Gli inizi con Beppe Grillo, poi l’arrivo di Casaleggio. L’attuale gestione di Conte è totalmente diversa dai primi anni. Serve più partecipazione, recuperando figure come Di Battista

(di Massimo Fini – ilfattoquotidiano.it) – Ho partecipato a tutti i “vaffa” di Beppe Grillo fin dalle origini. All’inizio, quando stava passando da comico a politico, Beppe mi chiedeva dei consigli. E io glieli davo, tutti sbagliati.
C’è una scena allo Smeraldo dove Beppe, con un mazzapicchio, frantuma un televisore. Per buona sorte arrivò Gianroberto Casaleggio che indirizzò il Movimento verso la moderna tecnologia, in particolare digitale. Ho conosciuto anche Casaleggio, nella misura in cui si poteva conoscere un uomo sostanzialmente molto timido e riservato. Quando lo incontrai la prima volta feci una gaffe. Casaleggio era appena apparso all’orizzonte e tutti naturalmente lo cercavano. Lo incontrai per un’intervista che doveva farsi nella sede dei 5Stelle, in via Moroni. Mi fu presentato ma io non ne percepii bene il nome. Intanto Casaleggio mi stava facendo una pippa interminabile e io friggevo perché avevo da lavorare. Infine l’intervista non me la fece Casaleggio ma un giovane, Paolo Pecoraro. Io gli chiesi: “Ma è vero che quel tipo coi capelli lunghi in modo insopportabile si chiama Ze Roberto come la mezzala del Bayer Leverkusen?”. Mi rispose: “Ma è Gianroberto Casaleggio”. Insomma tutti cercavano questo misterioso Casaleggio e io, che l’avevo avuto davanti, non me n’ero accorto. Paolo Pecoraro, un ragazzo di indubbio valore, se ne andò poi dal Movimento o ne fu espulso, perché è quasi una regola dei 5Stelle farsi del male.
Era quella l’epoca dei movimenti sostanzialmente anti-partitocratici. Oltre i 5Stelle c’era Micromega, di Paolo Flores D’Arcais, che faceva una battaglia contro le leggi “ad personam” e “ad personas” di Berlusconi. Nel 2002, al Palavobis di Milano, in un’assemblea organizzata da Flores c’eravamo tutti: Marco Travaglio, Dario Fo, Di Pietro, Sabina Guzzanti, Furio Colombo. Eravamo in 40 mila (e 100 mila nella successiva manifestazione in piazza San Giovanni a Roma, a cui assistette anche un preoccupato Massimo D’Alema). Io, che ero capitato lì quasi per caso, improvvisai un discorso di cui riproduco qui una sintesi. In terra di Spagna il presidente del Consiglio (Berlusconi) aveva affermato che in Italia c’era una guerra civile scatenata dai magistrati. Ecco la sintesi: “Visto il rispetto che il presidente del Consiglio ha per le leggi e le istituzioni noi siamo autorizzati a metterci alla sua altezza o bassezza, se volete, e avere lo stesso rispetto, o meglio mancanza di rispetto, per le leggi, per lo Stato, per il presidente del Consiglio e per il suo governo. Tanto più che quando il capo del governo controlla direttamente o indirettamente tutto il sistema televisivo questo Paese non è più un Paese democratico, è un regime. Bisogna prenderne atto e trarne le conseguenze. Il Pg di Milano, Borrelli, ha detto che bisogna resistere. No, bisogna fare di più, bisogna reagire. E cioè basta con la buona educazione, con le buone maniere, col buon e civile argomentare, con la logica. Perché questi non rispettano né la logica né i principi. Non si può continuare a battersi con una mano dietro la schiena contro chi non solo le usa tutte e due, ma usa anche un randello… coi furfanti bisogna comportarsi da furfanti. Mi appoggio qui ad un’autorevole personalità, il compagno Sandro Pertini, che diceva: a brigante, brigante e mezzo!”. Per quella frase il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, leghista, nel salotto del sempiterno Vespa, minacciò di arrestarmi. Ma siccome non è compito del ministro della Giustizia, a meno che non si chiami Nordio, arrestare chicchessia, la cosa finì nel ridicolo.
Fra i Movimenti antipartito va ricordata anche la prima Lega di Umberto Bossi. Nel 2003 nasce anche il mio “Movimento Zero. Manifesto dell’Antimodernità”, in dieci punti che condivido tuttora, riga per riga. Firmato anche da Alain de Benoist e Gianfranco Funari, che ebbe una parte importante nella stagione di Mani pulite. Perché in fondo anche Mani pulite, senza essere un movimento, cercava di riportare la classe dirigente politica e imprenditoriale al rispetto di quella legge che tutti noi dobbiamo osservare. I protagonisti di Mani pulite furono sostanzialmente quattro: il pool di Milano, Di Pietro in testa; Gianfranco Funari che metteva, per usare il suo linguaggio, il “Potere in mutande”; io e l’Indipendente, diretto da un Vittorio Feltri molto diverso da quello di oggi, che ora, per farsi un po’ di pubblicità, si è inventato pugile all’altezza di Mike Tyson e Rocky Marciano.
Dicevo di Paolo Flores. Per un certo periodo lavorò per noi di Pagina, diretto da quel genio misconosciuto di Aldo Canale, bravissimo in tutto, nell’impaginazione (chi abbia voglia e tempo si procuri le edizioni di Pagina in versione settimanale) e, oltre a tutto il resto, grande talent scout. È stata Pagina a portare all’onor del mondo monsignor Ernesto Galli della Loggia, un ancora sconosciuto Paolo Mieli, Rosellina Balbi. Il nostro “ragazzo di bottega” era il giovanissimo Pigi Battista. Pagina era un giornale lib-lab con venature anarchiche, quelle le portavo io. Canale era inviso ai socialisti per la sua indipendenza. Quindi ci tolsero la poca pubblicità (come settimanale vendevamo 13 mila copie, che non sono poche). Fu Bettino Craxi, il mascalzone, l’unico politico che ci appoggiava, naturalmente senza sborsare quattrini, perché ce l’aveva col sindacalista Giorgio Benvenuto. Eravamo un giornale autogestito, come oggi il Fatto. Craxi pretese la defenestrazione di Canale a favore di Della Loggia. Mi ricordo una cena con i nuovi imprenditori, gente peraltro di tutto rispetto, in cui il gioco era di sparlare di Canale. Mi alzai e dissi: “Ancora una parola contro Aldo e me ne vado”. A quel punto si fermarono, perché di me avevano bisogno. Diretto da Della Loggia, Pagina durò un anno.
