(Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Come hanno capito tutti, Moratti, Nordio e Pera non sono i nomi che il Centrodestra vuole al Colle, perché diversamente non li bruciavano anteponendoli a quelli che naturalmente hanno in testa Sinistra e 5 Stelle. Nella partita per la Presidenza della Repubblica si continua a giocare, dunque, a carte coperte, ben consapevoli che ormai i destini del Quirinale non si possono più scindere da quelli di Palazzo Chigi, considerato che il no all’autocandidatura di Draghi equivale a una sfiducia sul Governo. L’accordo che serve, perciò, ora è pure sull’Esecutivo e sulla durata fino in fondo della legislatura.
Una prospettiva che lascia purtroppo da un lato e per fortuna da un altro solo una possibilità: Draghi al Colle e la politica al Governo. Tradotto: un patto di legislatura, un rimpasto dei ministri (l’uscita di tecnici come Bianchi e Cingolani non la rimpiangerà nessuno) e un premier capace di governare con equilibrio la stessa maggioranza che ha sorretto Draghi. Così la fedeltà all’atlantismo e all’Europa sarà garantita dall’italiano più riconosciuto in tal senso piazzato al Colle, i partiti potranno giocarsi le loro carte in vista della campagna elettorale e la politica avrà un sussulto, dopo un anno di commissariamento per cui a tempo debito gli elettori ringrazieranno come si conviene il regista Renzi.
Proprio quest’ultimo, tra l’altro, viene dato in movimento per portare i suoi voti alla Casellati, non per bontà ma per liberare la presidenza del Senato dove vorrebbe ripararsi. Manca a questo puzzle il nome del premier, che potrebbe essere Di Maio o Giorgetti (Conte l’ha già fatto e Salvini è fregato dai rapporti russi), cioè i due esponenti di punta delle forze più numerose in Parlamento.
Di Maio da ministro degli esteri ha portato il fatturato del nostro export al livello più alto di sempre. Ma anche Giorgetti non sarebbe male, se non altro perché così vedremmo l’ipocrisia del suo partito, che contestava ogni mossa dei governi (pure gialloverde) quando a guidarlo c’era Conte, e semmai un leghista finisse a Chigi per davvero poi li contiamo gli aiuti a famiglie e imprese, per non parlare delle misure sul Covid, tra ammiccamenti ai No vax e le promesse di grandi riaperture mentre solo ieri contavamo 468 morti.
Bello!!!!
Gigino o bibitaro PDC,
Sarebbe un bel salto di qualità da quel saltimbanco che è, avrebbe la possibilità di servire bibite gelati e pop corn a tutti.
Giuseppi, sei finito nel PD sbagliato.
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Tu non saresti in grado di servire nemmeno un bicchiere d’acqua!
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@roby
Tu invece cosa servi?
Ci metti il c(u)lo in tavola?
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“Di Maio da ministro degli esteri ha portato il fatturato del nostro export al livello più alto di sempre. Ma anche Giorgetti non sarebbe male”
C’è qualcun altro che leggendo questa frase ha avuto un ictus?
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stimolo intestinale,
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Stavo esattamente per riportare la stessa (assurda) frase-parere su Di Maio… “esportatore”…
Solo per parlare (e dolorosamente rimestare):
il “Ministro Esportatore” doveva mettere da parte le mire personali e chiedere (per il M5S… non per lui!) altri ministeri quando si e’ formato il Governo Draghi (e il M5S era ancora la forza PIU’ NUMEROSA ED IMPORTANTE).
Ergo lasciare Ministero degli Esteri ad altri e puntare semmai al Ministero della GIustizia o COMUNQUE, indipendentemente a chi fosse andato quel Ministero (causa della crisi del goberno Conte2), avrebbe dovuto richiedere ed ottenere ASSOLUTE garanzie affinche’ non venisse TOCCATA la riforma piu’ importante:
QUELLA SULLA PRESCRIZIONE (quella era l’UNICA certezza che doveva avere in tasca per dare il suo consenso al nascituro Governo Draghi).
p.s:
ma, anche in questo caso, si fa solo per parlare… perche’ quella riforma (sulla prescrizione) sarebbe stata COMUNQUE(!) sradicata dal nostro ordinamento in futuro perche’ e’ quella largamente piu’ osteggiata, rispetto ad ogni altra, dal 70%(!!!!) del nostro Parlamento (e solo perche’ riguarda in primis DIRETTAMENTE PROPRIO LORO PIU’ DI OGNI ALTRA!!!!).
