Alessandro Di Battista, massima solidarietà ai lavoratori di Ansaldo!

(Alessandro Di Battista) – Mentre nel centro-destra ci si manda riccamente a fare in culo per poi riconciliarsi con abbuffate di cacio e pepe nei ristoranti del centro e di poltrone nei palazzi che contano, e mentre nel centro-sinistra c’è chi vota La Russa seconda carica dello Stato e per smarcarsi invoca il VAR in Parlamento, nel mondo reale, precisamente a Genova (città colpita negli anni da tragedie infinite dovute alla gestione criminale di aziende ed opere pubbliche) 2400 lavoratori rischiano di perdere il posto. Oltretutto in un momento in cui neppure lavorando si riesce ad arrivare alla fine del mese. Sto parlando dei dipendenti di Ansaldo Energia.

Centinaia di lavoratori, da due giorni, stanno protestando compiendo (giustamente) azioni forti per difendere la loro vita e quella dei loro figli. Chiaramente il Presidente Toti si lamenta dei disagi provocati da scioperi ed occupazioni (ieri hanno occupato l’aeroporto). Credo che i Toti e gli altri politici italiani non abbiano ben compreso la portata della crisi economica, sociale e direi quasi esistenziale che sta arrivando in Italia anche in virtù dei fallimenti governativi degli ultimi anni e della gestione folle della guerra in Ucraina. Oltre alla politica c’è un pezzo di pubblica opinione che non vive determinate difficoltà e che non percepisce ancora la gravità del momento. In questo caso la responsabilità ce l’hanno alcuni media (non tutti) che fanno da “pompieri” o, banalmente, evitano di dare il giusto spazio a cittadini un tempo benestanti che bruciano le bollette in strada o ai lavoratori dell’Ansaldo di Genova che difendono la loro stessa vita manifestando.

Sono convinto che se le manifestazioni a tutela del lavoro di queste ore fossero a Mosca e non a Genova i media le avrebbero mostrate in tutte le salse. Speciali nei TG, dirette h24, prime pagine a go go. Ma oggi la strategia è diversa: nascondere il più possibile le tragedie italiane mostrando quelle russe per convincerci che i nostri sacrifici stiano funzionando. Da parte mia massima solidarietà ai lavoratori di Ansaldo!

P.S. Questa sera sarò ad Arezzo alla 21.00 al Circolo Artistico in corso Italia 108 per parlare del mio ultimo libro “Ostinati e Contrari” e di molto altro. Vi aspetto!

7 replies

  1. SABATO 15 OTTOBRE ORE 16.00 PIAZZA CITTADELLA A VERONA, MANIFESTAZIONE “NOI NON PAGHIAMO LA GUERRA DELLA NATO”. Ne parlerà qualcuno?

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    • e chi la paga, perchè la ferraglia è già stata data, dobbiamo sempre metterci delle pezze, a posteriori, ma prima non dovevano chiedere a noi se volevamo pagare, con tanto di preventivo per ferraglia gas petrolio materie prime etc etc

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    • Oltretutto Diego Fusaro dal suo blog ha letto una notizia data dal Huffington Post di ieri in cui dice che FMI ha visto al rialzo le stime sul PIL russo.

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  2. Della questione dell’Ansaldo genova sembra che sia risolto con l’aumento di Capitale! hahahha,,, e se nessuno sottoscrive l’aumento che fanno?
    Si è pure dichiarato che i Sindacati hanno disdetto lo sciopero! Hahhahaha…ma veramente c’è da crederci?
    Anche se fosse vero l’aumento chi lo paga? I cittadini perchè il maggior azionista è lo stato!

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  3. Già l’anno scorso CDP fece un iniezione di capitale di circa 500M€.
    Già bruciati e ne servono altri 700M€.

    Come Alitalia…aziende private (che non dovrebbero quindi ottenere aiuti statali per la legge sulla concorrenza EU) che erano, sono e saranno in perdita ma che vengono tenute in piedi con soldi pubblici…senza assicurarsi in cambio un piano industriale per risanare i bilanci…e così ogni anno quando viene fuori il nuovo bilancio (in rosso).

    Azienda che non innova…i prodotti che ha sono stati ricevuti in regalo dalla EU – GT36 e GT26, che EU ha imposto di dare ad Ansaldo quando GE compro’ Alstom nel 2015 -. La GT36 manco sono riusciti a finirla/validarla sul campo e ne hanno venduta una…in Italia, ENI, quindi sempre CDP…left pocket, right pocket del popolo che paga le tasse.

    Oppure sono copie di macchine Siemens – AE94.3 – di cui per un certo periodo Ansaldo aveva la licenza per costruire e che poi è riuscita in qualche modo, tramite avvocati, a “farla sua” e continuare a commercializzarla come propria allo scadere del contratto di licenza.

    Efficienza, tempistiche di lavoro e qualità di tipo “statale”, totalmente non competitivi rispetto a GE, Siemens e MHI.

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