Il caso Di Mario

(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Il Partito Preso non riesce proprio a trattare il caso Di Maio per quello che è, avendo trascorso gli ultimi 14 anni a scomunicare i 5Stelle senza comprenderli, accecato dal pregiudizio universale. Chiunque ha visto all’opera Di Maio sa che è fin troppo sveglio, con una gran capacità di imparare e migliorare. È stato un […]

Categorie:Cronaca, Interno, Politica

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89 replies

  1. Il caso Di Mario

    (Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Il Partito Preso non riesce proprio a trattare il caso Di Maio per quello che è, avendo trascorso gli ultimi 14 anni a scomunicare i 5Stelle senza comprenderli, accecato dal pregiudizio universale. Chiunque ha visto all’opera Di Maio sa che è fin troppo sveglio, con una gran capacità di imparare e migliorare. È stato un buon leader M5S, un buon vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo nel Conte-1, un buon ministro degli Esteri nel Conte-2 e nel Draghi. Buono non vuol dire condivisibile: il suo atlantismo acritico, identico a quello di Draghi, Mattarella, Letta&C., non ci piace. Ma sulla professionalità niente da dire: altro che “bibitaro”, come lo chiamavano i classisti e i razzisti incapaci di riconoscere i meriti dei 5Stelle e convinti che la politica sia un’esclusiva per figli di papà e rampolli di una dozzina di dynasty.

    Ora, qualunque cosa dovrà fare nel Golfo, Di Maio la farà con abilità. Ma nelle cancellerie e diplomazie europee ci sono centinaia di figure che potevano farlo. Perché hanno scelto proprio lui, dopo lo 0,6% dei voti al suo partitucolo? Perché il sistema mafioso chiamato “politica” doveva premiare la sua fedeltà canina ai padroni italiani ed esteri. Guai se chi si immola per l’establishment finisse sul lastrico: nessun altro sarebbe disposto all’estremo sacrificio. Un anno fa Di Maio fu incaricato di far fuori Conte, unico ostacolo superstite alla normalizzazione draghiana del sistema, già ottenuta con la Lega giorgettiana, FI brunettian-gelminiana, il Pd lettiano, i centrini renzian-calendiani, la finta opposizione meloniana: tanti partiti con nomi diversi e programmi uguali. Prima provò a scalzare Conte da leader del M5S impallinando – con Giorgetti, Guerini, Renzi e Letta – la Belloni sulla via del Colle (lì doveva salire Draghi o restare Mattarella: tertium non datur). Ma, malgrado gli amorevoli consigli di Draghi a Grillo, Conte restò leader. E costrinse il governo a rinviare al 2028 l’aumento della spesa militare al 2% del Pil, promesso alla Nato entro il ’24. Allora Di Maio, con l’avallo dei suoi spiriti guida al Quirinale, a Palazzo Chigi e al Nazareno, scatenò la scissione di 66 parlamentari dai 5Stelle. Si illudeva di rafforzare Draghi e se stesso e di indebolire Conte. Accadde l’opposto. Draghi optò per l’harakiri e incolpò il M5S, convinto – nella sua hybris – che gli elettori avrebbero punito Conte e premiato Di Maio, candidato dal Pd insieme ai suoi fedelissimi. Accadde l’opposto. Punito dal basso, Di Maio viene ora premiato dall’alto: si scrive Borrell, ma si legge Draghi, Quirinale, Nato e vecchio Pd. Ma adesso chi dovrebbe allarmarsi è il nuovo Pd: ove mai Elly Schlein si ricordi chi è e cambi musica, un Di Maio pidino da far esplodere e poi risarcire si trova sempre.

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    • Stralcio di bullismo “politico” di un Gazzosaro
      in cricca accompagnato al verdeggiante
      pascolo e gestito da alti manovratori.

      Quest’uomo dal QI inscatolato
      sciorina narrazioni fuorigiri
      dai suoi palcoscenici, ormai consolidati,
      a un popolo assuefatto e (a oggi) plurilibbberato

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    • Mo’ me lo segno a futura memoria. Questo sughero politico galleggiante, questo democristiano 2.0, non riusciremo a levarcelo dalle paxxxe, purtroppo. Tutti quelli che si divertivano a chiamarlo Con disprezzo bibitaro, (tutta la stampa salivare) un giorno andrà a baciargli la pantofola.

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    • Sulle capacità di Di Maio ,almeno come ministro degli esteri, ci sarebbe da ridire : dichiarare Putin un animale non è un esempio di diplomazia. Per quanto riguarda gli altri incarichi ,li ha svolti seguendo le istruzioni del movimento ,e in questo consiste ilsuo merito. Poi , preoccupato solo del proprio futuro, ha deragliato nel modo più meschino che possa esistere.

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  2. Plausibilissima la seconda parte.
    La prima è una mega toppata di MT.
    “È stato un buon leader M5S” dopo 1anno aveva dimezzato i consensi, e ha brigato per sabotare il ritorno di Di Battista.
    “un buon vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo nel Conte-1”
    Salvini faceva il bello ed il brutto, non reagiva e cedeva su tutto, le uniche cose le ha fatte perchè erano provvedimenti bandiera del Mov.
    “un buon ministro degli Esteri nel Conte-2 e nel Draghi” lasciamo stare, appecorato agli USA, all’EU e alla Nato e sia Zelens’kyj che Lavrov l’hanno preso a pesci in faccia, per non parlare della ignominiosa, improvvisa e precipitosa fuga dall’ Afghanistan.
    Per non parlare della barzelletta della ricerca del gas in giro per il mondo, quando invece la maggior parte lo ricevevamo ancora dalla Russia.

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    • Travaglio ha ragione ha dire che è stato un buon leader: ha portato avanti le battaglie del movimento e questo è innegabile, mentre Salvini non ha ottenuto assolutamente nulla da quel governo, in termini di progetti di legge.
      I voti non si sono dimezzati perché faceva fare tutto a Salvini. Si sono dimezzati perché ha aperto alle alleanze, senza le quali non ci sarebbero state le leggi fatte.

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      • Non faceva fare tutto a Salvini, che non faceva un tubo, come da tradizione. Il Capitone faceva semplicemente il ganassa, che sbraitava e non concludeva (quasi) nulla, con i giornali al seguito che lo dipingevano come il vero padrone del governo. A parte le porcate della legittima difesa e i due decreti sicurezza non solo non ha ottenuto, ma neanche ha proposto nulla.

