
(Marcello Veneziani) – La questione Ucraina non è un capitolo dell’eterno conflitto tra libertà e oppressione. Questa rappresentazione ideologica e moralistica esclude la questione centrale che è di natura geopolitica con i suoi corollari storici, economici e sociali. Il problema è che l’Ucraina non è Occidente, per natura, cultura, storia e religione ma lo è solo rispetto alla Russia. Anche se il mercato globale e le oligarchie locali spingono verso ovest. Ma la Russia non può essere assediata dall’Occidente, ha bisogno di zone franche.
Collochiamo la storia dell’Ucraina nel suo destino geopolitico: essendo una terra di frontiera, border line, come dice il suo stesso nome, l’Ucraina ha vissuto sulla linea di confine tra oriente e occidente, esposta all’impero ottomano, ai mongoli, alla Polonia, e alla grande Russia. L’Ucraina è stata nazione diversa dalla Russia ma unita alla Russia, non solo dal legame religioso ortodosso. Del resto Rus si chiamava anche la nazione di Kiev già mille anni fa, all’ombra della chiesa di Costantinopoli-Bisanzio. Per secoli l’impero russo dominò sull’Ucraina, e nel suo periodo estremo gli zar cercarono di russificarla. I russi furono e sono una corposa minoranza nel Paese, anche se l’Urss impose come lingua ufficiale il russo anzichè l’ucraino. Poi dopo le turbolenze seguite alla Rivoluzione bolscevica, cent’anni fa, Lenin impose la repubblica socialista sovietica ucraina. E dopo alcuni decenni Kruscev impose di donare all’Ucraina la Crimea che mal sopportava l’annessione sentendosi pienamente russa. E’ per questo che alcuni anni fa la Crimea riuscì a liberarsi della Ucraina e tornò russa. Nel ’90 l’Ucraina si affrancò dall’Urss in caduta, dopo aver vissuto la tragedia di Cernobyl del 1986. I fatti recenti sono noti.
Cambiamo scenario. La Russia non è più come ai tempi dell’Unione sovietica un impero mondiale alla pari degli Stati Uniti, ma non è nemmeno solo una potenza regionale, periferica o una potenza in disfacimento come prima di Putin; si dovrebbe riconoscere un’area circostante di rispetto in cui evitare di stringere la Russia in assedio da tutte le parti. E invece, oltre a prefigurare l’entrata dell’Ucraina nell’Unione europea, importante per loro dal punto di vista economico-commerciale, significa già entrare come altri paesi ex sovietici, sotto l’influenza dell’Alleanza Atlantica; ma ora si stavano bruciando le tappe per collocare la basi militari della Nato in Ucraina.
Vi ricordate che successe a parti invertite quando a Cuba l’Unione Sovietica stava puntando i suoi missili contro gli Stati Uniti? Come sempre fu il “pacifista”, umanitario e democratico Kennedy che usò la forza e sfiorando il conflitto mondiale evitò quella minaccia contrapponendone un’altra. E vi ricordate gli interventi militari in Kosovo, le bombe umanitarie di Clinton, la Libia, l’Iraq, la Siria? Perché non dovrebbe fare la stessa cosa Putin? Certo, Putin non è un simpatico liberal-democratico, la sua è un’autocrazia con tratti illiberali, inquieta il suo curriculum, il suo modo di comportarsi, la guerra.
La soluzione ideale sarebbe stata: la Nato rinuncia alle basi in Ucraina, il processo d’integrazione europea non può prevedere una rapida integrazione ucraina. E la Russia rinuncia a invadere l’Ucraina e sottometterla al diktat russo, limitandosi a chiedere rispetto mondiale per una potenza di area così importante e garanzie per la minoranza filorussa e il Donbass. Le diplomazie sono complesse ma si può trovare un punto d’equilibrio se c’è questa volontà. Ma se si parte dalla pretesa che il mio allargamento è nel nome della Libertà e del Progresso e il tuo è solo aggressivo e regressivo, non si raggiunge nessun accordo. Che direbbero gli Usa se il Messico schierasse davanti a loro basi russe?
La follia di questa situazione è che le sanzioni colpiscono poco la Russia e molto l’Europa; e l’Unione europea, per fedeltà all’alleanza atlantica, dovrebbe accettare di perdere una sponda fondamentale ad oriente, perdere affari, energie, gas, solo per assecondare lo spirito pio dei democratici e del loro malfermo fantoccio, Joe Biden.
