Avevano promesso di abolire la legge Fornero. Oggi scopriamo che non solo non la stanno abolendo, ma la stanno peggiorando. Vediamo cosa sta succedendo.

(Alessandro Di Battista) – Arrivano i regali di Natale del Governo Meloni. Avevano promesso di abolire la legge Fornero. Oggi scopriamo che non solo non la stanno abolendo, ma la stanno peggiorando. Vediamo cosa sta succedendo.

Ieri è stato presentato un emendamento in Commissione Bilancio che, nei fatti, innalza l’età pensionabile e rende sempre più difficile andare in pensione anticipata. Non basta aver lavorato una vita intera: lo Stato decide che devi aspettare ancora.

Oggi la pensione anticipata è possibile con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Raggiunti questi requisiti, bisogna attendere tre mesi prima di ricevere l’assegno pensionistico. Una finestra, così la chiamano. Ed è proprio su questa finestra che interviene il Governo.

Dal 1° gennaio 2032 al 31 dicembre 2033 la finestra salirà a quattro mesi. Nel 2034 diventerà di cinque mesi. Nel 2035 di sei mesi. Quindi chi ha lavorato per oltre quarant’anni dovrà aspettare sei mesi senza stipendio e senza pensione. E come dovrebbero vivere, secondo loro? Con i risparmi. Sempre che li abbiano.

Non è finita. Perché la seconda stangata riguarda il riscatto della laurea. Uno degli ultimi strumenti che permetteva a chi ha studiato, spesso lavorando in modo precario per anni, di andare in pensione un po’ prima o con un assegno leggermente più dignitoso. Oggi gli anni di laurea possono essere riscattati e contano come contributi veri e propri (e per farlo bisogna pagare). Dal 2031 il periodo riscattato verrà progressivamente diminuito. Sei mesi in meno nel 2031. Dodici nel 2032. Diciotto nel 2033. Ventiquattro nel 2034. Trenta mesi nel 2035. Tradotto: chi ha riscattato una laurea triennale di 36 mesi, nel 2035 vedrà riconosciuti solo sei mesi ai fini pensionistici. Sei.

Avevano promesso di smantellare la legge Fornero. E invece la stanno blindando. Avevano promesso di aiutare le giovani coppie. E invece li condannano a lavorare fino a settant’anni.

Poi si chiedono perché la gente non vota più. Infine voglio farvi notare le tempistiche: questo emendamento è stato presentato ieri in Commissione Bilancio. La manovra, verosimilmente, verrà approvata al Senato il 22 dicembre e subito dopo passerà alla Camera. Quindi mentre milioni di italiani stanno organizzando il cenone di Natale (chi se lo può permettere), loro approvano la legge più importante dell’anno. A luci spente. È ovvio che lo facciano per evitare il dibattito pubblico. Poi, a gennaio, a giochi fatti, diranno che “non c’erano alternative”.

P.S: Qualcuno conosce una sola riforma del Governo Meloni che abbia minimamente migliorato la qualità della vita degli italiani? Fatemelo sapere!