Ergo era assoluta certezza che nel 2021…o 2022.. o nel 2023.. o nel 2024 sarebbe stata comunque TOTALMENTE cancellata (prima di venire applicata una sola volta!):
rendiamocene conto: un 30% del Parlamento (e del popolo) non puo’ fare NULLA se ha contro l’altro 70%.
D’altronde ben noi tutti lo sappiamo che e’ anche ASSOLUTAMENTE inutile continuare a scrivere su queste pagine di infosannio nella utopica speranza di una cambiamento futuro (anche tra 10… 20 o 30 anni!):
lo facciamo solo per avere conferma che, magari a 100 km di distanza, c’e’ qualcuno che la pensa come noi:
solo questo e’ lo spirito che ci spinge a “perdere” quotidianamente quella mezz’ora su queste pagine digitali…
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FranzGe
“avrebbe dovuto richiedere ed ottenere ASSOLUTE garanzie affinche’ non venisse TOCCATA la riforma piu’ importante:
QUELLA SULLA PRESCRIZIONE (quella era l’UNICA certezza che doveva avere in tasca per dare il suo consenso al nascituro Governo Draghi).”
Diamo a Cesare quel che è di Cesare, quanto sopra è stata esclusiva responsabilità di Grillo, e se vogliamo anche di Bonafede, che se si fosse dimesso da tutto (anche da sè stesso) sbattendo violentemente la porta, quantomeno avrebbe dato un bello scossone al visionario supremo ed alla base fantasma
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La mia era ovviamente una risposta a Paolapci (e non a ido).
P.s.: gia’ che son qui… una raccomandazione al Ministro Esportatore:
per cortesia… vedi di non fare un’altra colossale cagata e dare l’ok per la casellati che altro non e’ che una testa di legno di testa d’asfalto…
Piuttosto nominate Eta Beta o Pluto ma evitate quella tizia…!
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Era il 1° aprile 2018, ma ho timore che non fosse un pesce d’aprile…..
AHIME’!
Occhio perche’ rischiamo che davvero le prossime siano “puttanate” (cit. Travaglio) presidenziali…!
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Io, per quel che segue il “ma”. Per quel che precede non ho info per sostenere o confutare.
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Rispondevo a paolapci…
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Quindi, se davvero avesse fatto bene come ministro (posto che si può leggere nei commenti di Jerome sotto quanto conti l’Italia e posto che è l’unico ministero che potrebbe tranquillamente fare a meno del ministro) lo vedestri bene vestito da premier come il Pedullà vorrebbe?
Beh, voglio proprio vedere quando chiederanno alla base quanti saranno di questo avviso.
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No!
Premier deve restare l’usurpatore. Ha voluto prendere il posto di Conte con una scusa? Adesso ci resti.
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ma…non si era tolto la cravatta, segno di ripudio di chi ti ha votato, rinuncia a che, scenografia a chi rivolta? Camaleonte, opportunista, non avrai il mio scalpo
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Beh , che Di Maio trama per Draghi oramai non è una novità, ma PRC siamo al ridicolo. Lui si accontenta:
Rimanere ministro degli esteri, quanto e bravo lui ( export tutto merito suo)
Far parte di un mondo elitario fino a 3 anni fa sconosciuto.
Avere un Draghi per amico.
E per ultimo caro movimento abbiamo sognato insieme ma ora “at salùt”!
