(Roberta Labonia) – L’avevo “graziata” l’altra settimana, la volevo sbattere sul blog come emblema di ciò che un politico NON DEVE DIRE ma, soprattutto, NON DEVE FARE, poi, presa da altro, ho lasciato correre. Ma ora mi ci ha tirato per i capelli.

In collegamento con la Merlino da casa, dove era in convalescenza dal Covid, si vantava di come era stata accudita dalle Istituzioni sanitarie romane. Sto parlando di Beatrice Lorenzin, l’infausta ex ministra della Salute di Berlusconi oggi convolata a nozze col Pd. Con aria ridanciana l’oca giuliva Bea aveva raccontato in diretta, entrando nelle case di migliaia di italiani, molti dei quali chissà, in quel momento in affanno per un covid casalingo molto meno attenzionato del suo, di come il suo “caaaaro amico” prof. Bartoletti, appena saputo dell’illustre contagio, le avesse inviato in quattro e quattrotto una squadra Usca a domicilio che l’ha tamponata e diagnosticata in tempi record. Quando le Usca, per chi non lo sapesse, sono (o meglio dovrebbero essere) Unità Speciali della Regione Lazio nate per farsi carico di assistere a domicilio i malati covid. A Roma sono una specie di legenda: tutti ne parlano ma nessuno le ha viste, salvo qualcuno che narra averle avvistate nei pressi di qualche struttura per anziani. Sarà che la loro istituzione nasce da una proposta di Roberta Lombardi, 5 Stelle della prima ora, che in Regione Lazio l’ha fatta digerire in Commissione Sanità. L’idea sarebbe stata ottima se Zingaretti non l’avesse affossata come ha fatto.

Che una unità USCA sia stata invece messa a disposizione della ex ministra, vi fa capire ora il perchè al solo sentirlo mi ha fatto leggermente incazzare. Specie quando la Merlino, capita la malparata, ha provato a metterci una pezza peggio del buco, dicendo: “beh, capirete, lei è un ex ministro della Salute, sa a chi rivolgersi…”.Però stasera la Lorenzin ha superato se stessa, tanto che comincio seriamente a sospettare che, a parte la paraculaggine spiccia di cui sta dando prova, sia una scema autentica. Stasera ad intervistarla da casa era Floris e lei ci ha tenuto a rendicontarlo sul proseguio della sua convalescenza, provocandone un malcelato imbarazzo. Ebbene, state sereni, la Bea è stata coccolata come meglio non si potrebbe: ha ringraziato la sua ASL che, dice, non manca giorno che non la chiami per informarsi sul suo stato di salute e, udite udite, anche un operatore Ama, sembra non passi giorno senza che le vada a ritirare la spazzatura a domicilio. Ma vaffanculo va…