Ho quindi una certa dimestichezza coi movimenti e in particolare con quello dei 5Stelle. Quindi credo di poterne parlare a ragion veduta. I 5Stelle di oggi non mi convincono per nulla. Non mi convince innanzitutto il loro attuale presidente, Giuseppe Conte (mi auguro che Travaglio, che ha raccontato i ben tre “conticidi”, robb de matt, non mi licenzi). Partiamo dal fatto concreto che con Grillo e Casaleggio – un amalgama quasi perfetto perché Grillo era il frontman e Casaleggio colui che aveva una visione, forse anche un po’ troppo “visionaria” – il M5S era al 33% dei consensi, mentre con Conte alle Europee è sceso al 9,9%. Certo, dalla rottura fra Grillo e i 5Stelle sono cambiate anche molte cose, ma Conte non è stato capace di intercettarle. Quello che sembra mancare all’attuale Movimento è un po’ di passione, quella che portava Alessandro Di Battista, che da giovane era un mio fan, aveva letto quasi tutti i miei libri. Ma, l’anno scorso, durante un pranzo alla Festa del Fatto, dove ero stato aggregato arbitrariamente allo staff del quotidiano, quando dissi a Conte se Di Battista poteva avere ancora un ruolo nel M5S, lui fece un un’espressione di diniego.
Conte è deludente soprattutto sul piano della comunicazione, troppo da avvocato, qual è, troppo razionale, mentre se si fa politica bisogna parlare anche alla pancia dei cittadini. Giorgia Meloni dirà anche cazzate, ma col suo linguaggio semplice, popolano (quello che permise a Di Pietro di mettere sotto gli azzeccagarbugli col suo linguaggio contadinesco: “che c’azzecca?”) da questo punto di vista lo batte 10 a 0. Ricordo un solo coup de théâtre di Conte: quando si alzò in pieno Parlamento e chiese ai deputati e ai senatori di fare lo stesso a favore dei palestinesi e di Gaza. È quindi urgente che Di Battista, che tra l’altro collabora anche per il Fatto, la smetta di fare il Che Guevara per meno abbienti e ritorni a far politica. Forse, come afferma Conte, non sarà utile ai 5Stelle, ma lo sarà in generale alla politica, dove ciò che soprattutto oggi manca è proprio la passione.
Caro Massimo, figurati se ti licenzio. Ma ti ricordo anche la faccia perplessa di Di Battista, quel giorno. E ti rammento che fu Grillo a suicidare i 5S conficcandoli contro natura nel governo Draghi. Salvo chiamare d’urgenza Conte a salvarli e poi sabotarlo perché teneva testa a Draghi su giustizia, riarmo e politiche sociali: il Dna dei 5Stelle. Se sono ancora il terzo partito, è un miracolo.
M. Trav.
Sono con Fini. E continuo a non capire la posizione di MT, da innamorato perso.
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La mia totale divergenza dalla posizione che occupa MT rispetto al partito di Conte risiede in questo: MT ha coltivato un lungo rapporto con Grillo, ne ha condiviso percorso movimentista e relative battaglie; poi, in presenza di gravi errori strategici, lo ha letteralmente mandato affnclo. E tutto questo riesco a capirlo perfettamente, senza alcun problema.
Metto in archivio quel percorso, prendo per buono l’avvenuto salvataggio di un movimento dato come fortemente ridimensionato (sia pur da sondaggi) e rendo volentieri merito a Conte, anche in questo caso senza alcun problema.
Ok, e poi? Cosa riesce a vedere MT di così meritorio nei tre anni seguenti?
Con quale sicurezza MT può affermare che il partito attuale è miracolato nell’occupare la terza posizione? Chi lo dice o dove è scritto che la strategia attuale è l’ unica possibile e che dopo tre anni essere al 13/14% (???) è meritorio? I voti raccolti nel 2022 erano tutti di neo elettori folgorati da Conte?
Cosa pensa MT del 40% di iscritti astenuti per la elezione del presidente? È astensionismo fisiologico? Dei voti persi, soprattutto in Toscana? Di qualsiasi campagna elettorale necessariamente fatta col freno a mano tirato per non danneggiare il prezioso alleato, niente da dire? È un falso problema da invasato duro e puro il mio? Andare in giro a chiedere voti assieme a chi vota per armi e guerra è normale? I cittadini sono rintronati e alle amministrative votano il candidato e basta, senza ricordare o tenere conto che le politiche Eu stanno stroncando intere economie, anche familiari? Tutto regolare secondo MT?
La lista è lunga, troppo lunga. Magari mi sarà anche sfuggito qualche scritto di MT in grado di soddisfare le mie semplici domande, non posso avere letto tutto o ricordare tutto. Certamente, ci fosse stato un altro vaffcl me lo sarei ricordato di sicuro.
