Tomaso Montanari: “Un fascista alla guida del Senato, è ora di dirlo senza ipocrisie”

Parla il rettore dell’Università per stranieri, Montanari: “La seconda carica dello Stato estranea alla Costituzione”

(di Giulio Cavalli – lanotiziagiornale.it) – “Un fascista alla guida del Senato, è ora di dirlo senza ipocrisie”. Parla il rettore dell’Università per stranieri, Montanari: “La seconda carica dello Stato estranea alla Costituzione”

Professor Montanari, ieri è arrivata la nuova sparata di La Russa sull’antifascismo che non esiste nella Costituzione…
“Su La Russa la cosa inquietante non è il dibattito filologico ma che il presidente del Senato non perda occasione di parlare dalla parte dei fascisti. Nonostante il suo ruolo La Russa ha un’altra fedeltà, altre radici, altre storie rispetto alla nostra Costituzione. Non è nel suo contesto, non è quella la sua tradizione: abbiamo come seconda carica dello Stato un fascista. Nel merito, la disposizione finale (non transitoria) che vieta la ricostituzione del partito fascista svela una chiusura gravissima. La nostra Costituzione non riconosce libertà ai fascisti. Paolo Barile, allievo di Calamandrei, usava parole durissime: la Costituzione spoglia i fascisti delle libertà repubblicane e costituzionali. Non c’è un diritto a esprimere un punto di vista fascista. Se si consente a chi per sua essenza è l’opposto della democrazia di prendere potere la democrazia finisce. Come diceva Popper non possiamo tollerare gli intolleranti. Gustavo Zagrebelsky ha scritto che la Costituzione è anche un comando sui vinti: un’espressione molto forte. Non è una Costituzione condivisa, è un comando dei vincitori sui vinti. Degli antifascisti sui fascisti. Questo comando è ancora valido e non si può giurare fedeltà alla Costituzione essendo fascisti. La parte vincitrice esprime un comando: mai più. È un’esclusione. Il punto è questo, se non ci fosse quella disposizione La Russa potrebbe dire tutto quello che vuole. Non si spinge fino a quel punto solo per rispetto delle leggi, però si avvicina sempre con più sfacciataggine. Dal punto di vista sostanziale, il progetto della Costituzione, in ognuno dei suoi articoli, costruisce un progetto che è il contrario del fascismo. Lo ha spiegato Mattarella quando ha detto che il fascismo è il contrario della Costituzione e la Costituzione è il contrario del fascismo. La Costituzione non è solo antifascista, è anche il contrario del fascismo. Perché nasce dal desiderio di ribaltare ognuna delle tesi del fascismo. Quindi quello che dice La Russa è una serie miserabile di menzogne”.

Si avvicina il 25 aprile e, come accade tutti gli anni, riparte il dibattito sul tempo della pacificazione. Cosa ne pensa?
“Loro non vogliono la pacificazione, loro vogliono la parificazione. Vogliono l’equazione fascismo comunismo. Non a caso Giorgia Meloni va a Praga. Il discorso è sempre quello di “e allora le foibe”. Parificare mettendo tutto sullo stesso piano dimenticando che in Italia i comunisti hanno liberato il Paese e scritto la Costituzione. I comunisti italiani sono tra i padri costituenti. Non c’è possibilità di uguaglianza. Naturalmente una parte del Paese è sempre stata antiantifascista, espressione di Giorgio Bocca. Così questa parificazione è interesse anche del mondo del grande capitale italiano. Sono i comunisti dopo il crollo del muro di Berlino che si sono sentiti mancare la terra sotto i piedi. C’è il discorso di Violante sui ragazzi di Salò e una serie di innumerevoli sciocchezze. Hanno cominciato ad accusare un certo senso di inferiorità. E così tra fascisti e comunisti alla fine purtroppo c’è stata una mutua legittimazione. Credo che sia un errore della sinistra. La legge che ha istituito il Giorno del ricordo, ad esempio, è stata votata pressoché da tutti. Ricordo che l’unico voto contrario fu del senatore Pagliarulo, attuale presidente dell’Anpi. Fu anche la sinistra ad accettare che la giornata delle foibe cadesse a pochi giorni dalla Giornata della memoria”.

