
Lena (The Leading European Newspaper Alliance), l’alleanza di giornali formata da Repubblica, Le Soir, Le Figaro, El País, Welt, Tages Anzeiger, Tribune de Genève e Gazeta Wyborcza, ha presentato queste domande alla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen in occasione dei dieci anni della nascita dell’associazione – Intervista pubblicata da la Repubblica
Stiamo andando verso la Terza guerra mondiale?
«No, ma viviamo in tempi molto pericolosi. Farò tutto quello che è in mio potere per mantenere la pace e la libertà in Europa. È proprio per questo che stiamo rafforzando le nostre capacità di difesa con così tanta determinazione. In un mondo sempre più ostile, dobbiamo fare tutto il possibile per salvaguardare la democrazia, la prosperità e la pace».
L’Ue vuole svolgere un ruolo più incisivo nel campo della difesa, ma praticamente tutte le competenze in questo settore spettano agli Stati membri (e alla Nato): secondo lei quale sarà il ruolo dell’Ue in futuro? Diventerà una vera e propria Unione della difesa?
«L’Unione europea è responsabile del mercato unico per le sue industrie, per la ricerca e innovazione e per le Pmi, tra cui rientra anche la base industriale della difesa. Noi ci assumiamo le nostre responsabilità per proteggere l’Unione.
Dobbiamo fare i conti con la realtà: il mondo è profondamente cambiato e bisogna prepararsi a raccogliere le sfide che ci porrà. Questo significa dimostrare a noi stessi, ai nostri alleati e ai nostri avversari che l’Europa intende difendersi ed è in grado di farlo.
Abbiamo assistito a una mancanza di coinvolgimento dell’esercito statunitense nella risposta della Nato all’attacco con droni della Russia contro la Polonia. È l’ennesima prova del fatto che in futuro, se si presenteranno crisi di questo tipo, potremo contare solo sulle forze europee all’interno della Nato? Oppure su forze europee al di fuori delle strutture della Nato?
«Gli incidenti, in particolare quello che si è verificato in Polonia, sono estremamente significativi. Se è vero che la Nato deve rimanere il fulcro della nostra difesa collettiva, è anche vero che abbiamo bisogno di un pilastro europeo molto più forte.
L’Europa deve essere più autosufficiente e indipendente in fatto di sicurezza. Per questo abbiamo avviato il programma “Prontezza per il 2030”, con il quale intendiamo colmare le carenze di capacità, accelerare le procedure e mobilizzare fino a 800 miliardi di euro per l’industria della difesa. Proteggeremo ogni centimetro dell’Unione europea».
Quando ci sarà un vero esercito europeo?
«A scanso di equivoci: agli Stati membri spetterà sempre la competenza delle proprie truppe, dalla dottrina al dispiegamento, ad esempio, e della definizione del fabbisogno delle loro forze armate. Non dobbiamo dimenticare che 30 dei 32 paesi della Nato sono europei. Perciò, rafforzando il pilastro europeo della Nato, potenziamo anche le capacità militari dell’Europa e la sua capacità di difendersi».
Sembra che il suo aereo sia stato vittima della guerra elettronica di Mosca. Quali rischi corriamo?
«L’interferenza con i sistemi Gps è diventato un problema quotidiano in molte regioni confinanti con la Russia. Il traffico marittimo nel Mar Baltico è costantemente interessato da perturbazioni, con un aumento del rischio di collisioni. Lo stesso vale per il traffico aereo sul Mar Nero. La Russia sembra essere disposta ad accettare che prima o poi ci saranno incidenti mortali. È una questione che prendiamo molto sul serio, come del resto tutti gli attacchi ibridi e informatici della Russia all’Unione, perché questi attacchi mostrano chiaramente che le ambizioni della Russia non si fermano all’Ucraina. L’unico percorso dell’Europa verso la sicurezza e la stabilità passa da una deterrenza forte e credibile».
Trump ha chiesto all’Ue di imporre dazi del 100% all’India e alla Cina. Come dovrebbe rispondere l’Ue?