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Tutti rispettabili, anche quelli che imperterriti perseverano in una difesa d’ufficio verso Giuseppe Conte, che io continuo a sentire come persona onesta, sinceramente impegnato per il bene del paese ma per il quale ho esaurito il credito datogli come politico. Tre anni mi paiono abbastanza per dire che politicamente Conte non va` avanti ne` indietro ; la sua e` una stasi snervante che affossa qualsiasi speranza di rilievo nelle istituzioni. Ripeto, nulla contro l’uomo, ma la mancanza palese di appeal, e la sua cocciuta speranza che dal PD possa venire qualcosa di buono sono freni insormontabili ad un progetto vincente. Rendo l’onore delle armi per tutto quel che ha fatto , la lista sarebbe lunga, ma credo sia il caso si arrivi ad una leadership differente che faccia presa sulla gente e che tagli definitivamente ogni rapporto con il PD. Se poi ci si estinguera`, cosi` sia, ma morire ogni giorno un po` di piu` per me non e` una opzione. Mi trovo quindi sempre piu` in sintonia con quel che Giansenio dice da tempo, nel merito e nel metodo molto piu` ragionato e non inutilmente irridente che sta` usando da un po` di tempo a questa parte.
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Ma pensa te.
Con Fini.
O Confini?
Anche stavolta 1o quando c’é sta tirare cacca addosso a Giuseppi.
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La passione, la decenza della coerenza,… starne senza ha ucciso in tanti la speranza. Per non parlare d’una certa indigesta alleanza…ed è arrivata, piaccia o no, la decadenza.
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“poi, in presenza di gravi errori strategici, lo ha letteralmente mandato affnclo”.
Si è mandato a quel paese da solo. Ma ti sembra normale che prendesse 300mila euro l’anno per fare una comunicazione contro il suo Movimento? Mi dispiace che sia finita così, ma non ci stava più con la testa.
“Con quale sicurezza MT può affermare che il partito attuale è miracolato nell’occupare la terza posizione? Chi lo dice o dove è scritto che la strategia attuale è l’ unica possibile e che dopo tre anni essere al 13/14% (???) è meritorio? I voti raccolti nel 2022 erano tutti di neo elettori folgorati da Conte?”.
Senza Conte avrebbe occupato la terza posizione? Probabilmente no. Ti sfugge che in mezzo ci sono state le Europee, dove il M5S è sceso al 10%. E se ora è in risalita nei sondaggi, vuol dire che la strategia attuale funziona. Conte ha avuto il merito di aver intercettato buona parte di quei voti. Senza di lui, il risultato del Movimento sarebbe stato sicuramente peggiore.
“Cosa pensa MT del 40% di iscritti astenuti per la elezione del presidente? È astensionismo fisiologico? Dei voti persi, soprattutto in Toscana? Di qualsiasi campagna elettorale necessariamente fatta col freno a mano tirato per non danneggiare il prezioso alleato, niente da dire? È un falso problema da invasato duro e puro il mio? Andare in giro a chiedere voti assieme a chi vota per armi e guerra è normale? I cittadini sono rintronati e alle amministrative votano il candidato e basta, senza ricordare o tenere conto che le politiche Eu stanno stroncando intere economie, anche familiari?”.
Sono gli stessi numeri del 2021. Allora votarono 67.064 iscritti su 113.894. L’affluenza arrivò al 58,2% e Conte ottenne il 92,8% dei consensi. Stavolta hanno votato 59.720 iscritti su 101.783. L’affluenza si è attestata al 58,6% e Conte ha ottenuto l’89,3% dei voti favorevoli. Ha “tenuto”, dunque, la base di consenso.
Tu ti concentri solo sul voto in Toscana, ma alle Comunali il Movimento ha ottenuto buoni risultati. Nessuna alleanza organica con il PD. Il M5S è una forza politica indipendente, quindi mantiene una propria autonomia. Se c’è intesa sui temi, l’alleanza si fa, altrimenti no. Quante volte bisogna ripeterlo?
A livello locale i temi nazionali contano poco o nulla. Contano molto i voti clientelari, senza i quali non si vince.
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Conte ha salvato il Movimento 5 Stelle quando sembrava destinato allo scioglimento, è stata proprio la sua pacatezza, la sua preparazione e la sua educazione a tenere insieme le persone e a ridare loro speranza, la sua comunicazione è stata razionale perché la politica non può essere solo urlata o fatta di slogan populisti, parlare alla pancia dei cittadini senza contenuti seri è un gioco rapido ma vuoto, Meloni può anche usare un linguaggio semplice e spregiudicato ma questo non significa che sia efficace per costruire nulla di duraturo o intelligente, il vero problema della politica italiana è l’approssimazione e l’aggressività senza argomenti, Conte ha mostrato che la passione in politica si può esprimere anche con la fermezza delle idee e la chiarezza del ragionamento, il coup de théâtre quando ha chiesto solidarietà per Gaza dimostra che sa usare la sua autorevolezza senza fare spettacolo, è proprio questo equilibrio tra cuore e testa che oggi manca e che rende il Movimento 5 Stelle credibile ancora sotto la sua guida, Di Battista dovrebbe capire che la politica serve a costruire e non a fare il Che Guevara e che il vero coraggio non è gridare ma proporre soluzioni concrete e non urlate di rabbia, confuto con forza questa visione superficiale che riduce la politica a un esercizio di demagogia e impostura comunicativa perché chi governa deve saper parlare sia con la testa che con il cuore, non può scegliere un solo lato dell’essere umano, Conte lo ha dimostrato e merita rispetto non critiche banali e pretestuose.
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Concordo Mauro.
Di Battista è bene che prosegua da indipendente, per quello in cui crede, che sta facendo e mi va bene.
In politica, non c’è spazio per personaggi come lui purtroppo, perchè la politica è un’altra cosa. I servizi di Di Battista, possono certamente essere utile fonte di ispirazione per politici intelligenti, che sappiano “incanalare politicamente” determinati argomenti e/o riflessioni. Sarebbe quindi accettabile come collaboratore esterno, sempre ammesso che già non lo sia.
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Conte non accetterà mai un Di Battista nel movimento; lo metterebbe in ombra prima e lo manderebbe dietro la lavagna poi.
