(Pietrangelo Buttafuoco – quotidianodelsud.it) – Questo discorso del “merito” voluto da Giorgia Meloni e tanto osteggiato dalla sinistra dei loft significa una sola cosa: basta con le signorine di “buona famiglia” che in virtù del capitalismo di relazioni – i famosi salotti – soffiano il lavoro ai “meritevoli”. E basta anche con gli orticelli di potere, con le cosche di redazione, di baronie universitarie e di ascensori sociali tutti occupati dai pargoli della ztl. Il “merito” è solo sangue di popolo, è la famosa “fame” che fa bruciare le tappe, è la meta cui si destinano le ragazze e i ragazzi – tutti Cenerentola – capaci di fare della zucca della caparbietà una carrozza di vittoria verso il traguardo. Praticamente come Meloni che entra al Quirinale con la zucca 500 Fiat e ne esce presidente del Consiglio a bordo di una carrozza, una smagliante Audi.