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      • Travaglio dimostra non solo di essere lucido sulla vicenda ma di avere anche amor proprio. Dopo aver difeso in ogni dove l’incompetenza di Di Maio contrapponendola alla competenza di chi governava prima di lui, dopo aver elogiato il ragazzo del sud sveglio e volitivo, e il suo darsi da fare per sbarcare il lunario, non poteva certo mettersi a dargli del bibitaro incompetente, come fanno molti suoi ex ammiratori che ricordano molto i fascisti plaudenti a Piazza Venezia e forcaioli a Piazzale Loreto.
        Questo per la prima parte dell’editoriale. Sulla seconda invece siamo nel campo del retroscenismo – complottismo, con molto di vero e altro degno del Minzolini prima maniera. Una per tutte: “Draghi optò per l’harakiri e incolpò il M5S, convinto – nella sua hybris – che gli elettori avrebbero punito Conte e premiato Di Maio, candidato dal Pd insieme ai suoi fedelissimi”.

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      • “La competenza di chi governava prima di lui”, che è un po’ come il ‘munaciello’ delle tue parti.

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    • Chiunque in quella situazione avrebbe dimezzato i consensi, con il Capitone che tentava di fargli le scarpe e le fronde interne. Il M5S iniziò a perdere terreno nei sondaggi subito dopo le elezioni, prima della formazione del governo.
      Di Maio ha saputo fare il ministro, con linee che possono piacere o meno. Vogliamo paragonarlo con il ministro “medio” che si è visto nei governi precedenti e in quello successivo?
      Va poi detto che il Di Maio del 2013, del 2018 e del 2022 sono tre personaggi diversi, a livelli crescenti di ambizione e spregiudicatezza. L’ultima versione, poi, è particolarmente odiosa.

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    • Analizzare approfonditamente il perché del dimezzamento dei consensi nei sondaggi, non è cosa proprio semplice! Quello che pensai di di maio, subito dopo la formazione del governo, fu che aveva troppi incarichi per essere un quasi novello della politica, capo del movimento, vice premier e ministro di due dicasteri, un po’ tanto per uno che non aveva una grande esperienza.. ha fatto una mega indigestione e una sbornia incredibile! Che dura ancora!

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    • Quando si parla di consensi bisogna saper leggere i dati delle elezioni e confrontarli con quelli della stessa specie, cioè politiche con politiche, regionali con regionali, europee con europee. La barzelletta che in un anno il movimento aveva perso il 50% dei consensi fu inventata dai denigratori del movimento, in particolare i pidini.

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    • Grazie Raf, però prima di condividere controlla che Travaglio non stia sparando caxxate: “Ora, qualunque cosa dovrà fare nel Golfo, Di Maio la farà con abilità”, ma per favore 🙏

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    • Sì, hai ragione baki, ma ai fini della valutazione su Giggino, diventa abbastanza irrilevante: che gli sia dato o meno l’incarico, il fatto grave è che ci sta provando, invece che tornare a fare il BIBITARO.

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      • Vero, ma come potrebbe mai tornare a fare il bibitaro? Allo stadio si smetterebbe di seguire il pallone per seguire la traiettoria degli sputazzi.
        Manco a Pomigliano può tornare, portello… 😂😂

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  3. non è questione di bibitaro o no: poteva fare anche il netturbino o lo spazzacamino per quel che conta. il punto è che la nomina di Di Maio è uno schiaffo alla meritocrazia (quanti diplomatici più capaci si trovano in tutto il Paese? carrettate) e soprattutto al voto popolare, che ha spernacchiato Di Maio e ha fatto capire di volerlo rispedire a casa a calci.
    e invece a casa non ci va.
    la sua nomina è la riprova che la responsabilità politica è una barzelletta, che non è vero che, alla fine del mandato, il popolo ha il potere di giudicare gli eletti e decidere se rinnovare loro il mandato o lasciarli a piedi: questi, se hanno abbastanza santi in paradiso, a piedi non ci rimangono, e vengono riciclati qua o là, continuando a percepire i soldi del contribuente.
    se hanno santi di mezza tacca vengono paracadutati presso qualche ente di serie B (grande classico il CNEL: chiedere Brunetta). se hanno santi di una certa caratura finiscono in giro per il mondo con stipendi da paura, dandosi arie da grandi statisti, atteggiandosi a rappresentanti di non si sa bene cosa, quando rappresentano solo se stessi e la loro immensa ambizione (con lo 0,6% chi cavolo rappresenta Di Maio?).
    e i santi di Di Maio sono santi importanti: Draghi e Mazzancolla, a riprova del fatto che in Italia, a dispetto di chi ha paura che la Meloni instauri una dittatura fascista, siamo già sotto una dittatura di fatto, visto che Mozzarella ci tiene in scacco da quando è stato eletto, e il Drago continua a fare il bello e il cattivo tempo anche se non è più Presidente del Consiglio e ha fallito tutti i suoi obiettivi (primo fra tutti quello di essere eletto Presidente della Repubblica). la dittatura c’è, ed è quella dell’establishment e dei poteri forti, del vincolo esterno, dell’UE e di tutta quella cricca che vuole decidere in casa nostra, a dispetto di quello che vuole il popolo.
    ecco, Di Maio rappresenta questi qui. e lo fa al meglio.

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    • Sempre più stupito e ammirato delle tue lucide analisi Mazzuolatore, senza ironia: i miei complimenti! Non posso non aver notato che da quando hai messo da parte il tuo endemico odio verso Conte (il tuo “Tentenna” ) leggo con piacere le tue considerazioni e le sposo in toto. Buon 25 aprile a tutti!

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  4. “Ma sulla professionalità niente da dire: altro che ‘bibitaro’…”.

    Una volta per tutte, spieghiamolo anche a Travaglio: chiamarlo “bibitaro”, prerogativa affatto non esclusiva dei “…classisti e i razzisti incapaci di riconoscere i meriti dei 5Stelle e convinti che la politica sia un’esclusiva per figli di papà e rampolli di una dozzina di dynasty.”, perché chi lo apostrofava allo stesso modo, erano e sono più quelli che hanno creduto e dato il mandato anche ai bibitari di far politica ai massimi livelli e che hanno portato i Movimento al 32%, riconoscendogli proprio quei meriti, piuttosto che il contrario, di cui Di Maio era uno dei rappresentanti… Dicevo, chiamarlo in quel modo, significava ricordargli da dove proveniva, visto come si era montato la testa. Un amaro sfogo da parte di chi è stato preso per il cubo da un personaggetto senza scrupoli che ha sfruttato il trampolino dei 5Sedie, per farsi gli affari propri, su questo sì, in modo molto professionale.

    Invece è proprio affermare, come fa Travaglio, “altro che bibitaro”, una inconsapevole offesa per tutti i bibitari, forse l’unico mestiere che abbia mai dato dignità (ma visto il soggetto, credo nemmeno quello) a un essere perniciosamente inutile come Luigi Di Maio.