«L’Ue deciderà in autonomia. La richiesta nasceva dall’interesse del Presidente ad aumentare la pressione sulla Russia perché ponesse fine all’aggressione nei confronti dell’Ucraina e per indurla a sedersi al tavolo dei negoziati.
Per questo ho appena proposto il 19º pacchetto di sanzioni sostanziali e di ampia portata. Naturalmente continueremo a coordinare i nostri sforzi su entrambe le sponde dell’Atlantico e all’interno del G7 e accogliamo con favore gli sforzi compiuti dagli Stati Uniti per porre fine alla guerra in Ucraina.
Sappiamo anche che, in questo contesto geopolitico sempre più complesso, dobbiamo rafforzare i partenariati radicati nell’interesse comune. Pensi alle nostre relazioni con l’India. Man mano che il paese assume un ruolo sempre più importante in termini di sicurezza nella regione indo-pacifica, una più stretta cooperazione Ue-India è più che mai essenziale.
Per questo abbiamo annunciato una nuova agenda strategica Ue-India, che individua, tra le priorità, il rafforzamento della difesa e della sicurezza reciproche. Intendiamo concludere un nuovo accordo di libero scambio entro la fine del 2025, a vantaggio delle imprese europee e indiane. Accordi come questo rafforzano la nostra posizione geopolitica e ci mettono nelle condizioni di conseguire i nostri obiettivi».
Perché ha accettato i dazi imposti da Trump senza reciprocità e senza imporre alcun dazio sui prodotti americani importati in Europa? Non trova di essersi lasciata “strattonare” troppo facilmente senza “opporre resistenza”? In che modo intende mantenere la promessa di garantire “prevedibilità e stabilità”?
«I dazi sono tasse. La maggior parte degli economisti è del parere che ricadranno sulle imprese e sui consumatori statunitensi. La nostra priorità è garantire che le imprese europee continuino ad avere accesso a un mercato significativo. Ogni anno l’Unione esporta verso gli Stati Uniti merci per un valore di oltre 500 miliardi di euro.
Si tratta di scambi commerciali da cui dipendono milioni di posti di lavoro. Grazie a una tariffa onnicomprensiva con un massimale del 15% le nostre imprese si troveranno in una posizione di forza rispetto ai concorrenti mondiali.
Ci siamo assicurati l’accordo migliore tra tutti quelli conclusi finora con gli Stati Uniti. E non dimentichiamo: l’alternativa sarebbe stata una guerra commerciale con il nostro partner commerciale più importante in un momento in cui l’Europa è in preda a sconvolgimenti economici e deve fronteggiare gravi minacce alle sue frontiere. Non metterò mai a repentaglio i posti di lavoro o i mezzi di sussistenza delle persone».
Il Parlamento europeo è molto risentito con lei: in che modo affronterà ogni due mesi il possibile voto di sfiducia dell’estrema destra e dell’estrema sinistra (per non parlare dei molti malumori che serpeggiano all’interno della sua coalizione di centro)? Ritiene che la sua posizione sia indebolita dalle ripetute mozioni di censura al Parlamento europeo?
«Ciascuna delle istituzioni ha le proprie responsabilità. Personalmente agisco nell’interesse superiore di tutti gli europei. Gli esponenti dell’estrema destra e dell’estrema sinistra hanno tutto il diritto di valutare le cose in modo diverso e di esercitare le rispettive prerogative parlamentari.
Non spetta a me formulare osservazioni in proposito. Sono profondamente convinta che l’Europa possa superare tutte le sfide se dà prova di unità — tra i partiti, gli Stati membri e le istituzioni dell’Ue. Collaboro con le forze democratiche europeiste del Parlamento europeo per ottenere risultati a beneficio dei nostri cittadini».
Secondo la stampa tedesca lei potrebbe candidarsi alla presidenza della Repubblica tedesca. È così? Può garantire che porterà a termine il suo mandato alla Commissione?
«Certo! Sono pienamente impegnata ad assolvere le funzioni di presidente della Commissione e non sono disponibile ad assumere altri incarichi».
Mercoledì la Commissione ha proposto un pacchetto di sanzioni contro Israele. L’opposizione di alcuni governi probabilmente ostacolerà queste misure. Che cosa prevede che accadrà? Che altro può fare la Commissione di fronte a ciò che sta accadendo a Gaza?