Abbiamo capito che il fascismo e il neofascismo stanno benissimo. E l’antifascismo invece come sta?
“C’è una ripresa di tesseramento dell’Anpi. L’antifascismo non è solo memoria. L’antifascismo è una sfida di oggi. L’antifascismo vero è l’attuazione della Costituzione, l’attuazione della giustizia sociale, del diritto al lavoro, della scuola. Nel momento in cui quello è tradito rimane semplicemente cerimoniale. Diventa un antifascismo di facciata, una stanca recita. Se tu dici sono antifascista ma non applichi l’articolo 3 della Costituzione non ha nessun senso. C’è un celebre discorso di Carlo Rosselli in cui spiega che l’antifascismo non è opposizione ma ridistribuzione. I fascisti arrivano oggi al governo sulle macerie dell’attuazione della Costituzione. Il 25 aprile del 1970 Sandro Pertini diceva “non può esservi vera libertà senza giustizia sociale e non si avrà mai vera giustizia sociale senza libertà. La libertà solo così riposerà su una base solida, la sua base naturale; diverrà una conquista duratura, sarà sentita in tutto il suo alto valore e considerata un bene prezioso, inalienabile dal popolo lavoratore italiano”. Ora rischiamo di perdere anche la libertà”.

Si dice che dedicarsi all’antifascismo non porti voti. Lo pensano in parecchi anche nel centrosinistra. È d’accordo?
“Nessuno si è dedicato seriamente a questo. La gente non la porti a votare con l’antifascismo ma con l’uguaglianza sociale. E infatti non vota più nessuno. La politica non cambia più la vita delle persone, combacia solo la vita di chi la fa”.

È tempo di dismettere la cortesia istituzionale per il prossimo 25 aprile?
“Cero. Non ha senso aspettarsi che i vertici della Repubblica ostentino un antifascismo che non conoscono. Le cose vanno dette chiaramente. Per lungo tempo sono stato l’unico in televisione a dire che questi erano fascisti. Non si poteva nemmeno definirli estrema destra, xenofobi e razzisti. C’è ipocrisia del sistema mediatico perché anche lì sono antiantifascisti per ossequio al padrone. Conta il tavolo del potere, il sistema. Perché un partito palesemente fascista, nostalgico nei suoi vecchi componenti e nei suoi giovani in sintonia con i disvalori con il neofascismo, il suprematismo, la sostituzione etnica è arrivato al governo? I fondatori sono La Russa (il vecchio fascismo), Meloni (il nuovo fascismo che c’è in tutta Europa) e poi Crosetto. FdI garantisce fedeltà atlantica. Questo fa la differenza. Se accetti i dogmi del sistema economico e sei nel blocco atlantico che tu sia un fascista o no non interessa nessuno: è schieramento atlantico contro il resto del mondo. Meloni ha saltato il fosso. Crosetto è il biglietto di invito”.

20 replies

  1. “C’è grossa crisi” (cit.). Forse è il caso di dare una ripassatina ai Classici 😁
    Questa per la lezione di oggi.

    "Mi piace"

    • Non ne posso più del dibattito italiano sui fascisti al governo. Quando in tv vedo una tavola rotonda sulle dichiarazioni di La Russa, o su vignette di bassissima qualità (altro che Charlie, ah ah ah), o soprattutto leggo Rep online, vado immediatamente a cercare altro. A voi interessa cosa farà La Russa il 25 aprile? A me zero. A voi interessano le dichiarazioni di Lollobrigida sulla sostituzione etnica? A me zero.

      Piace a 1 persona

      • Oh, a me interessano tantissimo. Quando un membro 😁 dello sgoverno del mio Paese – non Peppino ai giardinetti, quindi – si permette di tirare fuori l’espressione “sostituzione etnica” io lo considero gravissimo. Non avrebbe dovuto nemmeno sognarsela, un’uscita del genere, e basta. E questo si avvia a diventare la norma, a livello istituzionale: gravissimo plus.

        Ma tant’è, io sono un allarmista. E Montanari anche, vedo. Non sono in brutta compagnia.

