Il dirigente parla di “sospensione”, ma il cronista Molino: “Ho ricevuto una mail che parla di evento annullato”. Protestano gli studenti: “L’intervento del preside coincidente con la circolare sulla par condicio firmata dal ministro Valditara”

(di Alex Corlazzoli – ilfattoquotidiano.it) – Il preside del liceo scientifico Benedetti di Venezia, Marco Vianello, dice a ilfattoquotidiano.it che l’incontro antimafia nella suo scuola è stato “sospeso per prudenza”. Ma il giornalista di Report Walter Molino dà un’altra versione: “Ho ricevuto una mail che parla di evento annullato”. Di sicuro c’è solo che al liceo Benedetti non si terrà alcuna assemblea sul radicamento delle mafie nel tessuto economico e politico del Veneto. Non nei prossimi giorni, almeno. Previsto per il prossimo 3 dicembre, l’evento – intitolato “Cosa Veneta” – prevedeva l’incontro degli studenti con Molino e con la pm di Venezia Federica Baccaglini. Ma è saltato, per volontà di Vianello.
“Un intervento, quello del preside, ad orologeria, coincidente esattamente con la circolare sulla par condicio firmata in quelle ore dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara”, racconta Alice del Coordinamento studentesco Venezia – Mestre. “Da alcuni miei professori sono venuto a conoscenza di alcuni materiali di cui non sapevo nulla ed è prudente che io li possa esaminare condividendoli con il nuovo consiglio d’istituto che verrà a breve eletto”, sostiene Vianello. Il preside non nega che il contesto criminale veneto (con i procedimenti giudiziari in corso) sia particolarmente delicato. Spiega però di voler prendersi del tempo per valutare con i genitori e con gli alunni chi far intervenire all’appuntamento, che sarà riprogrammato.
Ad accusarlo sono i ragazzi del collettivo autogestito Tuwat, che conta studenti anche al Benedetti: “L’annullamento di questo incontro, che doveva vedere un giornalista e una pm antimafia, due personalità che chiaramente dovrebbero essere ben accette in un liceo, rappresenta un problema manifesto e presente, ma sottaciuto. La motivazione della cancellazione poi, potrebbe risiedere in una circolare del ministro dell’Istruzione Valditara. Inutile aggiungere che il contraddittorio non può e non deve esserci quando si parla di mafia o di un genocidio. Come Assemblea studentesca autogestita Tuwat ribadiamo l’importanza di una scuola libera e critica. Chiediamo trasparenza e risposte chiare, dal dirigente o da chi sia responsabile di questo annullamento”. Pronta la risposta di Vianello: “Non conosco nessuno di quel collettivo e non so come incontrarli ma posso dire con certezza che pur condividendo la circolare del ministro, questo incontro non è stato sospeso per quella motivazione”.
Il caso, intanto, è finito anche sulle pagine social di Report: “L’incontro Cosa Veneta era stato pensato e organizzato dal liceo scientifico Benedetti di Venezia per parlare del radicamento delle mafie nel tessuto economico e politico del Veneto. I ragazzi avrebbero dovuto incontrare due protagonisti della lotta al fenomeno mafioso e alla sua infiltrazione sociale: la sostituta procuratrice della Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia, Federica Baccaglini che ha condotto numerose inchieste sui clan di camorra e ‘ndrangheta nelle province venete, e il giornalista investigativo di Report, Walter Molino. Nonostante l’alto numero di adesioni da parte dei ragazzi, abbastanza da far già pensare a un secondo appuntamento, l’incontro, previsto per il 3 dicembre, è stato improvvisamente annullato, con una mail, lunedì sera. I motivi addotti sarebbero di organizzazione interna e sovrapposizione con un fitto calendario”. Ed è proprio Molino che racconta: “Il materiale di cui fa cenno il preside credo si composto da alcuni articoli e della relazione semestrale della Dia sulla mafia in Veneto. Avevo suggerito di leggerli affinchè gli studenti arrivassero preparati. Mi spiace sia tutto finito così. L’invito risale al 26 settembre e avevo subito aderito”. A preoccuparsi è anche Alice del Coordinamento studentesco Venezia – Mestre: “Non vorrei tirare facilmente le somme ma è abbastanza evidente che vi sia una manovra di Governo sulla libertà educativa delle scuole”.
tra poco introdurranno i testi di storia unificati per tutte le scuole e sapremo che abbiamo vinto la seconda guerra mondiale, mentre gli attuali italiani discendono direttamente dall’impero romano.
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Quindi se parlano di mafia adesso devono invitare il figlio di Totò Riina come contraddittorio?
Ma che caxxo vanno dicendo?
avessero fatto un incontro sull’antisemitismo avrebbero chiamato un dirigente di Hamas?
Che vergogna di governo, giusto grazie ai servi alla Vespasiano possono ancora stare a galla.
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