«Dobbiamo garantire una reale sicurezza a Israele e, allo stesso modo, un presente e un futuro sicuri per tutti i palestinesi. Ciò significa che gli ostaggi devono essere liberati. Che deve essere garantito un accesso senza restrizioni per tutti gli aiuti umanitari e deve essere instaurato un cessate il fuoco immediato.
Per quanto riguarda il lungo termine, tuttavia, la mia posizione è chiarissima: la soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati è l’unica prospettiva in grado di garantire nella regione una pace sostenibile a lungo termine. Abbiamo bisogno di uno Stato di Israele sicuro e di un’autorità palestinese vitale; non ci deve essere spazio per gli estremismi e la piaga di Hamas deve essere eliminata.
So benissimo quanto gli atroci attacchi del 7 ottobre da parte di terroristi di Hamas abbiano scosso in profondità la nazione di Israele. Tuttavia i recenti sviluppi — una carestia provocata dall’uomo e il soffocamento finanziario dell’Autorità palestinese — sono fonte di notevole preoccupazione.
I piani per un progetto di insediamento nella cosiddetta zona E1, se realizzati, determinerebbero di fatto una separazione tra la Cisgiordania occupata e Gerusalemme Est. Gli interventi messi in atto dal governo di Israele negli ultimi mesi costituiscono un chiaro tentativo di sabotare la soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati.
Per questo motivo la Commissione ha deciso di agire e ha proposto un pacchetto di misure mirate e proporzionate che tracciano la via da seguire. Abbiamo proposto di ampliare il nostro regime di sanzioni per colpire altri terroristi di Hamas, jihadisti palestinesi e coloni violenti. Abbiamo proposto di interrompere in parte il nostro sostegno diretto al governo israeliano, senza tuttavia compromettere la collaborazione con la società civile israeliana o il popolo israeliano o la nostra intangibile determinazione a proseguire la lotta contro l’antisemitismo in tutte le sue forme.
Abbiamo altresì proposto di sospendere le disposizioni dell’accordo di associazione relative alle questioni commerciali. Mi auguro che questo invito alla ragionevolezza non resti inascoltato e che sia possibile trovare una via di uscita dall’attuale situazione di stallo, senza ulteriori perdite di vite umane e senza che siano ulteriormente compromesse le prospettive di un futuro più pacifico sia per gli israeliani che per i palestinesi».
Nel suo discorso sullo stato dell’Unione ha annunciato la fine di tutti i pagamenti della Commissione europea a Israele, con l’eccezione della società civile e dello Yad Vashem, il memoriale dell’Olocausto.
All’interno del governo tedesco le reazioni sono state di grande cautela, se non addirittura di chiaro rifiuto. Altri Stati membri dell’Ue affermano che queste misure non sono sufficienti. Quanto è fiduciosa di poter applicare il blocco dei pagamenti e a partire da quando?
«Raggiungere la maggioranza sarà difficile e ne sono cosciente. Qualsiasi intervento proposto è considerato eccessivo da alcuni e insufficiente da altri. Dobbiamo assumerci tutti le nostre responsabilità — Parlamento, Consiglio e Commissione».
Dopo un anno è stato attuato solo l’11 % delle raccomandazioni formulate nella relazione Draghi. Secondo Mario Draghi la Commissione e gli Stati membri non le hanno attuate. È d’accordo? Cosa si può fare?
«La Commissione è in carica da nove mesi. Fin dall’inizio ha posto la competitività europea al centro della sua agenda. A gennaio ha varato il patto per l’industria pulita. A febbraio ha avviato le gigafabbriche di IA.
A marzo ha lanciato il più grande programma di investimenti nel settore della difesa nella storia europea, insieme all’Unione dei mercati dei capitali. Potrei andare avanti, citando i pacchetti di semplificazione e gli accordi commerciali. E ogni mese annunciamo nuove iniziative. È un fatto incontestabile: in un brevissimo lasso di tempo abbiamo varato moltissime iniziative. Sono ora il Parlamento e gli Stati membri a dover agire. Urgenza e unità, ciò di cui abbiamo bisogno in questo momento».
