Urlare al sessismo è l’arma perfetta per difendere l’indifendibile

Elly Schlein si stupisce che si parli tanto del suo abbigliamento, della sua personal shopper Enrica Chicchio, e noi ci stupiamo del suo stupore. Se dice qualcosa di sinistra sul mercato […]

(di Nanni Delbecchi – ilfattoquotidiano.it) – Elly Schlein si stupisce che si parli tanto del suo abbigliamento, della sua personal shopper Enrica Chicchio, e noi ci stupiamo del suo stupore. Se dice qualcosa di sinistra sul mercato del lavoro, come ha fatto il 1° maggio, ci fa piacere, è quanto ci aspettavamo dal segretario del Pd. Ma se parla di armocromia, ci prende alla sprovvista. Qualcuno dice: la attaccano perché è donna.

Su Repubblica, Concita Di Gregorio parla di invidia estetica e sociale da parte di quelli che vorrebbero essere come lei, ma se lo sognano: Silvio Berlusconi non avrebbe potuto dirlo meglio.

Ma non è così, come dimostrano illustri precedenti amati da quel che resta della satira, i tweed e i cachemire di Bertinotti, il loden di Monti, le felpe “onori e oneri” di Salvini… Vogliamo dirlo che gli uomini hanno almeno imparato a incassare, mentre appena si fa una qualsiasi critica a una donna, apriti cielo, dagli al sessista, l’hai criticata perché è donna?

Comunque Schlein è ricorsa alla consulenza di Chicchio, citiamo dal profilo Instagram dell’armocromista, “per trovare la palette colori valorizzante in completa armonia con le caratteristiche cromatiche di ciascuno di noi” (“Chi potendo dire una cosa in dieci parole ne impiega dodici, lo ritengo capace delle peggiori azioni”, diceva Giosuè Carducci, ma questo è un altro discorso).

Palette e secchiello, si diceva una volta. Così la segretaria Pd ha fatto “qualcosa di glauco”, come il colore del trench di taglio sartoriale prescritto dall’armocromista, e pour cause: “Glauco è una tonalità di verde, grigio e azzurro da molti definita salvia” (noi, che eravamo rimasti al trench del Tenente Colombo, siamo tra quei molti). Ora, è ovvio che non ce la si può cavare solo con il trench glauco di taglio sartoriale. Però è lui a indicare la strada: “Tanto colore e pezzi chiave facilmente abbinabili”.

Basta perdere le ore davanti allo specchio: un pezzo chiave, e via, in piazza. Bandiera glauca la trionferà, evviva la palette e la libertà.

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6 replies

  1. Mi pare che la politica si faccia solo ad interviste e dichiarazioni (di intenti) verbali…….. Va bene così dato che tutti ci credono.

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  2. ““per trovare la palette colori valorizzante in completa armonia con le caratteristiche cromatiche di ciascuno di noi” (“Chi potendo dire una cosa in dieci parole ne impiega dodici, lo ritengo capace delle peggiori azioni”, diceva Giosuè Carducci, ma questo è un altro discorso).”
    Vero:” “in completa armonia con” era di troppo… o, in alternativa, “valorizzante”.
    Comunque si sta esagerando con ‘sta storia…
    Uffffffffffffff 🙄🥱

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  3. “Su Repubblica, Concita Di Gregorio parla di invidia estetica e sociale da parte di quelli che vorrebbero essere come lei, ma se lo sognano”

    Non ho capito cosa intenda dire la signora de gregorio con invidia estetica e sociale: quelli che vorrebbero essere come Schlein nel senso stretto di estetica, cioè assomigliarle, oppure perché c’è in giro tanta gente priva di buon gusto cromatico? E invidia sociale perché i critici sono dei morti di fame che si vestono al mercatino dell’usato?

    Ne faranno riunioni di redazione per cercare di capire le cause del tracollo delle vendite? Cause esterne, logicamente..

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