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    • 5Sedie? Però da 30 anni a non staccare il cvlo dalla poltrona sono Lady Aspen Meloni, il Nutellaro, Sgarbi, Casini, Gasparri, Santanchè, Zingaretti, Franceschini e altra feccia che magari sostieni anche.
      Sottosviluppo a camionate.

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      • Non va bene per i motivi evidenti : il primo in assoluto è il premio di Draghi per far cadere Conte e su questo non ci piove !( l ha fatto solo con il paracadute promesso e quindi rimane un venduto per farsi i fatti suoi ) la seconda e non ultima è che ci sono persone molto più preparate di lui che parlano almeno 3 lingue straniere basiche per un percorso diplomatico e poi l esperienza di vivere nei paesi rappresentati dalle ns diplomazie ( c è gente che ha studiato e ottenute lauree in scienze politiche per praticare un percorso di merito ! Come il povero ambasciatore ucciso in Congo , uno dei paesi piu pericolosi al mondo ) Di Maio ha solo il merito di essersi venduto , e parla a malapena inglese … continuo a non capire dove starebbe il merito .

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      • Scusa Totano, non è la quantità di tempo dedicatale, ma la qualità dell’attitudine all’incollamento su scranno, il grave. C’è chi lo fa da trent’anni (tempo al tempo) e chi solo da qualche annetto, ma con risultati che hanno bruciato le tappe dei migliori nel campo.

        Per tua norma e regola, i 5Sedie erano nati per porre fine a tutto ciò, o perlomeno per provare ad arginare il malcostume del tutto itaGliano. Capirai che vederseli gareggiare e vincere su una Santadeché, faccia girare un po’ i bulloni.

        Quindi, il sostenere i poltronari originali, sarebbe alla lunga meno compromettente che sostenere i dissimulatori di Vinavil, soprattutto dopo che sono stati costretti a palesarsi, per sopravvivere.

        Ma anche qui caschi male: ho votato come Pirgo ti ha segnalato.

        Ciao Totano.

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      • Stai qui a farneticare sulla slealtà di N traditori, che hanno colpito soltanto noi elettori del Movimento, mentre ometti tradimenti ben più gravi, di cui si macchia quotidianamente il governo di destra e, prima di esso, quelli targati PD.

        Massì, che vuoi che sia la precarizzazione selvaggia del lavoro, il taglio delle pensioni, il taglio di un sostegno a chi affoga nella povertà assoluta, l’asservimento totale all’Ue e agli USA, lo smantellamento del superbonus(moneta fiscale), di fronte all’avidità di un centinaio di piccoli “uomini”. Peraltro avidità di cui i vecchi partiti non difettano.
        Mi costringi a correggermi, non solo sottosviluppo, ma anche faziosità a camionate.

        Non avresti dovuto palesare “al mondo” il tuo sostegno al fu micro-partitino del Pensionato D’oro Rizzo e del cattomassone Toscano, ovvero Italia Poltrona e Massona.
        Ti rammento che il cattomassone Toscano(ex Movimento Roosevelt) infarcì le liste del fu micro-partitino, Italia Poltrona e Massona, di avidissimi familisti amorali, tant’è che subito dopo le elezioni implose per questioni molto terrene(leggi POLTRONE).
        Come hai potuto sperimentare sulla tua pellaccia, in tutti gli uomini alberga il “cuore di tenebra” e tutte le loro azioni, anche le più nobili, sono motivate dall’egoismo.

        Detto questo, non potate fare alcuna morale al M5S, vituperato dai potenti e tradito anche da alcuni dei propri figli. Piaccia o non piaccia il Movimento, nonostante tutto, è ben più potabile dei vecchi partiti e anche dei “nuovi”.

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      • “Stai qui a farneticare sulla slealtà di N traditori, che hanno colpito soltanto noi elettori del Movimento, mentre ometti tradimenti ben più gravi, di cui si macchia quotidianamente il governo di destra e, prima di esso, quelli targati PD.”.

        Ma cosa dovrei star qui a farneticare di cosa: dei traditori degli altri? E dove avresti visto da parte mia le omissioni di cui mi accusi? Sarà per questo che ho votato Italia Sovrana e Popolare?

        Ma di che caçço stai parlando, Totano?

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      • P()urga, non mi pare tu sia prodigo di critiche verso i neoliberisti di destra; stanno smantellando lo stato sociale trasferendo miliardi di euro nelle tasche dei ricchi. Ovviamente nulla da ridire.

        Oltre a ciò, ho mosso un paio di critiche specifiche al fu micro-partitino Italia Poltrona e Massona e ai suoi leaders (ahahah) Rizzo-Toscano; noto con “stupore” che ha preferito sorvolare. 😂

        Ciao P()urga.

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      • “al fu micro-partitino Italia Poltrona e Massona e ai suoi leaders (ahahah) Rizzo-Toscano”.

        Vedo che anche tu sei uno di quelli che sanno assurgere il pettegolezzo al rango di verità.

        Vi meritate cent’anni con la Melona e i suoi accoliti al governo! La soddisfazione di vedervi schiattare dal rosicamento è inestimabile.

        Continuate, continuate pure a farvi le seghine con Conte sì, Conte no, mentre vi sfilano il portafogli dalla tasca…

        Ciao Totano!

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      • Pettegolezzo? Ho seguito da vicino le vicende del fu micro-partitino Italia Poltrona e Massona(IPM), come di altre piccole realtà anch’esse implose, per cui non puoi liquidare la questione buttandola in caciara.
        Se come me hai assistito al collasso di IPM e ai conseguenti deliri religiosi di Toscano, sai benissimo che quanto scrivo è verità.
        Ma immagino tu sia ancora alla prima fase del lutto: NE-GA-ZIO-NE.

        Augurandoci cent’anni di governo Meloni, non fai che confermare i miei sospetti; sei pro-sistema, proprio come la falsa controinformazione (Byoblu, RadioRadio, Mazzucco, ecc) e i micro partiti dell’area del “dissenso”.
        Non risparmiate bastonate feroci, e spesso immotivate al M5S, però spesso vi trattenete e giustificate le malefatte dei neoliberisti Lady Aspen e Nutellaro(ma il vento sta cambiando, noto che sta lievitando un certo malumore).

