
(Dott. Paolo Caruso) – La Calabria come altre regioni depresse del sud è affetta dalla cosiddetta ” Sindrome di Stoccolma “. Infatti al momento di esprimere il voto, il popolo affamato di lavoro, di giustizia, di meritocrazia, e privo di infrastrutture, scuole, ospedali, sta dalla parte del suo “carceriere”, ovvero dalla parte di coloro che con il clientelismo più bieco, e per i propri interessi, ” rubano ” la dignità a tanti cittadini onesti e spengono ogni speranza alle future generazioni. In Calabria più che altrove il dissenso e la capacità di incidere nelle scelte non appartiene al popolo, infatti forze occulte attraversano con i loro sussurri la politica, parte della borghesia imprenditoriale e rendono sterili le giuste aspirazioni della società civile. C’è un Potere che non si vede ma che in questi territori si respira ovunque. Anche in Calabria, come del resto nelle Marche, il test elettorale ci parla dello svilimento della democrazia nel nostro Paese, infatti qui sono andati al voto appena il 43,14% degli aventi diritto, un punto percentuale in meno (44,36%) rispetto alle consultazioni regionali del 2021. Al netto della forte emigrazione presente in questa regione, di certo i partiti non ne escono proprio bene. Un’altra competizione elettorale che va agli archivi con percentuali ridotte di votanti e che indica nel centrodestra, con uno scarto notevole di oltre 15 punti percentuali, la coalizione che dovrà governare la regione presieduta dall’ uscente forzista Roberto Occhiuto. Dopo una campagna elettorale esasperata anche da motivazioni giudiziarie i partiti, spenta la kermesse, entrano nel merito dell’ esito della competizione ma come avviene ormai da tempo sorvolano su un dato molto grave, l’alta percentuale di astenuti. Infatti la percentuale degli astenuti di quasi il 60% in Calabria e del 50% nelle Marche evidenzia inequivocabilmente la sofferenza della democrazia in Italia e lo scollamento esistente tra la politica e la società. I Partiti hanno perso da tempo la loro funzione e non riescono più ad attrarre i cittadini al seggio elettorale. Il regime “democratico” nella cosiddetta prima repubblica era di assoluta pertinenza dei Partiti che, fino alla fine del secolo scorso, si confrontavano in dibattiti accessi e di particolare interesse. Oggi altra cosa è la contrapposizione destra/sinistra che passa da programmi notoriamente non realizzabili a contese poco attrattive per gli interessi della gente. Il risultato più clamoroso, e costantemente in crescita, è dato dall’astensionismo. Di quelli che, demotivati per qualsiasi ragione, non vedono l’utilità di recarsi al seggio elettorale. Specie tra i giovani passa sempre più l’idea che non valga la pena votare, considerando la poca affidabilità dei partiti e la mancanza di credibilità della maggior parte dei candidati anche se di opposti schieramenti. È così…. che la fiducia viene sempre meno!
Destra e Sinistra rappresentano in effetti due facce della stessa medaglia, la medaglia di un sistema perverso che è responsabile del furto del futuro alle nuove generazioni. La mancanza di un impegno costante della politica per migliorare concretamente i bisogni delle comunità, i servizi essenziali, sanità e scuola, porta a una progressiva disaffezione da parte del cittadino elettore. In questa nostra Italia “del governo del Fare” rimane tutto immobile in mano ai soliti “dinosauri” della politica, mentre ai cittadini, perduta ogni speranza, non resta altro che adottare erroneamente la linea dell’astensione. La Politica non può arroccarsi all’ interno del “Palazzo”, ne va della democrazia, lo stesso titolo v che ha dato le competenze sulla sanità alle regioni non può essere motivo di scelte clientelari o motivo di arricchimento del singolo. “La politica, sosteneva Aristotele, è l’arte più nobile per la convivenza e per la ricerca del bene comune, non può presentarsi sporca, inquinata da interessi privati che vengono anteposti a quelli della comunità”. Infatti solo con la riscoperta di un nuovo modo di fare politica, di una politica sempre più vicina alla gente, si potrà assistere nel tempo ad una inversione di tendenza, il venir meno dell’astensionismo, vero tarlo della democrazia.