Il danno aggiuntivo è quello di spingere la Russia nelle braccia della Cina, comunista e colonialista, un nuovo impero in espansione che ormai dilaga dappertutto, in Europa come in Africa e in Asia. E la Cina mostra di ritenere (giustamente) inefficaci le sanzioni pur ritenendo deplorevole la minaccia di Putin e guarda come va la situazione perché freme dalla voglia di occupare Taiwan. Mai le sanzioni, a mia memoria, hanno migliorato le situazioni; hanno inacidito i rapporti, inasprito le relazioni, legato i popoli ai regimi sanzionati. E hanno prodotto alla fine ciò che dicevano di evitare: guerre, invasioni, attacchi terroristici, bombardamenti anche sulle popolazioni civili come l’infame embargo ai medicinali in Iraq e in Medio Oriente.
So che in Italia tutti hanno paura di non dire in premessa che sono zelanti e proni all’Alleanza Atlantica, capeggiati dal più zelante e guerrafondaio Pd; ma si tratta di avere il coraggio, almeno accennato da francesi e tedeschi, di non mettersi contro se stessi, contro la realtà geopolitica per far piacere agli Stati Uniti, dando pure vantaggi insperati alla Cina. Draghi è sempre angloamericano, allineato, gli altri sono al seguito, Mattarella non si è ancora ripreso dalla rielezione, il ministro degli esteri Di Maio gioca ai soldatini e i tutori non vogliono che vada in Russia. Si dovrebbe andare in altra direzione, ridiscutere la Nato come delega agli Usa della sovranità mondiale, far valere sul serio le sovranità, i patti e le unioni europee. E invece andiamo alla chiamata alle armi americane tirando il freno e sorridendo alla Russia, per cercare di salvare il salvabile. Ma ora è troppo tardi, è già tempo di guerra.
La Verità
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https://pbs.twimg.com/media/FMWehoUXMAIesyQ?format=jpg&name=large
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Articolo condivisibile! Certo è difficile o quasi impossibile chiedere alla Nato di non posizionare i propri missili in Ucraina, praticamente sotto il culo di Putin, quando sono anni che gli Usa sovvenzionano Kiev e la Nato addestra il battaglione Azov per questo scopo! Magari se l’ Europa non fosse in stato asfittico in completa dipendenza servile agli interessi americani, sarebbe potuta intervenire, prima….evitando di alimentare il nazionalismo ucraino e la sua pretesa di entrare nella Nato o di far parte della comunità europea, con un’ espansione ad est dell’ alleanza atlantica, condizione completamente diversa da quella pattuita dopo la seconda guerra mondiale….insomma le bombe americane esportano la democrazia, mentre quelle russe aggrediscono! Secondo me le bombe sono bombe. Punto! Magari evitarle. …..
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Giusto. Le bombe sono bombe, non esistono quelle buone o cattive. Ma quei telegiornali vomitevoli che insistono sui poveri bambini ucraini, sui profughi lungo le strade , sulle storie lacrimevoli dove erano quando Israele devastava Gaza, la Turchia massacrava i Curdi, gli Americani si dispiacevano dei danni collaterali quando polverizzavano gli ospedali iracheni? Dove erano? Non c’erano bambini allora? Disonesti demagoghi
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Un pò di retroscena della crisi ucraina, tra cui il ruolo della Cina e dei politici PD:
https://odysee.com/@BorderNights:4/MAZZUCCO-TREGUA-BIANCHI:1
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Ecco perchè Putin, un tiranno capital-comunista , con mire espansioniste e neo imperialiste, che si è montato la testa e vuol estendere il suo potere fuori dei confini russi, può permettersi di invadere l’Ucraina, perchè ha già conquistato con la sua propaganda , palese e occulta, e con la rete di interessi economici calata sull’Occidente da anni di strategia mirata, una parte dei politici, della stampa e della opinione pubblica che fa da cassa di risonanza delle sue argomentazioni e ambizioni. Putin potrebbe anche occupare l’Italia, bombardare S. Pietro e il Colosseo, se lo ritenesse di suo interesse , e troverebbe porte aperte e legione di collaborazionisti felici e contenti. Povera Ucraina, il suo diritto e la sua volontà di scegliere alleanze in Occidente va sacrificato alle pretese di chi glielo vuole impedire e si comporta come il mafioso che a promette protezione, e pretende sottomissione se vuol salva la vita.