        A me vieni a parlare di seçhine? Conte lo sostituirei anche oggi, tu piuttosto, comprato i fazzolettini di scorta? IPM ha ben due leaders(ahahah), non sono mai abbastanza. x)

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    • Con la sottile differenza che NON ha mai venduto bibite, perché faceva lo steward.
      Ma “Gigino lo steward” suonava poco svilente… quindi cade tutto il discorso dell'”intenzione di ricordargli i suoi trascorsi”.
      Era detto proprio per SVILIRLO.
      Punto.
      Purtroppo, però, il nomignolo sviliva il MESTIERE di bibitaro e GLI ALTRI bibitari, ben più
      di quanto abbia poi meritato lui con il suo disgustoso tradimento!
      “Gigino il Giuda” è quello che merita, chiedendo pure scusa a Giuda Iscariota…

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      • “Con la sottile differenza che NON ha mai venduto bibite, perché faceva lo steward.”:

        ah, se non ci fossi tu a mettere le cose a posto! ahahah… E certo che era per svilirlo, per cosa sennò?

        Due punti!

        Ma con tutto il rispetto per i bibitari e non per svilire il mestiere, come sostieni.

        Ma a proposito, quando ti ingrassi a chiamarmi bidello
        (Il tarato 7 settembre 2022 alle 20:06 @Anail Ma Gatto è un bidello?
        Anail 7 settembre 2022 alle 20:41 Yesssss) è per svilire me o il mestiere?

        Allora non si capisce come mai per bidello vale:

        “Anail
        8 settembre 2022 alle 18:31
        Chiarisco che fare il bidello non è certo un disonore, anzi… ogni mestiere onesto è rispettabile, se viene svolto con serietà e correttezza.”,

        mentre se si dà del bibitaro a Di Marcio, allora “il nomignolo sviliva il MESTIERE di bibitaro e GLI ALTRI bibitari”.

        Come al solito, giochicchi sporco coi pensierini puliti degli altri.

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      • Ma tu fai il bidello e io ho solo detto di sì, Di Maio NON faceva il bibitaro quindi?
        Chi gioca sporco?
        Sei il solito arruffadiscorsi senza la minima logica e la minima correttezza.
        Di pulito, zero.

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      • No, tu non hai detto sì, hai detto: Yesssssssssssssssss! con una certa qual goduria. E come mai hai sentito il bisogno di giustificarti dicendo che fare il bidello non è certo un disonore, se non volevi offendermi?

        Il fatto che Di Marcio, che tu difendevi per spirito materno (ahahahah) non facesse effettivamente il bibitaro (ma quante volte te lo devo spiegare che non è questo il punto, zucca vuota?), a maggior ragione come farebbe a offendere il mestiere? O per caso lo steward si avvicinerre, come importanza, di più alla carica di Presidente della Repubblica che di bibitaro? Te li vedi i suoi detrattori apostrofarlo con “steward”?

        Comunque, a proposito del fatto che vorresti spacciarti per non avermi offeso, ti rinfresco un poì la tua solita memoria da cavedano:

        “Anail 31 agosto 2021 alle 17:24
        …Guarda il casino che ha scatenato e gli elementi che la appoggiano. I più spostati del bigoncio e uno che è apparso a fare il Gatto e la Volpe col bidello di Guenon.”;

        “Anail 31 agosto 2021 alle 19:53
        Si passano per persone di cul-tura, ma riescono a convincere solo quelli come loro.
        Si bevono la cultura del bidello SCN come nettare purissimo😆🤣
        Auguri.”.

        Devo continuare? Fammi sapere che ne ho in serbo ancora, campioncina di logica paralogistica …

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      • Guarda, non leggo NEANCHE TUTTO il tuo post perché SAI BENISSIMO -te l’ho detto a suo tempo-che scrivo sempre “yessssss” con tante esse, come ironia sul fatto di usare l’inglese.
        Quindi, GRANDE BUGIARDO, scrivi pure tutte le menzogne arzigogolate che vuoi e vai velocemente AFFNKL.
        Ogni volta ritento di trattarti come una persona corretta e lineare, ma non c’è niente da fare: non lo sei mai.
        Non m’interessano elementi così, è chiaro?
        E IO, per il mio carattere, non SONO DISPOSTA ad “ammansirti” in nessun modo, come fanno altri.
        Proprio non m’interessa.

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      • Ah, la Badessa del blog non legge tutto: ‘azz!… Eppure è proprio l’ultima parte del mio commento che dimostra quanto il GRANDE BUGIARDO sappia scrivere solo menzogne arzigogolate in merito al fatto che con l’epiteto “bidello” tu non volevi affatto offendermi.

        Per l’occasione, metto anche il link completo, così ci si potrà rendere conto meglio di chi è il GRANDE BUGIARDO tra noi due!

        https://infosannio.com/2021/08/30/le-legioni-di-imbecilli/

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      • Non più di quanto tu faccia continuamente chiamando me “badessa”, che NON sono, in nessun senso (e non è neanche tua, ma del pluribannato fuori di melone), e affibbiando altri epiteti a chiunque, mentre tu bidello lo sei, o meglio lo fai, ma ti vuoi spacciare per grande filosofo e professore dei miei e altrui cgln.
        Quindi “ti si ricorda esattamente da dove provieni (anzi dove ancora sei ubicato), “visto che-da mo’-ti sei montato la testa!” (cit TUA)
        Chiaro?
        E stop, perché, per dirla tutta, dialogare con te non è difficile, è INUTILE (aricit).

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      • Prendiamo atto che, insomma, la Badessa non voleva insultarmi, ma solo “ricordarmi” da dove provengo, così, semplicemente, ingenuamente, absit iniuria verbamente, senza nessun tipo di dissimulazione, né malevolenza (“Il bidello di Guenon (sic)” è effettivamente il ruolo che rivesto giornalmente per sbarcare il lunario.).

        Mentre noi che diamo del bibitaro a Di Marcio, volevamo e vogliamo offendere lui, il mestiere e anche le bibite, bottiglia di vetro compresa! Non fa una piega.

        La seduta è tolta!

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    • Quando uno è ridotto ad impartire sempre (perfino allo stesso Travaglio) la solita, improbabile lezioncina finto-filologica sull’uso arcaico del termine “bibitaro”, vuol dire che ormai è arrivato al capolinea.

      Dicevo, chiamarlo in quel modo, significava ricordargli da dove proveniva, visto come si era montato la testa.

      Sempre più patetico, come se non l’aveste chiamato così fin dal primo giorno.
      Povero Gatto del tempo che fu, una prece.

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      • “Sempre più patetico, come se non l’aveste chiamato così fin dal primo giorno.”.

        Ah ah ah!

        Scusa fumistaiolo: chi è il patetico fra noi due? Perché fate a gara, te e la Stimatissima (cit.) Brezza a giochicchiare sporco coi pensierini puliti degli altri?

