A Chieti, la polizia locale multa il proprietario di un cane tenuto legato con una catena in una delle prime applicazioni della nuova normativa

(ilfattoquotidiano.it) – A Chieti l’applicazione della nuova Legge Brambilla è costata una multa da 1000 euro a un uomo che teneva il cane legato con una catena al collo. Molte le segnalazioni dei cittadini ricevute dalla polizia locale, e in alcune si parlava di “tortura”. Gli agenti, dopo alcuni appostamenti per verificare le condizioni del cane, sono intervenuti e hanno multato il padrone, proprietario di una tenuta agricola.
Si tratta di una delle prime applicazioni della Legge Brambilla sui maltrattamenti sugli animali. In particolare, all’articolo 10 della legge 82/2025, si legge: “Al proprietario o al detentore, anche temporaneo, di animali di affezione – recita il testo – è fatto divieto di custodirli nel luogo di detenzione e dimora tenendoli legati con la catena o con altro strumento di contenzione similare che ne impedisca il movimento, salvo che ciò sia imposto da documentate ragioni sanitarie o da temporanee esigenze di sicurezza”.
La sanzione pecuniaria per questa fattispecie di reato va da 500 a 5mila euro. Si è espressa sul fatto la madrina della legge, Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e prima firmataria della legge: “La multa comminata dai vigili urbani di Chieti è solo l’ultimo dei moltissimi casi di applicazione della legge Brambilla in tutta Italia. È una grande rivoluzione non solo nel quadro sanzionatorio, ma anche a livello culturale: gli animali diventano portatori di diritti, tutelati in via diretta, si pone termine a questa usanza barbara, a lungo tollerata”. Questo illecito amministrativo può essere sanzionato da diversi soggetti, quali le guardie zoofile, che di recente a Venezia hanno liberato un cane tenuto alla catena, la polizia municipale, le Asl e i Comuni.
non è previsto niente per i cacciatori?
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la multa mi pare di capire ,anche se io li metterei volentieri alla catena quel tanto che basta,oltre la multa
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intendevo cacciatori in quanto tali
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Un olé per i vigili di Chieti!
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C’era un cane alla catena attaccata con un anello ad un filo che gli permetteva di spostarsi per uno spazio di 15 metri. Il cane è stato tolto dalla catena e relegato in un recinto ampio 6 metri. Poi ci sono quelli che il cane non lo tengono alla catena, ma chiuso in uno spazio recintato 3 x 2 m. Quella legge ispirata dalla Brambilla non risolve il problema. Forse sarebbe meglio che, per chi intendesse avere un cane, fosse dotato di patentino per farlo. Patentino ottenibile dopo il superamento di un bell’esame di etologia animale e quello più specifico di etologia canina. Più l’obbligo di avere spazio disponibile idoneo per garantire una vita decente al cane.
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Concordo pienamente con te. Sono a conoscenza di una famiglia che hanno un barboncino, che non è incatenato, ma non conosce la passeggiata. Sempre in casa. Mai andato da un vet. Mai fatta una detartrasi. È senza denti (a parità di anni con la mia, 15 anni che li ha tutti)
Estenderei questo concetto anche a chi si ‘prende’ un cavallo o utilizza gli stessi per maneggi economici , in ‘maneggi’ poco seri…è un problema che conosco bene.
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Il problema sta nel fatto che più ignoranti ci sono in un paese (in Italia a questo punto non sono pochi) e più non esiste comprensione per gli animali. Tutti gli animali. Si crede sbagliando che siano degli esseri viventi molto ma molto inferiori a noi. Mentre invece hanno una capacità di ragionamento sorprendente. Ma nulla si fa per sostenere la ricerca nel campo della zoologia e dell’etologia. Quanto a poter disporre di qualcosa per poter interpretare il loro linguaggio, neanche per l’idea. Un po’ di immaginazione per poter migliorare il nostro rapporto con gli animali? Zero.
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Bravo! Dato l’infimo livello culturale medio diffuso, servirebbe un patentino – conseguito previo esame psicoattitudinale – praticamente per tutto, specie in questo Paese devastato dalla cafonaggine beota e prepotente. E certamente per avere cani e gatti, e animali in genere…
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Sarebbe giusto, e con esame psicoattitudinale incluso, perchè molti si accorgono di non avere voglia e tempo per farlo stare decentemente, solo dopo averlo preso, e però a quel punto una volta affrontato il problema, direi che un patentone anche per avere figli non sarebbe male.
Sparirebbero praticamente i cani, e anche i figli.
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Poi se il cane scappa da casa e azzanna qualcuno paga la Brambilla?
Lo so che è triste vedere i cani alla catena ma purtroppo spesso ti tocca di metterceli. Non sempre puoi tenerli in casa o dentro un recinto.
Ma poi la Brambilla non è quella indagata perché ha usato i soldi dlela sua associazione per farsi le vacanze?
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Il libro: Il pianeta delle scimmie.
La realtà: quello dei cani, e per questi ultimi non intendo solo i quadrupedi.
Ogni anno in Italia oltre 70.000 aggressioni canine agli umani, vale a dire circa 200 al giorno.
Per la imbra/nata/mbilla va bene così?
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