
(Alessandro Di Battista) – Giorgia Meloni sa di essere politicamente corresponsabile dell’olocausto palestinese. Tutto è tranne che fessa del resto. Dunque sa perfettamente di aver dato copertura politica, mediatica e militare ai terroristi israeliani. E dato che su questo è in totale difficoltà prova a delegittimare chi le ricorda ogni giorno la sua complicità con Neyanyahu. Qual è la strategia che ha deciso (e che non a caso oggi portano avanti i giornali governativi)? Attaccare chi parla da mesi (o da anni) dei crimini di Israele e del martirio del popolo palestinese dicendo che chi lo fa (io, Orsini, la Albanese, Scanzi, Rula Jebreal) lo fa solo per tornaconto personale, per promuovere libri e spettacoli, per guadagnarci insomma. La butta sui soldi.
Per me è un terreno volgare. Ma se ha scelto queso terreno andiamo su questo terreno e parliamo di soldi:
Giorgia Meloni è parlamentare della Repubblica dal 28 aprile del 2006, quando iniziò la XV legislatura. Dunque la Meloni riceve da noi contribuenti, ogni mese, circa 12.000 euro (netti) da 19 anni e 8 mesi. Ho calcolato 12.000 euro al mese sommando l’indennità da parlamentare (10.000 euro lordi), le spese di esercizio del mandato (quasi 4000 euro al mese) delle quali va rendicontato solo il 50% (quantomeno così è avvenuto fino a pochi mesi fa), la diaria (tra i 3600 e i 4000 euro al mese), i contributi per i trasporti da e per l’aeroporto. Ho escluso tutti gli altri benefit però, dall’ufficio pagato alle utenze pagate, dal Telepass gratis al contributo occhiali, dal contributo PC (2500 euro a legislatura per computer o tablet) ai viaggi gratis. Sì perché i parlamentari possono viaggiare gratis su tutto il territorio nazionale – sempre, anche quando non si spostano per questioni legate al loro mandato – su tutte le navi, gli aerei e i treni italiani anche in business. E’ sufficiente chiamare l’agenzia viaggi della Camera, comunicare il treno o l’aereo scelto, la classe scelta e attendere il biglietto sul telefono.
Ma torniamo ai soldi. 12.000 euro al mese fanno 144.000 euro all’anno, 720.000 euro a legislatura. Dato che alcune legislature che hanno visto la Meloni deputata non sono durate sempre 5 anni dobbiamo fare i conti solo su mesi e anni. Ebbene nei 19 anni e 8 mesi da deputata alla Meloni sono stati bonificati (netti) 2.832.000 euro. Quasi 3 milioni di euro. Non solo. La Meloni, ad oggi, ha maturato come TFR (la liquidazione dei parlamentari, il famigerato assegno di fine mandato) circa 190.000 euro. Queste sono le cifre, tuttavia la Meloni mi attacca sui soldi, sul mio lavoro. Io sono uscito per mia volontà dal Parlamento e ho lasciato la forza politica alla quale appartenevo perché non ho accettato alcune scelte e compromessi al ribasso. Lei per proseguire la carriera politica (la Meloni sogna il Quirinale, credetemi è così) si è schierata dalla parte degli USA e di Israele, cioè dalla parte di chi arma e finanzia il genocidio dei palestinesi e di chi lo realizza direttamente.
Ma torniamo a parlare di soldi (l’ha voluto lei). Io ho fatto una sola legislatura. Anche a me, ogni mese, entravano sul conto 12.000 euro netti. Tuttavia, come la Meloni sa benissimo, mi sono tagliato lo stipendio e ho restituito alle piccole e media imprese italiane (quelle che la Meloni dice di voler sostenere) 304.000 euro del mio stipendio da parlamentare. Più o meno il costo di un appartamento a Roma. Soldi che mi spettavano per legge ma che ho restituito perché era una promessa elettorale. Non solo. Avendo fatto una sola legislatura ho maturato un TFR da 43.000 euro (gli assegni di fine mandato non sono tassati). Ma anche la restituzione della liquidazione da deputato era una promessa e una promessa è una promessa. Dunque ho restituito il 100% del mio TFR (il 50% alla Caritas Rieti per sostenere la popolazione vittima del terremoto ad Amatrice e l’altro 50% ad AMKA onlus per progetti di cooperazione in Congo).
Però per la Meloni se adesso scrivo libri (che chiunque può decidere o meno di comprare) o scrivo e realizzo un monologo teatrale sulle balle che ci hanno raccontato dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza, io starei speculando sui palestinesi. E lo dice lei, proprio lei, colei che guida un governo che non ha mai voluto imporre una sanzione che sia una allo Stato terrorista di Israele. Che schifo! Ma come riesce a dormire la notte la sedicente donna, madre e cristiana? Ad ogni modo se la Meloni si comporta così è perché sa di avere la coscienza politicamente sporca e prova a lavarsela in questo modo così patetico.
