
(Dott. Paolo Caruso) – Gli imperi crollano e le società si rinnovano. C’è una certa stanca nei modelli societari del dopo-guerra. La Politica con il tempo ha perso il suo significato più nobile e si è adattata ad una allarmante mediocrità. La massima Istituzione internazionale come l’ONU parrebbe avere perso prestigio e autorevolezza, non più in grado di dare risposte risolutive ai numerosi dissidi che si affacciano nel vasto e complesso panorama mondiale, venendo meno così ai compiti per cui è nata. Le sopraffazioni del forte che fagocita senza ritegno il più debole non sono mancate, anzi sono cresciute con estrema rapidità. La Politica infatti sembra aver ceduto il passo alle lobby finanziarie. La pavida Europa trattata da ottanta anni con “piccole scaramucce coloniali” non è mai riuscita a decollare politicamente e il sogno si è infranto sullo scoglio dell’ euro, cioè sulla sola unione monetaria. La guerra d’Ucraina ha messo in luce, come cartina di tornasole, la mancanza di una politica comune europea, manifestando crepe sempre più profonde tra le singole Nazioni, con il risultato di paralizzare il Parlamento, di ostacolare le scelte della stessa Commissione. Il problema comunque è tutto europeo. L’atteggiamento bellicista abbracciato in questi ultimi anni dalla UE, la codardia di fronte al genocidio palestinese, la assoluta sottomissione al Tycoon americano non depongono bene per la politica e il futuro del vecchio continente. Da tempo gli Europei non fanno sogni tranquilli, le ombre del passato si ripresentano turbando le loro coscienze. Ieri la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha rischiato grosso. Sospette interferenze estere, russe a detta dei media occidentali, hanno sabotato i circuiti tecnologici dell’aereo su cui viaggiava la Premier mentre si recava in Bulgaria. Fake news? Propaganda di guerra? Oppure i Servizi ucraini? (abili nei depistaggi: gasdotto, missile caduto in Romania ecc. docet ). Da gennaio scorso si è aggiunto il “caso-Trump”. Perché inquietante lo è. Oltre le beghe tra gli stessi Stati della UE. Francia e Italia litigano come cane e gatto, laddove si dovrebbe mostrare più unità. Senza parlare dell’Ungheria e della Turchia che palesemente strizzano l’occhio al nuovo colosso asiatico che si è appena compattato. Che dire della mediocrità dei nostri politici? Vivono alla giornata, navigando a vista per non affondare. Si annunciano grandi imprese, come “il ponte sullo stretto di Messina”, provando a minimizzare i costi e i pericoli, con delle strutture che i vulcanologi paventano, tra sponde fortemente sismiche. “Ogni giorno ha la sua pena”, vivere dunque alla giornata, non per disfattismo ma tenendo bene aperti gli occhi e non mollare mai.
Il Pannocchia ha fatto in modo di compattare il Bric…con allargamenti futuri contro il Dollaro.
E noi e l’Europa? Dalla parte sbagliata per il solito servilismo!
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È veramente ridicolo indurre a credere che un moderno avio jet si muova nei cieli solo con il GPS, come potrebbe fare un turista qualsiasi sperduto con la sua auto. Ancora più ridicolo parlare di atterraggio effettuato tramite mappe cartacee, che sono sparite da anni, magari con la testa fuori dal finestrino per vedere dove si va.. È invece preoccupante sapere che i fascistoni al governo, sfruttando le idiozie blaterate da un giornalista del FT, pensano di poter rendere invisibili – non tracciabili – le rotte dei vari aerei che alla bisogna possono essere utilizzati per dare un lussuoso passaggio al boia di turno o a un ministro molto pigro.
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