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Strana posizione da quota rosa ad minchiam. Se Putin è francamente sgradevole, in tutta questa faccenda ha ragione básicamente, come aveva ragione Kennedy nel 1962 quando sfiorò il conflitto nucleare per i missili URSS a Cuba. Ma forse per Magda fa differenza che Kennedy fosse bello e prestante….
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tu sei rimasta a:
“I cosacchi abbevereranno i cavalli nelle fontane di S. Pietro”
sicura di non essere vittima della contropropaganda?
malgrado Veneziani sia Veneziani (“Certo, Putin non è un simpatico liberal-democratico, la sua è un’autocrazia con tratti illiberali…”) – egli è un dispotico dittatore, punto!-, in questo caso ha centrato la questione!
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Magda PDiota va a ca.are sulle ortiche dove crescono belle alte.
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Terza replica al mio commento che dimostra, ancor più delle due precedenti, la “profondità” e la “serietà” delle argomentazione che si vorrebbero opporre alle mie. Siamo proprio sotto zero. Mi torna quindi in mente quella famosa e sofferta definizione dell’Italia che Dante tracciò nel suo Purgatorio: “.. Ahi serva Italia, di dolore ostello, non donna di province ma bordello… ” . Italia, o per l’esattezza tanti italiani, già pronti a rendersi servi del nuovo zar-Duce Putin, apparentemente per non essere “servi” degli USA ma di fatto per cadere dalla padella alla brace, o, più volgarmente , facendo come quel tale che si tagliò gli attributi mschili per fa dispetto alla moglie fedifraga…
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Che cosa dimostra, acida vegliarda?
Che sei qui solo per postare castronerie prese dal TG-1?
E ti dai pure il like da sola, del resto chi altri potrebbe approvare una faziosa strega come te?
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L’ Ucraina è un paese sovrano, quindi avrebbe il diritto di entrare nella Nato e scegliersi gli alleati, come se non ci fosse stata in mezzo la seconda guerra mondiale, che ha stabilito certi equilibri, sovranazionali, da cui consegue che lo stesso diritto, al contrario, per esempio di uscita o diverso rapporto con la Nato, non sia possibile …..quanto alle bombe, ce ne sono state anche in Italia, sempre per mantenere certi equilibri, così come la non sovranità, di cui è rimasta come targa alla memoria quella scritta in Costituzione ” la sovranità appartiene al popolo”… chissà di quale paese. ….perché qualcuno dovrebbe bombardare il Colosseo? Non si bombarda ciò che ti appartiene economicamente, basta solo ribadire al finto proprietario che il Colosseo, come molto altro, non è più suo, da decenni, grazie a chi ha svenduto il proprio paese e la propria sovranità ad altri…….a me le dittature fanno schifo, tutte, quelle palesi e pure quelle subdole, economico finanziarie…..mi pare che il mondo sia diviso fra queste due condizioni, con nessuna libertà, indipendenza, sovranità e pace per alcun popolo! Con tutto il rispetto per la sovranità dell’ Ucraina, vorrei la stessa sovranità per l’ Italia, ma dopo 70 anni di attesa, ho Draghi come pdc. ….sarò io che ho evidentemente uno concetto sbagliato della sovranità che appartiene al popolo e non riesco ad apprezzare! !
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Comunque magda fatti un giro di storia per vedere chi era il ministro delle finanze ucraino fino al 2016, Natalia Jaresko, americana, nata in Ucraina. ….si sa gli americani sono previdenti e meticolosi nel predisporre l’ espansione Nato ad est, con basi militari in Lettonia, ora addirittura la pretesa dell’ Ucraina nella Nato. ….sono anni che preparano il pretesto per poi dire l’ Ucraina è un paese sovrano, sotto influenza americana , che viene aggredito…….insomma anche li la sovranità appartiene al popolo, quello che serve gli interessi Usa!