Al di la della condivisibilità delle sue idee è uno che ha carisma (fermo restando che il carisma è molto soggettivo), carattere è uno che si da da fare pubblicamente, è attivo.
Ha dimostrato che è uno che non si fa controllare.
Sarebbe come accostare una palude ad un mare in tempesta; pochi istanti e la palude sparirebbe.
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“Caro Massimo, figurati se ti licenzio. Ma ti ricordo anche la faccia perplessa di Di Battista, quel giorno. E ti rammento che fu Grillo a suicidare i 5S conficcandoli contro natura nel governo Draghi. Salvo chiamare d’urgenza Conte a salvarli e poi sabotarlo perché teneva testa a Draghi su giustizia, riarmo e politiche sociali: il Dna dei 5Stelle. Se sono ancora il terzo partito, è un miracolo.
M. Trav.”
Apprezzo molto Massimo Fini. I suoi articoli sono spesso tra i più interessanti che mi capita di leggere. Ma qui, malgrado la mia modesta ed innoqua opinione, ha perfettamente ragione Travaglio.
Diciamo invece che ora come ora, Conte avrebbe bisogno di maggior sostegno, questo si e credo che Ricciardi, possa essere un ottimo alleato per proseguire la battaglia. Ma ribadisco, alleato, non rivale o concorrente.
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Se la politica è comunicazione con il potenziale elettore, e quest’ultimo ha un età mentale media di 8 anni(cit. Silvio),è ovvio che la politica non fa per Giuseppe Conte.
Meloni e DIBBA invece in questo sono bravissimi;ma poi,arrivati nel “mondo dei grandi” :
la prima si è dovuta accontentare di obbedire,in silenzio, a MariodaCittàdellePieve,Joeloscorreggione e Donaldodamaralago and so on and so forth:l’importante è avere la poltrona e far fare le gite alla figlia in giro per il momento.
Il secondo si invece reso conto che non avrebbe cavato un ragno dal buco in posizione di comando, per scarsità di competenza,capacità,talento e in maniera onestissima ha abbandonato.
Se la politica è invece tutto il resto, il buon Giuseppe si è dimostrato il miglior PDC degli ultimi 40anni.
Grande Max,stile abbagliante come sempre.
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Eccolo, questo è il Massimo Fini che mi piace leggere, anche se non sempre condivido le sue idee. Il suo stile sa intrecciare aneddoti e ricordi di una lunga vita da protagonista sia della scena pubblica che privata, raccontando con acutezza i personaggi che ha incontrato, intervistato e frequentato, e che — nel bene e nel male — hanno contribuito a scrivere la storia di questo nostro paese. La capacità di trasmettere emozioni e riflessioni profonde attraverso esperienze vissute rende la sua narrazione autentica e coinvolgente.
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E pensare che tutto il trambusto generato da Fini me lo sono perso tutto. Inclusa la responsabilità di aver dato le origini ai pensatori più reazionari dell informazione nostrana, dall anarchia al Corsera della buona borghesia illiberale. Un racconto in cui i contenuti della proposta dei 5s non pervengono, a parte le bravate comunicative e le folle plaudenti. Ma i contenuti, alla fine, sono quelli relativi alle 5 stelle, rimasti gli stessi nel tempo. Anche l attesa di un nuovo comunicatore anarcoide si è dimenticata di notare che le stesse modalità di grugnito del popolo è stata assunta dai politici che in fondo lui ama. I Renzi, i Salvini, Meloni, Vannacci, che si sono contesi l elettorato attivo,non gli astenuti, alimentando l astensione, non la partecipazione. E spostando la gioiosa macchina da guerra della propaganda politica sempre di più dall odio per la casta all odio per coloro da cui la casta dice di proteggere i cittadini: gli altri, i neri, gli immigrati, la finanza, i poteri forti. L immigrazione,la sicurezza, i fannulloni. Di Pietro tribuno del popolo e poi politico conteso, oggi sponsor della separazione delle carriere. Come lo è il mondo che data i soldi a Fini per le sue iniziative editoriali da destrorso anarchico. Come chiunque urla alla luna, e fa dell urlare alla luna il suo slogan. Che rimane slogan. E che per avere successo deve rimanere slogan. Da Floris. O a teatro.
Schierarsi, lo slogan di chi non si schiera. Fare, sporcarsi le mani per le proprie idee, che sono una proposta politica. Con i rischi e le mediazioni necessarie a poter fare.
Arruolato anche Fini, e con un leader in pectore, siamo sempre a guardare Conte dal balcone e narrare le mirabolanti imprese del conduttore potenziale, che distruggerebbe Conte in un attimo. Ed il campo di battaglia rimane nel m5s, non nel paese. Schierarsi contro Conte e blablare blablare su difetti ed errori. L origine e l unico obiettivo: CONTRO. Nessuna proposta concreta, nessun obiettivo politico. Contro Conte e contro il PD. Con cui i loro leader maximi hanno inciuciato per anni. Loro si.
Nell articolo di Fini c è una desolante assenza di rispetto per la gente, per gli italiani, per i cittadini, una sorta di razzismo antropologico per cui si può dar loro da bere qualsiasi cosa, purché urlando e insultando qualcun altro, e loro bersani, ingurgitando e ruttando.
Mani pulite, in fondo mani sporche,cattive intenzioni ma divertendosi, goliardicamente. Ma schierati, minchia fritta. Fateci vedere cone si fa
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Conte è ottimo per gestire il potere, ma serve un qualcuno per conquistarlo.
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Vero Bo.
Come scrivevo, ha bisogno di qualcuno che lo aiuti attivamente. In gergo calcistico, che personalmente non amo, ma si addice al caso in questione, serve un “centravanti di sfondamento”. Questo a mio parere, potrebbe essere Riccardo Ricciardi.
Ma certamente Conte necessità di maggior aiuto, dall’interno del Movimento, se si vuole ritornare a certi significativi numeri.
Viceversa, a mio avviso, l’unica carta giocabile, è l’alleanza più concreta al PD, che piaccia o meno.