        P.s. la vignetta di Nat è di qualità superiore: e quella di “ritrattazione” è persino meglio 😄

        Piace a 3 people

      • @Giampier
        Ti ha risposto Martello al posto mio.
        P.s.
        Le vignette satiriche non dovrebbero mai essere giudicate. Il mio “bassissima qualità” è solo una questione di gusto personale che non ha nessun valore oggettivo

        Piace a 1 persona

      • Non lo so, non ha risposto a me, non l’ho neanche letto. Certo, si tratta di parere personale anche per me, la satira non si tocca comunque. “Sostituzione etnica” era una porcata detta da un uàmo delle Istituzzzioni, meritava d’essere commentata in tutti i modi possibili.

        Piace a 2 people

  2. Anche a me interessano zero. Il problema pero è che se ne parla h24 e non si parla dei problemi reali del paese. Ergo se ne dovrebbe parlare il giusto, per informare le persone di quante vaccate dicono e fanno costoro, per cercare di non farli più votare.

    "Mi piace"

  3. Più che fare “denunce” occorrerebbe chiedersene la ragione. Come mai gli elettori, pieni come sono di “buoni”, “bravi” , “etici” , “accoglienti”, “colti”, “onesti”… politici di Sinistra hanno votato in maggioranza la Destra o si sono astenuti?
    All’ improvviso tutti “fascisti”? Sarà colpa di Putin?
    Chissà…

    "Mi piace"

    • Con Berlusconi che si sta spegnendo (perlomeno politicamente), l’unico denominatore comune rimasto a sinistra è accusare di fascismo la destra. Certo, diversi, da questa parte, dovrebbero imparare dal loro capo a tenere a freno la lingua, soprattutto quando il collegamento col cervello è in fase di riscaldamento. Ma, a parte questo, Montanari può dormire sonni tranquilli riguardo i “fascisti” alla La Russa e così avere più energie per preoccuparsi maggiormente della carenza di idee di qualche spessore a sinistra che non siano terzomondismo, pacifismo astratto, rendere legittimo schiavizzare qualche disperata per farsi fare un figlio, patrimoniali per foraggiare fancazzisti di sinistra anziché di destra (ché naturalmente ci sono anche là), ecc. Tutta roba che ultimamente non sembra piacere molto agli elettori, al punto che gli preferiscono i “fascisti”: hummamma!

      "Mi piace"

  4. Invece di incazzarsi perchè il Fascio ora rutta beato in faccia al Paese, bisognerebbe chiedersi: cos’è l’uvaspina? E come mai non abbiamo sentito nulla a questo proposito dai congolesi? Il “sole” tramonterà anche questa domenica?
    Chissà… 😄

    Piace a 2 people

  5. Perché i politici di Sinistra non sono di sinistra, mentre quelli di destra si presentano come nuovi anche se sono quelli di prima, da 70 anni. ……fascisti ed altro, tipo ministro della gioventù del delinquente abituale. …….Gli elettori non hanno votato come numero di voti la destra, o hanno votato altro o si sono astenuti! La ragione è che siamo un paese senza memoria né del passato remoto né del recente. ……la Meloni come il nuovo quando è in politica da 30 anni! E la Russa è fascista da quando aveva i calzoni corti, oltre ad essere in politica dal diploma di scuola superiore, rimandato sempre a settembre in storia ……conosce solo quella della Repubblica di Salò! Non è che se la sinistra non fa più la sinistra, i fascisti diventano automaticamente er meglio. …..almeno per me rimangono tali, mentre per altri sono presentabili ed accettabili. …….errore già visto nel 1922 grazie agli antifascisti di facciata, quelli che credevano alla parlamentizzazione dei fasci. …….la storia si ripete per entrambi in farsa!

    Piace a 1 persona

  6. E le melanzane sott’olio, e gli aquiloni…. Sono spie del governo? O dell’opposizione? E i cefali, che ruolo hanno in tutto questo?
    E nel 2005 non è forse vero che il Perù si prese il monopolio della cioccolata? Erano comunisti? Che Guevara era più per quello al latte o per quello fondente? Certo è che dare l’assegno famigliare anche ai sassi, roba che nemmeno nel ’33… E che dire del fascismo quello parzialmente scremato: basta dirne qualunque cosa, tanto non cambia.
    Mah! Però! Forse! Magari! Chissà!

    Piace a 1 persona