(Tommaso Merlo) – Vogliono sbarazzarsi di Conte. Speravano di dargli il colpo di grazia con la pandemia ed invece il suo consenso è schizzato alle stelle. Il vecchio regime teme un premier alieno e apprezzato dal popolo. E lo teme soprattutto in un periodo così tumultuoso. La pandemia sta scuotendo le coscienze ma non solo. Sono saltati i vincoli di bilancio e dall’Europa stanno arrivando vagonate di soldi. Il vecchio regime vuole assicurarsi che non manchino i posti a tavola al momento dell’abbuffata. A voler far fuori Conte sono i potentati economici, coloro che nel vecchio regime erano abituati a tenere i partiti al guinzaglio. Conte dà fastidio perché non manipolabile e ricattabile. Perché troppo dalla parte dei cittadini e della propria coscienza. I potentati sono abituati a premier ben inseriti nell’intreccio lobbistico e con lo stesso modo di ragionare. Il manganello dei potentati è la loro stampa personale che picchia Conte quotidianamente. Giornali e televisioni che non potendo colpire il premier sui contenuti, si attaccano alla forma, alla comunicazione. Come se Lorsignori fossero degli esperti e non avessero invece distrutto la professione giornalistica a furia di servire un regime marcio fino al midollo. Presunti esperti di comunicazione di testate ignorate dai cittadini e che tacevano quando l’Italia era in mano ai delinquenti. A voler far fuori Conte sono poi le opposizioni che lo attaccano ferocemente fin dal suo insediamento. Scoppiata la pandemia le opposizioni hanno puntato sullo sciacallaggio ma il premier se la sta cavando egregiamente e i cittadini stanno punendo la loro irresponsabilità. Le opposizioni vorrebbero un governo ammucchiata che tradotto significa far fuori Conte e poi tornare al voto appena gli conviene. Vogliono tornare ad intossicare la vita del paese coi loro deliri sovranisti prima che passino definitivamente di moda. Vogliono la poltrona. A voler far fuori Conte ci sono poi brandelli di maggioranza. Il tentativo di risorgere di Renzi è fallito malamente. La strategia di logorare il premier alle spalle si è rilevata un boomerang e se si tornasse al voto per il renzismo sarebbe davvero game over. Quanto al Pd è un’incognita. Da quando si è derenzizzato ha smesso di litigare ma il partito è in mano agli stessi dinosauri di sempre. I sondaggi sembrano premiare l’alleanza col Movimento ma bisognerà vedere se il Pd riuscirà a restare dalla parte dei cittadini oppure se si farà risucchiare dal neoliberismo elitario e lobbistico in cui ha sguazzato per decenni. Conte può contare davvero solo sul Movimento 5 Stelle, per il resto è un assedio. Troppo alieno, troppo apprezzato. Conte dà fastidio al vecchio regime che non si è mai arreso e che vorrebbe sfruttare la pandemia per tornare ai bei tempi. Tutto dipenderà da come l’Italia uscirà dalla pandemia e dai suoi strascichi economici. Se ne uscirà a pezzi l’assedio a Conte riuscirà e il vecchio regime tornerà ad imperare. Se invece l’Italia ne uscirà a testa alta, allora l’ansia di cambiamento che ha portato ad un premier come Conte potrebbe trovare nuovo slancio.
Cronaca, Editoriali, Interno, Politica, Tommaso Merlo
Non sono per niente convinto che il PD sia derenzizzato. Basti pensare che capogruppo al Senato è Marcucci, da sempre renziano di ferro e non a caso sempre in prima linea appena c’e da criticare duramente Conte. La verità è che Renzi ha lasciato parecchie “cellule in sonno” dentro al PD, pronte ad entrare in azione al momento opportuno. Zingaretti sembra che vegeti. Occhio invece a Franceschini e Del Rio, traditori da sempre, soprattutto il primo
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L’apprezzamento verso Conte e, di riflesso, verso il suo governo, è determinato dalla convinzione diffusa
che, al di là di errori inevitabili in una situazione così drammatica e confusa, il PdC si stia battendo
“onestamente” per salvaguardare la salute e la vita dei cittadini.