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Draghi non ha fatto che fare decreti che erano contro tutto ciò che il M5S ha fatto e difende, ha attaccato il M5S in ogni modo possibile, ha distrutto la legge Bonafede e ha ridotto a termini impossibili il reddito minimo, ha parteggiato per le energie fossili e il nucleare, ha insultato la divisione dei poteri su cui si basa la democrazia, ha ignorato i partiti, i parlamentari, i ministri, i magistrati, i sindacati, i cittadini, i lavoratori, ha governato come un dittatore assoluto, ha usato il Green Pass come uno strumento di restrizione delle libertà costituzionali e di distruzione dei capisaldi della Costituzione e della democrazia, ha attaccato i diritti del lavoro, ha tagliato sei miliardi alla sanità spendendone 25 per armi nucleari, ha ridotto il parlamento a un tappetino e ignorato i suoi ministri, non ha dato un euro alla scuola e agli operatori sanitari, ha calpestato la Costituzione, ha dimostrato il massimo odio possibile contro il M5S, cacciandolo dalla Rai e estromettendolo dal 2 per mille e aveva in preparazione una legge per cui il M5S, non essendo riconosciuto come partito, veniva eliminato dal Parlamento. In questo carnaio si situa a carriera di Di Maio pronto a votare qualunque schifo come ha fatto con la Cartabia pur di garantirsi una carriera. E malgrado tutto questo. Conte garantisce ancora appoggio e fiducia a Draghi e Grillo non dice una sola parola per difendere l’Italia dal cadere nell’abisso di un potere assoluto!!! Io dico che non ho mai visto un caso tanto patologio di masochismo istituzionale, tale da rovinare un Paese intero!!
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Viviana : tira più la poltrona che due paia di buoi .Al posto della poltrona nel proverbio originale c’è un’altra parola però.
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Eppure, secondo me, questo sarebbe lo schema più logico, nella situazione in cui ci troviamo. Draghi PdR e un governo politico con lo stesso schema di quello attuale, guidato da chi in Parlamento ha la maggioranza relativa, cioè il M5S. Poi, nel 2023, elezioni politiche. Ma la logica in questi casi non funziona, e Draghi è un mostro tecnocrate. La politica si vuole riprendere quello che Draghi e Mattarella gli avrebbero tolto, dicono tutti. Ed ecco che ci ritroviamo nelle mani di Salvini Ching Mecher che salta da un’intervista all’altra con tanto di mascherina tricolore quirinalizia, la Casellati, forse, PdR, e un governo tutto da inventare. Uno sballo. Secondo me non ce la fanno. Non sono all’altezza.
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E la marmotta confeziona la cioccolata. Buon ministro, ma presidente del consiglio proprio no.
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Pirgoooooooooooooooooooooooooooo!!!
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faccio trasposizione, buon cioccolataio
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Ma di cosa stiamo parlando??
Ve lo immaginate Di Maio a guidare questo carrozzone senza piu’ le stampelle quotidiane dei giornaloni. Il governo durerebbe massimo 2 mesi. E probabilmente meglio cosi’, si potrebbe votare finalmente. Utopia?
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Alla fine Cartagine ha sconfitto roma, piazzando il suo rappresentante.
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Leggendo la storia a ritroso col senno del poi, il gesto con cui Di Maio si dimise da capo del M5S togliendosi la cravatta non è più leggibile come un gesto liberatorio dal potere, ma come la scelta di uno che si liberava del M5S, come di un fardello che gli avrebbe impedito di mettersi al servizio di chiunque fosse andato al potere per portare avanti una carriera propria fosse pure il peggior nemico proprio dei 5 stelle.
In quanto al tradimento di Beppe Grillo, fu antecedente al processo del figlio ed era già palese al tempo degli stati generali che presero inutilmente un anno di discussione democratica e culminarono con la decisione, poi confermata da Rousseau, di eliminare il capo unico assoluto e di mettere al suo posto un direttorio di 5 membri che fosse solo l’esecutore o portavoce di quanto veniva deciso dal basso. Grillo calpestò tutto questo, dette l’incarico direttamente a Conte, partecipò alla distruzione della democrazia dal basso ricostruendo la solita e obsoleta piramide di potere dove il capo partito domina in modo assoluto decidendo tutte le cariche e se ne fregò anche del fatto che negli stati generali Di Battista era stato il più votato, lui e la sua ideologia opposta al liberismo dell’alta finanza e puntò le sue carte su Di Maio, più ubbidiente e disposto come un corpo morto ad ubbidire al potere. Il process del figlio fu poi la goccia che fece traboccare il vaso. A quel punto, Grillo aveva tutto l’interesse a far votare la Cartabia per annullare il suo processo per decorrenza dei tempi, e ordinò di votarla immediatamente senza nemmeno una correzione, cosa che Di Maio si accinse a fare.
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Queste testine continuano con il numero di morti!
Ricordo sommessamente che ogni santo giorno muoiono in Italia di media 2000 persone uno piú uno meno. Ogni giorno 2000! Ogni 2000, domani 2000, dopodomani 2000, dopodomanilaltro 2000, e così andare
Hai capitó Pedullá.