In uno degli ultimi suoi video, Scanzi, che è un caro ragazzo, propone una soluzione davvero innovativa per fronteggiare il fenomeno astensionismo: turarsi il naso e andare a votare. È geniale nella sua semplicità. Io invece penso che la gente sta a casa proprio perché si è rotta i cgln (mi si perdoni il francesismo) di turarsi il naso. Nel seggio elettorale, conquistato col sangue dei partigiani, io dovrei entrare turandomi il naso per non respirare aria contaminata?
Io voglio aria pura e gli inquinatori nel letamaio della storia!
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Ma infatti, perchè dare forza a chi la pensa come te al fine di rendere deboli quelli che puzzano. Molto meglio non votare e lasciare che il letame inondi il paese.
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… sperando che dopo l’inondazione qualcuno abbia capito chi deve votare per cambiare le cose.
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La scelta non è turarsi il naso, una scelta comunque sicuramente migliore di questo orrore c’è eccome. Scanzi dice così perchè non vuole schierarsi ma quello che intende è farne una, farla però e che non sia questa DX o continuare a prenderlo nel… di sicuro..
Lei quale opzione consiglia?
Oppure si apre un nuovo capitolo sulla scia di “pace giusta” con “scelta giusta” per poi non farne mai una.
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Cosa avrei fatto io l’ ho scritto innumerevoli volte. Io non scrivo DOPO, scrivo PRIMA. Quello che mi rende incredulo è che il percorso intrapreso sta dando parecchi segnali di fallimento, tra la rassegnazione e il fatalismo generale. Credimi, sono esterrefatto.
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Non te l’ha mai detto la mamma che l’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re?
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Sto esagerando?
Effettivamente essere moderati potrebbe premiare
Ecco nuovi slogan, coniati all’ uopo
•Abbastanza sanità pubblica!
•Eliminiamo una quota di povertà!
•Scuola abbastanza pubblica!
•Acqua abbastanza pubblica!
•Abbastanza guerra alle mafie!
•Guerra alla evasione, ma senza esagerare!
Ecc ecc
Grillo, oggi esecrato da tanti, metteva l’asticella parecchio in alto perché se chiedi 100 otterrai, se va bene, 40. E gridava, accidenti se gridava. Aveva a che fare con un popolo sotto sedazione, doveva gridare per forza. Oggi sono tornate le cantilene narcotiche e richieste che partono da 60. Sottovoce, perché si sta lavorando a un serio progetto di governo. Serio eh, mica da giullare.
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ma come si fa a votare per una coalizione in cui è presente il simbolo di renzusconi?
un signore che voleva distruggere la costituzione più bella del mondo, che ha distrutto la dignità del lavoro col jobs act, che ha distrutto la dignità della scuola con la buona scuola, e altre carognate per arricchire i ricchi e impoverire i poveri.
con queste condizione come poteva pretendere, conte e il suo m5s, che disoccupati, precari, a tempo (in)determinato, pensionati e loro famiglie potessero andare a votare e votare m5s?
fa forse si deve pensare che tutto sia già concordato per arrivare al risultato elettorale ottenuto…!!!
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Ma infatti alle europee, senza “renzusconi”, è andato alla grande il M5S e l’astensione si è estinta?. Vero?
Ma poi, tutti gli altri candidati fuori dalle coalizioni csx e cdx, tutti “renzusconi”?
Manco uno c’era degno di meritare il sacro voto del popolo santo buono e sempre giusto?
Strano!
Allora deve essere sicuramente un complotto.
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di tanti problemi ne ho citato uno.
c’è pure (tra tanti altri) la questione “democrazia dal basso…!
comunque grazie per votare 5*.
da un ex attivista tradito dal venditore di bibite a da molti attuali che, invece di rivendicare la democrazia partecipata, praticano la politica oligarchica calata dall’alto…
cari saluti
da un ex attivista…
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si sta ancora il promesso referendum per restare o uscire dall’ue.
quando ero attivista spendevo la mia faccia a pubblicizzare il referendum…
di questa europa guerrafondaia non so che farmene
comunque contento te, s’intende, contenti tutti
cari saluti gianrobertiani…
da un ex attivista.
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Adesso io non so per chi voti ma per quanto mi riguarda io voto M5S. è tutto bello nel movimento? no, però è quello a me più affine.
Quando è in coalizione continuo a votare M5S perchè voglio dargli la forza per rendere piccolo il PD e magari un giorno riuscire ad andare da solo (dato che è “indipendente”).
