(Roberta Labonia) – Neanche il tempo di pubblicare, da parte di Sansonetti, il direttore de “il Riformista”, l’audio del giudice Franco, (nel frattempo passato a miglior vita), dove a proposito della condanna per evasione fiscale di Berlusconi firmata anche da lui (c.d. processo Mediaset), parla con Berlusconi stesso (!), di “una sentenza pilotata dall’alto” (quindi si autodenuncia), che per tutto il giorno si è levato un gran vociare di “golpe giudiziario” da parte dei forzisti e di tutto il cucuzzaro del centro destra e giornali di riporto al seguito. “Il Giornale” di “mortimer” Sallusti, addirittura, reclama una Commissione d’inchiesta (e te pareva…). Mentre la fedele Ronzulli (FI), a proposito del suo Berlusca, d’imperio ha tuonato: “sia fatto senatore a vita!”.

Il tutto nonostante la Cassazione, di li a poco, nel ribadire la legittimità della sentenza e che “non fu un verdetto pilotato”, abbia fornito altre specifiche tecniche volte a legittimare la sentenza uscita dal processo. Parole al vento. Non se le è cagate nessuno.

Silvio Berlusconi, vi piaccia o no, per costoro è una vittima. Lo dice la buon’anima del giudice Amedeo Franco. Alla faccia dello stalliere mafioso Mangano che l’uomo del bunga bunga si teneva in casa. Alla faccia della sentenza di Cassazione su dell’Utri (il fondatore di Forza Italia condannato per concorso in associazione mafiosa), che spiega per filo e per segno come il B., già pluriprescritto, abbia pagato cosa nostra per 20 anni (sentenza taroccata pure quella?).

Il nuovo martire è servito. Ora aspetto solo che ce lo propongano come prossimo candidato alla presidenza della Repubblica.