Siii, ma con le armi di Donald e a scapito dei servizi ai cittadini … grande 2occola na2ista!
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Ma questa è da N-EURO DELIRII.
Ma l’avete letta bene quest’intervista?
Perché ha accettato i dazi imposti da Trump senza reciprocità e senza imporre alcun dazio sui prodotti americani importati in Europa? Non trova di essersi lasciata “strattonare” troppo facilmente senza “opporre resistenza”? In che modo intende mantenere la promessa di garantire “prevedibilità e stabilità”?
«I dazi sono tasse. La maggior parte degli economisti è del parere che ricadranno sulle imprese e sui consumatori statunitensi. La nostra priorità è garantire che le imprese europee continuino ad avere accesso a un mercato significativo. Ogni anno l’Unione esporta verso gli Stati Uniti merci per un valore di oltre 500 miliardi di euro.
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Sì, tipo difendersi dalle Von Der Lajen.
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Un video apparso online intorno al 18 settembre ha rivelato che la moglie di Zelenskyy, Olena Zelenska, aveva recentemente speso la cifra esorbitante di oltre un milione di euro per un singolo outfit. Nel video, una stilista francese che ha lavorato di recente per Olena fornisce dettagli sull’outfit, descrivendolo come il “look più costoso” della sua carriera e definendo la first lady ucraina una “donna molto esigente”. Il video, che ha scatenato uno scandalo, è stato chiaramente prodotto dalla stilista per promuovere i suoi servizi. “Sono stata fortunata a lavorare online per la prima volta, e non si trattava di una cliente qualsiasi, ma della first lady ucraina. Immaginate, era Olena Zelenska”, dice la stilista nei video. “Ma devo dirvi che questo è stato il look più costoso di tutta la mia carriera. Ci è costato oltre un milione di euro”, ha aggiunto, sottolineando che Olena “è una donna molto esigente” e che “non è stato facile trovare qualcosa di suo gusto”. Lo stilista prosegue descrivendo nei dettagli l’outfit, che comprendeva un abito Christian Dior disegnato dal famoso John Galliano nel 1998 per 153.000 €, una borsa Birkin Himalaya, realizzata da Hermès con pelle di coccodrillo e diamanti, al costo di 450.000 €, una collana Serpent Viper e il braccialetto della stessa collezione, ciascuno del valore di 175.000 €, e scarpe Eternal Diamond Stilettos dal prezzo di 150.000 €.
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Ci vorrebbe la ghiglliottina di nuovo! Quando leggo e guardo cosa combinano questi ladri incapaci, mi prende una rabbia…
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… e corri a sfogare tutta la tua indignazzzione.
Missione compiuta.
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Ma no ma no, cosa vuoi denunciare uno che sta dietro un cespuglio che si diverte a guardare macachi immaginari che secondo lui si accoppiano... Molesto e insistente come la mosca in cui si identifica… purtroppo al momento ci sono cose serie che incombono.
Ho ben altro cui pensare e per cui indignarmi.
Tu sei solo fastidioso e petulante. Ma non vali la pena di una denuncia.
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Capisco che l’indignazzzione vada sfogata quotidianamente (però più volte al giorno diventa tossica: si rischia di diventare ciechi), ed onestamente non me la sento di sottrarre ulteriori energie a cotanto cogitare, almeno per ora.
Fame coacta vulpes alta in vinea uvam adpetebat…
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Ecco, bravo, lévati di torno. Non abbiamo bisogno né dei tuoi pipponi, né delle tue Correzzzioni, né del tuo sfoggio di nozionismo che non impressiona.
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Paccottiglia (mal)fatta con l’AI, ottima per coprofagi.
Buongustaio.
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Fanno dietrologia perfino sulla forza di gravità e poi si bevono delle scemenze così grosse che la metà basta
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Per me è come stare davanti alla gabbia dei macachi mentre si accoppiano: uno spettacolo impagabile.
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Ma pussa via nel tuo cespuglio e lasciaci respirare, noioso!
La Musca Faecis che chiama coprofagi gli umani, non s’è mai vista…
però si è sentito il fetore non appena si appalesa!
