(Tommaso Merlo) – Pare che la crisi si risolverà grazie ad un accordo scritto con Bin Salam Renzi. Certo, lo sanno anche i piccioni di piazza Montecitorio che in realtà non c’è da fidarsi del principe di Arabia Viva. Il suo ego ipertrofico continuerà a gonfiarsi a dismisura e il giorno dopo la firma rinnegherà tutto scatenando il solito suk. Ma dopo una crisi ad cazzum di canis come questa, nessuno cagherà più Bin Salam Renzi nemmeno di striscio almeno per un po’. E così il principe di Arabia Viva sarà libero di distribuire patenti rinascimentali ai regimi sanguinari sparsi per il mondo. Questo mentre i suoi sudditi resteranno inchiodati al loro scranno in quel di Roma a schiacciare il bottone al momento debito. Sì, potrebbe funzionare. Almeno per un po’. Anche perché Bin Salam Renzi ha bisogno di curarsi ferite e bernoccoli. Questa crisi doveva servire per rilanciare Arabia Viva e rispolverare il cristallino talento politico che crede di possedere. Ed invece è stato sommerso da una gigantesca tempesta di letame. Dalle Dolomiti fino a Lampedusa. Ma meglio tenere i piedi sulla sabbia e non sottovalutare le dune del suo ego. Da qui alla firma potrebbe succedere ancora di tutto. Sui contenuti dell’accordo per adesso circolano solo indiscrezioni. Punto uno. Imitare i cammelli. Tenere cioè la boccaccia chiusa e marciare. Siamo in piena pandemia, c’è un paese da ricostruire e la maggioranza deve occuparsi esclusivamente dei problemi dei cittadini. Punto due. La tenda beduina. Se ci sono cioè delle controversie i componenti della maggioranza devono sedersi attorno ad un tè caldo e risolverle senza rompere i datteri. Punto tre. Il Sovrano. Solo Giuseppe Conte ha il peso politico e il consenso per tenere insieme la maggioranza e guidare un nuovo governo politico. Invece d’imbastire miseri intrighi, Bin Salam Renzi dovrebbe inchinarsi verso la Mecca e ringraziare di essere ancora lì a gironzolare per i palazzi. L’accordo specifica poi le cose da fare. Sulla pandemia tutto liscio. Ristori, vaccini e qualche cero. Checché strillino i mammalucchi delle opposizioni non ci sono infatti alternative migliori alla linea seguita finora dall’odiato reggente Conte. Quanto alla ricostruzione post pandemia sembra che di colpo sia zeppo di Terre Promesse da raggiungere grazie alla manna del Recovery. Sarà, ma checché strillino i muezzin di Arabia Viva non si capisce quali grandiose idee abbiano se non perseguire cocciutamente il miraggio del Mes. Cara grazia se sfoderassero un minimo di buon senso e non facessero da megafoni ai rais lobbistici. Per il resto ci sarebbe quel fondamentalista di Bonafede che vorrebbe sistemare la Giustizia ma su questo Bin Salam Renzi la pensa come il compianto Monarca di Arcore. Anche il conflitto d’interessi e una vera libertà di stampa non sono certo temi che tengono i sudditi di Arabia Viva svegli di notte. In compenso pare che a Bin Salam Renzi stia sul gozzo il Reddito di Cittadinanza perchè butta via un sacco di soldi per riempire la panza ad orde di sfaticati. In attesa di conoscere più in dettaglio i contenuti dell’accordo, meglio quindi tenere i piedi sulla sabbia e non sottovalutare le dune del suo ego. Ma perlomeno è un accordo scritto e potrebbe funzionare. Almeno per po’.