La classe dirigente, malgrado il tracollo intellettuale e morale, ha una dote importante. Il senso di appartenenza produce lealtà e solidarietà all’interno, tra i politici, anche se appartengono […]

(di Elena Basile – ilfattoquotidiano.it) – La classe dirigente, malgrado il tracollo intellettuale e morale, ha una dote importante. Il senso di appartenenza produce lealtà e solidarietà all’interno, tra i politici, anche se appartengono a campi avversi, tra analisti, tra diplomatici, funzionari amministrativi, tra giornalisti e guru dei talk show. Nel mondo dell’opposizione alle destre e al centrosinistra a esse molto simile, anche se in genere si riscontra un livello di onestà intellettuale maggiore, non esiste la collaborazione tra piccoli leader, giornalisti, analisti, tribuni ammessi da mamma tv. Si tratta di segmenti schizzati, ciascuno va per sé. Gli oppressi sono monadi che non sfuggono al magnetismo del potere. Come non ricordare l’analisi lucida e disperata di Primo Levi della zona grigia, delle complicità che non salvano gli offesi?
Mi balza agli occhi quotidianamente questa grave debolezza del mondo composito di movimenti e associazioni che condividono la critica alle politiche europee bellicistiche, pronte a una guerra con una potenza nucleare, la Russia, collaborazioniste col criminale di guerra Netanyahu. Se il dissenso fosse unito, se elaborasse anche dal punto di vista teorico un’istanza politica credibile, se cooptasse l’intellighenzia che esiste e lavora nell’ombra, potrebbe attirare il non voto, costituire una speranza per la rifondazione della democrazia. Ogni qualvolta ascolto uno scrittore, un intellettuale, un analista illuminato che, pur tentando di appellarsi alla oggettività delle dinamiche internazionali, si vede obbligato a fare concessioni alla propaganda del regime Nato, pronunciando condanne astoriche di Hamas oppure arrendendosi allo slogan aggredito/aggressore, sento che la zona grigia avanza e ci inghiotte. E allora torniamo a dirlo, nella purezza delle nostre convinzioni, che non c’è nulla di etico nell’immonda difesa della continuazione della guerra in Ucraina da parte delle oligarchie europee. L’Ucraina è stata sin dal 2014 la vittima dei progetti di dominio neoconservatori Usa che volevano pervenire allo smantellamento della Federazione russa. Un Paese è stato utilizzato per un esperimento bellico, un popolo è divenuto carne da cannone. La Russia ha violato il diritto internazionale (annessione della Crimea 2014 e invasione dell’Ucraina nel 2022) in quanto il colpo di Stato a Kiev ha reso evidente che gli oligarchi occidentali avrebbero facilmente posto sotto il loro controllo la base di Sebastopoli, strategica per Mosca dai tempi dello Zar. Dopo sette anni di diplomazia, di presa in giro occidentale (confessata da Merkel e Hollande), degli accordi di Minsk e di guerra civile, di massacri da parte dell’esercito di Kiev di civili russofoni, colpita da sanzioni economiche che altro non sono che la dichiarazione di guerra della Nato a Mosca, la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio del 2022 per arrivare a un compromesso nel marzo dello stesso anno. Dopo un mese, l’Ucraina, senza perdere territori, avrebbe potuto essere un Paese neutrale e europeo. Le élite globali hanno deciso che essa doveva invece sanguinare per i progetti di dominio di Washington, per salvare il capitalismo piegato dal debito, bisognoso di nuove materie prime. Mosca ha violato le frontiere di uno Stato fantoccio, che aveva ormai rinunciato a rappresentare gli interessi del popolo ucraino, divenendo uno strumento foraggiato di armi, intelligence e mercenari per l’attacco alla Russia. Una guerra esistenziale dunque, quella di Mosca, per difendere la propria sovranità. Il diritto onusiano, sbandierato da noi occidentali per l’invasione della Libia, la responsabilità di proteggere, è stato invocato dalla Russia a cui le popolazioni russofone bombardate si erano rivolte.