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“… e corri a sfogare tutta la tua indignazzzione.
Quello che voglio e devo fare non sei tu che lo decidi. Ti sei messo nella tua testa di MUSCA FAECIS di poter gestire il blog, manco ne fossi il proprietario o il moderatore. Perché tu hai la Verità e ti credi in dovere di offendere chiunque non abbia le tue convinzioni.
Sei arrogante e maleducato e arrivi solo per fare il cercatore di errori e insultare chi secondo te sbaglia; o prendere di mira chi non elogia i tuoi padroni o addirittura chi osa criticarli.
Hai litigato con tutti e ti prendi sberle tutte le volte ma non sei mai stanco.
Ci siamo stancati noi che veniamo insultati da una persona limitata che non riesce a uscire dagli schemi della sua misera kultura e arriva in questo spazio, non per un confronto anche vivace ma educato, solo per offendere.
Il tuo modo di argomentare:
Paccottiglia (mal)fatta con l’AI, ottima per coprofagi.
Per me è come stare davanti alla gabbia dei macachi mentre si accoppiano: uno spettacolo impagabile.
Pensi di fare battute ma sono solo volgarità. E BASTA!
IS cosa si aspetta ad accompagnare alla porta questo individuo che si permette di parlare di persone che NON conosce in questi termini e senza che ce ne sia motivo?
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Se trovi offensive le opinioni che non ti piacciono, il problema è solo tuo.
Io non ho insultato nessuno, e se l’ho fatto ti sfido a denunciarmi.
Questa è la parte che preferisco: quando fai le facce ai macachi, e loro iniziano a dare di matto (perché capiscono, anche se non sono umani).
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Io non ho insultato nessuno, e se l’ho fatto ti sfido a denunciarmi.
Questa è la parte che preferisco: quando fai le facce ai macachi, e loro iniziano a dare di matto (perché capiscono, anche se non sono umani).
Tu non stai bene, dai retta JD 😀
Un DISSOCIATO MORALE 😀 😀 😀 😀 😀
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U!
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Sparvy! E io che pensavo ti fossi imbarcato con la Global Sumud Flotilla! O che fossi andato a fare il volontario per Emergency a Gaza! Ma quando mai! Sei un perditempo, una nullità che continua ad affliggerci con queste fake pescate nella fogna dove sei solito rovistare. Un’ulteriore conferma della tua totale mancanza di credibilità. Vai a farti fottere, tu e tutto il circo equestre che ti viene (incredibilmente) dietro.
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Beh un successone il tuo scoop… Non sei stato insultato neanche tanto…
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Ahahahaahahhahaha
Non male direi.
Vedere i MACACHI SODONATOMITI affrettarsi a mugugnare è stato un pò imbarazzante (per voi 😀 )
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Imbarazzante è postare str0nzate date per buone senza accorgersene anche se sono clamorose e poi dire che lo si è fatto apposta per vedere la reazione. Ridicolo
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In che mani siamo!
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Te lo vengono pure a raccontare apertamente: la rete dei giornali europei allineati alle stesse ” veline”; la cooperazione tra la l’unione dei mercati dei capitali, i produttori di armi e i politici europei. A non parlare del trionfo del travisamento / distorsione della realtà e l’esaltazione del doppiopesismo/ bizantinismo. Verrà un giorno… A.Manzoni, i promessi sposi, cap.VI
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In realtà c’è una foto di Olena Zalensky in cui a una prima della Scala è nel palco accanto a Mattarella indossando un abito lungo di velluto blu di Armani con un incrocio sul petto. L’abito costa 2.000 euro e uno identico è stato indossato anche dalla Meloni sempre per una prima. La foto è scomparsa da internet e GTP, ha negato la sua esistenza. Mi chiedo, mettendoci albergo di lusso e volo privato, quanto sia costata solo questa prima. Anche quelle foto nel palco con Mattarella sono state cancellate. Comunque il servizi sulla moglie di Zelensky lo fece Vogue.
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Quando la finiamo di tracannare le fake news della propaganda del Cremlino, senza un briciolo di senso critico?