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    • A chiamarlo giggino bibitaro furono per primi gli iscritti al M5Stelle che avevano capito che stava portando il Movimento a diventare un partito qualsiasi sabotando Di Battista agli stati generali complice Grillo per l’investitura di Conte che completò l’opera. Chi ha votato il M5Stelle ora si astiene perché ha visto tradire i principi fondanti e non c’è ne Conte ne Travaglio che può convincerli a cambiare idea .

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      • Non mi risulta, già ben prima del tradimento veniva chiamato bibitaro, soprattutto dai sostenitori della destra.

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  5. Manca un pezzettino: in piena crisi Conte2 (inizio ’21), era vibrante il “o Conte o elezioni”, farfugliato anche dal caro alleato pd. Sappiamo come è finita.
    E allora vengono spontanee un paio di considerazioni sotto forma di domande: Conte rassicurava tutti circa la unità del partito perché all’interno nulla faceva presagire una spaccatura per poltronismo? O un parte di eletti gli ha detto “noi non ti seguiremo mai” ?
    Più semplicemente: era chiaro che il voto era da escludere come sbocco alla crisi dato che il nome di draghi girava da mo’ (Massimo Giannini da mesi lo invocava anche durante il sonno).
    Conte avrebbe dovuto strappare e andare fino in fondo risparmiando diverse agonie (ingresso nel gov draghi e successiva scissione), o è andata bene così?
    Naturalmente metto in conto anche le interferenze di Grillo e la solita affidabilità del vecchio pd (quello nuovo è tutta un’altra storia, no?).

    Conte ha il coraggio che serve quando serve??

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  6. Credo che Di Maio si sia affezzionato troppo alla politica e al benessere che ne deriva quando ha realizzato che, per la regola dei due mandati la sua carriera volgeva al termine. Quindi ha provato di tutto per restare a cavallo, presidente del M5S, leader del M5S, ministro, PdC, ecc. ecc.
    Putroppo le regole dono rimaste e ha disperatamente cercato un modo per rimanere al potere cedendo alle lusinghe e alle proposte di chi una volta combatteva.
    Evidentemente un po’ di talento ce l’ha, questo è innegabile ma credo dovrà limitarsi in futuro di farlo valere solo all’estero.

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  7. Che massa di ingenui.
    Il nome di Di Maio, alias Bibbbbitaro, si sta rivelando per quel che è, l’ennesima arma di distrazione di massa da parte di questo governo di cialtroni fasssisti.
    Personalmente hho iniziato a con testarlo dalla vittoria delle elezioni 2018.
    Perché la sua sfrenata, immensa ambizione e voglia di poltrone lo condusse ad allearsi con il noto fancazzista, razzista, inconcludente creatore di odio e paure del BACIASALAMI.
    Per la sua storia pregressa di sterminato re interno del M5s verso coloro che avrebbero potuto fargli ombra.
    Per la difesa a oltranza dello speculatori Savona, nominato alla fine a capo della Consob come una volpe a guardia di un pollaio.
    Per le sue intemperanze assieme al Dibba, da biministro e vicepresidente del consiglio, in terra francese.
    Per la sua inconsistenza da ministro. Con l’Italia unico paese UE in recessione nel 2018 a causa delle regole sull’uscita da UE ed abbandono €uro.
    Per la sua infida volontà, che in pochi svelavano, di perpetuare la sua figura politica, leggasi il condono edilizio imposto nel post terremoto ad Ischia, suo collegio elettorale.
    Per il clientelismo spinto verso amici e famigli del suo clan.
    E questi sono i pregi, perché il difetto di fondo è sempre stata una sesquipedale ignoranza.
    Ma detto ciò mi fanno rabbia le critiche dei soliti parassiti collusi con la feccia nazionale.
    Un Gasparri di origine fascista che mai ha lavorato in vita sua e noto per la firma apposta sulla schiforma della legge antitrust sulla raccolta pubblicitaria, cosa che ha permesso a mexdaset di triplicare il fatturato.
    Tutto il cucuzzaro dei servi di SB che hanno votato le sue leggi criminogene.
    Tutto il bibbolino a rimorchio della loro propaganda, intrinsecamente costruita a misura dell’ignoranza dei plagiati.
    E nella sua inconsistenza numerica, dei rancorosi nostalgici del movimento marchiato Vaffa, carico del peggio destrume che voleva solo essere sdoganato e oggi ricollocatosi fra lega, fratelli e figli di Benito e movimenti variamente complottisti.
    Siete sempre un passo indietro nella comprensione del presente che diviene storia.

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    • Sul RdC nemmeno una parola? Non sei onesto.

      Se tutti gli arrivisti d’Italia avessero fatto per il proprio Paese un centesimo di quello che ha fatto Di Maio, a quest’ora saremmo il Paese di Bengodi (e ci ha perfino usato la decenza, invero non comune, di levarsi spontaneamente di torno).

      E il nome di Conte, chi l’ha estratto dal cilindro: mio nonno, o un certo (e mai troppo vituperato) “Bibbbbitaro”?

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      • IL RDC fu una battaglia proposta da BEPPE GRILLO nei suoi post sul suo blog e nei comizi. PER ONESTÀ INTELLETTUALE.
        Quando venne votato il bibbbbitaro era un tetrapoltronaro:
        Vicepresidente del consiglio.
        Ministro del Lavoro.
        Ministro dello Sviluppo economico.
        Tesoriere del M5s.
        Capo Politico del M5s.
        Teoricamente esistevano ancora i Meetup e la consultazione degli iscritti con il loro voto sulla piattaforma Rousseau, che poi aboli’ de facto.
        Conte?
        Durante la sua presentazione cita una delle personalità indicate come faro per il M5s: Stefano Rodotà, capta subito gli applausi della platea e si rivolge direttamente al popolo grillino, dicendo:
        “non vi ho votato, non ero nemmeno un vostro simpatizzante, ma mi avete detto ‘non fa niente, noi vogliamo un indipendente'”.
        E Conte fu.
        A Di Maio ho sempre rinfacciato un’ignoranza di base inammissibile per chi dice di essersi diplomato al liceo con il massimo dei voti.
        C’entra qualcosa la madre insegnante?

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      • Se anche il nostro disgraziato Paese ha finalmente (e tardivamente) conosciuto una misura di giustizia ed equità sociale come il RdC, il merito principale va diviso fra tre sole persone: Beppe Grillo che l’ha immaginato, Gianroberto Casaleggio che ha capito in che modo si poteva riuscire a fare, ed infine Luigi Di Maio che l’ha realizzato (sceneggiatata dal balcone compresa).