Ascolto Tajani e Gentiloni, che ho conosciuto come ministri degli Esteri, invocare la continuazione del sacrificio dei ragazzi ucraini al fronte contro i tentativi di mediazione in corso tra Trump e Putin e mi sembra impossibile che due uomini moderati, miti di carattere, possano sporcarsi le mani di sangue e sostenere la nuova Europa scandinava, baltica, polacca, che ha abbracciato la retorica bellicista del ventennio fascista. I territori, la pace giusta! Il ceto politico, che ho avuto modo di conoscere, ha alcuni tratti comuni, la moderazione e l’obbedienza gerarchica. Soltanto in questo modo si fa carriera, si diviene classe dirigente. Mai si difendono posizioni personali, un’etica personale. Altrimenti si è automaticamente fuori dai circuiti che contano. Come è allora possibile che queste classi dirigenti europee si ribellino all’egemone Trump, e al di fuori del quadro istituzionale della Nato, e in spregio alla Costituzione, caldeggino la guerra? Ritorna la domanda che inquieta: a chi rispondono? Questo il nodo. Le polemiche contingenti, viva la Schlein, abbasso la Meloni, servono a poco se non abbiamo risposte ai quesiti essenziali.
una domanda che se la pongono in tantissimi.
A leggere i vari interventi di questa pseudo èlite, sembra che abbiano il pilota automatico e che si muovono all’unisono, sotto un unico telecomando.
Es. dichiarazione di Putin: ““Non combatteremo con l’Europa, come ho già detto cento volte – ma se all’improvviso l’Europa decide di combattere e avvia le ostilità, siamo pronti a rispondere immediatamente, e nessuno ne deve dubitare”.
Sito del Corriere della serva: “Putin minaccia l’Europa”
bisogna essere marci dentro per manipolare così le notizie per creare paura ed allarmismo.
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Cavo Adrianone58, boccalone!
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hahahahah
non riesci manco più a trattenere la tua rabbia di fronte alla débâcle della Propaganda Uccidentale,
si vede anche la bava che ti esce dalle… orecchie
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Ah, ecco…. è Adriano il boccalone, NON TU & COMPANY?
🤦🏻♀️
Come ne usciamo, con gente così marcia inside…?
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” …a chi rispondono ?”. Alla SPECTRE dei film di 007.
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Comunque la chiarezza di Elena Basile è sempre da applausi.
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Vero. I racconti di genere fantasy più chiari sono meglio è.
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Ribadisco il concetto precedente.
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QI 15.
Forse.
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molto forse, magari sotto-zero a livello subcellulare
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Cavo Adrianone58, che citi il “Corriere della Serva”. Ma “paura e allarmismo” li vogliono creare la stampa italiana o il fascista quando ammicca alla guerra atomica. Buffone e super boccalone!
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Il presidente della Russia Vladimir Putin’s risponde alle domande dei media (2 dicembre 2025, Mosca)
Domanda: Nelle prossime ore incontrerà Stephen Witkoff, che è venuto a Mosca specificamente per il processo negoziale. In effetti, ora sta coinvolgendo solo la parte statunitense. Perché gli europei sono silenziosi, perché sono così distaccati da questo processo? Vladimir Putin: gli europei non sono silenziosi. Sono offesi perché si dice che siano stati esclusi dal processo negoziale. Voglio essere chiaro: nessuno li ha esclusi, si sono esclusi da soli. Per un po’ abbiamo mantenuto un contatto stretto con loro, ma poi hanno improvvisamente interrotto le relazioni con la Russia. Perché hanno fatto questo? Perché hanno adottato l’idea di infliggere una sconfitta strategica alla Russia e, apparentemente, vivono ancora sotto questa illusione. Anche se comprendono, in modo razionale, che questo è ormai passato, che è impossibile. Hanno confuso la speranza con la realtà, ma non possono e non vogliono ammetterlo a se stessi. Si sono allontanati da questo processo. Questo è il primo punto. Il secondo punto, vedendo che sono anche insoddisfatti dell’attuale esito, hanno iniziato a ostacolare gli sforzi dell’amministrazione attuale degli Stati Uniti e del presidente Trump per raggiungere la pace attraverso le negoziazioni.Hanno rifiutato le trattative di pace da soli e ora ostacolano il presidente Trump. Terzo punto, non hanno un programma di pace, poiché si trovano sul lato della guerra. E anche quando apparentemente tentano di introdurre alcune modifiche alle proposte del presidente Trump, lo vediamo chiaramente, tutte queste modifiche mirano a una sola cosa: bloccare l’intero processo di pace, presentare richieste assolutamente inaccettabili per la Russia (e lo sanno) e poi colpevolizzare la Russia per il deragliamento del processo di pace. Questo è il loro obiettivo. Se desiderano allinearsi con la realtà, con la situazione che esiste “sul campo”, come dicono, sono i benvenuti. Non escludiamo questa possibilità.
Domanda: Péter Szijjártó ha detto oggi che l’Europa potrebbe trovarsi in uno stato di guerra con la Russia. Dice che la NATO, la sua parte europea, pianifica di portare le sue truppe a piena preparazione di combattimento entro il 2029 e che entro il 2030 c’è il rischio di un conflitto armato. Stiamo preparandoci a qualcosa di simile?
