(Bartolomeo Prinzivalli) – Al governo sono arrivati ad un punto di svolta nella lotta alla pandemia, qualunque soluzione adotteranno andrà contro la narrazione portata avanti finora: continuando col metodo di tamponi e quarantene con le attuali cifre si arriverà di fatto ad un lockdown di vaccinati che si erano vaccinati per evitare il lockdown (senza l’ombra di un ristoro fra l’altro), invece diminuendo o abolendo le quarantene si smentirà la teoria imperante della salvaguardia dei fragili, dei giovani che contagiano gli anziani, del tracciamento per evitare la diffusione incontrollata, trattando di fatto il covid come un raffreddore alla faccia dei plurivaccinati che finiscono in terapia intensiva (perché ci finiscono pure loro) ed occupano i posti letto di affetti da altre patologie (tormentone ormai consolidato). Certo, si può continuare a scaricare la colpa sui no-vax tamponati ogni 48 ore, almeno finché ne rimarrà un numero sufficiente e non talmente esiguo da allertare la neuro per prelevare il primo che gli punta il dito contro, ma siamo quasi al limite attualmente.

Comunque in questo momento il CTS sta cercando di trovare la quadra interrogando gli astri e le viscere di animali squartati, poiché sarebbe l’unico modo per non prendere quelli al governo per incapaci o imbecilli nella gestione del tutto, ma alla fine vedrete che ne verranno fuori sempre in piedi in un modo o nell’altro, anche a costo di rimangiarsi gran parte di quanto dichiarato con la certezza che nessuno glielo faccia notare.

D’altronde sono i più migliori, mica gentaglia qualsiasi…