        E’ pur vero che questo processo si è concluso quando “il bibbbbitaro era un tetrapoltronaro”, ma è altrettanto vero che il percorso per portarlo a termine era cominciato molto prima, almeno dal successo quasi clamoroso del 2013 (quando lo stimatissimo Dott. Conte aveva ancora davanti un quinquennio di onesta avvocatura, in quel di Volturara Appula).

        Questo, PER ONESTÀ INTELLETTUALE.

        Detto fra noi: ad avercene, di ignoranti (e di traditori) così.

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      • A parte il fatto che Conte è uscito dal cilindro di Bonafede, leggere “ci ha perfino usato la decenza, invero non comune, di levarsi spontaneamente di torno” fa letteralmente SCOMPISCIARE dalle risate..

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      • Ma JD è fatto così: se il suo migliore amico gli 🎺 la moglie, non commette reato, e continua ad essere il suo migliore amico. Se poi gli soffia anche il posto di lavoro grazie ad una bella raccomandazione, anche qui non commette reato, e persevera ad essere il suo migliore amico… 😆😆

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      • Scusa prof, però permettimi: io non avrei votato Rizzo neanche per disperazione, questo non è altro che l’ennesimo furbacchione nostrano (stessa razza di Orsini, Mazzucco, Fiore ecc.) che cavalca l’onda anti-sistema senza avere credibilità alcuna (come quella che aveva Grillo nel 2008 per dire, ed anche qui come è finita è sotto gli occhi di tutti), ed ai soli fini delle proprie tasche…

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      • Jonny bello,
        questa frase l’hai usata un’altra volta “e ci ha perfino usato la decenza, invero non comune, di levarsi spontaneamente di torno”.
        A me non sembra affatto vero: gli hanno dato un seggio (Chiaia) da sempre PD ed è riuscito a perderlo. Perfino Casini, cui hanno fatto la stessa cortesia a Bologna, ha fatto di meglio.
        In che modo esattamente si sarebbe tolto di torno sua sponte?? In che modo non sarebbe stato allontanato dagli elettori?

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      • Carissima, ti accontento subito: Di Maio se ne è uscito dal Movimento portandosi dietro tutto il suo personalissimo cucuzzaro, senza lasciare scorie tossiche (come ha fatto ad esempio Renzi nel Pd, dove le sue propaggini perdurano tuttora).

        Se ne è andato in maniera indolore per i pentastellati, anzi favorendo la caduta del Governo Draghi, e finendo col bruciare sé stesso e i suoi accoliti.

        Certo che, alla fine, hanno contribuito anche gli elettori a dargli il colpo di grazia, ma la mala parata si era già intuita dallo scarso appeal di Impegno Civico nei sondaggi, col conseguente scioglimento nel Pd: a quel punto i giochi erano ormai fatti, ma la frittata se l’è fatta praticamente da solo.

        A mio parere, meglio di così non poteva andare, pertanto l’unica cosa sensata da fare sarebbe quella di dirgli arrivederci e grazie per il RdC e per Conte (seppure quest’ultimo per interposto Bonafede, come giustamente osservato dal ridanciano Frankie qua sopra, che però si scorda che anche lui è creatura dimaiana), e poi dimenticarlo.

        Ma qualche livoroso turista della democrazia non ce la fa, e vive ossessionato da ogni sussurro che lo riguarda: se a quella carica fosse stato nominato chiunque altro, molto probabilmente a quest’ora non saremmo nemmeno a conoscenza dell’esistenza di quell’incarico, che sarebbe semplicemente andato ad un altro altrettanto raccomandato ma meno esposto, quasi sicuramente un qualche preclaro figuro indicato dall’attuale maggioranza (c’è l’imbarazzo della scelta), che infatti si è lamentata perché si è sentita scavalcata.

        Per i bigotti imbevuti di morale cattolica però, scordarselo non basta: deve essere anche crocifisso, non deve lavorare ma vivere di stenti, e la sua memoria deve essere dannata.
        Poveretti, incapaci di tirare un bilancio comprendente pregi e difetti ma solo di vedere bianco o nero, simpatia o antipatia, altare o polvere, sempre in cerca dell’uomo solo prima da esaltare e poi da distruggere, in preda al tifo più ottuso (e poi magari disprezzano il calcio), disgustati da tutto ciò che lo riguarda ma incapaci di guardare altrove e ignorarlo, come meriterebbe.

        Il tutto condito dall’ipocrisia di vomitare tanto odio su uno dei pochi rappresentanti eletti dell’intera Storia Repubblicana ad aver anche dato, e non solo preso: segnatamente, quel RdC che ora in tanti (giustamente) portano fieramente sul petto come una medaglia, solo un po’ ingrati e un filino smemorati nel ricordare chi ha lavorato (e non poco) per appuntargliela, come se non avessimo un Parlamento infarcito da centinaia di persone che hanno fattivemente contribuito a rovinare il Paese molto, ma molto, ma moooolto più di quanto abbia potuto fare il nosro sventurato Giggetto.

        Riguardo al Rdc (per la cui esistenza dobbiamo doverosamente ringraziare, oltre al succitato Di Maio, anche Grillo e Casaleggio) è bene precisare che, ad oggi, si tratta di ben 26 miliardi, tolti al magna magna dei soliti prenditori e restituiti a povera gente, gente che ha bisogno, senza intermediari che ci fanno la cresta e senza pretendere qualcosa in cambio: praticamente, si tratta del più grande esproprio proletario della Storia Patria.
        Viva Marx, viva Lenin, viva Mao Tse Tung!

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      • A valle di tutta la monumentale filippica pro-Dimma, cui non ho nè tempo nè voglia di confutare punto per punto, mi limito semplicemente ad osservare che:
        – il RdC sarebbe stato portato a casa anche se il Capo Politico fosse stato Ciampolillo, perchè quando porti avanti con coerenza IDEE forti al livello collegiale ed hai i numeri per trattare da posizioni di forza, nomi e cognomi passano tranquillamente in secondo e terzo piano;
        – semmai Dimma abbia mai puntato convintamente su Conte, è risaputo a tutti (tranne che a uno) che il rapporto da lui immaginato era come quello fra Josè Louis Moreno e Rockefeller;
        – infine: si è tolto spontaneamente di torno?!? Non prima di aver pregato in ginocchio Grillo di modificare lo Statuto, aver brigato con il suo cerchio magico e con il PD per far saltare Conte e tornare a dettare legge, e non senza prima fare una conferenza stampa al veleno dove ha rinnegato OGNI sua idea e convinzione sbandierata fino al giorno prima, fino all'(auto)apocatittico “uno non vale l’altro” (risate a più non posso).
        Per fortuna ci hanno pensato gli elettori.