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“..ha bisogno di qualcuno che lo aiuti attivamente..”
Dipende. Chiara Appendino è stata indicata come eretica. Si può escludere che abbia tentato di introdurre certi temi ma sia rimasta inascoltata? Io da tre anni vedo un percorso netto, e per i risultati parlano i numeri. Ma tutti devono rimanere zitti perché il presidente ha salvato il movimento, un argomento che può essere introdotto nella discussione, senza dubbio, ma opinabile.
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Ricciardi mi sembra già in prima fila ma lo “vedo” solo su fb e non basta. Centravanti di sfondamento è quasi impossibile per uno come Conte, e Fini l’ha motivato benissimo (“..Non si può continuare a battersi con una mano dietro la schiena contro chi non solo le usa tutte e due, ma usa anche un randello…”). Io lo scrivo da sempre: Conte non sarà mai un 5S come lo intendo io, non è nella sua natura, non è nella sua cultura (immaginate un “rivoluzionario” che insegna Diritto… Ci vuole ben altro per battere la Meloni, e riconquistare gli italioti astenuti.
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Beh l’Appendino ha fatto il possibile.. 🙂
Sarà che non sia stata capita oltre a giansenio e soci?
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Giansenio@ Appendino a mio avviso ha scelto il momento sbagliato. Comunque sia, a mio modesto parere, autonomamente i 5S non vanno da nessuna parte. Non oggi. Attualmente è quasi più probabile che il PD si decida a fare una corretta selezione interna, per rendersi più piacevole al Movimento.
Ma tutto questo, sono mie sensazioni. Sbagliate ? Possibile.
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Il pensatore era Casaleggio anche se non si notava per la sua natura riservata . L’ atto suicida di Grillo forse frutto di qualche ricatto inconfessabile oppure fu dovuto proprio alla perdita della testa pensante del movimento . Certo è che una volta rotto, il vaso non torna nuovo e neanche la presenza del passionario Di Battista riuscirebbe a restituire al M5S la vivacità e l’ entusiasmo originale .Credo comunque che ci sarebbe bisogno di un bel colpo di frusta , un qualcosa che ecciti gli animi sopiti per cercare di ravvivare la speranza e Conte ,ottimo premier e uomo probo ed onesto , non ha , come sostiene Fini, le qualità di condottiero con doti d’ infiammatore di animi .
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Che il nostro M5S abbia urgente necessita’ di aver uno che parli alla “pancia” dei Cittadini è un dato di fatto incontrovertibile….perche’ continuando cosi’ non andiamo da nessuna parte…..se non con un “programma politico economico” condiviso nel “campo largo” ma cedendo la leadership alla Schlein…ed essere “subalterni al PD….mi girano tanto gli zebedei….
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Se nel PD fossero in grado e/o nelle condizioni di ripulire all’interno, facendo una “scrematura”, selezionando i buoni dai contaminati e/o disonesti, l’alleanza col M5S sarebbe certamente più fattibile e anche più digeribile a chi poi deve presentarsi ai seggi elettorali. Se non buttano fuori i Renzi della situazione, non credo proprio che le cose possano migliorare.
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“..cedendo la leadership alla Schlein..”
Ritengo probabile all’ 85/90% che il tutto verrà consegnato a un federatore.
Il campo largo ha leader deboli: il pd è un groviglio di correnti e il presidente, come già descritto, ha buone doti di amministratore.
Un federatore è in grado di togliere parecchie castagne dal fuoco a dei leader deboli, sia in caso di vittoria che di sconfitta. Mi riferisco al proseguimento della carriera politica.
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Ruffini….??? è scomparso dai “radar”…la nostra Sindaca Salis…..???…ha detto di no…..Bersani….???
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Forse la sindaca Salis ha buone possibilità. Qualche sera fa, verso le otto e mezzo, ha fatto presenza e ottima impressione, dicendo cose veramente gradevoli su temi correnti, cose riconoscibili di sx. Poi è arrivata la domanda cruciale su un suo possibile coinvolgimento in un piano federatore del campo prog. , e lì è arrivata la mazzata per gli ascoltatori, perché la signora vuole dedicarsi alla sua città. Ho avuto come la percezione che però, insistendo un po’.. Cosa doveva rispondere pora stella, “sì lascerei volentieri Genova per fare altro? ” . Poco elegante. L’ importante è che la gente a casa nel frattempo pensi che sia uno peccato se la signora Salis sta fuori dai giochi.
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Ma perchè sta cosa di “parlare alla pancia” come se i cittadini fossero dei tubi digerenti aperti alle due estremità?
Non esiste solo il vaffa, esistono le visioni di una rappresentanza politica. Se non si capiscono quelle c’è poco da fare.
Se non basta il portafoglio vuoto nella tasca dei pantaloni lisi funzionerà come diceva mia nonna: “Se non ti entra in testa ti entra comunque da un’altra parte”
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é un abituale modo di dire “rivolgendosi” alle emozioni ed agli istinti irrazionali delle Persone, piuttosto che alla ragione affinche’ possano essere influenzate….!!! una espressione comunicativa importantissima in “politica”…..!!!!! come è un altro modo di dire e di sottintendere “le cose” come quello usato da Sua nonna…..!!! Buona giornata.
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Ma infatti mi riferivo proprio a quello. Perchè questo bisogno di rivolgersi all’irrazionalità quando il solo portafoglio vuoto non riesce a scalfire la logica più elementare? Di quali istinti stiamo parlando se quello fondamentale è quello della sopravvivenza?
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“giustizia, riarmo e politiche sociali: il Dna dei 5Stelle“
e questo non essendo il DNA del PD, almeno attualmente, il governo viaggia per inerzia verso il secondo mandato
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Una storia fini-ta.
Pagina finita!
Si chieda perchè ?
