First man

IL COMPAGNO DI GIORGIA – Moderatore. Al tavolo con Intesa, Ferrovie, Rixi e Rosato. Pnrr, appalti, aziende Mr. Meloni e lo spot al panel di “governo”

(DI GIACOMO SALVINI – ilfattoquotidiano.it) – A breve dovrebbero affidargli un talk in prima serata su Rete4. Nell’attesa, Andrea Giambruno – first gentleman, compagno della premier Giorgia Meloni – si accontenta di moderare dibattiti sulle politiche economiche del governo. È successo ieri, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani del Senato, dove il giornalista di Mediaset è stato invitato a moderare un panel su Pnrr e nuovo codice degli appalti. Un dossier che Giambruno conosce bene visto che Meloni è in questi giorni alle prese con le trattative per l’arrivo della terza rata dei fondi europei, mentre martedì in Cdm si discuteranno proprio le nuove regole sugli appalti. A organizzare l’evento-spot sono due società che potrebbero avere un interesse ad accreditarsi con l’esecutivo: European Brokers (assicurazioni) e Associazione Imprese d’Italia (Aidi), già presieduta dal senatore di FdI Marco Scurria e che ha l’obiettivo di fare “network” tra settori, ovvero “mettere in comune determinati servizi che potranno agevolare la vita dell’azienda” tra cui la “redazione di progetti per partecipare a bandi e finanziamenti”. La stessa associazione ha un Centro Studi “per preparare proposte legislative ed emendamenti a provvedimenti di Ue, Stato, Regioni e Comuni”.

Sarà che siamo in periodo di nomine, ma il parterre di Palazzo Giustiniani è delle migliori occasioni: oltre al Ceo di European Brokers, Carlo De Simone, c’è il viceministro Edoardo Rixi, il componente del Copasir renziano Ettore Rosato, il prefetto Francesco Messina, il Chief Strategy Officer di Ferrovie dello Stato, Fabrizio Favara, e la Responsabile Direzione Legal Advisor di Intesa Sanpaolo, Laura Segni. In prima fila non può mancare il direttore del Secolo d’Italia, Italo Bocchino, maître à penser del melonismo. Anche la sala è piena: ci sono imprenditori, avvocati e portatori d’interessi. Tutti accorrono alla corte del “compagno d’Italia”. Il dibattito può sembrare per addetti ai lavori, ma il moderatore Giambruno non si lascia scappare domande e commenti sull’operato del governo, presieduto dalla compagna Meloni. L’introduzione è tutta un programma: “Parliamo del Pnrr, soldi che tutti noi auspichiamo arrivino dall’Europa e che poi il Paese deve mettere a terra come volàno per la ripartenza”. Poi si passa alle domande agli ospiti. “Cosa intende fare Ferrovie dello Stato per spendere i soldi del Pnrr e quali saranno le opere che vedremo da qui al 2026?”, chiede Giambruno a Favara. Per il viceministro leghista Rixi, fedelissimo di Matteo Salvini, il trattamento è speciale: “Viceministro, come si intende ammodernare il Paese da qui al 2026 a livello infrastrutturale?”. E ancora: “Qual è l’aspetto che le piace di più del nuovo codice degli appalti?”. La risposta di Rixi non può che essere un inno al nuovo codice che “semplifica e snellisce” le procedure con postilla finale dedicata al Ponte sullo Stretto che farà diventare “l’Italia centrale nel Mediterraneo”. Giambruno sorride e annuisce. Visto che si parla di edilizia, non ci si può esimere dal tema Superbonus, che Meloni ha bloccato, criticando gli esecutivi precedenti e in particolare quello di Giuseppe Conte. Tant’è che nella domanda del moderatore c’è anche una critica al governo che la istituì: “De Simone, questa bolla speculativa legata al Superbonus era così difficile da ipotizzare?”. E le banche, chiede Giambruno a Segni di Intesa Sanpaolo, “che ruolo possono avere per sostenere le imprese?”. Dopo un’ora e mezzo, è il momento delle conclusioni patriottiche: “Chiudiamo qui – conclude Giambruno – grazie a tutti e viva l’Italia”. Lo stile è quello della casa.

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8 replies

  1. Un articolo da rosiconi seguito da qualche commento che la dice lunga sulla cultura dei sinistrati. Visto che non riescono a trascinare la “lavandaia” nel solito ritornello “fascismo-antifascismo” non sanno cosa inventarsi. Cosa succederà quando i “padroni del vapore” si renderanno conto che non ci sarà un nuovo Papeete perché la “pesciarola” la sa più lunga di quello che, secondo i sinistrati, aveva taroccato il curriculum per apparire più di quello che era? Secondo me i “padroni del vapore” faranno quello che hanno sempre fatto: saranno governativi come lo furono con il fascismo, poi con l’antifascismo democristiano e poi coi sinistrati e poi con i tecnici. A quel punto addio ai direttori agit-prop sinistri e benvenuti agit-prop destri

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    • Fai vomitare. Ti rendi conto, sì?
      No, non ti rendi conto.
      Non VI RENDETE CONTO… è quello, il problema.

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  2. Non mi è particolarmente simpatico, ma ” Gianbruno” (?) faceva questo mestiere anche prima.
    Capisco che se fosse un Dem tipo ” Santa Michelle Obama” potrebbe organizzare di tutto e di più a miracolo mostrare, ma evidentemente da noi i ” compagni” dei politici devono essere come la moglie di Renzi: zitta, invisibile e che manda giù di tutto e di più.
    Va bene che la goccia scava la pietra, ed alla fine qualcosa si ottiene ( l’abbiamo ben visto con lo sputtanamento continuo dei Movimento) , ma usare le medesime armi dopo averle giustamente criticate per anni non è un pochino…vergognoso?

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