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Duemila non ti bastano a quanto pare!!
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L’ unico motivo di soddisfazione per Di Maio pdc , del futuro governo politico, di cui sfugge la visione o, come amano chiamarla i politologi, l’ anima politica, se non dell’:ammucchiata di poltrone, sarebbe un M5S ricompattato con gli ex di Alternativa, a votargli contro al momento della fiducia! !! Finalmente un atto politico vero al posto di poltrone e sofà! I parlamentari 5 stelle che non votano la fiducia al governo guidato da Di Maio, previa consultazione degli iscritti al M5S che danno indicazione di votargli contro e di andare all’ opposizione! !! Una girandola di soddisfazioni!!!
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..
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A
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Forza Tano, mulina quella lingua sempre più veloce.
Il Tetrapoltronaro quando è stato contemporaneamente bi-ministro e vicepresidente del consiglio si è dimostrato per quello che è; un’emerita nullità all’atto pratico, una calamità naturale per la nostra economia e un ridicolo stratega per il partito di cui era capo politico e tesoriere, permettendo al capitone sciacallo e BACIASALAMI di pishargli in testa in termini di consensi, grazie ad una febbrile attività da turista razzista e parolaio.
E con questi trascorsi vorresti dargli ulteriore credito?
Da ministro degli esteri è capace solo di presenziare alle photo opportunity, tipo liberazione di ostaggi, firma di trattati, incontri ai vertici internazionali al seguito di Conte e Draghi.
Il potere della nostra cancelleria è in tutt’altro mani.
Oggi lui NON HA TOCCATO PALLA, per esempio, in un evento di risonanza mondiale con l’amministrazione USA contraria e il governo pure.
Mentre si incrementano le tensioni tra Russia, Usa ed Euoropa sulle vicende legate all”Ucraina, Vladimir Putin dovrebbe avere oggi un colloquio con alcuni top manager delle grandi aziende italiane, in occasione di un evento organizzato dalla Camera di Commercio Italia-Russia (presieduta da Vincenzo Trani, fondatore di Delimobil, societa” di car sharing con sede in Lussemburgo e attivita” in Russia di cui e” consigliere Matteo Renzi) e dal Comitato Affari Italo-Russo (guidato da Marco Tronchetti Provera).
L”idea, scrive MF, sarebbe quella di discutere dei vari legami economici che intercorrono tra le parti.
A scriverlo e” il Financial Times che sottolinea come l”evento, privato e a cui non prendera” quindi parte nessuna autorita” italiana, sia stato concordato a novembre all”insaputa della Farnesina.
Soprattutto, secondo il quotidiano, a partecipare all”incontro di mercoledi” dovrebbero esservi Francesco Starace, ceo di Enel, Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit; Antonio Fallico, presidente Russia di Intesa Sanpaolo e Philippe Donnet, capo di Generali.
Una lunga lista quella visionata dal Financial Times e nella quale figurerebbe anche l”amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi.
Eppure come dichiarato da un portavoce del gruppo, “Eni non partecipera” all”incontro in videoconferenza del presidente russo Vladimir Putin con gli amministratori delegati di alcune societa” italiane per parlare dei legami economici con la Russia, come riportato dal Financial Times”, precisando quindi che “non partecipera” l”amministratore delegato, Claudio Descalzi ne” la societa””.
Smentita la partecipazione di Descalzi, potrebbe invece essere molto credibile quella di Orcel, soprattutto considerando come le banche italiane, francesi e austriache siano “quelle con la maggiore esposizione transfrontaliera alla Russia, secondo i dati della Banca dei Regolamenti Internazionali, e che quindi potrebbero essere piu” esposte a rischi geopolitici con un”escalation del conflitto tra Russia e Ucraina”.
E Renzi sempre in mezzo.
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Italian govt asks companies not to hold meeting with Russia’s Putin -official
26/01/2022 10:59
Se se.. 🤭🤭🤭🤭
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto ai to manager italiani durante un collegamento video che l’Italia è un partner chiave per Mosca, mentre aumentano le tensioni tra l’Occidente e il Cremlino sulla situazione al confine con l’Ucraina.
