(Paolo Valentino – il Corriere della Sera) – Un sabato di disordini e violenze nel cuore della capitale tedesca, paralizzata dalla protesta di migliaia di dimostranti contro «la dittatura del coronavirus» e le misure restrittive imposte da governo e Länder per fermare i nuovi focolai della pandemia.

Almeno 25 mila persone hanno risposto all’ appello di Querdenken, pensiero laterale, l’ associazione di Stoccarda che ha di fatto preso la leadership del popolo negazionista in Germania: giovani e anziani, studenti, famiglie con bambini, ecologisti, complottisti, un composito mélange dove non mancavano estremisti della destra radicale di AfD e neonazisti con tanto di bandiere e simboli.

«Resistenza» o «Noi siamo il popolo», sono stati gli slogan scanditi dai dimostranti. Dalla folla emergevano bandiere tedesche e grandi ritratti di Angela Merkel, del vicecancelliere Olaf Scholz e del premier bavarese Markus Söder vestiti da carcerati con sotto la scritta «colpevoli».

Autorizzata e poi proibita dalle autorità cittadine, la manifestazione era stata infine ammessa dal Tribunale amministrativo superiore, che aveva annullato il divieto del borgomastro. Ma ieri in tarda mattinata la polizia ha annunciato di voler sciogliere il corteo, a causa del mancato rispetto delle norme d’ igiene, della distanza sociale e dell’ uso delle mascherine, che in effetti non erano indossate da alcuno dei partecipanti.

L’ ordine di scioglimento non è stato però preso bene dai dimostranti, che si sono radunati in diversi punti del centro, rifiutando di allontanarsi, improvvisando dei sit-in in mezzo alla strada o cercando di raggiungere la Colonna della Vittoria, luogo finale dell’ evento.

Ci sono stati scontri e tafferugli, lanci di bottiglie da parte dei manifestanti, un container è stato dato alle fiamme sulla centrale Friedrichstrasse. Alcune decine di persone hanno provato ad entrare nel Reichstag, il Parlamento tedesco, ma sono state respinte dagli agenti (3 mila quelli schierati in tutta la città).

La polizia è dovuta intervenire più volte, effettuando anche diversi arresti, tra cui quello di Attila Hildmann, lo chef vegano cospirazionista già noto per aver detto di preferire Hitler a Merkel. Ci sono state anche contro-manifestazioni di militanti della sinistra. Ma le forze dell’ ordine hanno impedito che i cortei venissero in contatto.

Michael Ballweg, l’ imprenditore informatico che ha fondato Querdenken, ha definito «un attacco contro la Costituzione» il tentativo di sciogliere la manifestazione, rilanciando l’ insurrezione contro le nuove misure, a suo dire «liberticide», decise da governo e Laender.

Ballweg e il suo movimento chiedono le dimissioni anticipate di Merkel e nuove elezioni già nel prossimo ottobre. Musica per l’ estrema destra radicale, che ha perso molto terreno e popolarità negli ultimi sei mesi e ora cerca di cavalcare il popolo negazionista per recuperare terreno: «Una vittoria per la libertà», ha definito la manifestazione il deputato di AfD Leif-Erik Holm. È singolare naturalmente che la manifestazione berlinese avvenga proprio mentre in Germania si registra da qualche tempo un continuo aumento dei nuovi contagi da Covid-19 al ritmo medio di 1.500 al giorno.

Il movimento negazionista non si ferma tuttavia soltanto in Germania, ma trova proseliti un po’ dappertutto in Europa. Dimostrazioni simili hanno avuto luogo ieri a Londra, dove un migliaio di persone si è radunato a Trafalgar Square, Zurigo, Parigi (2-300 persone al massimo) e nei giorni scorsi a Madrid.