
(Tommaso Merlo) – La tragicomica banda della Nato non sa vincere e neanche perdere, in guerra le condizioni le impongono i vincitori e cioè Putin. Quello che la Russia vuole in Ucraina si sa, ma la partita potrebbe essere più ampia e per questo Putin sta ancora trattando con gli americani. La Russia da sola ha demilitarizzato la Nato che oggi non ha né armi né eserciti per contrastarla. Un momento favorevole e da sfruttare prima che si riarmi. Gli unici che potrebbero dare dei grattacapi ai russi oggi sono gli americani che però hanno la Cina nel mirino e nessun interesse a rischiare la scontro nucleare per la palta ucraina. È vero che a Washington persistono sacche di russofobi che stanno sabotando Trump, ma oltre al mandare soldi ed armi a Kiev non vogliono spingersi neanche loro. A Putin non conviene fermarsi quindi, i barboncini europei sfrutterebbero il cessate il fuoco per riorganizzarsi e rilanciare. Piuttosto che ammettere la sconfitta sono disposti a sacrificare quel poco che rimane dell’Ucraina. La poltrona prima di tutto, anche della vita altrui. Alla Russia conviene conquistare gli ultimi brandelli di oblast rimasti ed imporre a Kiev la neutralità militare e poi passare alla firma delle scartoffie. Anche il mega scandalo di corruzione della banda Zelensky, gioca a favore di Putin che vuole giustamente un cambio di regime. A Kiev serve un governo in grado non solo di accettare la sconfitta militare ma anche quella politica e riallacciare relazioni sane col vicino russo. Ed è quello che vuole anche la maggioranza degli ucraini superstiti. Ma c’è di più. Se Putin ancora tratta con gli americani, è perché vorrebbe sfruttare Trump per uscire dall’isolamento, del resto un presidente americano non russofobo è una rarità. Non è che Putin ne abbia bisogno, con Cina ed India e gli altri Brics la luna di miele è solo all’inizio, ma normalizzare relazioni diplomatiche e commerciali con gli USA sarebbe comunque un traguardo storico e vantaggioso, dividerebbe poi ulteriormente il fronte occidentale ed umilierebbe ulteriormente quello che per la Russia è il nemico più efferato, quegli stramaledetti barboncini europei intossicati di delirante bellicismo russofobo. Una situazione non rosea per noi poveri cristi del vecchio continente. Se non reagiamo, la lobby della guerra o meglio della morte, ci trascinerà dritti verso la terza guerra mondiale. Siamo in balia di quel baraccone della Nato fondato per difenderci e finito per dissanguarci e trascinarci in guerre ridicole e perdenti una dopo l’altra. Coi governi nazionali ridotti a bancomat per produrre armamenti e a breve reclutatori di carne da macello. Stanno trasformando il mondo in un sanguinario videogioco e ormai questioni come la guerra e quindi di vita e di morte per i popoli, vengono decise da verminai lobbistici dietro le quinte e dai loro burattini politici e tecnocratici. La poltrona prima di tutto, anche della volontà popolare. Siamo sempre più vecchi, sempre più poveri, sempre di meno, mollati dagli americani e in guerra col nostro storico vicino russo, nonché fonte energetica primaria. Senza una visione né politica, né economica, in balia di una politica ridotta a poltronificio fine a se stesso. A marketing elettorale di vuoto esistenziale. Una situazione davvero poco rosea, al punto che quello che conviene a Putin conviene anche a noi. La storica e clamorosa sconfitta militare della Nato in Ucraina, potrebbe causare un terremoto istituzionale a Bruxelles di tale magnitudo da far crollare quell’insulso baraccone tecnocratico, e alimentare uno sdegno popolare tale da alimentare una svolta politica epocale in tutto il continente. Cestinando depravazioni lobbistiche e belliciste per ritrovare la strada della vera democrazia, della vera sovranità popolare e dalla pace bene assoluto che nessun politicante poltronaro si deve permettere di intaccare. Già, la speranza è che vinca Putin e puri in maniera netta e rapida in modo da girare pagina per sempre. Se invece non sarà così e prevarrà il sistema, la lobby della guerra o meglio della morte ed i suoi burattini, ci trascinerà dritti verso la terza guerra mondiale.
Ottimo Merlo, come al solito. Il punto, è, semmai, che la Terza Guerra Mondiale c’è e da un pezzo. Solo che per adesso, nessuno ha avuto davvero le palle per dichiararla a nessun altro, ma de facto, è in corso già da un po’… Però, ok, tutto regolare, come sempre si cerca di pensare alle cose sgradevoli il meno possibile.
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