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Cara signora , se vogliamo estendere il discorso alla politica e alla storia nazionale e internazionale, non bastano le poche righe di un commento e si rischiano approssimazioni e inesattezze, e opinioni discutibili, come appunto alcune delle sue..Personalmente ho pacchi di critiche da fare, e fatte, ai nostri politici e pure a questo governo di cui ho dubitato fin dal suo nascere, e sono consapevole dei limiti della nostra zoppa democrazia , così come dei limiti alla autonomia nazionale che impone una alleanza “difensiva” (o quasi) come quella della Nato a cui i nostri governi hanno pur democraticamente e legittimamente aderito. Quali le alternative? Quelle offerte da Putin, un dittatore dichiarato che si è scritto la Costituzione russa per restare zar a vita, e da almeno un decennio sta tentando di ricostruire con la forza delle armi l’impero sovietico che si era fortunatamente dissolto per implosione interna? E’ pur significativo che tutte le ex Repubbliche socialiste sovietiche , non vogliano più ritornare indietro sotto la cortina di ferro. Ma tornando all’oggi, c’è una guerra di invasione di un libero stato europeo (con tutti i suoi meriti e difetti come tutti i paesi) in corso, scatenata da Putin nonostante anche nel suo popolo non tutti siano d’accordo.. Io sto in Italia e se devo scegliere da parte stare, penso (come a suo tempo anche Berlinguer…) che mi sento più protetta e in comunanza di metodi e interessi, nella Unione europea e nella Nato.. e credo che l’Ucraina debba essere aiuta as compiere le sue scelte.
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Bello!
Peccato che ragionando per massimi sistemi si rischia di fare confusione tra una realtà ideologizzata e un contesto geopolitico di ben altre portate, credo anche per la signora che credo, va felicemente dal parrucchiere ogni mese o a comperarsi le scarpe ad ogni stagione possibilmente quelle che piacciono a tutti! Cioè la forma di condivisione sociale di estrazione mercantile resa ferrea dal computer, che ha del tutto eliminato ed estraniato e alienato in certa interpretazione del reale, reale come areale e reame di ritorno. ossia anche lo schermo del pensiero e ausilio stesso del pensiero tecnologico cioè quello che passa attraverso i computers, ma se per esempio invece di idiolatrare qualcosa che aliena si pensasse al computer anche per attivare sciacquoni legati a conteiner che se raccogliessero l’acqua piovana in inverno creerebbe un risparmio a livello condominiale.
Se lei mette dei conteiner di 1 m cubo sopra ad un tetto, crede che si possano riempire in un inverno di acquazzoni?
Purtroppo questo modo di porsi , impresso dalla televisione, crea proiezioni amorfe e distorsive perché tese a non parlare con il prossimo ma a pensare sempre alla grande senza più avere la cognizione che ogni individuo è diverso.
E date le diversità genetiche e ontogenetiche si potrebbe pensare di utilizzare il suffisso minor anche alla propria immagine reale, quella che si crede in condivisione con il tutto e non è mai in condivisione con nulla se non con se stessa e con una macchina sempre più grande.
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Al signor Ca’” Raffaello che della guerra ne ha fatto bordello.
Bordello e budello i fratelli di Colon.
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Il giovane prete canta della donna schiava e nessuna voce di protesta si è alzata! Dietro una maschera approvava!
LA DONNA SCHIAVA! AVETE COMPRESO!
Perché fa comodo a chi a Giuda o al diavolo fatto uomo! Messe che sembrano concili di secoli fa, immobili e fissi nel loro tempo di rappresentazione del concetto di sacro da quel tempo fino ad oggi, fissi immobili come statue di un culto solo maschile e pateticamente familiare.
Che bella sacralità cantare ad una schiava per contratto divino chissà come dovrà essere ancora il marito!
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l’Italia è una terra antica e nessuno la ama più, perché ormai è sporca dallo stivale in sù.
Si deve cantare per squarciare un profondo silenzio , che dagli abissi sale traendo.
I giorni che si allineano cupi divorati da lupi che non hanno paure.
l’Italia è una terra amara e tropo amata da chi non la vede più.
Povera schiava trafitta da trame d’inganni e sempre più avanti , avanti e avanzi.
l’Italia era un pensiero, un nome un amore e dei figli da accudire. Fra preghiere e prose di amore.
Prose ormai fissate in pose.
Poss- e possano avere pace le antiche orme e le impronte di un tempo ancora in fiore.
Guerra e malattia
Malattia, pandemia Guerra
Pandemia, malattia green pass
Guerra.
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Hanno aperto le gabbie dei manicomi?
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