Della Loggia poi…
Fini dimentica che fu il grillo chiamare Conte… qui sembra ,come al solito,che Conte abbia scippato a Grillo il M5s.
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Fini qui mi ha tolto tutte le parole di bocca, al riguardo dei 5S. La penso esattamente come lui, ribadisco, parola per parola. Conte è un uomo eccezionale, ma non è un GRAN leader: se da un lato è stato il miglior PdC degli ultimi 40 anni, dall’altro è un comunicatore ma certamente non-ottimo, È un uomo, anzi, L‘ uomo delle istituzioni, ma come capo carismatico funziona non perfettamente. Ed ecco che ci vorrebbe un Dibba, che però, oh, ma che strano caso, ma guarda, Dibba non c’è più. Che cosa curiosa…! Qualcuno (MarcoBo) sopra ha scritto una grande verità: «Conte è ottimo per gestire il potere, ma serve un qualcuno per conquistarlo.» e quel ‘qualcuno’ ora come ora non c’è. 🤷🏼♂️
Ora io credo al caso, alle circostanze casuali degli eventi, sì, ma non COSÌ tanto! Personalmente nessuno mi toglie dalla testa infatti che i 5S non dovessero semplicemente riuscire nell’intento, per cui coll’entusiasmo di tutti gli ‘altri’ partiti, per una volta tutti assolutamenbte concordi infatti, i 5S son stati messi in condizione di non nuocere ad infinitum (per info, leggersi Il Conticidio di M. Travaglio). Così intanto la barca va avanti com’è sempre andata e Destra e Sinistra continuano a spartirsi il bottino, dando vita al Sistema più vile che esista, dandoci a bere che si sbattano per la libertà e la democrazia, le quali invece, come il resto d’Europa ci insegna ormai da almeno due anni, son morte e stra-sepolte… Comandano le lobby e le logge massoniche, le banche e le commissioni d’affari, specie se affari economici e finanziarii, per voce di un’arpia pazzoide, una tizia il cui nome inizia per U (e finisce per rsulaPhonDerNazen). Vedi un po’, com’è bella la democrazia, com’è bella la libertà… Nel frattempo noi popolo-bue, in qualità di rane, continuiamo a bollire tutti felici…🤦🏻♂️
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Noi italiani abbiamo bisogno di un lider?
Che Conte non lo sia siamo d’accordo perchè tratta in modo civile contro l’arroganza e l’inciviltà degli altri.
Nè va bene per i Vaffa, quindi ci troviamo con il “salvatore del Movimento”che non va bene?
E chi potrebbe sostituirlo?…nessuno…
Ma a parte trovare un lider ai cittadini ,sul piano pratico, interessa un lider o un programma?
Io penso il programma!
E il programma c’è ….i cittadini dovrebbero votare un lider perchè tale o i programmi?
Credo i programmi!
E quindi ritorniamo al Conte1 e 2 i programmi positivi c’erano e venivono portati avanti nonostante gli alleati.
Ora mi chiedo come mai sono stati smantellati?
Ci sarà un motivo….erano scelte buone,ma davano noia!
Ecco Conte dava e da noia ed io dovrei andare in cerca di un nuovo lider?
Sta lottando contro la guerra,contro il riarmo,contro i super utili delle banche,contro la povertà che sta dilagando,contro il lavoro precario,contro l’inefficenza della sanità e dei servizi…. ecco il premier che io amo e che non cambierei neppure con un Diba(che ha fatto le sue scelte) ne con Fico,Raggi,Apendino o Taverna….
Scusa ma hom il timore che stiamo esagerando per cui mi sono permesso di dire la mia….ciao maremma m…a!
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I governi Conte 1 e 2 sono nati dopo le elezioni. Stipulare accordi prima, per qualsiasi tipo di elezione, si può fare, ma un partito con aspirazioni da vero 5* accede a tali accordi solo mettendo come base di partenza un minimo di punti condivisi, tre quattro temi in grado di certificare che è sensato andare assieme a chiedere voti (tutte le altre eventuali proposte da mettere assieme costituiranno un programma elettorale nazionale, un contratto, chiamiamolo come vogliamo).
Tale operazione chiarificatrice, porcaccia la miseriaccia, andava fatta SUBITO!
Ci sono sicuramente slogan comuni, temi che la signora Schlein ha sottratto con destrezza (tutta roba che viene dispensata in abbondanza, tanto è gratis); ma per il resto, nelle votazioni nei palazzi che contano , ordine sparso.
Degni di nota anche le trattative a livello locale, per avere via libera da cacicchi e capibastone.
Una disperazione totale..
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Dimenticavo il 98% degli iscritti ha confermato Conte Presidente …quindi…?