Vladimir Putin: Non abbiamo intenzione di combattere l’Europa, l’ho detto cento volte. Ma se l’Europa decidesse improvvisamente di volere una guerra con noi e la iniziassero, siamo pronti, adesso. Non c’è alcun dubbio al riguardo.L’unica questione è questa: se l’Europa inizia una guerra con noi, credo che gli eventi potrebbero rapidamente escalare. E questo non sarà per via dell’Ucraina. In Ucraina agiamo con precisione chirurgica, con attenzione. Non è una “guerra” nel senso stretto e moderno della parola.Ma se l’Europa volesse iniziare una guerra con noi, la situazione potrebbe rapidamente raggiungere un punto in cui non ci sarebbe più nessuno con cui negoziare.
Domanda: Potrebbe commentare gli attacchi alle petroliere lungo la costa della Turchia? È successo un altro incidente simile oggi.Vladimir Putin: Le forze armate ucraine hanno precedentemente tentato di colpire i nostri porti. Abbiamo risposto (non abbiamo iniziato queste operazioni) con attacchi simili. Questo riguardava principalmente le navi che trasportavano attrezzature militari, hardware e munizioni all’Ucraina. Le forze armate ucraine si sono trasformate in pirati.Quali misure di risposta sono disponibili per noi?Espanderemo la gamma dei nostri attacchi contro le infrastrutture portuali e contro le navi e le imbarcazioni che entrano nei porti ucraini.Se questa situazione continua, considereremo – non dico che lo faremo, ma lo considereremo – di prendere misure di risposta, contro le navi dei paesi che assistono l’Ucraina nell’attuare questi attacchi pirateschi.
Dal canale di Laura Ruggeri
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Ripeto, solo dei boccaloni e fanatici tifosi come voi fanno finta di non vedere l’artificio retorico del fascista Putin, che pur negando qualsiasi volontà di allargare lo scontro, agita lo spettro della guerra atomica. Quando dice “se l’Europa decidesse improvvisamente di dichiararci guerra e la iniziasse, potrebbe verificarsi molto rapidamente una situazione in cui non avremmo nessuno con cui negoziare”, cosa caxxo vuoi leggerci se non la minaccia di un bullo?
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l’avvertimento di uno più grosso di te che se gli rompi troppo le palle ti fa un cul0 così
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Appunto. Hai centrato il punto.
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scusami, hai letto la dottrina militare russa sull’utilizzo del nucleare e la dottrina militare americana sull’utilizzo del nucleare? convergono sugli stessi punti vitali.
esempio distopico su euronato che attacca usa, il presidente usa di turno potrebbe dire tranquillamente “se la nato decidesse improvvisamente di dichiararci guerra e la iniziasse, potrebbe verificarsi molto rapidamente una situazione in cui non avremmo nessuno con cui negoziare” e mi pare una frase legittima da parte di una superpotenza militare minacciata da una alleanza militare di stati che hanno un arsenale nucleare
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Bullo ? sei uno che vota Calenda evidentemente leggiti bene le parole pronunciate da Putin non ci sarà più nessuno con cui negoziare ultima cosa ,ma non meno importante c’è un siluro ad energia atomica che come un calabrone continua a volare
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Ribadisco: bullo e mafioso. Tono della voce, postura, mezzo sorriso, artificio retorico (io voglio la pace, sono loro che mi vogliono aggredire, ah ah ah), tutto lo fa rientrare a pieno titolo nelle due categorie sopra menzionate. E cosa c’entra il moscerino Calenda in questa faccenda poi me lo spieghi. Anzi, lascia perdere.
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Non cagare il caxxo al cavaliere nero!
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Gnam!
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Egregio Santo, ha letto la dichiarazione dell’ammiraglio italiano Dragone in cui prospetta che la Nato deve essere proattiva nei riguardi della Russia ( cioè “chi mena pe’ primo mena du’ volte” prov. romanesco). Cosa avrebbe dovuto replicare Putin : ” prego si accomodi ” ?
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Cavo Dragone ha straparlato (mai comunque come il nostro Ammiraglio Adrianone58). In ogni caso parlava di “guerra ibrida” non certo di assalto alla Russia.
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“Domanda: Péter Szijjártó ha detto oggi che l’Europa potrebbe trovarsi in uno stato di guerra con la Russia. Dice che la NATO, la sua parte europea, pianifica di portare le sue truppe a piena preparazione di combattimento entro il 2029 e che entro il 2030 c’è il rischio di un conflitto armato.“
……potresti pazientare un attimino?
