(Giuseppe Di Maio) – Cari connazionali romani, se si desse retta ai sondaggi pare proprio che abbiate portato il cervello all’ammasso. So che per gente distratta dalla lotta quotidiana per la sopravvivenza è difficile capire le questioni che riguardano la politica. Ma anche per chi ha opportuni strumenti culturali, un po’ di tempo da perdere per informarsi, e una buona volontà a riconoscere le cose al di là dei propri vantaggi, la politica resta una faccenda difficoltosa non priva di trabocchetti. E questo, perché ognuno di noi è stato tenuto all’oscuro della vera struttura sociale da un sistema ideologico che ha nascosto accuratamente gli interessi privati.

Voi però 5 anni fa avete cambiato registro. Il 35% di voi al 1° turno, e il 67% al 2° turno, ha dato il voto ad uno scricciolo di donna perché ha creduto che rappresentasse il cambiamento. Non è forse stato così? Orsù, non fate la faccia schifata come se aveste appena finito di vedere un servizio di rai2 sui cinghiali a spasso per la città. Non è quello che ha fatto Virginia ciò che volevate dal Campidoglio? No? E ditemi, siete scontenti delle strade nuove e senza buche con marciapiedi rifatti? Non vi piacciono gli autobus rossi in giro per la città? Che cosa pensate dell’inversione del debito pubblico romano, e del rating favorevole di Standard & Poor’s? Forse vi sono sgradite le tante idee del Comune a sostegno del reddito dei più sfavoriti? O forse avete nostalgia delle case a scrocco per delinquenti: Casamonica o CasaPound? Famo a capisse: per queste faccenduole lo scricciolo s’è beccato la scorta.

E fin qui, dove le cose dipendevano solo dal Campidoglio, è facile fare i conti. Ma quando il Comune deve fare il lavoro d’accordo con un altro ente, quando le questioni pubbliche dipendono dalla volontà di un privato o di un politico concorrente, le cose diventano molto più difficili. Quanti sono i cassonetti dati alle fiamme in 5 anni? E gli impianti di trattamento meccanico-biologico (TMB) a fuoco? E poi, autobus manomessi, scale mobili sabotate, furti all’Ama, danneggiamenti in Metro e all’intero patrimonio pubblico. E’ mai successo tutto questo con le passate amministrazioni? Ma certo, quello della Raggi è il partito dei “gomblotti”. Però quando i giornali della Capitale per quasi 2000 giorni vi hanno istigato la residua indignazione civica con foto della monnezza per strada, e video di cinghiali, topi e gabbiani che vi pascolavano sotto casa, voi non avete aperto la finestra per vedere se ciò che dicevano era vero. E se abitavate proprio sul cassonetto bruciato, non vi è venuto in mente che fosse proprio quel paperino di Zingaretti, e la sua regione Lazio, a tenere per le palle la vostra intelligenza civile e la raccolta della monnezza romana. Forse fareste meglio a dare un’occhiata al sito dell’amministrazione comunale, “Quello che nessuno ti ha detto”.

Ce l’hanno con Virginia perché con essa il malaffare ha marcito. Invece vi hanno fatto credere che sono tutti uguali, e che i Marcello De Vito invidiosi e corrotti siano la regola tra i 5 stelle. Non lo credete? E allora che cazzo vi è successo da 5 anni a ‘sta parte? Credete forse che quelli di allora siano cambiati? Avete idea di quale lavoro s’è fatto per lasciarsi alle spalle la Roma dei ladri e ricominciare con la legalità? Ma com’è possibile! Volete cambiare di nuovo proprio ora che avevate trovato una donna onesta? Comincio però a temere che vi vergognate proprio di averne trovata una, insultata su tutti i giornali e sballottata per i tribunali. Attenti! I 5 stelle finora hanno vinto quando nessuno voleva più governare. Poi, quando le cose le hanno appena migliorate, ecco che gli altri ritornano. Ditemi voi se non è per continuare a rubare.