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NeT, perdonami, ma mi son espresso malamente, si vede. Io Conte lo ADORO e come capo politico non vorrei nessun altro che non fosse lui! Dico che come capo ‘carismatico’ ha meno lustro, ecco, di un Dibba che farebbe il resto del sistema suddetto, a pezzi. E, anzi, forse è proprio per quello che lo tengono fuori, il Dibba, chissà? Io personalmente, ripeto, il M5S comunque lo apprezzo moltissimo e infatti è sin dal 2013 che ho indistintamente e convintamente votato SEMPRE per i 5S, anche alle tornate più infime, perché credo che sia essenziale continuare a dare forza all’unico movimento di persone SERIE e ONESTE (e permettetemi di dirlo e ribadirlo, DI SINISTRA!) che c’è – e c’è mai stato – in Italia, cioè il paese fascio-mafioso per eccellenza che c’è in questa parte di mondo, soprattutto quando i “concorrenti” degli altri partiti insistono nel far vacillare le tue convinzioni con i trucchi più sporchi 24/7 sin dal 2013! Io ho solamente ribadito e sottolineato quel che ha scritto Fini, e cioè che così com’è ADESSO il M5S ha poca o nessuna influenza sul pubblico di delusi che una volta lo ha votato e che poi ha smesso, che ascoltava dalla propria panza i discorsi di Dibba, Taverna, Toninelli e il resto della furia dei primi tempi! Sto parlando dei delusi, non sto quindi parlando di me, ecco… Però, diciamocelo, se uno vuole veder (non dico VOLARE ma almeno provare ad alzarsi) il M5S nei sondaggi, serve Conte di sicuro, a tener le briglie, sì, ma poi serve un Dibba, anzi, ne servono venti. Ed è qui che iniziano i miei dubbi. Lui sa quel che succedeva “dentro”, lui sa bene anche quel che succede fuori, e come mai se n’è andato? Ma davvero vogliamo credere che se ne sia andato perché nel governo trappola di Draghi, l’accozzaglia più marcia mai vista, non voleva starci? Va bene all’epoca, ci mancherebbe, ma davvero, ripeto, vogliamo credere che, una volta passata la cosa, ne sia rimasto fuori così e continui a rimanerne fuori per le sue convinzioni di anni prima?! Oh, son passati anni, eh? Uno per il bene del proprio paese e del movimento che pur ti ha dato i natali come entità politica, ci rientri e ti dai anche parecchio da fare, punto. Io non ci credo che non voglia rientrarci per una questione di principio, ripeto, di anni fa: lo stanno controllando, qualcuno lo tiene per le palle, non gli vien permesso di rientrare e lui tutto sommato se la fa andar bene così e lo racconta in giro come fosse la sua convinzione personale! Non c’è verso! Nel mentre, le Destre più buzzurre e le Sinistre altrettanto buzzurre (ma fan finta di essere intellettualoidi), continuano a spartirsi la torta e in quel posto se lo prende il cittadino ‘rana-bollita’… Spero di essermi chiarito un po’, magari no, ma spero di sì e queste comunque son le mie idee. Troppo strampalate? Eh, anche sì, ma davvero le penso.
Un saluto a te!
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Si in effetti rileggemdo… so di non sbagliare se che anche tu come il sottoscritto,pur continuando a votare 5s,traspare dal tuo comm. il risentimento dei tradimenti subiti da chi avrebbe invece dovuto difendere e tutelare.E’ stata una esperienza e qualcuno ne è rimasto scottato,Casaleggio Jr …delusione e Grillo? Pure lui Delusione tanto da chiedermi chi ci fosse dietro il griullaccio per arrivare il “supremo” a questa situazione(i famosi 300.000 €)
Di positivo c’è che Conte sta ricostruendo la base e con i relativi responsabili locali,la formazione dei giovani, eccc… tutte garanzie per un Movimento concreto e radicato.Ci vorrà tempo certamente e non per questo dovrebbe mancare la fisducia sui ” programmi ” del Movimento !…maremma….!
Ciaooo
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C’è un malinteso di fondo. Io non credo che al momento ci sia una persona più degna di Conte per amministrare l’Italia. Purtroppo però al momento la maggioranza non ce l’ha e deve conquistarla e immagino anche che come tutti si sia fatta un’idea su chi sono gli astenuti. Parlo di gente con esperienze diverse, che vota più con la pancia che leggendo i programmi, che ha ferite da guarire e collezioni di delusioni, gente che aspetta il messia, uno di quelli che gli dice quello che vogliono sentire. La Meloni l’ha fatto, promettendo “a parole” quello che poi non si è preoccupata di mantenere. Grillo da grande comunicatore l’ha fatto.., sollevando lo sdegno popolare per una classe dirigente corrotta. Ma ci vuole forza, ci vuole enfasi, ci vuole rabbia…, bisogna abbandonare il “politically correct” senza pensare ad alleanze, senza guardare in faccia a nessuno. Mestiere difficile quello del leader in Italia ma se il movimento riuscisse a trovarne uno in ogni regione, la vittoria non ce la leva nessuno. Il Presidente del Consigio ce l’abbiamo già!
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Marco , il Movimento è nato con i piedi d’argilla.
Io ho sempre sostenuto che il movimento non doveva nascere dal “nazionale”,ma dalla base(meetUp e associazioni)..ora Conte sta ricostruendo dal basso…responsabili di zona,responsabili regionali,corsi di formazione,sta aggregando i giovani..insomma un lavoro che richiede tempo e maturazione.Hai presente quando il Grillo prese persone che estromisero di fatto chi nei meetup si erano invece impegnati? Paragone è l’esempio perfetto…non dico altro perchè ce ne sono stati molti che hanno abbandonato per la poltrona mista.
Quindi …manca la base e la maturazione politica,non puoi più improvvisare e andare fuori del sistema…non te lo permettono, quindi alleanze programmate sono necessarie.
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Mi spiace NeT, il movimento sarà pure nato coi piedi d’argilla ma dai un’occhiata in giro, quanti rivoluzionari vedi? Quello che hanno fatto Grillo e Casaleggio era quello che gli italiani aspettavano da 50 anni…, poi vabbè il sistema ha reagito e “l’argilla” è venuta a galla, ma tutto questo è servito per avere ancora oggi il M5S, unica speranza nel panorama politico italiano.
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vero solo la speranza di esistere e aumentare… solo così potremo avere un futuro, senza spoeranza si …muorem ed io di tempo non ne ho molto,lascerò detto ai nipoti! ciaooo!
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“Caro Massimo, figurati se ti licenzio. Ma ti ricordo anche la faccia perplessa di Di Battista, quel giorno. E ti rammento che fu Grillo a suicidare i 5S conficcandoli contro natura nel governo Draghi. Salvo chiamare d’urgenza Conte a salvarli e poi sabotarlo perché teneva testa a Draghi su giustizia, riarmo e politiche sociali: il Dna dei 5Stelle. Se sono ancora il terzo partito, è un miracolo”.
M. Trav.
Ahimè, questa non è l’unica dimenticanza di Fini. E’ passato dal 32,7% delle Politiche del 2018 al 10% delle Europee del 2024, tralasciando il 15,4% ottenuto nel 2022 da Conte dopo una legislatura travagliata. Senza di lui, il risultato dei 5S sarebbe stato sicuramente peggiore.
