Estratto dell’editoriale di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano del 21/07/2021 dal titolo “I veri anti-italiani/4” – Mentre attendiamo le scuse dei finti patrioti che una settimana fa ci insultavano per i nostri titoli sulle “Notti magiche inseguendo il Covid” e sulla “Trattativa Stato-Bonucci”, mentre l’assessore laziale alla Sanità attribuisce all’“effetto Gravina” il boom di nuovi contagiati e ricoveri in ospedale per i folli festeggiamenti legittimati da SuperMario (“Con quella Coppa possono fare ciò che vogliono”), concludiamo il racconto del Consiglio Europeo di un anno fa, quando Conte portava a casa 209 miliardi e i veri anti-italiani rosicavano di brutto. Vedi mai che qualcuno capisca la differenza tra tifare contro il proprio Paese e mantenere la lucidità (e la salute) dinanzi a undici tizi in mutande (più riserve).Il 22 luglio 2020, al suo ritorno dalla battaglia vinta a Bruxelles, Conte viene elogiato persino da B. (“Accordo buono”), Meloni (“Abbiamo tifato Italia, poteva andare meglio, ma Conte è uscito in piedi”) e financo Renzi (“Conte in Europa ha lavorato bene”). Solo Salvini non ce la fa proprio (“È una superfregatura grossa come una casa, una resa senza condizioni alle scelte della Commissione”). Mattarella riceve il premier al Quirinale e si congratula, così come la stampa e le cancellerie estere. Ma i giornali italiani sono un mondo a parte: confondono gli sporchi interessi dei loro padroni con la realtà e non permettono ai fatti di disturbare i loro pregiudizi. Trovare il nome del premier su una prima pagina è un’impresa disperata, per esperti di nanoparticelle armati di microscopio elettronico. […]

[…] Il 26 luglio, mentre Cassese sul Corriere paragona Conte a Orbán, El País lo elogia come l’ex “sconosciuto e sottovalutato”, il “figlio dell’emergenza” divenuto “protagonista dell’Europa”. Ma quelli, non essendo italiani, sono giornali veri.(4 – fine)