Concludo con queste parole scritte da Alessandro Orsini.
“Fratelli d’Italia ha confermato a Repubblica e La Stampa che Giorgia Meloni si riferiva al professor Alessandro Orsini e ad Alessandro Di Battista nel suo attacco contro coloro che, a suo dire, “speculano” – parole testuali della premier – sui morti palestinesi. In realtà, è Giorgia Meloni che specula sui morti palestinesi vendendo armi a Netanyahu e mettendo i porti italiani al servizio dell’esercito d’Israele per il trasferimento degli esplosivi che Netanyahu usa per distruggere Gaza, come è accaduto l’altro giorno a Ravenna. Siccome Giorgia Meloni ha sempre lavorato affinché Netanyahu avesse le mani libere di sterminare i palestinesi – si è opposta alle sanzioni, ha attaccato i tribunali internazionali, ha venduto e comprato armi da Netanyahu – ecco che la grande vergogna della Repubblica italiana ricorre alla demagogia per nascondere la sua corresponsabilità nel massacro in corso quando è ormai chiaro a tutti gli italiani che siamo in presenza di un genocidio accelerato dalla pulizia etnica”.
Se avesse coraggio la Meloni risponderebbe su questo. Ma se coraggio un tempo aveva (l’ho sempre riconosciuto) oggi coraggio non ha più. Anche lei è diventata parte del “palazzo”.
vuoi dire che ha succhiato caxi per 20 anni, e alla fine ha esatto il comando
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Forza Dibba che lo sanno anche tutti gli altri che nonsei attaccabile moralmente .purtroppo sei tra quei pochi che possono andare a testa alta
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Affettuosamente chiamata zo§§ola dal del il suo protettore e datore di lavoro, gli ha votato ogni schifezza tipo Rubirubacuori nipote di mubarack…
Cari Orsini e Diba, purtroppo farà finta di niente. Quella non ha una coscienza: è rotta a ogni evenienza e accadimento, non si muoverà manco un capello dei suoi boccoli laccati.
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Anche lei è diventata parte del “palazzo.
Non è una scusante, ma non l’unica. Quando si varcano le porte di quei palazzi avviene una mutazione irreversibile.
L’unico rimedio: una pulizia generale; mandare tutti a casa e sostituirli con persone pulite.
Vedrei come PdR Stefano Puzzer (conosciuto grazie al web). Uno che non ha avuto paura e si è licenziato per solidarietà e per fedeltà ai propri principi. Uno che non ha lauree ma parla di solidarietà, accoglienza, coesione e giustizia sociale.
Parole dimenticate da politicanti che pensano solo alla poltrona…
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” …coraggio non ha più” Qual è il suo contrario ? “codardia, (fam.) fifa, paura, pavidità, pusillanimità, timore, vigliaccheria, viltà”. ( cit. Enciclopedia Treccani)
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“Ma se coraggio un tempo aveva” ma quando? Quando era all’opposizione con il 4% e poteva dire la qualunque tanto non se la c@g@va nessuno? Ma per piacere!
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DiBa…….👏👏👏👏👏👏👏👏
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Corte Internazionale di Giustizia (ONU)
Corte di Giustizia dell’Unione Europea
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
Corte Penale internazionale (Aja)
Non c’è di che scegliere!
Cosa si aspetta a denunciare TRUMP per concorso in crimini contro l’umanità a Gaza??
A solo sentirne parlare alla Melona, come minimo, viene un colpo apoplettico!
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La under dog milionaria, in politica da quando aveva 18 anni, e che compra il villone burino da 18 vani con corollario di piscina…..si vede che pure lei nonnè che ha fatto politica per beneficenza….da che pulpito viene la predica!
E dunque, carissima Presidente Meloni non le sembra giunto il momento di smettere di inviare armi a Israele, di smettere di ospitare soldati IDF in Italia, di finirla di fornire giustificazioni al Genocidio?
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Sta tro@a riesce a distruggere ancora quel poco che è rimasto di serio di buono e pulito!
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Articolo encomiabile, bravo Dibba.
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E dopo venti anni di politica attiva il paese è migliorato oppure no.Quasi 3 milioni di euro spesi dei cittadini per stipendiare la Meloni del cui operato si ricorda la legge bebè sulla obbligatorietà dei seggiolini in macchina e la cancellazione del reddito di cittadinanza.Come direbbe un incartatotano a lei molto caro esperto in zuppe di Porro AFORA!!!! Dal parlamento AFORA!!!
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Per me è un terreno volgare.
E che altro ti aspetti dalla pescivendola?