Non voto la coalizione, voto il Movimento.
Questo è il ragionamento a mio parere corretto quando si affronta il nodo delle alleanze.
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Non condivido la tua scelta (come di tanti altri) ma non per questo mi sogno di romperti le OO se procedi così. Fai quello che credi. Io penso fermamente che esistevano (ormai parlo al passato perché è tardi e il tempo è scaduto) leve di formidabile potenza che potevano essere usate nel post 2022. Servivano a irrobustire il movimento e portare alla resa dei conti il pd. Se il risultato attuale ti soddisfa, contento tu, contenti tutti .
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Precisazione dovuta: voto da sempre e, pur con questa situazione (dovesse perdurare tale quale) alle prox politiche andrò al seggio come sempre, ritirerò la scheda e userò la matita.
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contento tu contenti tutti
resta il fatto che nella coalizione esiste un problema, evidentissimo, di farabuttismo che a mio avviso provoca rigetto stomachevole nella sinistra concreta.
se poi conte e la setta stanno bene in questa coalizione?! felici loro, felici tutti.
cari saluti
da un ex attivista
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sapevano bene a cosa si andava incontro chi nel 1993 abolì l’obbligo del voto
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L’astensione ha mandato alla politica un segnale forte e chiaro:
Meloni, vai avanti così! Anzi, puoi fare pure di peggio, che tanto a noi non ce ne frega un c….!
P. S. Grande performance di Toscano in Calabria, finalmente uno che dice le cose come stanno! A Roma i palazzi del potere tremano dalle fondamenta …
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Ma se in Toscana, in Puglia o altrove vincerà il campolargo scriverai le stesse cose? Scriverai che la Meloni piange malgrado che l’assenteismo sarà più o meno lo stesso? Non è l’assenteismo che determina la vittoria di uno schieramento o dell’altro, fattene una ragione.
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Il senso del mio intervento era un po’ diverso:
a quanti pensano che le posizioni radicali richiamano voti ho fatto notare che anche un partito come Italia sovrana e popolare, con uno dei leader più seguiti e più controcorrente, raccolgono solamente briciole e non smuovono l’elettorato. Toscano ha raccolto l’uno per cento dei consensi, lo 0,5 in termini assoluti. Che cosa aveva che non andava? Italia fuori dall’Europa e dall’Euro, fuori dalla nato, niente alleanze con il pd e nemmeno con i 5*, contro big pharma, contro gli USA, direi assolutamente perfetto per raccogliere il voto degli astenuti, come mai non ha sbancato?
Poi la Meloni: se vincerà il cosiddetto campo largo di sicuro contenta non sarà, se poi l’astensione sarà ridotta rispetto alle regionali precedenti peggio ancora per lei, in quanto prefigurerebbe una tendenza negativa per lei.
L’assenteismo, o meglio l’astensionismo, non esiste: esistono “gli” astensionismi, ognuno con motivazioni diverse, alcune condivisibili altre meno.
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Mi spiego meglio: se uno si astiene perché è anarchico e non riconosce l’autorità dello stato, oppure è monarchico e aspetta Emanuele Filiberto, non andrà mai alle urne e, a dire la verità, ha un comportamento coerente. Se una persona ha un livello di istruzione infimo e un senso civico assente non voterà mai, a meno che non segua un percorso di formazione lungo e complesso (perché dovrebbe farlo, poi? Chi è ignorante non si rende conto di esserlo).
