Quando i generali sono più pacifisti della stampa

Criticano la Nato e l’invio di armi. La stampa schierata a tappetino. C’è un sapore di commedia nel vedere i giornalisti schierati per l’interventismo e i generali che frenano. Tra i primi che vogliono solo semplificazioni […]

(DI SALVATORE CANNAVÒ – Il Fatto Quotidiano) – C’è un sapore di commedia nel vedere i giornalisti schierati per l’interventismo e i generali che frenano. Tra i primi che vogliono solo semplificazioni e i secondi a cui piace la “complessità”. Eppure guardando le dichiarazioni e le interviste dei principali esponenti militari apparsi in tv o sui quotidiani emerge questa fotografia del dibattito. Che dovrebbe far interrogare a fondo una stampa schierata a tappetino sulla linea della Nato.

Il generale Marco Bertolini (ilfattoquotidiano.it, 7 aprile)): (Mariupol) non sarà certo ripresa perché manderemo un po’ di armi ora, quelle servono a mantenere acceso un fuocherello che invece sarebbe bene spegnere, prima di assistere ad altri massacri e prima che si arrivi a farlo con la resa di uno dei due e non con un negoziato “tra” i due. È lo stesso film dell’Afghanistan: quella guerra è durata 20 anni, possiamo permettercelo alle porte dell’Europa?

Fabio Mini (Il Fatto Quotidiano, 6 aprile): “Anche tra le forze armate russe, come in quelle americane ed europee, ci sono i fautori della guerra alla “finiamola una volta per tutte” predicata dagli oligarchi statunitensi che assecondano le mire di Biden sul cambio di regime al Cremlino e da quelli russi che vorrebbero lo stesso a Kiev. Ma è tutta gente che non sa fare i conti né politici né militari. Nei fatti, le pretese di questi falchi tralasciano di considerare che il cambio di regime con la forza in questo caso significa l’innalzamento dello scontro militare e il suo ampliamento a livello continentale”.

Generale Leonardo Tricarico (Startmag, 6 aprile): “La no fly zone l’ha invocata Volodymyr Zelensky, però nessuno sapeva ciò che diceva e purtroppo chi queste cose doveva suggerirle non ha sottolineato l’insensatezza di quello che veniva detto. Ecco perché la chiusura degli spazi aerei è una questione che ha tenuto per troppo tempo i titoli dei giornali. Una questione che ha fatto perdere tempo e il senso delle cose”.

Generale Giuseppe Cucchi (Il Riformista, 11 aprile): “Stoltenberg è un segretario della Nato debolissimo, che è stato messo lì unicamente perché era prono ai voleri americani. Quando parla Stoltenberg, è l’America che sta parlando, non è la Nato, in realtà”.

Generale Claudio Graziano (Repubblica, 30 marzo): “A me la guerra fa sempre paura. Poi se si parla di minacce nucleari si svegliano spettri del passato”. E si deve dare una via d’uscita a Vladimir Putin? “Sì. Non può perdere ma neanche vincere, e vuole conseguire obiettivi che gli permettano di non perdere almeno la faccia. Insomma, deve avere una via d’uscita”.

L’analista Gianandrea Gaiani (AnalisiDifesa, 30 marzo): “I vincitori assoluti di questa guerra sembrano quindi essere inevitabilmente Cina e Stati Uniti (…) l’impoverimento dell’Europa che a causa del caro-energia vedrà i suoi prodotti perdere competitività sui mercati globali, favorirà soprattutto Washington e Pechino”.

Categorie:Cronaca, Interno, Politica

Tagged as: , ,

12 replies

  1. C è da chiedersi se la stampa e l informazione tutta ( quasi!) Vuole solo andare in guerra per risolvere dei problemi di tiratura .. e visibilità! O se dietro a questa generale follia ci siano interessi a noi sconosciuti ( quasi) probabilmente non lo scopriremo mai ! Non ne avremo piu il tempo!

