(Bartolomeo Prinzivalli) – Ho visto il video di Alessandro Di Battista e devo dire di non esserne per nulla sorpreso, era esattamente ciò che mi aspettassi. Molti storceranno il naso parlando di imposizioni come se fossero i capricci di un vip o della star indispensabile, io ho visto solo una persona che non abdica ai propri valori per poltrone comode o sontuose cifre che potrebbe conseguire comunque con le proprie forze. Delle storie di correnti e giochetti interni eravamo a conoscenza già tutti, tranne chi crede nei folletti e gli unicorni o chi ama troppo i propri figli per correggerli quando cedono alle debolezze umane, finendo per giustificarne ogni errore, indipendentemente se in buona fede o meno. Sul Conte galantuomo non mi esprimo, non lo conosco personalmente, sui capetti che cercano di mantenere la propria sfera d’influenza potrei scrivere libri.

L’idea dell’associazione che si occupi di politica dal basso è apprezzabile, a patto di rimanere lontana da quei luoghi capaci di mutare prospettive, punti di vista e persino lo sguardo di chi vi accede. Pochi ne rimangono immuni, Alessandro credo lo comprenda più di chiunque altro.

Ad oggi credo che le leggi di iniziativa popolare, unite ad un forte astensionismo, siano l’unico strumento disponibile perché chi pratichi quegli scranni mantenga contatto con la realtà, senza figure di riferimento, senza beniamini né eroi.

Che siano le idee a contare, che gli individui tornino ad essere il mezzo, non il fine.

Il mondo si cambia un passo alla volta, con rettitudine, sacrificio ed onestà intellettuale; tutto e subito è sinonimo di fallimento.

Bravo Alessandro…