Nell’incontro online originariamente fissato a novembre e che ha suscitato critiche da parte del governo italiano, Putin ha aggiunto che la Russia è un fornitore di energia affidabile e che Roma è stata in grado di acquistare gas da Gazprom a prezzi inferiori grazie ad accordi a lungo termine.
I leader dell’Occidente si stanno preparando a una eventuale azione militare da parte della Russia contro l’Ucraina, stilando piani per proteggere l’Europa dai potenziali disagi nella fornitura energetica dalla Russia.
L’energia è una delle questioni principali nell’agenda europea, dopo che gli elevati prezzi del gas naturale hanno inasprito le bollette per imprese e famiglie. La Russia fornisce all’Unione europea circa un terzo del gas a disposizione del paese.
Mosca, che insiste di non avere intenzione di invadere l’Ucraina, ha affermato che l’obiettivo principale dell’incontro con l’elite aziendale italiana è di sviluppare gli interessi della Russia.
“Vorrei sottolineare che consideriamo l’Italia come uno dei principali partner economici”, ha detto Putin all’inizio del suo intervento.
Ha aggiunto che Mosca è particolarmente lieta della cooperazione con società e banche italiane su progetti di grande scala nel settore energetico, come Yamal LNG e Arctic LNG 2.
I manager di alcune delle maggiori aziende italiane – tra cui Enel, Intesa Sanpaolo , UniCredit (UCG.MI) e Generali – hanno partecipato all’incontro virtuale con Putin.
I dirigenti italiani si sono riuniti in due hotel di lusso a Roma e a Milano. Tra i presenti anche gli AD di UniCredit e Enel, Andrea Orcel e Francesco Starace.
“Il meeting è un’iniziativa privata e il governo non è coinvolto”, ha detto una fonte del governo italiano.
Secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, all’incontro è prevista anche la partecipazione di Igor Sechin, Ceo di Rosneft e Dmitry Konov, a capo della società di petrolchimica Sibur.
Gigino dov’eri? Al bar a portare le gazzose per gli alcolici?
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Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che considererà di imporre sanzioni personali contro il presidente Vladimir Putin se la Russia invaderà l’Ucraina, anche se alcune grandi imprese e gruppi stanno spingendo la Casa Bianca e i funzionari ad essere prudenti.
Il premier Mario Draghi ha detto in precedenza che l’Unione europea ha poca influenza sulla Russia in merito all’Ucraina, ma che è necessario continuare a parlare con Putin per calmare le tensioni.
La videoconferenza è stata organizzata dalla Camera di commercio Italo-Russa CCIR e dal Comitato imprenditoriale italo-russo, presieduto dall’AD di Pirelli Marco Tronchetti Provera.
Tra le altre società la cui partecipazione era prevista figurano Eni e Saipem , entrambe controllate dallo stato. Tuttavia, Eni ha comunicato ieri che non avrebbe partecipato, mentre una fonte ha riferito che Saipem ha preferito non presenziare all’evento.
Eni ha contratti strategici a lungo termine con la Russia e accordi con la major Rosneft , attualmente sospesi.
L’Italia ottiene circa il 40% della fornitura nazionale di gas dalla Russia.
L’AD di Enel Starace, il cui fratello Giorgio è stanziato a Mosca come ambasciatore italiano, ha partecipato al meeting, in base a foto dell’evento. Il primo gruppo privato d’energia ‘green’ opera in Russia attraverso Enel Russia.
Nel 2020 l’Italia è risultata il quinto maggior partner commerciale della Russia. Il bilancio commerciale tra i due paesi nei primi nove mesi dello scorso anno è cresciuto del 44% rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente.
Putin ha affermato che circa 500 società italiane operano in Russia, nel settore energetico, siderurgico e bancario, investendo circa 5 miliardi di dollari nell’economia del Paese.
L’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e i principali uomini d’affari italiani è stato costruttivo ed è andato molto bene, ha detto a Reuters uno degli organizzatori.
“C’erano 16 aziende presenti ed è stato un dialogo aperto e amichevole”, ha detto in una telefonata il presidente della Camera di commercio Italia-Russia Vincenzo Trani.
L’incontro in collegamento video con Putin si è svolto mercoledì nonostante l’appello del governo italiano affinché le aziende non partecipassero a causa dei crescenti timori che la Russia potesse invadere l’Ucraina.
