New Start sospeso e test atomici: Putin avverte la Nato sul nucleare

(Paolo Mauri – it.insideover.com) – Nel discorso alla nazione di oggi, il presidente Vladimir Putin ha affermato che la Russia si accinge a sospendere la sua partecipazione al trattato New Start, sulla riduzione e il controllo delle armi nucleari strategiche, stipulato con gli Stati Uniti, ma che per il momento non intende ritirarsi.

“Devo dire oggi che la Russia sta sospendendo la sua partecipazione al New Start. Ripeto, non ritirandosi dal trattato, no, ma semplicemente sospendendo la sua partecipazione”, sono state le esatte parole del presidente della Federazione Russa. Putin ha sottolineato anche che prima di tornare ai negoziati sulla continuazione del lavoro nell’ambito del trattato, la Russia deve capire il ruolo di Paesi della Nato come Francia e Regno Unito e come saranno presi in considerazione i loro arsenali strategici, ovvero sta dicendo che il Cremlino vuole valutare il potenziale di attacco nucleare complessivo dell’Alleanza.

La sospensione è un provvedimento che pone termine agli effetti giuridici di un trattato pur essendo questo ancora in vigore e secondo il diritto internazionale durante il periodo di sospensione le parti devono astenersi da ogni atto teso ad ostacolare la ripresa della sua applicazione.

La minaccia velata sui test

Si spiega quindi perché il presidente russo abbia affermato che Mosca non intenderà riprendere i test nucleari sebbene abbia indicazioni che Washington stia prendendo in considerazione questa possibilità. “Certo, non lo faremo per primi”, ha detto ancora Putin, “ma se gli Stati Uniti condurranno dei test, allora lo faremo anche noi. Nessuno dovrebbe avere pericolose illusioni che la parità strategica globale possa essere distrutta”.

Quest’ultima dichiarazione del leader russo prende le mosse dalla decisione statunitense del 2018 di costruire testate missilistiche “non strategiche” per gli Slbm (Submarine Launched Ballistic Missile): deduciamo quindi che secondo il Cremlino questa possibilità potrà concretizzarsi solo attraverso la ripresa dei test atomici. In realtà sappiamo bene che, per una nazione che ha già un arsenale nucleare maturo come gli Usa (o la Russia), essi non servono più in quanto è possibile testare la potenza delle cariche atomiche – e plasmare l’architettura delle testate stesse – usando la modellizzazione digitale.

Si tratta quindi di propaganda per giustificare ulteriormente la decisione di sospendere il trattato New Start, dopo che già lo scorso 8 agosto Mosca aveva preso la decisione unilaterale di sospendere le ispezioni al proprio arsenale nucleare stabilite dall’accordo. La decisione era stata presa col pretesto della chiusura degli spazi aerei dei Pasi Nato ai voli di aerei battenti bandiera russa, ma Washington aveva garantito corridoi d’accesso diplomatici agli ispettori russi per continuare con le ispezioni.

A gennaio il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov aveva affermato in un’intervista che “l’aggressività fuori scala degli Stati Uniti, che si manifesta nell’infliggere una “sconfitta strategica” alla Russia nella guerra ibrida a tutto campo scatenata contro di essa, ha reso praticamente impossibile in linea di principio condurre rapporti costruttivi e fruttuosi con Washington sul controllo degli armamenti” e che “se gli Stati Uniti non riconsidereranno la loro politica in Ucraina, la Russia non li incontrerà a metà strada per quanto riguarda la riunione della commissione o le ispezioni”. Il viceministro aveva anche ammesso che il New Start avrebbe potuto “andare in pezzi” prima del tempo (cioè prima del febbraio 2026).

Il 21 febbraio si sono quindi concretizzate le minacce russe – o almeno parte di esse – con la sospensione del trattato che di fatto permette a Mosca di non rispettarne le clausole, ma la vincola a non ostacolare la ripresa dei colloqui, che potrebbero comunque tenersi per cercare di trovare una soluzione a questa crisi.

La decisione del Cremlino arriva a pochi giorni dalla formalizzazione della denuncia di non rispetto russo del New Start da parte degli Stati Uniti: all’inizio di febbraio il dipartimento di Stato ha affermato che la Russia ha violato il trattato non consentendo le ispezioni richieste e rifiutandosi di partecipare alle riunioni di conformità.

Il rischio di un estinzione del trattato Start

Ma cosa succederebbe se il New Start venisse estinto? Il trattato stabilisce un tetto alle testate nucleari strategiche presenti negli arsenali di Russia e Stati Uniti e ai vettori disponibili per la loro consegna: in particolare esso fissa a non più di 800 i sistemi di lancio per missili balistici intercontinentali terrestri (Icbm) e missili balistici lanciati da sottomarini (Slbm) nonché bombardieri pesanti dispiegati. All’interno di quel totale, ciascuna parte non può detenere più di 700 tra Icbm, Slbm e bombardieri con capacità atomica effettivamente schierati. Il trattato limita anche ciascuna parte a non possedere più di 1550 testate disponibili.