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Elena Basile ha analizzato perfettamente la verità storica. Chi la nega è in malafede oppure soffre di una sindrome adolescenziale tesa a non mettere in discussione la propria vita da non-persona pensante, bensì da automa-consumatore funzionale alla generazione dei profitti nel sistema capitalista. Dagli anni ’60, fino ad oggi sono stati cullati e drogati a suon di beni futili e… Coca Cola! Riconoscere la realtà gli farebbe comprendere quanto sia stata fallimentare la propria vita.
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Esaminare i fatti e giungere alle conclusioni di Basile serve a farsi definire dai soloni del mondo dell’ informazione che va per la maggiore come putiniano . Al sottoscritto questo non turba il sonno visto che le definizioni utilizzate dal mainstream per mettere fuori gioco i controcorrente sono una consuetudine di chi non ha argomenti ed è frequentatore di chi conta per opportunismo e non per grandi ideali. La Russia è la vittima che non c’è stata al gioco e gli sta facendo vedere i sorci verdi . I parrucconi di Bruxelles strepitano come bambini viziati ai quali è stata tolta la paghetta ,combuttano e minacciano istericamente ritorsioni che non sono in grado minimamente di attuare . Spero che in fine saranno spazzati via dalla storia al posto nostro che rischiamo seriamente di pagare un conto molto salato per colpa loro
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Qui l’unica vittima è il popolo ucraino. Di russo non ne è morto neanche uno, a parte i soldati. E gli ucraini (sia civili che soldati) sono morti colpiti da bombe e droni russi, non italiani, non francesi, non tedeschi, ma russi.
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falso, e basterebbe fare una rapida ricerca https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/02/23/i-numeri-della-guerra-190mila-morti-ucraini-e-russi-160mld-buttati-e-zero-progressi/7455952/ ovviamente sono cifre non verificabili e ogni propagande tende a dare i suoi di numeri ma civili russi morti e feriti ce ne sono, ovviamente in numero sostanzialmente minore dato che la guerra si svolge in ucraina, e i civili russi in gran parte sono stati colpiti da quei pochi attacchi militari giunti nel donbass e suolo russo, e attacchi terroristi ucraini verso strutture civili come i ponti ferroviari nella regione di bryansk e kursk
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+ I 14mila morti del Donbass dal 2014…e, occhio, ufficialmente, non c’era alcuna guerra, inoltre erano sì civili ucraini, ma RUSSOFONI, AUTOMASSACRATI dall’Ucraina stessa e CONCAUSA (insieme all'”abbaiare” della Nato) dell’inizio della guerra ufficiale.
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Ripropongo:
Giancarlo Selmi
Lo stato comatoso, in cui versa l’informazione in Italia, non consente a Tg e giornalini di riportare le dichiarazioni di Putin riguardo alla possibile invasione, pronosticata e data per certa dai più, della Europa. Oltre a definire come “assurda e inconcepibile” tale possibilità, oltre a dire che non è mai esistita nella sua mente, Putin ha dichiarato la sua disponibilità a mettere nero su bianco e firmare un impegno che possa escludere completamente e per sempre, tale ipotesi. Diranno che non c’è da fidarsi, ok, ma è una notizia perché non la riportano? È perfino logico. I giornalini italiani non ne hanno parlato, impegnati come sono ad accreditare le ipotesi di attacchi dalla russia come verosimili. L’impegno è quello di terrorizzare l’opinione pubblica europea, affinché accetti il prossimo attacco al suo stile di vita, al suo welfare, alla sua condizione economica, al suo benessere, in nome di una sicurezza contro minacce inesistenti, anzi lunari. I prossimi saranno tempi di vacche magre e di cinghie ristrette, senza ipotesi di sviluppo, perché i quattrini dovranno andare ad arricchire le tasche dei produttori di armi. Chest’è. I governucoli dei paesi europei e i dirigenti di quella cosa indefinita e indefinibile che si chiama Unione Europea, i peggiori da tempo immemore, dovendo giustificare la cancellazione delle riforme sociali che hanno migliorato la qualità di vita degli europei, hanno scelto la via del terrorismo psicologico. I giornali del mainstreem terrorizzano i loro lettori, i TG lo fanno con i loro spettatori. Non esiste talk show televisivo che non martelli tutti i giorni i suoi utenti con ipotesi apocalittiche. Aumenterà e si diffonderà la povertà, anche sanitaria. Verranno chiusi molti