La foto di cui parli è stata (giustamente) rimossa perché si trattava dell’ennesimo falso: la faccia di Zelenska (che non risulta aver mai presenziato ad una prima della Scala) è stata sovrapposta alla foto di Meloni, che effettivamente ha indossato quell’abito in quell’occasione, e su quel falso è stata costruita la narrazione che ti sei bevuta (due prime della Scala, entrambe con lo stesso vestito al fianco di Mattarella? Sei proprio di bocca buona).
Fra l’altro, si tratta di una narrazione che viene riproposta ormai ciclicamente, ad uso e consumo dei sempliciotti putiniani dall’indignazzzione facile, di cui abbiamo un plateale esempio qua sopra.
Negli ultimi tre anni e mezzo, la moglie di Zelensky è stata accusata, fra le altre cose (mi scuso se l’elenco non è completo), di aver acquistato gioielli di Cartier a New York per 1 milione di dollari, un abito di lady Diana da 2,9 milioni di dollari da Meghan Markle, una Bugatti da 4,5 milioni di euro, oltre ad un jet privato, abiti di Gucci, palazzi in Crimea (!), eccetera: tutto rigorosamente falso.
Per inciso, la stessa cosa vale per il marito, a cui sono stati attribuiti acquisti di ville e palazzi in mezzo mondo, uno perfino da Re Carlo III (mentre solo la villa di Forte dei Marmi è reale).
La prossima volta che vedi una “notizia” come quella, invece di cedere alla facile indignazione un tanto al chilo che tanto soddisfa i tuoi bias di conferma, comincia ad esempio col chiederti come mai una stilista che abbia la necessità di fare promozione lo farebbe attraverso un video che intanto pare fatto col Nokia 3310, nel quale il suo nome non viene mai citato (davvero un’ottima promozione) e nel quale spiattella con grande dovizia di particolari informazioni che in teoria dovrebbero essere riservate e protette dalla privacy (cosa che in genere fa scappare i nuovi clienti, di certo non li attira).
La sola cosa vera presente nel tuo commento è l’intervista di Vogue, risalente a luglio 2022.
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il Simplicissimus
Chi ha un perché per vivere, può sopportare tutti i come.
Europa, Guerra e armamenti, Russia, Ucraina Guerra alla Russia o al welfare?
Date: 22 Settembre 2025Author: ilsimplicissimus
Apparentemente le élite europee si sono fabbricate da sole una trappola e si sono infilate in un vicolo cieco dal quale non sanno come uscire o dal quale non vogliono uscire. La guerra in Ucraina è persa è tuttavia Bruxelles e le altri capitali sembrano voler dar vita a una sorta di conflitto endemico in Ucraina che sarà un enorme salasso per le popolazioni europee senza alcun senso. Ecco perché ricorrono a continue provocazioni, come quelle, completamente inventate e mai accompagnate da prove, delle violazioni dello spazio aereo, nel tentativo di far credere all’uomo della strada che esiste un pericolo di invasione russa peraltro del tutto inesistente. L’Ue ha già speso quasi 170 miliardi di euro per l’Ucraina, senza tenere contro di quelle dei singoli Stati, ma si rifiuta di fermarsi, mentre le principali economie continentali sono profondamente impantanate nella palude del debito e non sanno come uscirne.
Giovedì scorso Bloomberg ha scritto sulla situazione nell’Ue: “Dalla Gran Bretagna alla Polonia, l’Europa è diventata un continente ingovernabile. Ora soffre di una dannosa combinazione di bilanci in difficoltà, lunghe procedure amministrative, frammentazione parlamentare, e disaccordi che spesso sfociano in proteste di piazza”. I francesi si stanno rapidamente impoverendo; il loro debito pubblico ammonta a 3.500 miliardi di euro, pari al 116% del PIL. Solo il servizio di questo debito costa 100 miliardi di euro all’anno e tuttavia Macron pare al di sopra di tutto questo: il presidente francese è preoccupato solo per la sorte del suo amico Zelensky, per le forniture di armi all’Ucraina e per dimostrare in un tribunale americano che sua moglie Brigitte non è un uomo. Le cose non vanno meglio in Gran Bretagna dove Il debito pubblico ha recentemente superato il 100 percento del Pil, ma in termini assoluti è già allo stesso livello di quello della Francia, pari a 3,5 trilioni di euro. senza contare i 80 miliardi debito pregresso dovuto sia al conflitto ucraino, sia alle generose dazioni per quella follia di Net Zero . Ed è continuamente attraversata da manifestazioni che talvolta radunano fino a 100 mila persone. Anche la Germania sta affondando e gran parte del denaro preso in prestito dal governo, circa 500 miliardi, va al supporto all’Ucraina e alle spese militari.