La fine del New Start aprirebbe a scenari inquietanti di proliferazione degli armamenti nucleari strategici come non si vedeva dagli anni ’80 del secolo scorso, quando le due superpotenze nucleari erano arrivate a possedere decine di migliaia di testate di pronto impiego ciascuna.

Non limitando più il numero totale di vettori per la consegna, lo scenario più plausibile è vedere un’ulteriore spinta verso la costruzione di un maggior numero di veicoli di rientro ipersonici plananti (Hgv  Hypersonic Glide Vehicle) che oggi rientrano nelle clausole del trattato e che rappresentano una nuova tecnologia definita “dirompente” per via della sua capacità – sino a oggi non dimostrata per fortuna – di oltrepassare le barriere antimissile.

Si potrebbe anche vedere più semplicemente lo sviluppo di nuovi missili balistici intercontinentali in numero illimitato: oggi gli Stati Uniti hanno “solo” 400 Icbm tipo Minuteman III sparsi in silos di lancio delle basi Malmstrom, Minot e Warren dell’U.S. Air Force che si estendono attraverso gli Stati del Montana, North Dakota, Wyoming, Nebraska e Colorado.

Ci potrebbe essere un’ulteriore spinta verso la proliferazione di missili da crociera a lungo raggio basati a terra con testata nucleare dopo che già la fine del Trattato Inf (Intermediate Nuclear Forces) ne aveva rilanciato la produzione, nonché la reale possibilità che si ricostruiscano missili balistici a raggio medio e intermedio che erano spariti dagli arsenali di Russia e Stati Uniti (ma non della Cina) proprio per via dell’accordo sulle forze nucleari intermedie.

Insomma si ritornerebbe a una situazione in cui le 5.977 testate russe e le 5.428 americane che si stimavano essere presenti negli arsenali nel 2022 possano essere ritenute tutte “disponibili”, comprese quelle 1.500 di esse che sono state ritirate ma che probabilmente sono ancora intatte, e le 2.880 che sono mantenute “in riserva”.

Dal punto di vista politico, l’estinzione del New Start, senza arrivare alla definizione di un nuovo accordo che dovrebbe forzatamente coinvolgere la Cina e considerare nuovi sistemi come le testate Hgv, i missili ipersonici e i nuovi sistemi strategici a propulsione nucleare (tipo il missile da crociera russo Burevestnik o il siluro Poseidon), ci porterebbe indietro nel tempo agli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, quando non esistevano trattati per il controllo degli armamenti o erano in embrione, però con una piccola differenza: allora anche la tecnologia era in embrione, oggi invece è ormai giunta alla soglia della maturità.

