarà mooolto difficile perché lo scempio del territorio è ancora parte del nostro “Italian Way of Life”.
Da residente in Romagna da più di 30 anni, faccio presente all’autore dell’articolo che questa volta sono esondati contemporaneamente più di 20 tra fiumi e canali in diversi punti. Hai voglia a pulire canalette e caditoie! Con una massa d’acqua del genere puoi pulire quanto ti pare ma i fiumi vanno fuori lo stesso. Tra l’altro tenete presente che il 2 maggio c’era stata già un’altra inondazione in provincia di Ravenna ed il suolo quindi era già saturo d’acqua.
Non si tratta di “maltempo”: questa è una vera e propria EMERGENZA AMBIENTALE/CLIMATICA.
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Scusate, ma è caduta l’acqua di tre mesi in tre giorni, puoi pulire quello che ti pare.
Il danno non è di oggi, oggi subisci solo le conseguenze.
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Premetto che non so cosa andrebbe fatto, non ci capisco, ma in alcune zone sono stati sono costruiti 40-50 anni fa grossi invasi in cui viene incanalata acqua a riserva, in Italia sono pochi e fermi esattamente da allora, a qualcosa bisogna pensare se questo è quello che ci aspetta, intanto che riduciamo le emissioni, e non è ironia
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L’autore o è un ignorant3 o ha le mani in pasta.
Esistono le Autorità di bacino che devono provvedere alla manutenzione e alla pianificazioe degli interventi, la politica deve finanziarli e dotarli di fondi, personale e competenze.
Poi ci sono i consorzi di bonifica che con pochi strumenti salvaguardano i terreni, gli scoli, i canali e assicurano l’irrigazione e il contenimento delle acque quando necessario.
Nella Pianura Padana, tutti i fiumi e i canali scorrono sopra al piano agricolo.
Ne sapevano e facevano di più gli amministratori politici veneziani, che il 16 settembre 1604 deviavano un tratto del Po, per evitare le continue innondazioni e il progressivo interramento di Chioggia. Solo nell’era moderna si sono viste delle alluvioni ed allagamenti di queste portata, e Venezia non era mai stata allagata, perchè il mare aveva il suo sfogo verso un esteso entroterra, ora bloccato da una fortissima e feroce antropizzazione, fuori da ogni buon senso!!
Ma è sempre la politica in primis che decide.
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Come accade in ogni evento, le concause sono molte. La prima ( e mi dispiace di ritornare sempre lì): siamo in troppi. L’ Italia è un piccolo Paese prevalenemente montuoso, geologicamente giovane, con l’ antopizzazione concentrata nelle poche pianure, la Padana in particolare. Non siamo nè la Francia nè la Germania, prevalentemente piatte e certamente più facili da gestire; nonostante questo, l’ Italia ha una densità abitativa doppia della Francia ( sottolineo, doppia! Ma “siamo in pochi e dobbiamo crescere”!) e pari quasi a quella tedesca.
Il mattone è stato praticamente l’ unico elemento di “crescita” che ci è stato concesso nel dopoguerra, ed il boom che ha immediatamente creato è stata una bolla che si è esaurita presto; nonostante questo si continua a costruire, costruire, costruire: a danno dell’ economia ( tutti i soldi concentrati lì) e a grosso rischio mafia/nero/speculazione. Essendo poco il posto in cui espandersi e il terreno per lo più alluvionale, le case sorgono come funghi dovunque possibile.
Certamente la manutenzione latita. Anch’io abito lì e vedo bene come i fiumi – per lo più in secca – siano discariche. Non solo: i lavori che vengono commissionati per il mantenimento degli argini vengono fatti senza alcuna cura, alcun controllo, alcuna perizia, in tempi biblici e destinati a vita brevissima, dall’ ennesima “Cooperativa” che arruola operai al ribasso senza alcuna voglia nè alcuna competenza. Ho delle foto di “lavori” fatti nel torrente vicino a casa mia che fanno rabbrividire.
Per i lavori più… costosi ( casse di espansione, ecc…) si inizia e poi subito… il cantiere resta lì per anni: finiti i soldi. Eh, sì, perchè da noi si parte con un budget che già il giorno dopo… raddoppia . Poi fallisce la Ditta, poi cambiano il Sindaco, la Giunta, la Regione non paga, i lavori vengono fatti a metà tra due Comuni che non trovano accordo ( siamo il Paese dei mille Comuni: si deve pur mangiare…) e tutto si ferma lì.
Ma questo lo sapete già perchè immagino più o meno riguardi l’ Italia intera.
Oltre alla responsabilità dell’ uomo, la Terra è un Pianeta vivo: i cambiamenti del clima si sono succeduti anche nei secoli e siamo in mezzo ad uno di questi, c’è poco da fare. Giustissimo il tam tam riguardo la “salvezza del Pianeta” ma il mio timore è che si tradurrà solo in ulteriore, diversa speculazione. Tra l’ altro non possiamo certamente, noi Occidentali che per “crescere” selvaggiamente abbiamo inquinato la qualunque per secoli, pretendere che i Paersi “emergenti” non seguano il nostro esempio. E se non diventano “green” loro, c’è poco da comprarci l’ auto elettrica: ormai anche la neve del Polo Nord è inquinata.
Che fare quindi? Nulla.
Non succederà nulla. Questi discorsi si fanno ogni pochi mesi, ormai, ma nulla cambia. Le Cooperative continueranno a lavorare senza alcun controllo, i condomini e le villette a crescere ( con quello che si guadagna con gli affitti e i B&B si può smettere di lavorare: da noi la rendita fa guadagnare assai di più del lavoro…), i politici a promettere ( tanto ogni poco cambieranno e sarà “colpa degli altri”…), e tutti a speculare.
E per quanto riguarda il green , stiamo comprando gas liquefatto da fraking che proviene – in nave – dagli US e viene rigassificato qui. Ed è solo un esempio tra i tanti.
Fate un po’ voi.
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Come si vede, quando si vuole, ci si attiva in fretta, e i mezzi arrivano subito:
https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cultura/springsteen-concerto-confermato-maltempo-ferrara-lug01esx
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E questi sarebbero gli efficentisti , se sarebbe successo altrove avrebbero sparate a palle incatenate !
https://www.byoblu.com/2023/05/18/quei-55-milioni-non-spesi-avrebbero-evitato-lalluvione-in-emilia-romagna-bonaccini-e-schlein-nel-mirino/
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