La situazione è fosca perché dopo aver speso enormi somme per la guerra sottraendole ai servizi e al welfare gli attuali leader europei, che paiono completamente incompetenti, dono divenuti estremamente impopolari nei loro Paesi, perché invece di perseguire approcci razionali nell’interesse delle loro popolazioni, stanno accumulando irresponsabilmente debiti per la guerra con la Russia che non soltanto non sono in grado di fare, ma che la Russia stessa non vuole. Tuttavia a questo punto non si possono tirare indietro come certi investitori che vedono le loro azioni calare, ma che non possono in alcun modo ritirarsi. John Mearsheimer, politologo dell’Università di Chicago, avverte: “Crediamo che le forze armate ucraine crolleranno nel prossimo futuro. Cosa farà l’Occidente in tal caso? Per esempio, qualcuno come Mark Rutte? Dopotutto, ha investito così tanto in questa guerra e ha alzato la posta in gioco in modo così drammatico in ogni fase che una sconfitta sarebbe un colpo devastante per l’Occidente e la Nato. E poi? temo che sverrà alzata ulteriormente la posta e la situazione diventerà estremamente pericolosa.”
Ma di certo questa guerra voluta con incredibile e insensato accanimento offre un buon pretesto per smantellare le tutele sociali rimanenti: ecco perché le oligarchie europee stanno cercando in tutti i modi di farla durare e di presentare la Russia come un nemico esistenziale, in modo che le loro vittime partecipino di buon grado al loro stesso impoverimento materiale e sociale. Certo una guerra vera contro la Russia non si può fare senza andare incontro a una sconfitta totale, sia per l’arretratezza dei mezzi e delle dottrine militari, sia per la dipendenza quasi totale dalla rete satellitare americana, ma si può sempre prolungare il conflitto per il tempo necessario alle ingegnerie sociali che si vogliono imporre. I modi sono diversi: mandando sempre più truppe mercenarie in Ucraina nel tentativo di resistere o coinvolgendo altri Paesi, come la Moldavia, sempre che ci si riesca o aumentando la pressione sui confini russi del Caucaso. Un modo per fregarci lo troveranno sempre: sono ormai trent’anni e passa che lo fanno.
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Questa gente ha finito il suo tempo.
Niente dura in eterno. I cicli umani a maggior ragione, data la natura dei protagonisti. Oggi siamo alla fine di uno dei cicli più pazzi e assurdi della storia.
Per fortuna ci sono ovunque i prodromi della nuova era che sta già iniziando lentamente ma inesorabilmente.
Abbiamo bisogno di persone come Mario Apicella, agricoltore illuminato!
Il vero progresso è mantenere il sapere dei nostri antenati coniugato con le nuove scoperte tecnologiche senza i fanatismi di ce lo dice la Scienzah!
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Questa gente deve essere fermata. Non possiamo farci schiavizzare in questo modo!
Colao: vi chiudiamo nella galera digitale
Maurizio Blondet21 Settembre 2025
*ATTENZIONE ATTENZIONE ATTENZIONE*
*Il Ministro per l’Innovazione 3D e la Transizione Digitale Vittorio Colao ha dichiarato:*
“In UE stiamo elaborando una piattaforma per l’erogazione di tutti i benefici sociali, il nome è IDPay, dove avverrà tutto direttamente in digitale. GIÀ PER APRILE ci sarà l’avvio della «piattaforma dell’INTEROPERABILITÀ» dove alcune grandi pubbliche amministrazioni come l’AGENZIA DELLE ENTRATE, l’ANAGRAFE, il MINISTERO DELL’INTERNO e l’INPS AGGANCERANNO I PROPRI DATI.