I provvedimenti presi, pur comunque passibili di legittime critiche, vengono vissuti dagli Italiani come il “male minore”, inevitabile se non si vuole correre il rischio di trasferire a tutto il Paese la mattanza a cui
abbiamo assistito in Lombardia dovuta prevalentemente alla sfortuna, alla impreparazione a fronteggiare
un’emergenza così violenta, ma anche alla pochezza degli amministratori locali che hanno badato, in ogni
momento della crisi, più a fare propaganda che a tutelare i loro cittadini.
Per quanto i megafoni del potere abbiano tentato di stornare sulla figura di Conte e del governo certe
innegabili manchevolezze dei potentati locali, la percezione generale su chi sia a lavorare davvero a vantaggio di tutti s’è ormai consolidata.
Renzi, Salvini, Meloni si rassegnino: il piano di cavalcare la pandemia per abbattere Conte è fallito.
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Concordo
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Concordo anch’io!!
Nn riusciranno così facilmente a mettere in discussione l’operato del nostro Presidente del Consiglio Conte.
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perchè questo articolo esemplare non trova spazio ne idibattiti televisivi? come mai? per avere questi pareri, più obbiettividi altri , bisogna fare come i carbonari. io non sono capace ma per favore qualcuno pensi a fare uscire questi argomenti dall’ombra. grazie
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L’ assedio a Conte “c’è perché lo sappiamo”. E lo sappiamo non perché i “politici” ci chiamano per telefono a casa o li incontriamo per strada, ma perché la “solita stampa foraggiata” dai politici “illumina ed enfatizza” ciò che gli fa comodo, cioè attaccare tutti i giorni Conte. Spero che molte persone (non tutte purtroppo) si siano svegliate, e capiscano il modo di come vengono confezionate le informazioni e il modo di come vengono intervistati o non intervistati (solo facendoli vedere ma dando dichiarazioni di parte) i politici e non. Sono contento che ci siano giornalisti come lei Sig. Merlo, perché può far capire a molte persone anche i meccanismi della politica, come questo appunto un assedio. Purtroppo i cittadini hanno difficoltà e/o soprattutto non hanno ne voglia ne tempo, nell’ informarsi sui siti istituzionali per capire cosa veramente viene fatto o detto nelle sedi istituzionali. Spero solo che Conte, come già fatto con Salvini quando ha fatto cadere il governo, stia “segnando tutto” per portare il “conto” alla fine del suo lavoro e togliersi la soddisfazione di far vedere la vera faccia della “politica di mestiere”.
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In parte condivisibile purché l’invettiva contro il neoliberismo elitario e lobbistico non nasconda l’intenzione di farci digerire il solito STATALISMO ladro di merda, sperperatore di risorse pubbliche, ricettacolo di raccomandati (spesso fancazzisti e incapaci) e di magnager partitocratici e sindacali (esperti di bilanci costantemente in rosso) che hanno ridotto la macchina dello Stato ad un accrocco inefficiente e farraginoso che rende la vita del comune cittadino un inferno e che grava sulle tasche di ciascuno in modo intollerabile (altro che gratis!).
Al liberismo selvaggio non va opposto lo statalismo ma il liberismo con delle regole precise, altrimenti è anarchia di mercato che non ha un cazzo a che vedere col liberismo.
Il liberismo non può essere né elitario né lobistico, né può prevedere monopoli.
Se l’andazzo sarà quello della statalizzazione, io smetterò di votare M5S e forse – dico forse – voterò per la prima volta in vita mia a destra (se abbandona il sovranismo e fa proprio il concetto di legalità), altrimenti mi asterrò.
