(Roberta Labonia) – Eccone un’altra del filone “lascio il Movimento ma non la politica”. Dopo la sua lettera d’addio strappalacrime l’ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta ci indichi quale sarà il suo nuovo approdo politico. Così la misuriamo. Non mi convinco. Non mi convincete. Parlo a quelli che “il Movimento ha tradito i suoi valori”. Il MoVimento non ha tradito una mazza. Il MoVimento c’è, i valori restano, cambiano le strategie e l’organizzazione. Ed è un bene che sia così. Nessun organismo politico, restando fermo alle origini, sopravviverebbe a se stesso.

Il MoVimento lavora da oltre 3 anni al governo del Paese ad un ritmo una spanna sopra a tutti gli altri partiti e
s’è sobbarcato l’onere di governare un Paese, ancora in piena pandemia, da risollevare da un baratro economico sociale. Il MoVimento in 2 governi è riuscito a portare in Parlamento il miglior premier degli ultimi 30 anni, uno che è riuscito a cambiare volto all’Europa in meno di 2 anni. Il MoVimento ha fatto approvare le sue leggi bandiera e l’ha fatto governando con politicanti di mestiere a cui ha imposto il rispetto dell’ etica Istituzionale. E continua a farlo, checché ne diciate voi delusi dei miei stivali, anche in questo di governo. Certo, spesso ha dovuto e deve tutt’ora mediare, non governa da solo duri e puri de ‘sta m@@@@ia, specie oggi dentro l’ esecutivo Frankenstein di Draghi, ma il suo esserci fa la differenza.

Questo ultimo anno non è stato facile per i 5 Stelle: il processo di rinnovamento faticosamente avviato con gli Stati Generali s’è impantanato nei marosi della pandemia, dopo Salvini Renzi ha aperto la seconda crisi di Governo in 2 anni. Grillo, dopo aver trattato con Draghi, ha avuto il momento del coglione e ha messo tutti in imbarazzo. Casaleggio junior, da prima che gli faceva la guerra sotterranea, ora gliela fa aperta e ha sequestrato i dati di noi iscritti ritardando le votazioni sulla nomina del vertice e sulla destinazione degli oltre 7 milioni di euro che i 5 Stelle, (anche loro bravi coglioni, ma chi glielo fa fare?), continuano a tagliarsi dagli stipendi. Abbiamo dalla nostra parte un uomo di valore come Giuseppe Conte, a tutt’oggi il più popolare fra i leader, che ha accettato di mettersi in gioco per noi, e lo dobbiamo tenere in panchina.

Chi, rivolto verso i portavoce in Parlamento, oggi li chiama “poltronari”, invece di aprire bocca e dargli fiato, citi fatti. Vi risulta che qualcuno di loro stia rubando, abbia intrallazzato? Che sia venuto meno ai suoi doveri? Che stia perseguendo fini personali? Se si ditelo, altrimenti tacete. Lasciateli lavorare. E se decidete di andare via, fatelo in silenzio, farete più bella figura.