Poi proprio lei parla, che con il suo stupido libro ha guadagnato centinaia di migliaia di euro.
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Beh ,come si fa’ a non approvare e sottoscrivere tutto ? Però guardiamoci intorno e vediamo come è sconfortante tutto il panorama politico in tutte le direzioni . Non è una giustifica per del operato della PDC ma e una considerazione sulle forze politiche italiane ed europee che subiscono la pressione sionista in tutti gli stati .
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E lei che coi SUOI libri, sempre in ottica vittimista, ha speculato sul “quasi aborto” della madre?
Quello che, a suo dire, la madre andava a fare in ospedale nel 1976, quando ancora NON era consentito?
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Questa storia della “speculazione”, rivolta agli scrittori che si permettono di trattare argomenti per loro scomodi, è INAUDITA.
Qualcuno mi sa dire di quale fallacia logica si tratti?
Ladis?
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Pensano di trattarci come fanno certe persone con i bambini di 5 anni, con quelle storielle buttate li per farti star buono e tirarti dove gli pare. Ed è un vizietto che è diventato assai diffuso, tra droni scocciati, omissioni e alti moniti misti a storia raffazzonata a la carte.
Non so a voi, ma a me esser trattata come il bambino sopra, fa proprio perder la pazienza
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Nell articolo ci sono tutte le ragioni della mia stima e della mia delusione nei confronti di Alessandro Di Battista. Mi piaceva per la nettezza e la chiarezza del pensiero, inclusi molte posizioni che condividevo pienamente, e che condivido ancora. Ha fatto parte di un esperienza parlamentare ininfluente ma vivace, sui tetti, alla Gomez. Tratteggiandosi un ruolo che lo poneva in primo piano verso la pubblica opinione. Come altri futuri leader politici, lui in un movimento col 25%, altri con % inferiori. Il leader naturale dei 5s, Grillo era un guru, non un leader. Ed è vero che fu manipolata dagli altri la sua candidatura a quel ruolo.
Non candidarsi per la contrarietà ad alcune scelte al ribasso quando il tema era poter governare il paese è il cuore della mia delusione. Avevo trovato persino simpatico il viaggio verso i gilet gialli col suo amico nemico gigi, con un senso di tristezza, però, come ho trovato triste il mancato rientro con Conte. Perché ci speravo. E perché Conte è leggermente diverso da Di Maio, ai miei occhi. Credo che il problema fosse la leadership, anche lì, e le scelte settarie che ne sarebbero derivate.
Il mestiere della politica fa schifo, 12.000 euro al mese, i privilegi, ok. Sui privilegi qualcosa i 5s hanno fatto, governando, non solo denunciandoli, e comunque facendo dei loro stipendi le belle cose che lui ha ricordato per se.
Personalmente, non capisco perché fare l opinionista da Floris a 12.000 euro al mese sia più dignitoso che fare il politico. Perché Luca e Paolo sarebbero persone migliori dei parlamentari 5s? L opinionista lo fa in un teatro, TV, Social o fisico, riferendosi a un pubblico a cui non ha promesso e non promette nulla, inclusa la promessa di devoluzione di parte del suo guadagno a iniziative sociali.
Sembra un copione. Il mestiere della politica bua, il commentatore TV bello.
Se però il mestiere della politica ti schifa, perché fai sapere di voler fondare un movimento politico per schierarsi? È il testo di uno spettacolo teatrale o la promessa di un nuovo impegno in politica? Per criticare le istituzioni dal di fuori, come da Floris, o per cercare di rientrare nelle Istituzioni?
Grillo ha vissuto di Politica. Leader carismatico ma anche comico ispirato a pagamento, sempre, con un pubblico contento di pagare. E leader a pagamento del M5s. Mai politico di professione senza mai smettere di esserlo e vivendo di quel ruolo.
Dibba sarebbe un ottimo uomo politico, per gli altri, per provare a migliorare il paese. Chi non è corruttibile non si fa corrompere. Ma è lo stesso problema che si può avere recitando a soggetto, anche se il proprio, a telecairo o nei libri.
Peccato
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Il Movimento ha scelto, Di Maio stava bene a chi bollinava la possibilità o meno di governare, poi ha scelto di appoggiare Draghi e poi di inviare armi a un Paese in conflitto.
Dibba ha fatto bene a lasciare e a fare politica da fuori. Per Schierarsi, sappiamo tutti che ci vogliono un sacco di soldi che lui non ha.
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Di Maio ha tradito e ha rotto il patto con Diba che aveva molti capetti che sgomitavano, lui gli avrebbe fatto ombra e, giustamente se n’è andato, dimostrando di essere capace di vivere bene e faare politica anche senza essere in quella cloaca che è oggi il parlamento.
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