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      • Senza offesa, ma mi sembri un umarell fuori dal cantiere, o un tifoso da divano quando dice che “quel gol lì potevo farlo anch’io”: probabilmente è vero, peccato che col tifoso in campo al posto del giocatore la squadra non sarebbe mai arrivata a giocarsi la partita decisiva.

        Analogamente, senza Di Maio che ha catalizzato il consenso (quanto e più del Grillo urlatore dei primi Vaffa Day, rispetto al quale è apparso molto più serio e credibile) è perlomeno opinabile che il M5S sarebbe mai arrivato ad avere “i numeri per trattare da posizioni di forza”, mentre è assai più probabile che sarebbero rimaste solo delle belle idee.

        Le macchinazioni che attribuisci a Di Maio riguardo a Conte sono irrilevanti, perché non cambiano il fatto che senza di lui adesso conosceremmo a stento il nome di Bonafede, e quasi certamente non avremmo mai sentito parlare di Volturara Appula.

        Pertanto attribuirgli un ruolo marginale o intercambiabile è quantomeno ingiusto, mentre non attribuirgli addirittura nessun merito è intellettualmente disonesto.

        Riguardo agli elettori: anche se fosse stato eletto nel Pd con percentuali miserrime, dal mio punto di vista ce lo saremmo comunque levato di torno.

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  8. Il problema di Di Maio e di quasi tutti i componenti dell’iniziale Movimento è stato quello di essersi affezionato troppo al potere, alla poltrona e ai privilegi della casta politica. Avevano avuto il consenso della gente per cambiare davvero le cose e ci stavano riuscendo. Poi il sistema che prima li ignorava, poi li derideva, poi si alleava ed infine di faceva comandare da loro li ha studiati, ne ha preso le misure, li ha normalizzati ed infine inglobati al suo interno. Inutile, molti sono stati fatti fuori per scelte incomprensibili, altri che dicevano di essere diversi si sono rivelati pari a quelli che volevano buttare giù, e alla fine hanno tradito gli ideali, i valori, la speranza e la fiducia di chi vedeva nel votarli come una concreta possibilità di cambiare davvero questo Paese. Alla fine non è stato così, ma ci siamo andati davvero vicini. E non è detto che non possa succedere di nuovo. Conte ha salvato il salvabile, ma non sta creando una nuova classe dirigente su cui puntare ed ampliare il consenso intorno al movimento. Personalmente a me l’uomo solo al comando non piace.

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    • Di Maio è stato un grillino della prima ora fino a che c’è stato Conte al governo. Poi il dimezzamento dei consensi al movimento è la conseguenza della coalizione di tutti i partiti che si sono mossi “contro”, compresi quelli che erano gli “alleati di governo”, sostenuti in questa giornaliera campagna diffamatoria da tutti i media e da tutti i giornalisti assoldati e riuniti sotto una sola bandiera: abbattere i 5S con ogni metodo, compreso il tradimento interno, l’acquisto di eletti espulsi, allontanati, fuorusciti. Questa è stata la vera vittoria del sistema delle élite politiche e affaristiche che sono tornate al potere. Per spolparsi l’Italia e per mangiare più facilmente e impuniti..

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    • “Il problema di Di Maio e di quasi tutti i componenti dell’iniziale Movimento è stato quello di essersi affezionato troppo al potere, alla poltrona e ai privilegi della casta politica.”
      Bravissimo!
      Sai cosa si dicd dalle mie parti? I soldi fanno venì a vista ai cecati.

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    • E’ andata più o meno così però non credo che ci sarà a breve un’altra occasione.
      Il M5S si stà spegnendo lentamente, vittima delle sue regole, dei suoi distinguo e delle sue debolezze.
      Gli esperimenti in corso da parte degli ex, Di Battista compreso, sono solo il minimo per non sparire….
      Personalmente dopo aver votato 5S a tutte le tornate non ho più grande entusiasmo e, noto da un pò, Giuseppe Conte non ha più la forza (la determinazione non è nella sua natura) per farmelo tornare.
      Peccato dover constatare che ancora una volta la legge del più forte si rivela quella vincente.

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      • Il M5S si sta spegnendo lentamente perché Conte è ambiguo e aperturista nei confronti del PD.
        Con battaglie nette e l’allontanamento dal PD si riaccende e in fretta.

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  9. Il bibitaro ha rivelato di esser tale dalla precipitosa ritirata sull’ impeachment del presidente Mattarella, dal vantarsi ad ogni piè sospinto dei suoi ( immaginari ) successi come ministro, ma soprattutto, la decisione di nominare 5 capoliste totalmente sconosciute al mv5s, queste dimostrazioni di menefreghismo nei confronti della base ha fatto sì che i più accorti osservatori abbiano deciso che il bibitaro e la sua banda non erano molto diversi da quelli che avrebbero dovuto combattere, e i risultati lo hanno confermato.

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  10. A chiamarlo giggino bibitaro furono per primi gli iscritti al M5Stelle che avevano capito che stava portando il Movimento a diventare un partito qualsiasi sabotando Di Battista agli stati generali complice Grillo per l’investitura di Conte che completò l’opera. Chi ha votato il M5Stelle ora si astiene perché ha visto tradire i principi fondanti e non c’è ne Conte ne Travaglio che può convincerli a cambiare idea .

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  11. Bibitaro per di maio, volutamente minuscolo, è un complimento, provo ribrezzo e pena, si pena per simili individui che la dignità non sanno neppure cosa sia.

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  12. La politica lo ha cambiato o meglio ha fatto emergere la sua vera natura.. chi lo ha conosciuto mi ha riferito che quando dava la mano era molliccia, non ben salda e sincera! La sua ambizione ha sovrastato quella parte pura che all’inizio lo accomunava al pensiero pentastellato! Il suo ego, ha offuscato il vero motivo per cui aveva intrapreso una carriera politica onesta! La politica ammalia e fagocita chi è troppo pieno di sé stesso.. Di persone così ce ne sono molte anzi lo sono quasi tutte, essere coloro i quali decidono le sorti di un Paese li fa sentire unti dal signore.. se non sei una persona veramente di spessore diventi una persona abominevole!!

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    • Si posso confermare la sua mano era molle e viscida(ma il vestitino è la capigliatura sempre a posto) ,allora mi chiedo se Grillo è poi Conte non abbiano mai stretto la sua mano .

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      • Quanto mi sta sui co****ni Mazzucco. Non dimenticherò mai quando se la rideva invitando i beneficiari del reddito a non votare M5S perché tanto la destra lo avrebbe tolto. Si può essere così meschini e ripugnanti?
        Poi questo governo neoliberista sta facendo cose inaudite, eppure l’infame non proferisce parola, al massimo qualche critica coccolosa.
        Peraltro predica bene ma razzola malissimo; ormai non terrà neanche più il conto di tutti gli utenti bannati semplicemente perché divergenti dal suo pensiero. Attua le stesse pratiche “repressive” che denuncia e si riempie pure le tasche, sto verme.