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Ci sono 20 regioni in Italia. Abbiamo bisogno di 20 leader!!!!
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Quando si dice che Conte non trascina è perché lui non ha la capacità di parlare anche alle PANCE delle persone.
E quando dico per pance intendo agli istinti più bassi, che in generale attirano le masse. Vedesi Salvini e Meloni, nonché Berluskaiser.
Per questo ci vorrebbero degli arruffapopoli. Casaleggio + Grillo = perfetto.
Poi nel 2016 morirono prima Casaleggio e poi Dario Fo, i due cervelli pensanti di M5S.
E al contempo cominciarono a smantellare i M.U. così bye bye territorio.
E a tutt’oggi, quando vedete le interviste ai 5S, stanno sempre a chidergli ‘e le alleanze?’ ‘e il leader del campo largo?’ ‘e le elezioni’?
Ma come pensano che M5S possa sostenersi senza radici? Fa la fine di SPELACCHIO, ovviamente. Se i G.T. non riprendono forza non ci sarà futuro per M5S. Non puoi governare l’Italia ed esistere solo in TV, a parte forse nel caso di Renzi ma giusto perché ha impestato con i suoi sgherri il PD.
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chiedo ai 5s originari uno sforzo di memoria e di nostalgia politica.
Cos è che vi entusiasmava in Gianroberto Casaleggio? Quali contenuti, quali idee scatenavano la vostra ammirazione? Quale idea di paese, di cambiamenti per i cittadini, vi intrigavano? Com era come comunicatore? Parlava alla pancia, alla ragione, all istinto?
E cosa vi faceva entusiasmare per Grillo? Le idee innovative, quali? Gli insulti da comico? La memoria del comico TV scomodo? La catarsi dell insulto urlato collettivamente? Quali erano gli obiettivi politici delle cinque stelle? Così forti da generare tanta partecipazione? O erano gli insulti, il vaffa, a generare entusiasmo? Il.programma, in fondo, non era importante? E qual era l obiettivo politico, al di là del fare caciara insieme? Votando in tanti M5s, cosa vi aspettavate?
Da elettore pd dal pci, io, già grandicello e caratterialmente moderato, osservavo e sorridevo alle sceneggiate di Grillo, ascoltavo i dotti ragionamenti su acqua pubblica e reddito universale, la scatoletta di tonno da aprire, potere ai cittadini…bello, tutto bello, ma quindi? Primo partito nel 2013, più voti di quelli presi da Meloni nel 22, e quindi? Vaffabersani governi letta renzi gentiloni, e mentre Taverna, Crimi, Dibba, Di Maio andavano suo tetti del parlamento,veniva fatta strage dei diritti sociali e civili del paese. Mentre si inveiva contro i governi di turno, anziché essere al governo. E contenti di farlo, come a una gita scolastica. Il bello era inveire? Politicamente,i fatti eclatanti furono i sindaci di città importanti, Parma, Livorno,Torino, e la Capitale. Notai già allora che furono vittorie al ballottaggio, dopo che, Roma a parte, al primo turno i candidati pd mancarono l elezione per poco. Al secondo turno, i voti della dx andarono al candidato 5s, che stravince. La scatoletta di tonno aperta erano amministrazioni ex pd, col voto decisivo degli elettori di dx. Ne di dx né di sx? Sarà questo, pensai, ritenendolo uno slogan da circonvenzione di incapaci.
Cosa non ho capito, al di là dei miei limiti di comprensione? Cosa mi sono perso? Cosa c era di diverso dal rottamiamo tutto e tutti? O dal è finita la pacchia?
Non ho mai colto,colpa mia, il senso di questa nostalgia canaglia, i contenuti oggetto di tradimento. Al di là del vaffa e del sentirsi parte di un trambusto, che cosa sarebbe stato tradito? Non lo dite mai, o almeno non lo capisco. Vanno bene dei disegnini degli esempi semplici, che anche un anziano un po rinco riesca a capire. Lo date per scontato,forse. Ma per chi è meno puro non lo è scontato. E dato che io sarei un traditore, vorrei sapere perché.
Io, a differenza di Fini, non ho bisogno di discorsi che parlino alla pancia. Non amo i diffusori di odio che mirano alla pancia. Lo fanno tutti, e quelli che lo fanno di più alla fine prendono più o meno i voti di chi lo fa un po meno. Si governa col 41% dei voti del 50% – 65% dei votanti, grazie al premio di maggioranza, senza essere maggioranza. Chi non vota è sazio,o ha fame?
Casaleggio mi piaceva certamente più di Grillo,per i modi più che per la visione, o per quello che capivo della visione. De Masi era il mio preferito. Non certo Becchi.
Non mi manca dover insultare per sembrare in. Mi spiace la mancanza di un obiettivo di fondo comune. E di una tensione politica comune. Conte ha detto, interpellato, che ci fu un veto di Grillo su Dibba, e che, meno direttamente, le velleità di Dibba non si inserirebbero nell idea di progressismo indipendente. E non credo abbia torto. Mi spiace, perché Dibba mi piace, sembra sincero pur se da Floris. Ma quello è un pulpito, non un movimento. Opinioni, che rimangono opinioni sterili. La pancia credo sia stanca. Le parole sono aria, spesso fritta, e la digestione difficile anche per le pance piene. Le pance hanno sempre fame di odio, però. La concorrenza è terribile.
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Di Battista si appresta a fondare un proprio movimento.
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utile a frammentare l opposizione vera e a far rivincere la dx. Rischiando di non raggiungere la soglia di sbarramento e di non avere rappresentanza. Gli andrebbe meglio se si candidasse a sindaco di Roma. Come fu per la Raggi. Stesso elettorato, pur di dar perdere il pd.
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Concordo.
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