Il Tg1 delle 20 è il telegiornale più visto d’Italia. Nell’edizione di ieri la parola “astensionismo” è stata pronunciata zero volte. La formula “affluenza in calo” invece è stata usata in due occasioni: la prima nei titoli, come nota a margine della trionfale […]

(di To. Ro. – Il Fatto Quotidiano) – Il Tg1 delle 20 è il telegiornale più visto d’Italia. Nell’edizione di ieri la parola “astensionismo” è stata pronunciata zero volte. La formula “affluenza in calo” invece è stata usata in due occasioni: la prima nei titoli, come nota a margine della trionfale vittoria del centrodestra. La seconda al termine dell’analisi del voto abbozzata da un giornalista in studio, una concessione dopo il lungo elenco dei risultati delle liste: “E ora l’affluenza, un dato molto molto basso. Un dato che farà finalmente riflettere”. Certo. All’astensionismo sono stati dedicati in tutto 13 secondi all’interno di una pagina politica che ha occupato i primi 9 minuti della scaletta. Dalla quale è emerso che tutti sono soddisfatti: ovviamente Meloni, ma pure Salvini, i berlusconiani, persino Lupi e i suoi. E in fondo anche il Pd, che ha “respinto l’opa” di Calenda e dei Cinque Stelle. Ciascun partito ha avuto il suo spazio: sono rimasti fuori solo gli elettori rimasti a casa. Sei su dieci, che sarà mai?