Invece tutti gli altri dovrebbero farsi una domanda:”l’astensione, sempre crescente, ha migliorato in qualche modo la situazione? Oppure le cose stanno peggiorando giorno dopo giorno? A quanto dovrà arrivare l’astensione stessa per cominciare a vedere effetti positivi?” Perché a questo punto ci si potrebbe chiedere se questa è la strada giusta oppure se è il caso di ripensarci…
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L’analisi della situazione italiana non è poi così complicata. Gli italiani, nella maggior parte, non sopportano i politici se addirittura non arrivano ad odiarli. L’astensionismo era una tendenza già aperta da una quindicina d’anni. Poi con l’avvento dei 5 Stelle molti fra coloro che non avrebbero votato si sono rivolti a Grillo e Co., anche perché il Movimento rappresentava l’anti casta, pensava alle classi meno abbienti e volevano mandare “tutti a casa”. Purtroppo il nuovo corso contiano è tornato indietro di 20 anni, ed è visto come un ritorno alla vecchia politica. Conte, già nella postura e nell’eloquio, sembra un vecchio democristiano del secolo scorso. E quindi c’è poco da fare. Gli elettori non sono interessati al nuovo pseudo movimento. I giovani, figuriamoci, manco a parlarne. Se ascoltano Giuseppi con la sua ‘carica rivoluzionaria’ probabilmente si addormentano. Insomma, questi sono i risultati Non ci sono grandi sorprese
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Se il nuovo corso contiano, come tu dici, è visto come un ritorno alla vecchia politica, come spieghi la crescita del M5S a livello locale e nei sondaggi nazionali, l’aumento degli iscritti e dei fondi dal 2xmille? E come spieghi il fatto che Conte è al secondo posto nella classifica dei leader? 🤔
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Non credo minimamente ai sondaggi. Il valore del 13% che danno al Movimento (che è già poco), sarà inesorabilmente sgonfiato. Il perché te l’ho già detto. Al Sud, come vedi, non vota nessuno. L’astensionismo è alle stelle. E visto che Conte prende voti solo nel Mezzogiorno, come ci arrivi al 13%. Tenendo conto che da firenze in su prenderà il 4/5%? Il fatto che sia uno dei ‘leader’ più apprezzati (e leader è già una parola che ad un grillino dovrebbe fare ribrezzo) significa poco in termini di risultati elettorali. Anche Tajani mi sembra che sia fra i più apprezzati. Direi che nn serve aggiungere altro
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E io ti ho risposto che se al Sud non votasse nessuno, il M5S starebbe al 2%, visto che lì si trova il suo più importante bacino elettorale. Alle scorse Politiche al Sud si è registrata la più bassa percentuale di votanti, ma il M5S è stato il primo partito e il terzo partito a livello nazionale.
Al Sud c’è il suo più importante bacino elettorale, ma il Movimento prende voti anche nel resto d’Italia. La volta scorsa è andato in doppia cifra nelle Regioni del Centro e in alcune Regioni del Nord.
Il fatto che sia uno dei leader più apprezzati vuol dire che gode di un ampio consenso tra gli elettori, anche tra coloro che votano per altri partiti.
Tajani è al terzo posto e ha un partito inchiodato all’8%, Conte è al secondo posto e ha un partito al 13-14% e in costante crescita. Direi che non c’è altro da aggiungere…
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Ma in costante crescita dove? Nei tuoi sogni? Se perde sonoramente ad ogni elezione. Prende il 6% in una regione dove c’è pure il 60% di astensione. Vuol dire che l’hanno votato solo i parenti stretti
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No, dico semplicemente le cose come stanno.
Il M5S ha preso il 6,4%, la stessa percentuale e gli stessi voti della volta scorsa. Senza la lista Tridico, avrebbe ottenuto un risultato migliore. In una terra dove il voto è controllato dalla mafia è un buon risultato.
La Lega è andata meglio del M5S grazie ai voti clientelari. Il M5S raccoglie solo voti di opinione, per questo non sempre ottiene risultati importanti a livello locale. A livello nazionale è il terzo partito e veleggia intorno al 14%. La Lega è il quarto o quinto partito ed è inchiodata all’8%.
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In Calabria solo 42 elettori su 100 hanno votato uno dei 3 candidati Presidenti ( 792mila su 1,888 mil ) e solo 40 su 100 ( 759mila) hanno votato una delle 15 liste presenti.
Rispetto alle precedenti regionali del 2021 il cdx ha ottenuto 22200 voti in più sul Presidente e 15400 voti in più sulle proprie 8 liste.
Il CSX ( compreso M5S) ha preso 30200 voti in meno rispetto al 2021 sul Presidente – somma dei 3 del 2021 cioè Bruni/De Magistris/Olivero – e 25200 voti in meno sulla somma delle loro 14 liste.
I voti reali totali espressi per i Presidenti sono 792730 ( identici a quelli del 2021 -72708 ) e quelli espressi per le liste sono paragonabili ( 759mila invece di 762mila).
Singolare che la somma di bianche e nulle ( che non sono votanti ma super-astenuti, che rimarcano la loro astensione addirittura andando al seggio ad annullare o mettere la scheda bianca) è stata di 22mila schede in meno nel 2025 contro le 46mila del 2021. Stesso ordine di grandezza dei votanti in più per il CDX.
