(affaritaliani.it) – Il M5s continua nella sua guerra interna, troppe ancora le cose da chiarire per dare il via definitivo alla nuova era Giuseppe Conte. Ma intanto l’ex premier sta per prendere le prime decisioni importanti e stanno per saltare le prime teste ai vertici del partito. L’ex premier – si legge sulla Stampa – ha intenzione di rinnovare anche all’interno dei gruppi di Camera e Senato: il primo indiziato a saltare è Davide Crippa, il presidente dei deputati che si è appena rifiutato di firmare un cospicuo contratto per la comunicazione a Rocco Casalino, il portavoce del leader rimasto senza stipendio. Quanto al trasferimento delle liste degli iscritti che Casaleggio custodiva su Rousseau, ci vorrà ancora qualche giorno. «La nostra nuova casa è quasi pronta», annuncia il reggente Vito Crimi. Le operazioni tecniche di «trasloco» di una mole record pari a 300 mila dati richiede «tempi congrui e molte verifiche», aggiunge. 

Firmato l’armistizio con Davide Casaleggio, ora – prosegue la Stampa – Giuseppe Conte potrà costruire il suo progetto politico e far entrare il Movimento «in una nuova storia». Per riuscirci l’ex premier dovrà pacificare le varie anime della galassia 5 stelle che si fronteggiano sotterraneamente da mesi e mettere ordine nel caos dei gruppi parlamentari, tra pseudo-correnti, vecchi circoli di potere e nuovi malpancisti. L’obiettivo di Conte, che certo non si illude di riuscire a sciogliere tutti i nodi, è nascondere un po’ di polvere sotto il tappeto con l’aiuto di una segreteria capace di tenere dentro tutte le correnti. Uno scenario che però sta agitando chi, fuori dal giro dei fedelissimi dell’ex premier, teme di ritrovarsi in minoranza nelle stanze dei bottoni.