    Piace a 1 persona

  2. Scusate, torno un attimo su questo blog per condividere un pensiero: ineluttabilità.
    Ci governano da tempo attraverso un’ unico argomento, l’ ineluttabilità.
    Saremo tutti “schedati” ( e già lo siamo) attraverso la Rete: mettetevi il cuore in pace, inutile opporsi, è ineluttabile. I nostri dati sensibilissimi ( sanitari, famigliari…) vengono raccolti e potenzialmente visibili a chiunque per qualsivoglia motivo: inutile opporsi, va così, è ineluttabile.
    Si apparecchiano obblighi sanitari sempre più stringenti e illiberali: è ineluttabile.
    E’ ineluttabile il numero di morti in questa pandemia: soldi per la Sanità “non ci sono”.
    Dobbiamo prepararci ad ineluttabili nuove pandemie.
    E’ ineluttabile che vi saranno migrazioni di massa ed ineluttabilmente dovremo continuare ad “accogliere”.
    E’ ineluttabile il ritorno ai fossili in qualsivoglia modo reperiti: fraking, trivelle, miniere di carbone…( già sparita l’ ineluttabilità della transizione ecologica: Greta non serve più, qui i guadagni sono molto più alti).
    E’ ineluttabile essere guidati ancora dagli US, anche dopo quasi 80 anni dalla “liberazione”.
    E’ ineluttabile partecipare alla guerra contro Putin anche se costerà una tragedia economica e la destabilizzazione a più di mezza Europa.
    E’ ineluttabile che i Migliori nascondano anche al Parlamento il tipo di armi inviate e la spesa sostenuta(sono solo affari loro).
    E’ ineluttabile il governo dei Migliori.
    E’ ineluttabile ospitare testate nucleari americane sul nostro territorio (offrendoci come prioritario bersaglio in caso di attacco).
    E’ ineluttabile il potenziamento della nuova base militare NATO in quel di Pisa (come se non ci fosse già l’ enorme Camp Darby: PD che governi da sempre la Toscana, dove sei?).
    E soprattutto è ineluttabile che dopo qualche decennio di pace europea ci saranno scontri globali ai quali dovremmo necessariamente, inevitabilmente, contribuire e sopportare: leggi in vario modo crepare. Su questo i giornalisti martellano a più non posso per farci abituare all’ inevitabilità dell’ idea: ovviamente loro e chi li paga saranno esentati.
    E’ inevitabile che il volere del “popolo” (composto di cialtroni ignoranti e populisti, buoni solo a pagare…) non conti alcunchè.
    Contro l’ inevitabilità è inutile opporsi, criticare, lavorare perchè non si avveri: tutto sprecato, non si può in alcun modo “evitare”.

    Insomma, siamo alla dittatura dell’ inevitabile.
    Immagino sarà anche inevitabile non votare l’ anno prossimo: non vorrete mica che vadano al potere i “fascisti”? Dovremo inevitabilmente morire DEM. Inevitabilmente “buoni”. Vuoi mettere la democrazia in cui il popolo si può esprimere? Inevitabilmente solo come e quando “conviene”, però!

    Mi aspetto l’ inevitabile commento anche se non ci entrerebbe una mazza: “Staresti meglio sotto Putin”?
    Inevitabile la mia risposta: indipendenti, mai?
    Inevitabilmente è così. Inutile alzare la cresta, quindi: non c’è che da sperare che, lassù, dove si puote ciò che si vuole e il cui volere è inevitabile, per qualche breve momento l’ interesse dei pochi coincida – per serendipinty – con quello di noi molti. La chiamano Provvidenza, oppure caso, oppure speranza…
    D’ altronde, la morte non è inevitabile? Prima o poi…
    A questo ci hanno inevitabilmente ridotti.

    Piace a 1 persona

  3. fix “Mariupol non sarà più ripresa perché manderemo un po’ di armi tra un poco”

    tra quando vengono approvati i finanziamenti per le armi e quando le armi arrivano
    passano settimane, a meno che non siano fondi di magazzino dell’era Sovietica
    come gli S-300 (che tra l’altro i russi dicono di aver già distrutto) o roba
    portabile a mano, tipo gli stinger, che grossomodo mi par di capire è un oggetto
    punta e spara

    i rimanenti armamenti pesanti richiesti sono oggetti che dicono bisogna saper usare
    e per farlo serve personale addestrato e, a Mariupol dicono, sempre i russi,
    ora c’è solo personale mandato a fare carne da macello o invasati georgiani
    in gita belligerante che, sembra, abbiano poche prospettive contro i ceceni
    (che non stanno dando la caccia a Z. a Kyev) e i dombassini, che hanno di fronte
    e che parrebbe si stiano arrendendo a centinaia alla volta

    provassero con i galiziani a Lvov

    Piace a 1 persona

  4. La denazificazione sarebbe avvenuta attraverso la concentrazione dei fanatici del battaglione Azov e simili a Mariupol e successivo loro annientamento.

    "Mi piace"

  5. A proposito della nostra inevitabile democrazia: nel 2014, su La Stampa di Torino ( noto giornale antiamericano 😀) apparve un articolo abbastanza circostanziato riguardo la natura nazifascista delle forze che supportavano il “nuovo” governo Zelensky . Con tanto di foto di simboli nazisti sugli abiti di molti, saluti romani, ecc…
    All’inizio della guerra lo recuperai e lo postai ad alcuni amici che me lo richiedevano, ma dopo appena un paio di giorni… sparito : da Google, dal mio computer, da quello dei miei amici.
    Siamo a questo punto. Inevitabile democrazia, immagino: non siamo mica in Russia…

    Piace a 1 persona

  6. Fra tante affermazioni “ineluttabili” e purtroppo condivisibili, stona la presenza di una sola domanda:
    “PD che governi da sempre la Toscana, dove sei?”
    Soldato MitragLiETTA, presente e agli ordini, YESSIR, Mister President.

    "Mi piace"

  7. Un tempo la “sinistra” era antimilitarista o certamente non “gradiva” la presenza di tante, pericolose, costose, basi NATO anche extraterritoriali sul nostro Paese
    Ricordo benissimo le proteste da sinistra e quello che seguì ad es. al disastro del Cernis ( niente di fatto, forse ineluttabile?)
    Purtroppo ora è “ineluttabile” anche il suo voltafaccia. Completo.

    "Mi piace"