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  13. A Conte, Grillo o chi si occupa della selezione dei candidati suggerirei di sottoporre i papabili alla prova della macchina della verità o iniettare loro una fiala di di pentothal detto anche siero della verità. Dosi consigliate leggere il foglietto illustrativo. Avvertenza: non somministrare all’homus Dimaius non fa effetto.

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  14. Tutte queste analisi politiche per un servo attaccato a stipendio e poltrona sono davvero indigeribili. Anche se vengono da Travaglio.Per me è solo un essere spregevole.

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  15. Il “caso Di Mario” sviluppa molto interesse tra i frequentatori di Infosannio. Sono le 9.49 e siamo già a 41 commenti. Aggiungo brevemente il mio.
    Luigi Di Maio ha rappresentato per me ( che ho votato ininterrottamente 5s dal 2013) un brillante frontman del Movimento. Apprezzavo la sua capacità di sostenere il confronto con “nemici” politici e mediatici, lo ritenevo ragazzo serio e intelligente, convinto del progetto di Casaleggio, quindi affidabile perché svolgesse, soprattutto quando i pentastellati sono andati al Governo, la missione per la quale sono nati. Rivoluzionare democraticamente il Sistema Italia. Qualche gaffe, qualche storpiatura gliela perdonavo. Mai avrei creduto che il Sistema che doveva trasformare avrebbe trasformato lui.
    Perché Di Maio, altro che “bibitaro” ( e non diciamo sciocchezze, questa definizione gliel’hanno data i Nemici dei 5stelle, giornalisti in testa), è stato coerente al suo mandato almeno fino alla nascita del Conte 2. La sua “trasfigurazione” nasce, guarda caso, non quando governa con la Lega ma quando governa col PD. Perché la Lega è oggettivamente meno Establishment del PD. L’effetto indotto da questo connubio ( che io, sia chiaro, ho condiviso come risposta al Baciasalami e al suo delirio al Papetee) è stato devastante per Di Maio. Diventa appassionato fruitore del Potere vero, introdotto nei luoghi sacri di esso, cari al PD, di cui il PD è il maggiordomo fedele.
    Naturale che diventi al momento cruciale…draghiano.
    Quindi, è inutile menarla sulla sua “inconsistenza”. La consistenza politica se l’è fatta sul campo e dà garanzie. Non ai suoi ex elettori, ma a chi vuole “governare” senza voti, senza democrazia, il Potere dello Status Quo.
    Ho sempre preferito Alessandro Di Battista a lui ( nel Dibba vedo quell’intransigenza ideale che mi accomuna e che Di Maio non mostrava, essendo più pragmatico) ma stimavo Di Maio come capo politico su cui riporre fiducia. Mi sono sbagliato. È stata una delusione enorme. Ma non per questo diventa per me “un bibitaro” ( che poi non è mai stato).
    P.s. Anche un ex bibitaro ha diritto a fare politica, e se bravo nella funzione politica, ha diritto a fare carriera. E da sempre penso che 2 mandati sono pochi…

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    • Gaspare è invidioso perchè ancora una volta qualcuno ha dimostrato che basta essere un buon “yes man” per fare carriera esattamente e più o meno come l’ha fatta lui.
      Carpe diem è il loro vangelo e certamente quello di molti italioti che ancora li votano.

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  16. travaglio per difendere se stesso, quale sostenitore acritico del bibitaro negli anni del massimo consenso grillino, attribuisce allo stesso delle qualità intellettive sconosciute ai più. trattasi di un “utile idiota” comodo ai padroni del vapore, per la sua nullità morale e culturale.

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  17. È vero che Di Maio è in gamba: è riuscito a farsi dare molto più di 30 denari.
    Stefania Testa
    Roma

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  18. Di Maio inizialmente andava benissimo per il paese, visto che tutto è relativo. Per fare meglio del nostro politico medio va bene chiunque, purchè benintenzionato. Chiunque.
    Chiunque.

    Poi però ti metti contro i potenti, che hanno mezzi e pelo sullo stomaco, e eserciti, e ti seguono, ti spiano, ti mandano regali, ti ricattano, ti screditano …. la lista è lunga.

    Penso che a un certo punto Di Maio abbia compiuto un passo falso (magari per aiutare qualcuno, magari con buone intenzioni, chissà …) a cui il potere si è subito attaccato, magari ricattandolo e costringendolo a farne uno più lungo, per poi ricattarlo anche su quello … tipo la mafia.

    E con strategie rodate e raffinatesi in decenni di assalti alla democrazia, lo hanno fatto loro, è diventato di ma(r)io, e con lui probabilmente stesso metodo e stessa sorte, anche Grillo è diventato grillo.

    Ora gli lasciano le crocchette nella ciotola, per evitare che si ribelli in crisi di astinenza da soldi.
    Uno che hai usato per fare giochi sporchi non puoi abbandonarlo in autostrada, perchè sa troppe cose e magari gli viene da parlare se qualcuno lo raccoglie. Allora lo tieni buono (a spese dello stato, ovvio), e quello si rassegna alla sua vita penosa senza mai mordere la mano che lo nutre.

    Non è il primo e non sarà l’ultimo, ma quelli con dignità (molto rari) si ravvedono e tentano di rimediare, quelli che ne hanno solo un po’ si impiccano, quelli che ne hanno zero sopravvivono e non saltano un pasto, ma devono levare da casa tutti gli specchi.

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    • Eh si, proprio cosi.
      Ringrazio comunque Di Maio per averci liberato da 365 mangia-mangia (famiglie incluse), per quanto di buono fatto con i governi Conte, per la giustizia di Bonafede, per il superbonus (che non ho potuto usare ma ho apprezzato), per aver provato ad aiutare un paese che non ha mai fatto la rivoluzione ma crede ancora che ci sia la democrazia.

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    • E immagino che per ricattare e screditare qualcuno non serva nemmeno che le “malefatte\perversioni” siano fondate.
      Consapevoli di come gira il mondo, possono annientare anche la reputazione di un Santo tra i Santi. E i sostenitori volterebbero le spalle al malcapitato, lasciandolo da solo.
      Finché i ricchi possiederanno tutti i media, continueranno fare carne di porco di chi prova ad alzare la testa.

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      • “E immagino che per ricattare e screditare qualcuno non serva nemmeno che le “malefatte\perversioni” siano fondate.”

        Ah, beh, detto da te fa venire la mossa intestinale!

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