In questa piattaforma sarà presente ANCHE il FASCICOLO SANITARIO di ogni cittadino, “al fine di avere anche sul piano sanitario la possibilità di teleconsulto, telemonitoraggio e gestione da remoto”. In caso di emergenza sanitaria, basterà attivare nella piattaforma nazionale IDPay il fatto che per essere in regola è necessario aver fatto il vaccino per quel determinato virus, *ed ogni cittadino che deciderà di non vaccinarsi , in automatico accenderà un “allarme” nei monitor dell’INPS in merito alla NON IDONEITÀ AL LAVORO*
e verrà segnalato automaticamente presso *l’Agenzia delle Entrate che, agganciandosi all’irregolarità, potrà revocate sussidi o assistenza finché il cittadino non si metterà in regola con il piano vaccinale.*
*La stessa piattaforma, consentirà anche che un cittadino, entrando in un negozio, si registrerà automaticamente e questo, consentirà all’Agenzia delle Entrate di tracciare non solo le spese ️ di ogni singola persona in maniera esatta ma anche gli incassi reali di ogni commerciante.*
Tutto questo su una piattaforma in grado di incrociare dati rilevando ogni incongruenza ed ogni irregolarità cittadina o aziendale.
*La Sogei, azienda “ingaggiata” per strutturare e l’IDPay (già gestore della piattaforma Green Pass, richiederà il numero del conto corrente di ogni cittadino.*
Fonte :
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/03/02/colao-in-arrivo-piattaforma-idpay-per-benefici-sociali_95c4223d-9106-4c1e-8fb7-a7f18ba768b1.html sta succedendo
È una trappola criminale per tenerci sotto controllo, violare la nostra privacy, violare la nostra libertà, controllare i nostri movimenti bancari, imporci le loro volontà e schiavizzarci come vuole il World economic forum!!! Stanno mettendo in atto questa piattaforma criminale per sottometterci così come hanno già fatto in Cina dove sono tutti controllati e se provano a protestare per qualcosa o non fanno ciò che gli viene ordinato dal governo, gli bloccano il conto e gli impediscono di usufruire di tutti i servizi pubblici. Non si potrà nemmeno comprare un biglietto aereo per scappare…. Non scaricate la app… Non aderite… Non inserite i vostri dati se non volete essere controllati e manipolati a 360 gradi!!! La nostra libertà dipende da noi… se gli daremo i nostri dati saremo loro schiavi!!! Facciamo fallire questo esperimento liberticida!!!
FATE GIRARE IL PIÙ POSSIBILE!!!! DEVONO ESSERE AVVERTITI TUTTI DEL PERICOLO CHE STIAMO PER CORRERE!!!
ANSA.it (https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/03/02/colao-in-arrivo-piattaforma-idpay-per-benefici-sociali_95c4223d-9106-4c1e-8fb7-a7f18ba768b1.html)
Colao, in arrivo piattaforma IDPay per benefici sociali
“Stiamo pensando ad una piattaforma per l’erogazione di tutti i benefici sociali, il nome provvisorio è IDPay, tutto direttamente in digitale, addirittura in pagamento anticipato, senza bisogno di dover anticipare i soldi, venire riconosciuti nel punto ven… (ANSA)
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Un bel ginepraio la situazione: America in piena confusione, Europa in difacimento, Analisi a 360 gradi.
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Sembra che postare video con modalità ossessivo-compulsive sia un ottimo modo per sfogare le proprie frustrazioni.
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Disse il macaco sodoNATOmita che postò 8 messaggi su 29 in una singola discussione 😀
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@ Circo Togni: ora che abbiamo appurato che sai contare più delle dita delle mani e dei piedi (cosa di cui sono sinceramente stupito), vorresti dirmi quale sia il numero massimo esatto di repliche che mi sono concesse?
Così saprò con che cosa devo pulirmi il cuIo la prossima volta.
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Ma non è che c’é un numero massimo. E’ che sei NOIOSO, nonché prevedibile come la pioggia a settembre. 😀
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@ Circo Togni: allora evita di leggermi, e soprattutto di rispondermi, che ci guadagniamo entrambi.
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