asili nido. Diminuiranno i servizi a favore dei cittadini e i programmi di aiuto per le disabilità. Peggiorerà ulteriormente la già peggiorata scuola, ma molti, convinti di essere minacciati, giudicheranno i problemi frutto della necessità di sicurezza. Indottrinati, appecorati e ammansiti da terribili ma ricchi giornalisti. L’idea è la stessa che permise l’invasione dell’Iraq, comprese fake news e prove false o inesistenti. Perché dovremmo fidarci di gente che sta diffondendo menzogne da decenni, qualcuno dovrebbe spiegarlo. Per capire l’attendibilità di questi tromboni, faccio i nomi di due giornalisti e due politici, Mieli e Molinari, Picierno e Tajani, ma è solo un esempio, sono gli stessi che hanno teorizzato l’aggressore e l’aggredito in un caso e poi nel caso di un’altra aggressione contro un popolo inerte, l’hanno derubricata a “diritto di difendersi”. Gli stessi che difendevano la resistenza contro gli aggressori, sono diventati i più grandi difensori di un’altra aggressione, peggiore della prima. Vogliono ricchi bonifici e la guerra, amano le armi e il sopruso. Vogliono disagi per gli italiani più fragili. Ci hanno chiamati “pacifinti”, “né né”, “putiniani”, “difensori dei terroristi”, solo perché affezionati alla speranza di esistenza del pensiero critico; hanno attaccato, dileggiato, offeso Giuseppe Conte perché unico, in un panorama politico di utili idioti e servi sciocchi, a saper dire, difendendola, la verità. Adesso tocca agli italiani accorgersene. Lo faranno? Vedremo. La speranza è l’ultima a morire.
Giancarlo Selmi
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Un delirio senza capo ne coda.
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Bravo, per una volta: OTTIMA AUTOCRITICA .
Forse, allora, hai qualche speranza…
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L’analogia con “i Sommersi e i salvati” di Primo Levi la trovo piuttosto di dubbio gusto.
Ottimo il riferimento alla base di Sebastopoli:sempre detto che ne sa e lo si deduce in quei frammenti di tempo di onesta consapevolezza… quando non è impegnata a portare a spasso il lettore con la sua astuta retorica accompagnata da un fazzolettino di seta per asciugarsi le lacrime.
Insomma ora è palese che Elenuccia cerca casa e collaborazione,ma non trova: dovrebbe abbassare le pretese:troppo plebeo e ingenuo il grande (detto sinceramente) Dibba per lei ?allora perché non chiedere informazioni al buon Zhok,che l’ha trovata…casa e ha spuntato una candidatura purtroppo per lui andata male.
Comunque sempre un piacere “studiare” l’arguzia della Elena e dell’Andrea,il quale,a differenza di lei, non scrive con il fazzolettino di seta a portata di mano,ma con accanto il telefono in linea diretta con le pompe funebri.
Stili diversi sofistici.
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Qui qualcosa non torna.
Nel senso: o la UE non conta niente, e allora non si capisce come fa a ostacolare i piani di pace Trump-Putin, oppure quello tra UE e Trump è un gioco delle parti in attesa della spallata finale russa prevista da tutti in primavera.
Nel frattempo si vendicchia qualche altra arma.
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Il caso (clinico) di Kaja Kallas. Come ha potuto l’Europa ridursi così?
https://www.analisidifesa.it/author/ggaiani/
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Ma perchè siamo ancora qui a cercare ulteriori giustificazioni pseudoetiche o geopolitiche per non voler vedere quello che da quasi 4 anni è il segreto di Pulcinella?
L’Europa non sta insistendo nella guerra per continuare a combattere per difendere diritti violati, ma solo per continuare a CORROMPERE e RUBARE.
Si sa che quando si comincia a perdere il conto degli zeri nei miliardi ce n’è un pò per tutti ( solo per tutti i capoccia ovviamente) e nessuno vuole rinunciare al paese del bengodi, anche se questo paese si chiama guerra /morte /distruzione di cose e di economie.
Da dove arrivano tutti questi soldi?
Dalle nostre tasche come al solito. È ovvio.
Dove vanno tutti questi soldi?
è altrettanto ovvio ( e più che dimostrato anche in questi giorni dai soliti corrotti coglioti nostrani) che questo fiume di denaro vada a ricoprire d’oro i cessi di zezè e degli altri criminali di cui si è circondato per distruggere il proprio paese e il proprio popolo.
Ma questo solo dopo aver versato un’abbondante provvigione ai funzionari UE per assicurarsi che questo giochino al massacro duri il più a lungo possibile.
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