Perché per me la lotta alla corruzione e alle mafie è il primo punto (per ragioni etiche ma anche di efficienza del sistema) e tra le varie ruberie a cui ho assistito quelle delle aziende statali sono state tra le peggiori.
Quindi, poiché la prescrizione è stata notevolmente ridimensionata, il ruolo del M5S per me può anche finire con questa esperienza di governo.
Le regole, le leggi, sono fondamentali ma in Italia per far funzionare le cose spesso vanno infrante o aggirate.
Le regole sono regole scritte da incapaci con mentalità mafiosa che hanno solo l’obiettivo di lasciare il cittadino in balia del burocrate di turno, del funzionario che ha il timbro giusto, non ha nulla a che vedere con la legalità e ha molto a che vedere col regime della mazzetta. Le regole vanno totalmente riscritte e per poterlo fare vanno demolite. Ma è difficile perché sono in tanti a sfruttare questo sistema. L’illegalità spesso nasce dall’impossibilità di adottare comportamenti legali.
C’è tanta gente che vota a destra non perché sia ignorante o fan ottusa di Salvini, né perché faccia parte di “prenditori” ma perché di questo Stato opaco, farraginoso, inefficiente, costosissimo e clientelare non ne può più.
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Ed in virtù di questo vota la cricca (destra sinistra è uguale) di ladri corrotti mazzettari mafiosi massoni. ? Dal frodatore fiscale delinquente naturale al partito dei 49 milioni e degli inciuci internazionali? Da gentucola come la meloni gia piu volte ministra dei vari governi ladri? Al partito delle larghe intese dei processi dei personaggi noti e notoriamente venduti alla poltrona ? Cioè mi stai dicendo che per far funzionare uno stato farragginoso corrotto e mal funzionante bisogna votare gente che è li da 30 anni ed è concausa e artefice di tutto questo? Pseudo liberisti con i soldi e i culi degli italiani? Gente che è stata al governo piu volte con il risultato che tutti vediamo?? Ma scherzi o sei solo in malafede? Affidare le chiavi di casa al ladro che te l ha svaligiata .. Direi geniale
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Non ha letto bene quello che ho scritto. Non mi piacciono gli pseudoliberisti coi soldi ed il culo degli italiani (che privatizzano i profitti e collettivizzano le perdite per intenderci) e mai voterei Salvini e Meloni, lo dimostrano decine di miei commenti al riguardo.
Ma l’alternativa ad un liberismo ladro non può essere uno statalismo ladro.
A me non piacciono entrambi, a Tommaso Merlo e a molti suoi fan sembrano non piacere solo i ladri che si nascondono dietro una visione distorta di liberismo, dei ladri che si nascondono dietro una visione distorta dello Stato (lo statalismo spendaccione, clientelare e mafioso, che drena risorse pubbliche ingenti che guarda caso spesso non si trasformano in servizi pubblici efficienti perché “se magnano li sordi”, come disse un famoso premio Nobel) sembra non abbiano nulla da dire.
Ed il sospetto che a banchettare di statalismo presto ci siano anche i militanti (a la carte) del M5S è molto forte per un disincantato over 50 come me!
Saluti
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Se le coscienze degli italiani si sono risvegliate non permetteranno che Conte possa essere “sostituito” è l’unica persona al mondo che deve condurre questo paese nella ripresa, altrimenti torneremo indietro di quarant’anni.
tutti noi dobbiamo avere a cuore la salute e la vita di ogni caro e di tutti i concittadini e stiamo seguendo le regole per superare questo momento così difficile e crudele, ma è dopo, nella ripartenza, che dobbiamo dimostrare di essere uniti e continuare a rispettare e a far rispettare le regole a tutti , politici, lobby etc.per continuare a vivere e salvare la vita che molti sicuramente ci vorranno togliere.
Io ricordo sempre in determinati momenti (come questi) e lo ricordo sempre a tutti…LE RISATE DURANTE IL TERREMOTO DELL’AQUILA……..ITALIANI NON FACCIAMOLI PIU’ RIDERE.
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