Trani, uomo di Renzi, ha detto che Putin non aveva parlato di Ucraina o di politica italiana.
E il nostro ministro esportatore?
Forza Gaetano, continua a leccare.
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Succede questo
tweet di Letta
Enrico Letta
@EnricoLetta
Proporre la candidatura della seconda carica dello Stato, insieme all’opposizione, contro i propri alleati di governo sarebbe un’operazione mai vista nella storia del #Quirinale. Assurda e incomprensibile. Rappresenterebbe, in sintesi, il modo più diretto per far saltare tutto.
Interpretazione unanime: Conte trama contro Letta e PD
Mentana e compagnia bella : Destinatario del messaggio è Conte – Conte gioca spregiudicato per appoggiare Casellati !!!!
Mentana e compagnia bella : Mattarella voti 125 – M5S vota Mattarella
Mentana e compagnia bella : Grosseto voti 114 – M5S vota Grosseto
Oggi con il fuori onda di ieri si sono riscattati alla grande.
Il twett di Letta invece io lo interpreto cosi: smarcarsi per avere via libera candidare Draghi
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Ti stimo, ti giuro!
Come fai a seguirlo e ad avere ancora un fegato è per me un mistero.
Oggi ho sentito una dichiarazione favolosa di Peppino: non si dica che il movimento dice no a Draghi. Il movimento dice sì a Draghi, lo ha detto 11 mesi fa e ha pagato un caro prezzo!! Noi diciamo sì a Draghi (pdc)!
Ah ah ah!
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Paola , credimi da tanto tempo non mi divertivo cosi tanto
alla notizia di:
Esclusiva del Foglio
“Quirinale, Salvini a casa di Sabino Cassese: “Ho un coniglio nel cilindro”
ADA – INDUBBIAMENTE ha tutte le caratteristiche, 87 anni , gradito al PD e alla destra …………
Sardone , Sardone cosa sai? , cosa sai ? informaci subito!
Ecco Damilano……
Febbrili consultazioni
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Figurati: il nano e il pretasrto saranno eccitatissimi. E pure il ragionier Cerasa!
Madonnamia!! Che scenario
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J
Che gigino o bibitaro sia un escr(e)mento umano sono il primo a sostenerlo, che il PD sia peggio idem
Comunque rilassati e leggi, un riassunto delle stronzate che gli anglosionista ci propinano, anzi il contrario di cosa scrivono i loro servi.
“Il giorno prima, il leader ucraino ha registrato un altro video rilassante, in cui invitava la gente del Paese a non credere alle storie (a quanto pare intendeva, compresi i suoi avvertimenti) e a non prendere per oro colato tutto ciò che viene dichiarato nelle notizie . Il presidente ha anche assicurato che stava facendo di tutto per garantire che gli ucraini “si sentissero pacifici, cordiali e soddisfacenti”.
“Sai cosa conta. Alla fine di questa giornata, tutto ciò di cui hai veramente bisogno e utile da sapere sembra breve e semplice: nell’ultimo giorno, la situazione nell’Ucraina orientale è sotto controllo”, ha detto Zelensky.
Secondo lui, il fatto che diplomatici stranieri vengano evacuati da Kiev non significa un’imminente escalation.
“Le ambasciate dei paesi dell’UE e molti altri lasciano tutti i loro dipendenti in Ucraina. Il fatto che alcuni paesi esportino alcuni dei loro diplomatici non significa un’escalation inevitabile. E queste sono le sottigliezze di un complesso gioco diplomatico”, ha assicurato Zelensky.
Il capo dello stato ha anche assicurato che nessuno si sarebbe congelato questo inverno. Secondo lui, il paese avrà abbastanza gas e carbone per la stagione del riscaldamento. Al termine del suo intervento, Zelensky ha dato vita a un altro meme, esortando gli ucraini a non aver paura della rete globale.
“Non aver paura di Internet, lascia che Internet abbia paura di te”, ha detto.
Ricordiamo che il presidente ucraino ha cambiato idea sulla possibile “occupazione di Kharkov” in un paio di giorni.
“Dirò realisticamente, se la Russia deciderà di intensificare la propria escalation, ovviamente, lo farà in quei territori in cui storicamente vivono persone che avevano legami familiari con la Federazione Russa. Kharkiv, che è sotto il controllo del governo ucraino, potrebbe essere occupata”, aveva previsto Zelensky in precedenza.