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8 replies

  1. Basta col mondo retto dalle guerre USA!- Viviana Vivarelli

    “Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove hanno fatto il deserto, lo chiamano pace!”
    Tacito
    ..
    Le guerre sono gli strumenti per l’imposizione di un nuovo ordine mondiale.
    L’Europa, purtroppo, invece di fare da deterrente ad una guerra spaventosa che le distruggerebbe per prima, è nelle mani di quella invasata delle vo der Leyen che era in precedenza il Ministro della Difesa della Grmania. E pensare che è andata su con i 14 voti del M5S in cambio di promesse sulla salvezza dell’ambiente, fa disperare. Che protezione dell’ambiente dovremmo sperare da un conflitto nuclare che si propagherebbe come un’onda micidiale sul resto del mondo?
    In Italia col nuovo governo non vediamo radicali cambiamenti nella disinformazione a senso unico propagata dai media, in particolare dalla Rai, dal momento che, a 100 giorni dall’insediamento della destra, essa continua a propinarci notizie vergognose, deformate, capziose, oscurantiste, mentre è retta dalle stesse persone che, in malafede, ci hanno riempiti di menzogne e propaganda finora.
    Intanto, in nome di una real politik che nulla a che fare con la democrazia, resta ferrea, in Italia, la protezione di quei segreti di stato che nascondono i peggiori crimini interni e internazionali e che nessun governo ha voluto minimamente a smantellare, segreto che suggella complotti e complicità inconfessabili e che è incompatibile con qualunque democrazia sana.
    Oggi molti si ripiegano sul loro privato in una visione da talpe, continuano stancamente a ripetere vecchi slogan, oppure sentono la necessità di oltrepassare le manifestazioni di piazza e le marce e le petizioni… per ripensare altri strumenti di lotta contro le multinazionali arricchite dalla guerra e beneficiarie dei massacri, o per spingere l’Europa a staccarsi dalle strategie USA, chiedendo una radicale riforma dell’ONU.
    Il silenzio attuale DEVE essere gravido di nuove strategie! Questo almeno speriamo.
    Sempre più’ il mondo sta realizzando che la spaventosa strategia bellica neocons è criminale, che ha fatto del Medio Oriente una polveriera impazzita, e che la legge che permette armamenti terrificanti ai paesi forti, mentre nega ai paesi deboli persino il diritto di un nucleare civile, e’ di per sé iniqua e produce distorsioni spaventose.
    Ormai gli organismi internazionali sono da riformare e sarebbe ora che si cominciasse a mettere sotto accusa anche i grandi organismi economici internazionali, come il WTO o la BM !
    Che si mantengano in vita organizzazioni che dipendono ancora dal patto dei vincitori della seconda guerra mondiale appare, dopo 70 anni, totalmente assurdo e criminale, come mantenere in vita un morto con la respirazione artificiale e pretendere che sia il difensore della sua famiglia.
    L’aggressione americana è un pericolo che ha oltrepassato ogni misura, un pericolo per l’intero mondo, e una economia mondiale basata sul dollaro non è più una salvaguardia ma un rischio che il mondo non può più permettersi.
    Occorre una nuova società delle nazioni che comprenda tutti i paesi del mondo e in cui la potenza del voto sia proporzionale al numero di abitanti di ogni paese o federazione di paesi.
    Occorrono nuove organizzazioni internazionali del commercio o del credito che non siano governate a senso unico dallo stato più avido e disumano della Terra ma siano basate su fondamenti democratici, sul rispetto dei popoli e sulla salvaguardia dell’ecosistema.
    Il mondo non può ulteriormente dipendere dall’avidità del profitto e da una visione spietata come quella neoliberista.
    Occorre una nuova società delle nazioni, con enorme efficienza e in grado di bloccare, attraverso il mercato, l’isolamento e, come ultima ratio, la forza, chiunque, USA compresi, osi attentare alla pace del pianeta.
    Occorre che sia il numero dei cittadini a determinare la forza di una nuova ONU e non la valuta o la prepotenza di un solo stato, anche se questo significa portare alla ribalta, come paesi più popolosi, Cina, India, Unione Europea, Unione sudamericana, nuove possibili unioni africane…
    Non possiamo più concepire un’economia basata solo sulla diffusione della guerra, sull’anarchia delle Borse, sull’egemonia a senso unico di un paese militarista e aggressore come gli Stati uniti, sullo strapotere delle organizzazioni economiche, sulle perversioni neoliberista del WTO e della BM.
    Se il mondo avrà un futuro, questo può passare solo da una democrazia allargata e questa non ha nulla a che vedere né con le attuali partitocrazie fondamentalmente omogeneee, né con la democrazia mediatica americana, o la democrazia esportata con la guerra, o il mercato neoliberista, né’ su una organizzazione del pianeta in mano a organizzazioni che nessuno ha eletto e che delle innumeri popolazioni del mondo se ne sbattono per incrementare il denaro e il potere di una minoranza ristretta di magnati.

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  2. Direi che Putin nel suo discorso di ieri alla Duma abbia detto qualcosa di più profondo : se l’occidente vuole distruggerci adopereremo il nucleare.
    Nella storia chi ha adoperato il nucleare?
    Si loro quindi …chi sono i delinquenti?

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  3. Putin
    All’inizio di febbraio è stata rilasciata una dichiarazione della NATO con l’effettiva richiesta a Mosca di “tornare all’attuazione del trattato sulle armi strategiche offensive”, inclusa l’ammissione di ispezioni alle nostre strutture. Sappiamo che l’Occidente è coinvolto nei tentativi di Kyiv di colpire le nostre basi aeree strategiche. Ora vogliono ancora ispezionare le nostre installazioni di difesa? Sembra una stronzata.

    Gli Stati Uniti e la NATO affermano apertamente che il loro obiettivo è infliggere una sconfitta strategica alla Russia, e allo stesso tempo stanno per aggirare le nostre strutture? Ho firmato un decreto sulla messa in servizio di combattimento di nuovi sistemi strategici terrestri. Li faremo entrare li!!!

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  4. Questa l’introduzione del discorso di Putin:
    “”Pronuncio questo discorso in un momento difficile per il nostro Paese, un momento di grandi e irreversibili cambiamenti in tutto il mondo e di grandi eventi storici che determineranno il futuro del nostro Paese e del nostro popolo, in un momento in cui ognuno di noi ha un’enorme responsabilità”, ha affermato il Presidente.”
    ^^^seguono altre valutazioni su USA e occidente!

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  5. Sono cresciuta con la paura della bomba atomica, devo morire nel terrore di un conflitto nucleare? Ma cos’ha questa gente nella testa??? Il mio cuore mi parla continuamente di speranza, ma la mia testa ogni tanto cede a un lampo di disperazione. Non è la forza che domina il mondo, ma la stupidità. E controla stupidità non esistono rimedi. Il perverso frena di fronte alla propria morte. Lo stupido ci va incontro ridendo.

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    • Cara Vivi, gli uomini piccoli hanno sempre fatto paura…come dice una famosa canzone di De’Andre… hanno il buco del c… troppo vicino al cuore!
      Ma anche le donne non son diverse!

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  6. Si potrebbe
    aprirebbe a scenari
    cosa succederebbe
    che potrebbero
    ci porterebbe
    che dovrebbe
    si ritornerebbe
    Ci potrebbe essere

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