Accadde oggi: 31 ottobre 2000

L’associazione Rinascita Guardiese continua la pubblicazione di  documenti  inerenti la storia guardiese per coltivare la memoria e … progettare il futuro partendo dal passato

   25 anni orsono il Sindaco Ceniccola promuove la prima concertazione istituzionale in Valle Telesina.

Biblioteca – Casa Comunale

I  Sindaci della Valle Telesina accettano l’invito del Sindaco Ceniccola e firmano un protocollo d’intesa per avviare il Programma Integrato Territoriale “Valle Telesina”.

Fono-registrazione del discorso pronunciato in data 31/10/2000

     “Cari amici , cari colleghi,

oggi possiamo scrivere una pagina  “storica” per le nostre comunità  e vi ringrazio dal profondo del cuore per non aver fatto cadere nel vuoto il mio invito. Voglio subito ricordare che oggi siamo qui per continuare il lavoro avviato in data 5 febbraio u.s. nel castello dei Fremondo e ribadito con il  documento d’intesa sottoscritto a Telese Terme il 31 marzo 2000 inerente il Patto Territoriale “Valle Telesina” al fine di progettare uno sviluppo concertato di questo comprensorio che si estende dal massiccio del Matese  al sistema montuoso del Taburno che sicuramente rappresenta una delle aree più significative del Sannio non solo per l’orografia e la densità degli insediamenti antropizzati bensì, in primo luogo, per le straordinarie presenze storiche, architettoniche ed ambientali. A nessuno di voi sfugge che le possibilità di successo di una tale concertazione sono legate alla capacità di proporre progetti qualificati. A tal riguardo, permettetemi di chiarire subito che non vogliamo innalzare ciminiere né costruire cattedrali bensì, il nostro obiettivo è quello di tracciare degli itinerari turistici integrati che interessano l’archeologica, l’ambiente, l’artigianato, e, naturalmente, l’agricoltura per cercare di intercettare anche un turismo eno-gastronomico. In poche parole, l’idea di questo Programma Integrato è nata dalla convinzione che qualunque ipotesi di sviluppo territoriale non possa prescindere dalla valorizzazione delle risorse locali materiali e immateriali e dalla concertazione dei vari enti istituzionali che insistono su un certo territorio. Questo progetto integrato è stato concepito come un nuovo modello di sviluppo dell’area e la concertazione tra gli attori locali del territorio si è sintetizzata verso la definizione di un obiettivo comune di crescita e cioè, la creazione di un ambiente favorevole all’aumento dell’occupazione e della qualità della vita, che faccia leva su una unione di elementi tra loro strettamente interconnessi, qual è la qualità dei prodotti, le nuove forme di turismo e di accoglienza, il miglioramento delle dotazioni ambientali. Il tessuto produttivo del nostro comprensorio è stato sempre costituito da artigianato, attività di produzione e trasformazione dei prodotti dell’agricoltura, in primo luogo le nostre pregiate uve, discreta disponibilità di aree già destinate agli insediamenti produttivi, esistenza di siti  e potenzialità di interesse turistico, presenza di un buon numero di strade di comunicazione, grande disponibilità di risorse umane sottoutilizzata e assenza di criminalità organizzata. A tal proposito, vale la pena ricordare che la Commissione europea prendendo atto di questa efficiente peculiarità ha inserito il Sannio nell’ambito 1° che significa fino al 2006 la possibilità di beneficiare di agevolazioni al massimo concedibili per le piccole e medie imprese. Non ho altro da aggiungere e passo a voi la parola. Grazie”.

P.S. Per dovere di cronaca è necessario ricordare che i governanti subentrati al Sindaco Ceniccola non hanno esitato ad affossare anche questa progettazione intercomunale che ancora oggi riflette una “visione” politica lungimirante. Inoltre, non possiamo non stigmatizzare che il Sindaco Di Lonardo pur avendo inserito tale proposta nel programma della lista “EsserCi” sotto la voce:

“Progetti coerenti, di rapida attuazione” non ha fatto niente per  onorare gli impegni assunti con i cittadini-elettori. A tal proposito, non possiamo non ricordare al Sindaco Di Lonardo che: “Le promesse elettorali sono debiti da pagare”.

RINASCITA GUARDIESE