Ma il giorno prima, nel giorno del suo compleanno, il presidente ha cambiato la sua retorica paranoica. Zelensky ora crede che una delle più grandi città del paese non sarà occupata.
“E non sarà mai occupato! Mai!!! Perché Kharkiv è la nostra città con la nostra gente fantastica!!!!!!!” il presidente si cambiò le scarpe.
Ricordiamo che dopo la prossima riunione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale, Zelensky ha anche assicurato che “tutto è sotto controllo, non c’è motivo di farsi prendere dal panico”.
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@cojostro
Si sta parlando di giggino o’ bibbitaro.
È sulla sua figura che è stato scritto l’articolo.
Ci sei?
Sei connesso?
Sai quanto strakatso me ne fotte di Zelensky?
Ecco, appunto.
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@j
Questo ti aiuterà a comprendere meglio le dinamiche internazionali
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Gli Stati Uniti hanno presentato ufficialmente al ministero degli Esteri russo la propria risposta scritta alle richieste e alle proposte che la Russia aveva avanzato a dicembre. All’inizio, gli Stati Uniti si sono rifiutati di mettere per iscritto qualsiasi cosa, ma alla fine Mosca ha fatto a modo suo e ha costretto gli Stati Uniti a rispondere per iscritto. Gli Stati Uniti hanno precedentemente chiesto che la loro risposta non fosse pubblicata.
2. Ora il contenuto della risposta scritta è di fondamentale importanza. Mosca ha precedentemente affermato che se il contenuto della risposta scritta americana non le soddisfa, allora agirà con altri mezzi. Lavrov lo ha confermato oggi.
3. Quindi, la palla ora è dalla parte della Russia e se il contenuto della risposta degli Stati Uniti sulla carta non le soddisfa, Mosca dovrà fare la sua mossa. Perché se nulla segue un probabile rifiuto, allora sembrerà che il Cremlino abbia bluffato fin dall’inizio e non c’era nulla dietro le sue richieste.
4. Di conseguenza, si attende il passaggio del punto di biforcazione dell’attuale crisi e alcuni eventi di natura politico-militare derivanti dalla riluttanza degli Stati Uniti a tener conto delle linee rosse della Federazione Russa e dei suoi ambiti di influenza.
5. Vengono inoltre annunciate le conferenze stampa di emergenza di Blinken e Stoltenberg, che tratteranno di queste stesse garanzie.
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@J
Non sei tu che si preoccupa di cosa sta succedendo intorno a ta?
Oggi che cosa hai indossato? Paraocchi come i cavalli?
Gigino o bibitaro ministro degli esteri, un emerito incapace, non sa neppure cosa succede in casa sua e vorrebbe insegnare agli altri come si governa,
In quanto alla nomina del pdr, non me ne può fregare di meno in quanto qualsiasi nome uscirà dalla fogna parlamentare sarà sicuramente un puffo al servizio del solito clan mafioso.
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Quando si ha dalla propria la benedizione di Jonny Dio, niente e nulla può e deve preoccupare: lo stewart giggino sta e ‘na botte de fero e può dormire tra due guanciali.
Di Ma(ng)io Premier è cosa già fatta.
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Alessandro Di Battista
12 h ·
Dato che non penso affatto che la corsa di Draghi sia finita (e ripeto, la sua elezione sarebbe l’ennesima coltellata inflitta a quel che resta della sovranità politica e popolare e chi lo sta spingendo in ogni modo palese e “interessato” si dovrebbe vergognare) pubblico questo video. Marco Travaglio si sta comportando da Giornalista. Dice e scrive cose vere che in un Paese conformista come il nostro sembrano eretiche.
Negli ultimi giorni il “Dottor altrove” (come lo chiamava Ciampi ritenendo Draghi piuttosto incline alla fuga dalle proprie responsabilità) si è attaccato al telefono per auto-candidarsi al Colle. Non chiama i leader di partito per parlare di uno scostamento di bilancio necessario per affrontare il dramma delle bollette. Non pensa alle difficoltà dei genitori, delle imprese. No. Pensa a se stesso e alle sue ambizioni.
Raramente ho visto così tanta “mediocrità” politica nascosta (sempre meno) soltanto da una scientifica esaltazione mediatica. Buona giornata a tutti!
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