Il dirigente della Polfer Lombardia, dott.ssa Maria Dolores Rucci, emana una circolare a tutti gli operatori della Stradale, secondo il quale, in caso di inseguimento di auto che non si fermano ad un posto di blocco, consiglia di “salvaguardare la sicurezza di tutte le persone che circolano su strada”.

Sembrerebbe un ossimoro. Invece è peggio.

Infatti, nella circolare si ricorda: “le possibili responsabilità penali e disciplinari determinate da un comportamento imprudente, evidenziando il profilo etico correlato alle conseguenze di ordine morale che scaturiscono dal ferimento o dal decesso di persone direttamente coinvolte o estranee”.

Sembrerebbe più una velata minaccia a chi gli venisse in mente di fare il proprio dovere.

È sicuramente un ossimoro.

Tutti sanno, anche i bambini, che per fare certi mestieri si corre un rischio.

È come se il direttore sanitario di un ospedale scrivesse ai chirurghi di essere molto prudenti durante le operazioni paventando rischi di risarcimenti civili e condanne penali per tutti i danni che venissero causati nelle sale operatorie.

È come se il comandante dei Vigili del Fuoco raccomandasse di non spargere troppa acqua in caso di incendio per evitare di allagare immobili non colpiti dal fuoco. E così via.

Ma quando un dirigente ricorre ad un ossimoro mettendolo nero su bianco forse c’è dell’altro.

Il ministero dell’Interno è subito corso al riparo dicendo che non sono stati vietati gli inseguimenti ma che si consiglia cautela.

Ma mettiamoci tutti nei panni dell’autista e del capo pattuglia che domani potrebbero essere costretti ad inseguire un’auto rubata o con a bordo dei rapinatori armati o che ha forzato un posto di blocco.

Pensiamo quale potrà essere il primo pensiero. Assicurare i balordi alla giustizia?

O meglio evitare le richieste di risarcimento della Corte dei Conti e azioni disciplinari del dirigente?

Tutto questo mettiamolo in relazione a quanto detto dal n. 1 del Viminale.

Il ministro Lamorgese, in merito al rave party vicino il Lago di Mezzano, dove gli occupanti abusivi rimasero indisturbati per giorni senza che nessuno intervenisse, disse, appunto, che preferì non far intervenire la forza pubblica per evitare rischi per l’incolumità pubblica.

E, mettiamoci pure nei panni di coloro che organizzano rave party e guadagnano considerevoli somme di danaro, oltre l’extra delle sostanze stupefacenti.

Si sentiranno minacciati? O si sentiranno più liberi di agire?

Conclusioni.

Il proprietario del terreno, Piero Camilli, che si è visto occupare il suo terreno da una mandria intenta a ballare per una settimana nel viterbese, ha presentato una richiesta di 300.000 euro di danni al ministero dell’Interno per i danni subiti.

Mentre l’Italia era in lockdown e chiuse tutte le discoteche per le note vicende sanitarie, il suo terreno veniva occupato, venivano edificate baracche, banchetti per le immancabili salsicce, rubato quello che si poteva e nessuno che osasse muovere un dito.

Piero Camilli è il sindaco di Grotte di Castro. Il sindaco della vicina Manciano, zone meravigliose ai confini tra il Lazio e la Toscana, gli disse che alcuni di questi “signori” fecero spesa in un supermercato senza pagare e defecarono nella piazza centrale.

Credo che siano zone soggette a vincoli storici e paesaggistici. Ma che importa?

Il problema sta a monte.

Anzi, al Colle Viminale.  

Baldo degli Ubaldi