Segnalo che l’aumento del CDX ( + 22200 voti ) sull’intero corpo elettorale ( 1,888368 mil) corrisponde all’incirca al voto di 42 elettori invece di 40,8 ).In pratica ha cambiato voto 1 elettore su 100.
Per capire la dimensione del problema astenuti e LA FOLLIA di spalmare il voto di 7 Regioni nell’arco di tre mesi invece di imporre un election day annuale per tutte le votazioni ( complice il silenzio/assenso di fatto di grandissima parte del CSX) o riempire i media di blablabla sul campo largo o stretto che a nessuno interessa e nulla cambia, segnalo il voto del M5S: 406895 voti alla Camera nel 2018 vs 48775 nel 2025 ( 106mila sommando anche la lista Tridico ). Gli italiani votano di più solo quando si aspettano alternative radicali e credibili riforme verso l’intera società.
Per il momento tantissimi elettori NON si spostano affatto a destra ( che resta una minoranza) ma NON sono disponibili a votare questa alleanza senza idee che non piace e ai loro occhi e non sembra credibile. Tanto più se 700mila di loro devono prendere un aereo, un treno o un auto per rientrare in Calabria per votare alle Regionali.
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Il M5S ha preso gli stessi voti della volta scorsa. E’ sbagliato fare paragoni tra Regionali e Politiche. Le elezioni locali hanno dinamiche del tutto diverse da quelle nazionali. Calcola che la lista Tridico ha drenato voti al M5S, che altrimenti avrebbe ottenuto un risultato migliore.
https://elezioni.repubblica.it/2021/elezioni-regionali/calabria/
https://elezioni.repubblica.it/2025/regionali/5-ottobre/calabria/
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Mi sembri quei tifosi che hanno la squadra che perde 5-1 e dicono: “Tutto sommato abbiamo giocato bene”. Conte ha preso il 5% con un nome fortissimo come Tridico, ha straperso l’elezione e si è fatto battere persino dalla Lega, che ha preso più voti. Sconfitto dalla Lega nord in Calabria! Peggio di così. Se riesci a vedere il bicchiere mezzo pieno beato te. Un ottimismo da invidiare
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è stata di 22mila schede in meno nel 2025 contro le 46mila del 2021. Stesso ordine di grandezza dei votanti in più per il CDX.
Curioso, no? Praticamente le schede nulle/bianche in meno sono equivalenti a quelle perse da M5S tra le due votazioni.
Come non ricordarsi della deputata M5S cacciata via dal parlamento per far posto ad uno di sForza Mafia dopo avere ‘riconteggiato’ le schede bianche diventate magicamente di meno nel tragitto a Roma?
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Le schede nulle o bianche in meno sono all’incirca equivalenti ai voti presi in più dal cdx ( circa 22mila). In effetti è singolare. Confermo che lo spostamento reale sul totale degli elettori aventi diritto è di poco più di 1 su 100 che hanno cambiato campo dall’astensione o dal csx al cdx ( infatti l’1% degli elettori corrisponde a 18883 ) .
Solo la distorsione ottica del sistema elettorale strampalato ( e l’ignoranza o la malafede di chi gestisce i media ) deforma il risultato ad un “trionfo” del cdx ( vedi la signora Gruber, ex parlamentare europea PD forse priva delle nozioni basilari della matematica o sconvolta dall’idea che la ZTL non sia il centro del mondo ).
Confermo che il cdx è al momento una minoranza pressocchè immobile ( non è un opinione lo dicono i numeri ) ma che circa 60 elettori su 100 della Calabria sono rimasti del tutto indifferenti a quello strano accrocchio chiamato “campo largo” che da solo non porta alle “opposizioni” un solo voto in più se non nei sogni di Elly Schlein e di Stefano Bonaccini. Non sono neanche in grado di imporre un voto unico all’anno (Election Day) come tema da mettere in campo, che è davvero il minimo sindacale per giustificare la propria esistenza.
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Dopo anni a vedere partiti eletti fare il contrario di quanto promesso, oppure ammucchiate “tecniche” per annullare la volontà popolare, oppure di recente elezioni annullate o partiti anti Ue messi fuorilegge per far vincere solo chi piace a “lorsignori”, sempre meno gente ci crede più. Valli a capire, questi elettori…
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